giovedì 28 ottobre 2010

Riccardo Dura su Wikipedia

Qualche tempo fa evidenziammo una voce di Wikipedia in cui un mafioso veniva spacciato per eroico condottiero.

Ci viene segnalata adesso la voce di un altro farabutto, Riccardo Dura, sanguinario terrorista delle Brigate Rosse responsabile di aver ucciso a sangue freddo l'operaio Guido Rossa e il commissario di Polizia Antonio Esposito.

E' una biografia estremamente dettagliata, una roba che farebbe invidia anche a illustri scienziati e autorevoli capi di stato. Addirittura si sforza di inserire non solo i dati biografici referenziati, ma perfino voci e dicerie:

sembra che a seguito di alcuni suoi comportamenti aggressivi sia stato iscritto all'età di sedici anni alla nave-scuola per ragazzi disadattati "Garaventa"

Sembra? Ah ma allora possiamo aggiungere che "sembra che da piccolo fu rapito dagli alieni e fosse ghiotto di castagne e lamponi"... tanto a che servono le fonti? Basta scrivere "sembra".

Eccezionali, poi, le descrizioni sulla personalità:

ragazzo chiuso e silenzioso...estroverso, umano e amatissimo per la sua dedizione e il suo impegno totale...

Ma chi era costui? San Francesco?
O piuttosto il terrorista Riccardo Dura che andava ammazzando civili e poliziotti e carabinieri con la sua pistola semiautomatica decorata con l'aquila nazista?

Nel parlare dell'omicidio del povero operaio Guido Rossa, Wikipedia addirittura ipotizza che l'assassinio fu:

-Incidente fortuito in seguito a colluttazione.
-Volontà omicida autonoma di Riccardo Dura, desideroso di uccidere un 'traditore di classe' all'insaputa dei compagni di colonna e contrariamente alle indicazioni dell'Esecutivo BR.
- Eccesso di reazione di Dura (emotivo e psichicamente instabile) di fronte al tentativo di opposizione di Rossa che scalciava e si chiudeva dentro la sua auto.
- Piano deliberato di Dura in accordo con Moretti (con il resto dell'Organizzazione del tutto all'oscuro) per uccidere Rossa.

Dunque, tenete presente che per uccidere Rossa agirono ben tre terroristi, che lo attesero in un vero e proprio agguato e gli spararono quattro o cinque colpi alle gambe e uno diritto nel cuore.
Ma per Wikipedia è possibile che si sia trattato di un incidente fortuito... Accidenti, niente niente sta' a vedere che Falcone e Borsellino saltarono in aria per lo scoppio accidentale di un petardo di Capodanno?

Come si fa a scrivere una simile bestialità? Non solo "incidente", ma pure "fortuito".
Quasi gli fosse caduto in testa un ramo di albero spezzato dal vento...

E quando arriviamo alla "tragica fine" di Riccardo Dura, alias San Francesco, Wikipedia scrive:

La tragica vita di Riccardo Dura si interrompe drammaticamente la notte del 28 marzo 1980 quando rimane ucciso a Genova nella famosa irruzione di via Fracchia, insieme ad altri tre brigatisti con cui divideva l’abitazione: Annamaria Ludmann, Lorenzo Betassa e Piero Panciarelli. Nell'occasione la 'testa calda' Dura non spara, il corpo viene trovato primo nella fila dei cadaveri lungo il corridoio, senza armi, probabilmente in procinto di arrendersi.

Povere BR. Non volevano uccidere Rossa, rimasto vittima di un incidente fortuito, e furono uccisi a sangue freddo mentre erano in procinto di arrendersi...

Ci sarebbero i piccoli particolari di un carabiniere colpito in un occhio da una pistolettata sparata dai terroristi durante l'irruzione, e di una bomba a mano stretta nella mano di uno di essi... ma a parte questi dettagli è chiarissimo che quel sant'uomo di Dura "probabilmente" era in "procinto di arrendersi".,,

E il dolce quadretto si conclude con un:

Oggi Riccardo Dura riposa nel Cimitero monumentale di Staglieno.

"Riposa", capite? Il sonno del giusto... Ma quale riposa... semmai sarebbe corretto dire "marcisce". E' il minimo, visto quel che ha combinato.

Peraltro, anche la foto della biografia sembra scelta apposta per trasmettere l'idea di un gran bravo agnellino:


Visto che faccia da simpaticone?

Certo molto diversa da questa:


Considerando che esiste un filone complottista secondo il quale le Brigate Rosse erano poveracci accusati di crimini commessi da servizi segreti e forze di polizia, c'è da riconoscere che con voci scritte in questo modo Wikipedia dà il suo contributo ad alimentarlo.

Ringraziamo Luca C. per la segnalazione.

giovedì 21 ottobre 2010

Massimo Mazzucco dai Taser all'Amerika...

Rieccolo, il Massimo Mazzucco di sempre, pronto a sputare veleno contro gli odiati "amerikani", contro i perfidi poliziotti e i giudici che li coprono, tutti complici del grande complotto ultra-segreto che lui - il Mazzucco - è riuscito a scoprire guardando la TV, strimpellando sulla tastiera del PC e mangiando pop corn comodamente stravaccato sulla sua poltrona.

E allora vediamo cosa ha propinato questa volta ai suoi (inde)fessi seguaci del sito Luogocomune, in questo "articolo" visualizzato nello shot di apertura.

L'ex regista-fotografo ha preso spunto da molto lontano: è partito da una vicenda di cronaca italiana - "la ragazza picchiata nel metrò di Roma" - per dire che i giornalisti farebbero bene a preoccuparsi di quanto avviene in America, dove i poliziotti sparano ai neri a sangue freddo.

Ovviamente, quando parliamo di America, parliamo di Stati Uniti d'America.

Infatti a Mazzucco non interessano affatto i soprusi e gli abusi di poliziotti e militari nei paesi anti americani del Sud America, compresa Cuba: per Mazzucco quegli altri sono tutti bravi ragazzi, veri chierichetti precisi e rispettosi dei diritti umani.

Nell'articolo, Mazzucco propone il video in cui un poliziotto - secondo lui - sparerebbe a sangue freddo contro un nero immobilizzato a terra, uccidendolo in una vera e propria esecuzione.

"Erano le due del mattino del giorno di capodanno."

Per tutti i diavoli.
Ma Mazzucco ha scritto questo articolo il 14 ottobre 2010 per parlare di un fatto avvenuto il giorno di Capodanno, cioè 10 mesi prima, il 1° gennaio 2010?
No, peggio! E' un fatto del 2009! 1° gennaio 2009, per l'esattezza.
Evidentemente l'ha appreso con un po' di ritardo... giusto 20 mesi dopo... Forse l'avrà letto sulla pagina del quotidiano che avvolgeva le zucchine comprate al mercato... boh! Poco importa: questo è Mazzucco!

Leggiamo ancora:

"Ad una stazione della metropolitana un giovane disarmato e immobilizzato, Oscar Grant, è stato ucciso con un colpo alla schiena da un poliziotto mentre era disteso a terra, a faccia in giù, sotto gli occhi di dozzine di testimoni inorriditi. Nonostante si sia trattato chiaramente di una “esecuzione” intenzionale - inutile dire che il poliziotto era bianco, e la vittima era un nero – l’assassino, John Mehserle, se l’è cavata con un verdetto di omicidio involontario. Ha sostenuto di “essersi sbagliato”, e di aver estratto la pistola al posto del taser, che intendeva usare per tranquillizzare l’irrequieto Grant."

Insomma, per dovere d'informazione ci sarebbe anche da dire che Oscar Grant non era proprio uno stinco di santo, visto che era stato più volte in prigione per traffico di droga e detenzione illegale di armi, e al momento del fatto era sotto l'effetto di alcool e pasticche... insomma, Grant era nero ma non era certo un innocuo agnellino: a Mazzucco non è passato per la testa che forse i poliziotti ci sono andati pesante perché era un pluripregiudicato sotto effetto di sostanze stupefacenti, e non perché era nero?

Non vogliamo certo dire che i pregiudicati debbano essere ammazzati a sangue freddo, sia chiaro: semplicemente il razzismo potrebbe non c'entrare un fico secco in questa storia.

"Naturalmente, per “taserizzare” il ragazzo aveva anche pensato bene di mettersi in piedi– come si evince chiaramente dal video – in modo da prendere meglio la mira."

Questa è davvero bella. Immaginate la scena: il poliziotto è lì a pochi centimetri dal corpo del giovane immobilizzato a faccia in giù. Potrebbe sparargli poggiando la pistola esattamente nel punto dove intende colpirlo. Secondo voi ha bisogno di alzarsi per "prendere meglio la mira"?

Ma come fa Mazzucco a scrivere simili idiozie? E pensare che ha avuto la pretesa di disquisire sull'omicidio Kennedy e di parlare di proiettili, fucili e posizioni di sparo...

Leggiamo oltre.

"Fra un mese si riunirà la giuria - composta esclusivamente di bianchi - che stabilirà una pena fra i due e 5 anni al massimo, dei quali probabilmente Mehserle sconterà circa la metà."

Eccolo, è proprio lui, il Mazzucco di sempre, il mistificatore che conosciamo bene.
Per come ha esposto i fatti, Mazzucco vorrebbe far credere che PRIMA c'è stato un verdetto per omicidio involontario, e POI si riunirà una giuria di bianchi per decidere la pena. Quasi che il verdetto sia stato emesso da un singolo giudice e alla giuria popolare spetti soltanto il compito di stabilire la pena.

Le cose stanno esattamente al contrario.
Infatti PRIMA si è riunita una giuria popolare che ha emesso il verdetto per omicidio involontario. Questo accadeva l'8 luglio 2010.
Il giudice, invece, stabilirà la pena, e non si tratta di una pena "fra i due e 5 anni al massimo", come dice Mazzucco, bensì di una pena da un minimo di cinque a un massimo di 14 anni (link).

E non è neppure vero che ne sconterà circa la metà: ne sconterà non meno dell'85%, proprio per decisione della giuria.
E non è del tutto vero che la giuria fosse tutta bianca: sette erano bianchi, cinque erano ispanici e asiatici. Non c'erano neri ma non erano nemmeno tutti bianchi.

Forse per Mazzucco esistono solo bianchi e neri, ma se ogni tanto mettesse il naso fuori dall'uscio della propria abitazione, oltre a procurarsi un quotidiano più recente scoprirebbe anche che esistono gialli, rossi, marroni...
Sia come sia, tutta questa storia dimostrerebbe, sempre secondo Mazzucco, che il "ragazzo" è stato ucciso in una vera e propria esecuzione, con la

"...complicità di un sistema giuridico, che da sempre protegge questo genere di azioni criminali da parte della polizia contro le minoranze del paese."

Senonché qualcuno, lì su Luogocomune, ha fatto notare che esistono numerosi video che hanno ripreso la tragedia, e tutto lascia pensare che effettivamente il poliziotto commise un tragico e banale errore, scambiando la propria pistola con il Taser:


"Ma voi lo avete visto il video?
Io ho visto il poliziotto, subito dopo lo sparo (1:10): era stupito!
Ha alzato lo sguardo verso il collega e poi lo ha ri abbassato verso la sua arma e lo ha fatto due volte!
Era disorientato!
Guardate il poliziotto di spalle, un attimo prima dello sparo si allontana dal corpo del povero ragazzo: si aspettava la scarica elettrica!
Secondo me davvero non voleva sparare.
Il ragionamento di MM resta giusto: di esempi di assassinii e di violenze della polizia (soprattutto sui neri) ne esistono a decine!
Ma forse.... forse stavolta no."

Qualcun altro ha evidenziato che effettivamente il Taser è molto simile a una pistola, postando questa immagine:


La situazione iniziava a prendere una piega che a Mazzucco non piaceva molto, ed ecco come è intervenuto:

"La pistola si porta a destra, il taser si porta a sinistra, proprio per evitare di sbagliarsi.
Se un poliziotto non sa nemmeno distinguere la destra dalla sinistra è meglio che stia a casa a fare la maglia."

Oh bella! La pistola a destra e il Taser a sinistra? E dove sta scritto? E se uno è mancino?

Non solo: Mazzucco ha idea di quanta gente muore in incidenti con le armi? C'è chi si spara o ammazza un malcapitato mentre pulisce una pistola, chi scambia il compagno di caccia per una lepre...

La cosa buffa, però, è che a parlare è proprio lui, Mazzucco: l'uomo che è riuscito a scambiare un sito chiamato SHON per il sito della NASA! Ricordate?

Povero Mazzucco, vorrebbe che la gente dimenticasse certe cose, ma ci siamo noi di Perle a tenere viva la memoria e a documentarla come si deve...

Quanto al razzismo americano contro i neri, Mazzucco dovrebbe riflettere sul fatto che il Presidente degli Stati Uniti è un nero, così come lo sono e lo sono stati altissimi vertici del Governo, delle forze armate e di tutti gli enti americani.
Ma per Mazzucco l'importante è sputare veleno contro l'America. Ecco cosa scrive:

"Questa è l’America. Questo è il grande paese di “libertà e democrazia“ di fronte al quale tutti i nostri politici - dall’estrema destra all’estrema sinistra - si genuflettono regolarmente, senza mai trovare la forza di esprimere un millesimo dello “sdegno”".

Sarebbe un'opinione come tante, non fosse che Massimo Mazzucco vive a... Los Angeles!
Ossia questo ex regista ed ex fotografo, vive in America, nell'America che tanto odia!
Ma che ci sta a fare? Perché non se ne torna in Italia, visto che campa a spese dei gonzi italiani vendendo loro patetici DVD fai-da-te ed elemosinando donazioni?

In un certo senso, quest'uomo piglia soldi di qui, dall'Italia, fregando gonzi ai quali fa credere che lui è un anti-americano convinto e verace, che il cancro si cura con bicarbinato e pinne di squalo grattugiate... poi se li va a spendere in hot dog e hamburger lì a Los Angeles, contribuendo a trasferire ricchezza dall'Italia agli USA!

Fantastico. Nemmeno Totò sarebbe riuscito a immaginare una situazione più esilarante.

Certo però uno che parla così male di un paese e poi ci vive preferendolo alla propria patria, ci fa proprio una miserrima figura...
Non fosse che su Luogocomune hanno un QI inferiore al numero di dita di una sola mano, l'avrebbero mandato a calci nel fondoschiena da un pezzo!

giovedì 14 ottobre 2010

Roberto Morini e la Terra fissa

Nella nostra ormai lunga stagione di caccia alle Perle, abbiamo incontrato di tutto: da chi crede che il vicino di casa sia un lucertolone che si nutre di sangue umano a chi è terrorizzato dalle scie degli aerei, passando per quelli patologicamente afflitti dalla paranoia del complotto giudeo-massonico.

E che dire di chi vorrebbe curare i tumori con beveroni di bicarbonato e polpette di cartilagine di squalo, o risolvere il problema della carenza d'acqua nei deserti con una serpentina magica?

Folli, dementi, truffatori, cantastorie, illusionisti, semplici idioti e imbecilli: abbiamo un campionario quanto mai variegato nel nostro carnet di Perle.

Ora è il turno di un tipo che è convinto che la Terra non ruota intorno a se stessa, ma è immobile.
Si chiama Roberto Morini e l'abbiamo pescato su Altrogiornale dove ce lo presentano così:

"Roberto Morini è uno scienziato ed un ricercatore, ma ama definirsi un insaziabile curioso. Ha circa 60 anni, laureato in fisica nucleare e filosofia, con esperienze anche nel settore informatico. E' stato appassionato per molti anni di archeologia e antropologia, con particolare riguardo alle civiltà predinastiche e precolombiane."

Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a "scienziati" con il pallino per la filosofia e l'archeologia, e molto spesso (fin troppo spesso...) queste accoppiate vanno a braccetto di teorie complottiste e corbellerie di ogni genere. Pensiamo a Steven Jones, il fisico nucleare convinto che le Twin Towers siano state demolite con la termite e che Gesù Cristo abbia visitato il Sud America, o Nela Sagadevan sedicente ingegnere aeronautico che sostiene che il Pentagono fu colpito da un missile e che ha scelto di ritirarsi in meditazione spiriturale in Alaska per scrivere libri sulla religione...

E così Roberto Morini ci regala una bella Perla in cui afferma che la Terra non gira intorno a se stessa...
Leggiamo cosa scrive il nostro provetto Einstein:

"Per trovare prove inconfutabili, giacché: il movimento indifferenziato delle nuvole e la gravità omogeneamente distribuita lungo i paralleli dai poli all’equatore, pur ponendo forti perplessità, potevano essere interessate da una serie di fattori devianti; pur potendo supporre, per assurdo, che un aereo per andare dall’Italia in America, basterebbe quasi che si alzasse in volo per arrivare e che nessuna rotta potrebbe mai andare verso Est se non superando di parecchio la velocità di rotazione della Terra, dovevo trovare un qualcosa che mi permettesse senza ombra di dubbio di escludere un qualsiasi movimento del pianeta Terra."

Riesce ben difficile credere che un tipo del genere sia riuscito a laurearsi in fisica.
Se la Terra girasse, dice in sostanza Morini, basterebbe sollevarsi dal suolo per un po' e prima o poi vedremmo New York passare sotto i nostri piedi...
Come si può scrivere una panzana del genere?
Mai sentito parlare di inerzia, moto inerziale, resistenza, conservazione del moto eccetera eccetera?

Facciamo un esempio: siete in macchina e viaggiate a 130 km/h sull'autostrada. Prendete una pallina e la lanciate verso l'alto. Se Morini avesse ragione, la pallina - non più vincolata alla vostra mano - vi finirebbe in faccia a 130 km/h visto che la pallina si ferma e voi continuate a viaggiare.
E invece no, la pallina vi ricade in mano: infatti la pallina conserva il moto che aveva.

Ma Morini non riesce a comprendere concetti così banali ed è convinto di aver trovato la prova che la Terra è ferma:

"Vedendo un documentario sulla Seconda Guerra mondiale, mi sono interrogato sulle modalità di bombardamento. Per questo, mi sono letto tutta la storia dei bombardieri impiegati durante tale guerra.
[...] Se la terra ruotasse, con i tre parametri assegnati l’obiettivo sarebbe stato mancato."

Ecco dunque la prova di Morini: se la Terra ruotasse, le bombe non potrebbero colpire il bersaglio. Quindi la Terra è ferma.

Ma a questa prima idiozia, Morini ne aggiunge una seconda.
Il fisico (o pseudo tale) è anche uno di quelli convinti che la forza di gravità non esiste, ma è un effetto della rotazione di un corpo (abbiamo già trattato questa baggianata nelle nostre Perle in passato).

E quindi, si interroga Morini, assodato che la Terra non gira, da cosa è generata la forza di gravità?

Morini non conosce la risposta:

"Attendo risposte dalla scienza ufficiale!... intanto ci lavoro sopra..."

Povero Morini.
La scienza è una sola, e si basa sui fatti, non sulla filosofia.
La Terra gira, la gravità è una forza, e l'unica cosa fissa e debole di cui Marini dovrebbe preoccuparsi, è la propria materia grigia...

Ringraziamo Roberto P. per la segnalazione.

giovedì 7 ottobre 2010

La lunga scia di Cardini

Nove anni dopo la tragedia i conti sono ancora lontani dal tornare è il sottotitolo con il quale lo storico Franco Cardini ha presentato, su Europaquotidiano, l'ennesimo scritto in cui dimostra che dopo nove anni dalla tragedia dell'11 settembre LUI non ha capito ancora un emerito fico secco.

Sia chiaro: Cardini non ci piace, né come storico né tantomeno come persona. Abbiamo già avuto modo di verificare certe sue connivenze e simpatie per ideologie che disapproviamo e critichiamo con forza.

Lo abbiamo già visto più volte tra le fila dei complottisti, per cui da lui non possiamo certo aspettarci obiettività e correttezza, né etica né storica.

Ma dopo nove anni, ci aspettavamo quanto meno un pizzico di maggiore serietà.

Leggiamo invece cosa scrive.

"[...] nove anni dopo la tragedia di New York e di Washington i conti sono ancora lontani dal tornare, i nodi non sono venuti al pettine e si naviga nell’oceano delle incertezze.
L’inchiesta ufficiale del governo Bush si chiuse quasi subito, con una serie di risultati che sembravano perentori ed erano inconsistenti. Mezz’ora prima dell’attentato, i servizi statunitensi non sapevano nulla e si lasciarono sorprendere; mezz’ora dopo, avevano già capito tutto e identificato mandanti ed esecutori."

Ecco, da una simile affermazione si capisce bene che Cardini non potrebbe mai fare il detective, nemmeno per scoprire chi abbia rubato la marmellata dalla sua dispensa.
L'11 settembre non hanno certo messo una bomba sugli aerei: sono saliti a bordo 19 terroristi kamikaze, con tanto di nome e cognome reali, tutti islamici. Non ci voleva poi una gran scienza a scorrere le liste di imbarco e a scoprirli, e di lì a capire che c'era lo zampino di Al-Qaeda e di Bin Laden il passo è più che breve: è scontato.
Per Cardini, però, la cosa è sospetta...

"Da allora, per mesi e mesi, mentre le tv di tutto il mondo ci bombardavano con l’incessante e reiterata proiezione di pochi metri di pellicola, i mass media ufficiali americani e occidentali hanno ripetuto la stessa inane storia, a dispetto delle prove contrarie che si accumulavano e delle proteste delle stesse famiglie delle vittime, stufe di venir prese in giro con ricostruzioni falsate e di venir fatte oggetto di pressioni affinché rinunziassero a proseguire la ricerca della verità."

Queste cose il buon Cardini deve averle sognate dopo una cena troppo pesante.
La quasi totalità dei veri familiari delle vittime dell'11 settembre non ha alcun dubbio sulle responsabilità di Al-Qaeda negli attentati, e semmai contesta ai servizi americani di aver sottovalutato quei segnali che avrebbero potuto impedire gli attacchi terroristici, ma non si sogna nemmeno di dare credito alle panzane dei complottisti.

E Cardini continua, preoccupandosi di condannare gli attacchi all'Afghanistan e all'Iraq e il carcere di Guantanamo: forse ci sbagliamo, ma i toni di Cardini (che già conosciamo) sono quelli di chi si preoccupa più della salute dei terroristi integralisti islamici (e sospetti tali) piuttosto che della vita degli occidentali fatti bersaglio di attentati devastanti.

E non manca di proporre domande trite e ritrite tratte dall'ormai ammuffito bagaglio dei complottisti:

"1. come e perché è crollato il grattacielo denominato Building Seven, adiacente alle Twin Towers, nonostante non fosse stato toccato dai due aerei degli “attentatori” e in esso si fosse sviluppato solo un incendio di modesta entità? L’agenzia governativa Nist (National Institute of Standards and Technology), incaricata dall’amministrazione Bush di far luce sul crollo, non ha presentato la sua relazione sino all’agosto 2008, più di sette anni dopo i fatti, e il suo contenuto è stato giudicato dagli esperti inconcludente..."

A dire il vero il NIST si è prima preoccupato di analizzare i crolli del WTC 1 e 2, considerato che sono quelli che hanno provocato il tragico bilancio di vittime, e poi ha analizzato quello del WTC 7.
Che non è stato colpito dagli aerei, ma in compenso è stato investito dalle macerie dei collassi delle Twin Tower ed ha bruciato per ore e ore senza controllo. Basta accedere al sito del NIST per scaricare decine di migliaia di analisi tecniche che spiegano nei minimi dettagli il lavoro dei massimi esperti mondiali sull'argomento e le loro conclusioni. Capiamo che per gente come Cardini i veri esperti sono filosofi, santoni e artisti teatrali, ma nel mondo scientifico le cose funzionano diversamente. Meglio che se ne faccia una ragione.

"2. mancano riscontri oggettivi alle presunte affermazioni autoaccusanti di Khalid Shaikh Mohammed, personaggio a lungo legato ai servizi segreti di Islamabad, arrestato in Pakistan – almeno così dicono – e portato a Guantanamo dove avrebbe parlato sotto tortura: più volte perduto, catturato di nuovo, segnalato contemporaneamente in più luoghi, dato per morto e quindi risorto, egli è oggi indicato come mente dell’11/9, nonché di un’infinità di altre azioni terroristiche, ma non ce ne sono le prove..."

A Cardini non basta nemmeno una confessione. Ci vogliono riscontri oggettivi e prove.
E purtroppo per lui, ci sono: una valanga. Il problema è che Cardini e i suoi amici complottisti preferiscono non vederle...

"3. non sono “leggende metropolitane” le notizie relative alle indagini sui movimenti azionari speculativi nei giorni appena precedenti."

Infatti. Non sono leggende ma fatti accertati dall'FBI che ha fatto un'inchiesta approfondita e ha individuato gli autori di quelle speculazioni escludendo connessioni con i fatti dell'11 settembre.
Basta leggersi la monografia Terrfin sul sito della commissione d'inchiesta.

Ma a Cardini preme di più lanciare i suoi strali contro Bush:

"Chi pensava che quanto a imbecillità Bush fosse imbattibile, adesso è servito."

Povero Cardini.
Nonostante gli attentati dell'11 settembre siano stati progettati e organizzati in piena era Clinton (Bush aveva assunto la presidenza solo da pochi mesi) e nonostante il suo successore Obama non abbia mai messo in dubbio la responsabilità degli attacchi e abbia di fatto proseguito l'azione strategica antiterrorismo intrapresa da Bush, il Cardini continua a prendersela solo con quest'ultimo.

Di fronte a tanta ottusità, ne vien fuori sì un'imbattibile imbecillità... ma non è certo quella di Bush...

Ringraziamo Alfredo per la segnalazione.


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