giovedì 31 marzo 2011

Addio a Josè Arguelles, profeta della fine del mondo

Josè Arguelles se n'è andato.

A darne la notizia, qui su Perle, è stata una nostra lettrice, che ci ha segnalato il link del lancio di agenzia (Adnkronos; Backup Url).

Arguelles è stato il padre di una delle più abusate profezie apocalittiche in circolazione, quella secondo cui la fine del mondo arriverà nel 2012.

Il 21 dicembre 2012, per l'esattezza.

Arguelles è stato artista, professore di storia dell'arte e scrittore. Nel 1987 ha pubblicato il libro "Il fattore Maya" da cui - riferiscono i media - sarebbe nato il filone catastrofico del 2012.

Un filone un po' in crisi, oggi come oggi, visto che al 2012 ci stiamo arrivando e ben presto queste teorie si riveleranno per le fandonie che sono.

Qualche profeta ha già iniziato a cambiare i termini della questione: qualcuno non parla più di fine del mondo ma di fine di un ciclo vitale, qualcun altro dice che i calcoli sono sbagliati e abbiamo ancora qualche anno di vita...

La verità è che questi contafrottole hanno fatto un bel po' di soldoni tra libri, video e conferenze, e adesso devono inventarsi qualcosa per continuare a truffare la gente anche dopo il 2012.

Il problema non si pone più per Arguelles, che ha deciso di togliere il disturbo e lasciare questa valle di lacrime giusto adesso che il 2012 è alle porte.

Si è spento il 23 marzo 2011 all'età di 72 anni, lasciando in eredità al mondo un certo numero di libri, la PAN (Planet Art Network) organizzazione per la ricerca della pace spirituale e artistica, e decine di migliaia di irrecuperabili idioti che credono nelle sue teorie.

Ci è quindi sembrato giusto tributare questa Perla ad Arguelles, e abbiamo voluto ricordarlo con le parole che ha detto in questa sua intervista (Backup Url):


Bisogna fare una distinzione tra i Maya archeologici, i Maya dell'antropologia, gli Indigeni Maya e i Maya galattici . E occorre anche riconoscere la natura della mente e della civiltà che sono oggi così affascinate dai Maya, e che creano un 'revival Maya' a questo punto del proprio ciclo di sviluppo .
(...)
Il "computo sacro" , o Tzolkin, è la chiave per comprendere i "Maya galattici . Perchè i Maya tenevano così tanti calendari? Qual'era l'origine, quale lo scopo dello Tzolkin di 260 giorni, o computo sacro - la base che unifica l'elaborato sistema calendrico ? Il mio lavoro di ricerca e quello di altri, tra i quali Humbatz Men ed il suo maestro, Domingo Martinez Paredez, inducono a considerare i Maya come una come una razza di origini galattiche, se non geneticamente, almeno in termini di tipo e livello di conoscenze...
(...)
Dopo il successo de "Il Fattore Maya", ho concentrato la mia attenzione sulla comprensione della base matematica del calendario Maya . La mia ipotesi era lontana dalla prospettiva materialista antropologica - che il calendario Maya fosse uno strumento etnico , locale per determinare quando seminare : in realtà si trattava di un sistema universale di principii matematici che, essendo galattici quanto a natura ed origine, possono essere generalizzati e sistematizzati in modo tale da essere messi in relazione al corso della nostra attuale civiltà . Un ulteriore corollario consiste nel fatto che i Maya ci hanno lasciato lo Tzolkin, il "calendario sacro" di 260 unità, come traccia matematica e scientifica da decifrare e comprendere in tutta la sua universalità . Mia moglie Lloydine ed io abbiamo cominciato le nostre ricerche sulla base di questo strumento e di questa ipotesi . La prima cosa da fare era vivere secondo i cicli del tempo così come furono misurati dal calendario Maya - cicli di tredici e di venti giorni . Sulla base di questi parametri, abbiamo identificato in seguito altri cicli, più grandi e più piccoli . Nel giro di due anni riuscii a ridurre l'intero codice alla sua formula matematica pura, il codice 0-19 , amplificato dalla sequenza di quattro colori . Era chiaro che il sistema del tempo non era lineare , bensì definito da una matrice radiale in cui il punto zero è il sempre-presente qui-ed-ora .

Quindi, poichè vivevamo in un mondo fenomenico dominato da - ed eravamo noi stessi modellati da - questi stessi principii, fummo in grado di fare la scoperta del principio delle frequenze temporali . Fu nel 1989 che, nel corso delle nostre ricerche, ci trovammo al Museo del tempo a Ginevra, in Svizzera . Divenne immediatamente chiaro che esistono due frequenze temporali : la frequenza temporale artificiale e meccanica della civiltà del Vecchio Mondo, che si identifica nel 12:60, il calendario irregolare di dodici mesi e l'ora di sessanta minuti ; e la frequenza 13:20 del tempo naturale - 13 lune, 20 dita tra mani e piedi . Questo fu l'inizio di un ciclo di sette anni cui diamo il nome di scoperta della Legge del Tempo .

Tutto chiaro?
Non si capisce una minc.... un fico secco, lo sappiamo. Tutta roba buona per impressionare i polli.
Questo era Arguelles. Pace all'anima sua.

Ci ha incuriositi, però, il nome dell'autore di questa intervista, che si definisce:

Antonio Giacchetti, Serpente Auto-Esistente Rosso

All'inizio abbiamo pensato che fosse un refuso di stampa: Serpente Auto-Esistente Rosso?

Poi abbiamo cercato in giro e abbiamo scoperto che questo Antonio Giacchetti, responsabile del PAN italiano (figurarsi se di fronte a una simile corbelleria gli italiani rinunciavano a crearsi una filiale) si definisce davvero Serpente Auto Esistente Rosso, qualunque significato abbia una simile definizione (e dubitiamo che ne abbia uno sensato).
Abbiamo trovato i suoi scritti sul Web e vari "seminari" che ha curato, come questo (Terza onda, Backup Url):


Uno che si definisce Serpente Auto Esistente Rosso e che ha tanto tempo da perdere da frequentare un seminario di Maghi della Terra (!) della durata di ben sette (!!) settimane in Cile (!!!) ha certamente qualche grosso problema e non meraviglia che sia il portavoce italiano delle teorie di Arguelles.

Qualche anno fa anche La Repubblica ha scritto un articolo (Backup Url) su di lui (del resto abbiamo visto più volte che i quotidiani italiani non perdono occasione per dare spazio a qualsiasi corbelleria). Leggiamo cosa ha detto Giacchetti al giornalista che lo intervistava:

Lunghi capelli neri, raccolti in una coda, Antonio Giacchetti è un avvocato che si batte per una causa singolare: quella dei Maya. Messi da parte laurea e tesserino dell' ordine, nel 1995 ha "incontrato" il "Fattore Maya", il libro dello studioso americano José Arguelles già docente di Estetica e Storia dell' Arte all' Università di Princeton.

Quindi Giacchetti era un avvocato. Si è laureato in giurisprudenza, ha superato un duro esame per diventare avvocato, ha fatto il praticante per anni... poi ha deciso di aver sbagliato tutto nella vita e si è dedicato alle profezie Maya...

(...) La folgorazione è avvenuta a Miami, che è "Maya-mi" (...)

Il solito raccomandato. San Paolo fu folgorato sulla via di Damasco... Giacchetti nella ben più ospitale e lussuriosa Miami!

Miami = Maya-mi, dice Giacchetti... Se è per questo Miami è anche uguale a Mi-Ami. Può significare che Giacchetti si è innamorato di Arguelles?
Oppure Miami = Mia-MI, che può significare la Mia Milano.
E che dire di Mi-Ami, che potrebbe stare per Mio Amico?

La verità è che Miami non c'entra nulla con i Maya, il nome deriva dalla parola Miahmi usata dagli indiani Seminole per indicare il fiume che attraversava quella terra.

Ho messo il libro in una busta e me lo sono spedito in Italia: così l' ho ritrovato a casa dei miei.

E, di grazia, che ragione c'era di fare una cosa simile? Non poteva tenere il libro con sé e portarlo in Italia al rientro? Davvero c'è poco da fare: quando uno è strano è strano...

(...) «Difficile raccontare i Maya in poche parole - dice lo studioso che è spesso in giro per seminari sul tema - siamo abituati a pensare a una popolazione che ha vissuto in quella zona geografica. Invece Maya è uno stato della mente, un livello di coscienza, e chi lo raggiunge è Maya».

Diciamo pure che chi lo raggiunge è ma...tto!

Per esempio il nome della madre di Buddha era Maya, e Maya è il nome di una delle Pleiadi e della Dea greca e romana della Primavera; in Oriente, inoltre, c' è il velo di Maya, cioè l' illusione. «Maya è dappertutto, ma la nostra mente è più a suo agio con un riferimento storico-geografico. Se io ti dico: "Praticavano e studiavano "tecnologie mentali", come la telepatia e il viaggio nel tempo; la loro cultura raffinata rappresenta un livello della coscienza, uno stato mentale", tu rispondi: "cos' è questa storia". Se dico: "Sono un popolo scomparso che viveva in Centro America fino a 500 anni fa" la nostra mente è più tranquilla».

Appunto. Uno sano di mente sa che i Maya sono stati una civiltà passata.

Solo uno matto da legare pensa che i Maya praticassero telepatia e viaggi nel tempo.

Orsù Giacchetti, ex avvocato e ora "Serpente Auto-Esistente Rosso"... vediamo di raccontare meno frottole alla gente, che è meglio...


Ringraziamo Roberta per la segnalazione.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

giovedì 24 marzo 2011

L'ignoranza di Coscienzasveglia

Numerosissimi lettori ci hanno segnalato il canale YouTube di un certo Coscienzasveglia, autore di diversi video in cui denuncia tutti i complotti del mondo.

Tra questi video, uno dei più allucinati si intitola "In questo video ti dimostro che sei ignorante!".

Partendo dal fluoro del dentifricio per arrivare a vaccini e HAARP, Coscienzasveglia spiega che scienziati, multinazionali e Men in Black da tutto il mondo tramano allo scopo di ridurre la popolazione mondiale.

Il link del video su YouTube è questo, una copia di archivio è disponibile su Easyshare.

Il video "incriminato" ha provocato la contro-pubblicazione di altri video autoprodotti da vari utenti di YouTube, che si sono giustamente divertiti a prendere in giro Coscienzasveglia.
Ve ne proponiamo uno di Vivalaalbe.

Inutile commentare il video di Coscienzasveglia, divertivi a guardarlo e a guardare gli altri filmati nel suo canale.

Una sola cosa vorremmo dire al nuovo arrivato nel gruppo dei complottisti allucinati e nullafacenti: se è vero che mezzo mondo complotta per sterminare l'altra metà del mondo e per ridurre la popolazione terrestre... com'è che siamo passati dai 6 miliardi di persone del 1999 ai 7 miliardi di oggi???

Insomma, nel ragionamento di Coscienzasveglia c'è qualcosa che non va... parecchi miliardi di cose che non vanno, a dire il vero.

Forse Coscienzasveglia è sveglio da troppo tempo. Magari con una buona dormita, il cervello si rimette in moto e smette di partorire simili idiozie...

Ringraziamo tutti i numerosi lettori che ci hanno segnalato la Perla, e ci scusiamo se ne saltiamo qualcuno: Anna90, Roberto, Domenico, Francesco, Einemass, Alex, ZagaMI, Niki, JJ, Milano2, Stefano, Lucy, Valentina, Gegé, Michele E., Michele G..

giovedì 17 marzo 2011

RH Il portale della conoscenza

I terremoti sono sempre un'occasione ghiotta per i complottisti di tutto il mondo, pronti ad additare la colpa di ogni catastrofe, comprese quelle naturali, alla CIA e al programma HAARP.
Quest'ultimo è un innocuo programma di ricerca che si propone di studiare la ionosfera e la sua interazione con le comunicazioni radio, ed è condotto presso un'installazione scientifica basata in Alaska.
Niente di segreto: al programma partecipano numerosi scienziati civili di tutto il mondo e sul suo sito Web è possibile attingere ogni genere di informazione sulle attività che vi si compiono.
Peraltro anche altre nazioni conducono progetti analoghi.
Per i complottisti, però, HAARP è una macchina per generare terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche e cambiamenti climatici: guai a mettere in discussione la loro verità!

Cercavamo appunto qualche bella Perla sull'argomento quando ci è giunta la segnalazione di un gruppo Facebook intitolato RH - Il portale della conoscenza, che si presenta con queste parole:

"La pagina nasce con l'intento di trasmettere le conoscenze a tutti coloro che vorranno conoscere. Nasce per scambi culturali, e riguarda il mondo dalla A alla Z. Dalla Salute, alla attualita', all'informatica, alla storia, ai trucchetti conosciuti e allo svago. Spero vi piacera'."

Ecco, a noi piace sicuramente.
Infatti la "pagina" sembra ben avviata a dare voce e spazio alle teorie complottiste più astruse.
C'è perfino una parte dedicata ai vaccini, in cui si sostiene (facendo un sacco di confusione tra raffreddore, influenza e otite) che al posto dei vaccini basta un po' di acqua ossigenata infilata nell'orecchio...:


Naturalmente non poteva mancare un riferimento ad HAARP e alla recente tragedia che ha devastato il Giappone, colpito da fortissime scosse sismiche e da un terribile tsunami.
HR, infatti, presenta un video (link alla nostra copia del video) nel quale un tizio allucinato che sembra appena uscito da una casa psichiatrica afferma di aver intervistato non meglio specificati rappresentanti del governo giapponese i quali gli avrebbero riferito che gli Stati Uniti hanno scatenato il terremoto per costringere il Giappone a sottostare al dominio economico americano:


C'è qualcuno abbastanza idiota da bersi una simile scemenza (oltre ad HR, si intende)?

Ovviamente sì, a giudicare dalle centinaia di persone che hanno gradito la pagina Facebook.

Concludiamo questa Perla con un breve accenno a un altro sito di fumati, Astronave Pegasus, nel quale addirittura si mettono in relazione HAARP, i terremoti e le rivolte nei paesi arabi! Chi più ne ha più ne metta...:



Ringraziamo per le segnalazioni: Bea e Ilaria.
Ringraziamo altresì, per segnalazioni simili, Maurizio, Alessandro, Marino.

giovedì 10 marzo 2011

Il Tempo e Franco Cardini su Al-Qaeda

Di Franco Cardini abbiamo parlato raramente nelle nostre Perle, tuttavia già l'anno scorso è stato candidato al Premio Perlone, segno che l'attenzione dei nostri lettori sulle sue esternazioni sta aumentando.

Franco Cardini non è uno dei tanti complottisti che affollano il Web: è uno di quelli che ha un pedigree di tutto rispetto.

Basta dare un'occhiata al suo curriculum per conoscere meglio il soggetto e la sua "caratura": professore di storia medioevale, nel 1970 fu borsista all'Università di Mosca, è stato consigliere di amministrazione della RAI e ricopre ruoli e incarichi in numerosi enti prestigiosi di cultura e informazione.

Potremmo definirlo uno storico (Wikipedia parla di storico "saggista"), ma noi lo consideriamo un personaggio estremamente pericoloso, perché se è vero che le sue idee sono le stesse di tanti altri complottisti è anche vero che i ruoli che ricopre gli consentono di collocarle con straordinaria efficacia.

Ne è prova l'articolo pubblicato su Il Tempo, edizione dell'8 marzo 2011, nel quale Cardini sostiene che Al-Qaeda non sia mai esistita.

Cardini non sfugge alla logica utilizzata da tanti altri complottisti: in qualche posto, in qualche momento, appare qualche imbecille che tira fuori una grandissima baggianata. Quella baggianata inizia a circolare e a diffondersi fino a diventare un'informazione abbastanza nota (ancorché falsa) ed ecco che spunta il Cardini di turno che utilizza quella baggianata allo scopo di dimostrare la fondatezza di un'altra baggianata.

Insomma, il solito giro in cui un sito complottista (sito A) cita come fonte il lavoro di un altro sito complottista (sito B) che a sua volta cita come fonte il sito A.
Certo un simile metodo di lavoro non fa onore a uno storico, specialmente se docente universitario...

Nell'articolo oggetto di questa Perla, Cardini risponde ad alcune critiche e afferma:

"Il termine al-Qaeda, «la base», cominciò a venir usato negli Anni Novanta per indicare alcuni gruppi terroristi. Sulla scorta poi di alcuni equivoci e di una buona dose di manipolazioni - delle quali sono responsabili anzitutto i «servizi» statunitensi - si andò creando l’immagine di una sorta di organizzazione centralizzata, piramidale, gerarchica".

Equivoci? Manipolazioni?
La storia di Al-Qaeda è stata descritta dai suoi stessi fondatori. E' storia, appunto.
Su Undicisettembre è stato pubblicato un articolo ben referenziato che spiega, con dovizia di fonti, com'è nata la teoria complottista per cui Al-Qaeda è un'invenzione della CIA.
A monte di tale teoria ci sono le affermazioni di un certo Pierre-Henri Bunel, collaboratore del super complottista Thierry Meyssan con il quale ha messo a punto le teorie secondo cui il Pentagono, nel 2001, non fu colpito dal volo American 77.

Thierry Meyssan e Franco Cardini, a loro volta, vanno a braccetto. Una delle tante dimostrazioni è il film/libro Zero nel quale si sostengono le più scalcagnate teorie complottiste sull'11 settembre 2001:


"[...] interventi di Giulietto Chiesa, Gore Vidal, Franco Cardini e Marina Montesano, Lidia Ravera, Gianni Vattimo, Claudio Fracassi, Jurgen Helsasser, Michel Chossudovsky, David Ray Griffin, Thierry Meyssan, Andreas von Bulow, Steven E. Jones, Enzo Modugno, Webster Griffin Tarpley, Barry Zwicker".

Del tutto superfluo continuare la lettura del lungo articolo di Cardini, infarcito di paroloni spesi per difendere le proprie affermazioni.

La negazione dell'esistenza di Al-Qaeda va di pari passo con le teorie che negano la responsabilità di Bin Laden negli attacchi dell'11 settembre.
Abbiamo più volte detto che questa impostazione ha preoccupanti somiglianze con le teorie antisemite secondo cui l'Olocausto è un'invenzione ebraica.

E' quindi piuttosto "curioso" che su Wikipedia leggiamo questa citazione da uno scritto di Franco Cardini:

"La nuova primavera coranica, alla quale stiamo assistendo in questi anni, è una benedizione per il mondo: anche, e soprattutto, per le altre due fedi abramiche."

"Nuova primavera coranica"? "Benedizione per il mondo?".
Questa citazione è tratta da una pubblicazione del 2003, quindi quelle parole sono state scritte poco dopo i drammatici attentati terroristici dell'11 settembre 2001.

A buon intenditore non serviranno altre parole, in questa Perla.

La cosa anomala, però, non è tanto che Cardini dica certe cose. E' perfettamente normale che le dica, sappiamo bene come la pensa.

E' anomalo piuttosto che un quotidiano come Il Tempo dia spazio a un articolo in cui si sostiene che Al-Qaeda non esiste, scritto da un personaggio come Cardini: ossia un complottista.

Pertanto, questa Perla va dedicata anche a Mario Sechi, direttore di quel quotidiano, perché non ci stancheremo mai di sottolineare che chi fa informazione si assume una grossa responsabilità.
E troppo spesso l'informazione è fatta con i piedi e si pubblicano vere e proprie fandonie, per giunta talvolta anche ignobili.

giovedì 3 marzo 2011

In memoria di Victor Tai

Un po' di tempo fa abbiamo ricevuto una segnalazione su Victor Tai, un tipo che sosteneva di essere un ricercatore impegnato in un segretissimo progetto di comunicazione con alcune civiltà aliene.

Victor aveva deciso di rompere il giuramento del silenzio e pubblicare le sue straordinarie rivelazioni su Internet.

Una scelta rischiosissima, certamente converrete.

E difatti il poveretto deve aver fatto una brutta fine perché improvvisamente i suoi siti (Victor-Tai.org e simili) sono spariti, inghiottiti nel nulla.
Al loro posto un desolante avviso che la pagina non è più disponibile.

E' stato rapito e sminuzzato dai servizi segreti?
Lo hanno rinchiuso in un manicomio?
O forse era soltanto un burlone che ha è uscito di scena in modo teatrale?

Non possiamo saperlo, ma abbiamo deciso di dedicargli questa Perla "alla memoria".
Soprattutto, la dedichiamo a quanti hanno abboccato alle idiozie scritte da Victor-Tai, "il traditore", come lui stesso si definiva:

Chi sono?

Le notizie che leggerete in queste pagine sono correlate dal più alto grado di segretezza. La mia decisione di pubblicarle è giunta dopo attente riflessioni non facili.
La divulgazione di notizie e la libertà di informazione è alla base di tutte le società moderne. Il giuramento del silenzio totale a cui mi sono sottoposto in passato è violato proprio con queste pagine.
Considerando i fatti e quello che sto per dire io sono un traditore.
Tradisco per la giusta causa della verità.
Non vi dirò il mio nome, ma mi assegnerò un alias.

Chiamatemi Victor.
(...)
Facevo parte di una squadra che si occupava del progetto TAI, un programma internazionale a cui fanno parte 9 stati internazionali (Usa, Russia, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Cina, Giappone, Israele) con lo scopo di garantire i rapporti diplomatici delle più grandi potenze con l’unica specie intelligente con il nostro pianeta ha avuto contatto.

E' fin troppo evidente che il racconto di "Victor" è un ammasso di fantasiose baggianate, eppure ci sono cascati in molti e tra questi spicca il sito Segni Dal Cielo (a questo link uno shot nel caso in cui la pagina fosse cancellata o modificata) che ha pubblicato zelantemente tutti gli scritti del fantomatico traditore.

Vero che quelli di Segni Dal Cielo, in particolare Massimo Fratini, avvertono:

Prosegue il racconto di Victor, un personaggio anonimo che sta esponendo sul suo blog, notizie interessanti e affascinanti. Si continua a pubblicare queste informazioni, rammentando a tutti i lettori che non ci sono certezze, ovvero documenti scritti che ne testimoniano l'accaduto o l'attendibilità del fatto, fino a prova contraria, su quanto raccontato da tale Victor. Massimo Fratini (Segnidalcielo)

Si tratta, però, di un'avvertimento ridicolo, visto che il Fratini definisce le favole di Victor come "notizie interessanti e affascinanti".

Insomma, anche se sottolineano che non ci sono certezze, Fratini e compari sembrano proprio aver bevuto con gusto tutte le fandonie di Victor.
Del resto, cos'altro aspettarsi da un sito che vive di fandonie?

Speriamo che Victor torni a pubblicare qualche altro "interessante e affascinante" resoconto di civiltà e astronavi aliene, nel frattempo questa nostra Perla resterà a testimoniare la sua breve avventura nel Web.

Alcuni shot dai siti di Victor, tratti dalla cache di Google: shot 1, shot 2.

Ringraziamo Nicolò per la segnalazione.