domenica 28 ottobre 2012

Daniel Estulin

Daniel Estulin, l'individuo nella foto che sembra appena uscito da una fumeria di oppio, è uno di quei contaballe che farebbero impazzire di gioia i tanti dementi che affollano siti complottisti come Luogocomune o che partecipano alle conferenze sul signoraggio e sulle scie chimiche.

Dopo aver scritto una gran quantità di idiozie nel libro "Il Club Bilderberg" (e non lo diciamo tanto per dire, il libro è davvero uno spasso, pensate che in prefazione c'è scritto: "Esprimo la mia più sincera e profondamente sentita gratitudine ai numerosi membri delle agenzie internazionali dei servizi segreti di Washington, Londra, Mosca, Madrid, Parigi, Caracas, Roma e Ottawa, la cui conoscenza interna delle questioni di intelligence e la cui perspicacia mi hanno spesso tenuto su di morale nei momenti più bui"), ha pensato bene di sostenere che Julian Assange e Wikileaks sono una creazione della CIA, come illustrato in questo articolo pubblicato sul sito Voci dalla Strada.

Si tratta di un comportamento piuttosto frequente tra i complottisti, specialmente quelli più imbecilli.
La gran parte di essi, infatti, si definisce "ricercatore della verità" e proclama terribili verità nascoste, senza essersi mai alzata dalla poltrona o dalla sedia dietro il PC.
Scrivono libri, producono film, gestiscono forum e blog, limitandosi a riciclare il materiale disponibile sul Web. I più intraprendenti montano cartoni animati e assemblano qualche intervista di convenzienza.
Tipici esempi nostrani sono rappresentati dai film di Massimo Mazzucco e di Giulietto Chiesa.

Ecco allora che quando qualcuno si dà da fare sul serio, procurando e diffondendo materiale fino a quel momento inaccessibile, i "ricercatori copia-incolla" lo accusano di essere al soldo della CIA.

E sapete perché? Perché i veri ricercatori, ancorché complottisti, finiscono quasi sempre per scoprire che la "verità ufficiale" è quella giusta, e che le teorie complottiste sono panzane.

E' successo a Jim Hoffman, a John Farmer, a Frank Legge e a Warren Stutt , partiti per dimostrare che il Volo 77 non aveva colpito il Pentagono e finiti per sostenere che invece era andata proprio così e che le teorie no-plane e north-path erano baggianate.
Ed è successo anche a Julian Assange: grazie a Wikileaks ha messo a nudo decine di migliaia di documenti riservati del governo americano, soprattutto dispacci diplomatici nei quali ambasciatori e consoli riferivano fatti, opinioni e circostanze.
I complottisti dovrebbero fargli una statua d'oro... non fosse che in mezzo a quell'infinità di documenti non c'è nulla che dia credito alle teorie complottiste, specialmente quelle sull'11 settembre!

Ed ecco, allora, che Julian Assange viene catalogato come agente della CIA. E' sempre la stessa storia: quando il complottista deve affrontare le prove che gli danno torto, afferma che le prove sono state costruite dalla CIA e il problema è risolto.

Ma vediamo cosa ha detto Estulin nell'intervista pubblicata su El Periodico e ripresa da Voci Dalla Strada:

- Lei non si fida di nulla? -

Vengo dal mondo dello spionaggio e, in effetti, non mi fido di nulla in questo mondo. Per un semplice motivo: io so che tutto è una bugia. Guarda, io sono stato un agente per tre anni e mezzo in Africa.

Agente segreto in Africa? Al massimo sarà stato addetto alla pulizia di un villaggio vacanze...

Il nostro lavoro consisteva nel pulire i villaggi dalle bande che trafficavano con diamanti di sangue.

Ecco, appunto, puliva il villaggio. Le "bande" erano bande musicali e i "diamanti di sangue" sono i braccialetti di perline usati nei villaggi per pagare le consumazioni...

Un giorno, nel 1995 eravano in mezzo al nulla, in un bar di merda che aveva la TV satellitare. C'erano uomini della CIA e di Hezbollah a cena insieme, e Bill Clinton è apparso in televisione, l'allora Presidente degli Stati Uniti, e disse: "Perseguiremo i terroristi fino alla fine del mondo" E tutti a ridere.

Fantastico. Come si fa a non credere a una simile testimonianza?
Intanto, però, dobbiamo riconoscere a Estulin il merito di non aver cominciato da Bush. Una volta tanto un complottista se la prende anche con Clinton!

Ma fermiamoci un momento per analizzare la storiella di Estulin.
Stando ai dati riportati sul Web, Estulin sarebbe nato il 29 agosto 1966.
In un'intervista concessa nel 2005 a quell'altro beota di Alex Jones, Estulin ha dichiarato:

I’m a Russian ex-patriot who was kicked out of the Soviet Union in 1980. My father was a dissident who fought for freedom of speech who was jailed, tortured by the KGB (...) We move to Canada and 12 years ago I came to Spain. My grandfather was a colonel in the KGB and the counter-intelligence in the 1950s, so I am privileged somewhat to get a lot of the information from secret service which are our best sources of information.

Traduzione:

Sono stato un russo fedele alla patria, cacciato dall'Unione Sovietica nel 1980. Mio padre era un dissidente che aveva combattito per la libertà di parola ed era stato imprigionato e torturato dal KGB (...) Ci trasferimmo in Canada e 12 anni fa sono giunto in Spagna. Mio nonno era un colonnello del KGB e del contro-spionaggio negli anni Cinquanta, quindi sono stato in qualche maniera avvantaggiato nel reperire una quantità di informazioni dai servizi segreti che sono le nostre migliori fonti di informazioni.

Dunque, nel 1980 Estulin aveva 14 anni, quando espatriò in Canada. Figuratevi che informazioni riservate poteva carpire a quell'età un ragazzino figlio di un dissidente, ammesso che il nonno fosse stato realmente nel controspionaggio (negli anni Cinquanta!).
Curiosamente, nel 2005 Estulin diceva che il fatto di essere nipote del fantomatico colonnello del KGB gli aveva consentito di ottenere informazioni dai servizi segreti... nessun riferimento, quindi, alla sua attività di agente segreto in Africa!
Perché mai un ex agente segreto dovrebbe ricorrere al nonno degli anni Cinquanta per giustificare la propria capacità di accedere a informazioni riservate? Semplice: la storiella dell'agente segreto è stata inventata di sana pianta, quando si è reso conto che la storiella del nonno non reggeva.

Se dodici anni prima dell'intervista, Estulin si era trasferito in Spagna, significa che è stato in Canada dal 1980 (quando aveva 14 anni) al 1993 (quando ne aveva 27). Quando sarebbe andato in Africa?
E per quali servizi segreti avrebbe lavorato? Quelli canadesi? Impossibile. Estulin ha detto che si trovava in Africa nel 1995. Quindi era già venuto via dal Canada.
Quindi i servizi segreti spagnoli?
Ma nella stessa intervista con Alex Jones, Estulin ha affermato:

I live in Madrid, Spain. It’s for my own safety. I’m from Toronto, Canada but I felt I’ll be safer here and I’ll probably live longer living in Madrid than in Toronto.

Traduzione:

Vivo a Madrid, in Spagna. E' per la mia incolumità. Io sono di Toronto, Canada, ma sento di essere più al sicuro qui e probabilmente vivrò più a lungo a Madrid che a Toronto.

Ohibò. E perché mai? Se non è stato nei servizi segreti canadesi (e abbiamo visto che non poteva esserlo) ma in quelli spagnoli, perché mai dice di essere stato costretto a riparare in Spagna per la propria sicurezza?
Non ha senso.

La verità è che Estulin è un pagliaccio, racconta balle a tutto spiano e - come spesso capita - non si ricorda delle balle che ha detto e delle contraddizioni temporali che ne conseguono.

E arriviamo alla questione Wikileaks. Ecco cosa ha dichiarato Estulin nella sua intervista riportata da Voci Dalla Strada:

Quando ero nel servizio segreto di controspionaggio appresi che partendo da un processo di ipnosi possono configurarti molti labirinti nella testa e arriva un momento in cui non sai se quello che stai dicendo è vero o è menzogna (...)  Occhio, Assange non lavora per la CIA consapevolmente. La bellezza di questa operazione è che lui non sa che lavora effettivamente per loro (...)  La CIA ha creato Wikileaks con il principale obiettivo di chiudere l'accesso libero a Internet (...) Inoltre, Wikileaks serve ad un altro scopo (...)  Legare i servizi segreti di tutto il mondo (...) Assange e altri bambini come lui, usando l'LSD, sono stati messi in stanze buie, creando disturbi della personalità multipla. Notate lo sguardo di questo ragazzo, vuoto, inespressivo ... Non esagero. Quelli di noi nel mondo dello spionaggio sanno di cosa si parla (...)

Non vale nemmeno la pena di commentare queste affermazioni. Estulin andrebbe chiuso in un manicomio e bisognerebbe gettare in fondo all'oceano la chiave della sua stanza!
E invece eccolo a vendere libri, rilasciare interviste, partecipare a programmi televisivi e radiofonici.
Ha perfino la sua brava pagina biografica sulle principali edizioni di Wikipedia.
Altro che agente segreto, altro che matto: Daniel Estulin ha semplicemente capito che raccontando buffonate complottiste, si possono fare quattrini alle spalle dei gonzi.

E fra i gonzi nostrani che abboccano alle baggianate di Estulin, c'è addirittura Raidue, con il format L'ultima Parola. Complimenti a Gianluigi Paragone, responsabile del programma, e a Giulia Cazzaniga, intervistatrice. E' grazie a gente come loro, se i pazzoidi come Daniel Estulin fanno soldi.



Daniel Estulin, scrittore russo, ex KGB, autore de “IL CLUB BILDERBERG” (tre milioni di copie vendute), ospite esclusivo dell’ANTEPRIMA WEB dell’ULTIMA PAROLA.
(...)
Nella puntata di venerdì 26 ottobre l”Anteprima dell’Ultima Parola, il web format della trasmissione di Gianluigi Paragone, sarà presente un prestigioso ospite internazionale: Daniel Estulin, autore del libro “Il Club Bilderberg”, che ha venduto più di tre milioni di copie in 81 paesi e 50 lingue diverse. In Italia è appena uscito per Castelvecchi “L’impero invisibile”, la “vera cospirazione di chi governa il mondo”. - - Estulin sarà intervistato da Giulia Cazzaniga, conduttrice dell’Anteprima Web, in diretta alle ore 17 sul sito http://www.lultimaparola.rai.it - - Daniel Estlulin è un giornalista investigativo, scrittore ed ex collaboratore del Kgb.

Ex KGB? Quando aveva meno di 14 anni? Altro che Ultima Parola, il programma dovrebbe chiamarsi Ennesima Bufala!
E non a caso, il primo commento alla notizia sul sito di Raidue è stato questo:


Ma allora quel vecchio libro ripudiato e considerato falso e blasfemo, anch’esso scritto da un russo, un certo Nilus, non e’ proprio fantacospirazione internazionale. O no?

Nilus, per chi non lo sapesse, è lo scrittore russo che pubblicò "I protocolli dei Savi di Sion", un falso documento che accusava gli ebrei di voler conquistare il mondo attraverso il controllo dell'economia.
E' il documento che è stato utilizzato largamente dalla propaganda nazista e fascista per giustificare la persecuzione e lo sterminio degli ebrei.
Ancora una volta, si dimostra ciò che abbiamo sempre sostenuto: dietro il complottismo c'è sempre l'antisemitismo e il neo-nazismo.

Gran giornalisti, quelli di Raidue...

Ringraziamo Illuminista per la segnalazione.

Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

giovedì 11 ottobre 2012

Marco Ruggiero e l'AIDS: atto secondo

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato del professor Marco Ruggiero, convinto sostenitore della teoria che il retrovirus HIV non provochi l'AIDS, motivo per cui l'Università di Firenze aveva deciso di verificare il contenuto dei suoi corsi di insegnamento e il suo ruolo nella vicenda dello yogurt (arricchito al GcMaf) proposto come medicinale capace di sconfiggere la malattia.

Intanto che l'indagine interna, voluta dal rettore Alberto Tesi, andava avanti, il prof. Ruggiero si è dimostrato piuttosto prolifico nel rilasciare interviste in cui ha cominciato ad ammorbidire le sue posizioni fin quasi ad "abiurare" quanto aveva precedentemente sostenuto a proposito di HIV e AIDS.

Nell'articolo Aids, l'inchiesta sul prof. (backup), pubblicato sulla Nazione il 24 marzo, l'insigne Ruggiero ha basato sostanzialmente la sua difesa sull'anonimato degli autori della lettera di denuncia di Hivforum, dalla quale è partita l'indagine dell'Università:

La lettera, dal contenuto diffamatorio nei miei confronti, è anonima.

E con questo? Una lettera anonima non ha valore probatorio, ma può servire a far avviare un'inchiesta ed è quest'ultima a stabilire se i fatti denunciati corrispondono al vero.
Del resto, anche se quella lettera fosse stata firmata Mario Rossi, sarebbe stata comunque necessaria un'inchiesta per accertare i fatti.
Non bastano nome e cognome a rendere affidabile un'affermazione, basti pensare alle innumerevoli corbellerie sfornate dai noti Giulietto Chiesa, Massimo Mazzucco, Rosario Marcianò...

Ed ecco un'altra intervista rilasciata all'Ansa e ripresa da Gonews (backup) il 17 aprile 2012 (grassetti nostri) :

"Sono al corrente che l'ateneo ha avviato un'indagine conoscitiva sulla mia attività, ma, al momento non sono stato né sentito dai suoi componenti, né informato del suo esito. In ogni caso, almeno finora, nessuno ha limitato le mie prerogative, né di insegnamento né di ricerca".
Lo ha detto Marco Ruggiero, docente di biologia molecolare nella facoltà di Scienze dell'università di Firenze, nei confronti del quale è stata aperta un'inchiesta interna per le posizioni 'revisionistiche' sul legame tra virus Hiv e Aids che Ruggiero avrebbe sostenuto di fronte ai suoi allievi. Del caso, aperto da tempo, sono oggi tornati a parlare alcuni quotidiani locali perché l'indagine conoscitiva, sollecitata ai vertici accademici fiorentini, tra gli altri, anche da lettere del direttore dell'istituto farmacologico Mario Negri Silvio Garattini e del gruppo di discussione online hiv forum.info, si é in questi giorni conclusa.
"Ovviamente nego ogni addebito che possa emergere - spiega Ruggiero - anche perché non ho mai insegnato nulla di irregolare ai miei allievi".
Quanto alle sue convinzioni "revisioniste" in materia di Aids, il professore spiega di ritenere che "l'Hiv non può essere ritenuto, da solo, causa necessaria e sufficiente a scatenare l'Aids: perché ciò accada, devono entrare in gioco altri co-fattori", dice. Aggiungendo subito che questa non è una idea sua ma "dello stesso scopritore dell'Aids e premio Nobel per la medicina nel 2008, Luc Montagnier, e di un altro premio Nobel, in questo caso per la chimica, Kary Banks Mullis: io non ho inventato nulla al riguardo, condivido solo questa posizione".
Se le sue attività e convinzioni sono da tempo nel mirino di molti, Ruggiero però spiega anche di avere "molti sostenitori": "la petizione di solidarietà nei miei confronti che è recentemente stata attivata su internet veleggia verso le 500 sottoscrizioni - dice - ed ogni settimana ricevo molte lettere di supporto, dall'Italia e non solo".

Ohi, la petizione di solidarietà... 500 sottoscrizioni non sono poi un gran numero, considerato che sul Web ci sono decine di migliaia di cogl... idioti che credono a tonnellate di corbellerie complottiste, compresa quella che l'AIDS non esiste.
Curioso, poi, che Ruggiero neghi ogni addebito, compresi quelli che dovessero emergere! Se emergono, caro Ruggiero, hai voglia a negare...
Comunque, Ruggiero è libero di credere a ciò che vuole, compresi gli asini volanti, ma quando si tratta di insegnare, la faccenda cambia. La libertà di insegnamento non include quella di insegnare corbellerie né di favorire il consumo di yogurt arricchito con qualche additivo.

Tra l'altro, Ruggiero si lamentava che i suoi detrattori fossero anonimi, ecco invece che spuntano un nome e cognome, e non sono nemmeno di uno qualunque: si tratta infatti di Silvio Garattini, direttore dell'istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.

Se Ruggiero è a dir poco ambiguo (prima nega ogni addebito, poi però conferma di sostenere la teoria contestata), c'è chi fa peggio, come il giornalista Fabio Dalmasso, che l'11 aprile 2012, sul quotidiano indipendente Lettera43, ha scritto l'articolo  «Aids, l'Hiv non c'entra» - Firenze: il biologo Ruggiero nega il legame virus-sindrome (backup): 

A sostenerlo non è un pazzo visionario, ma il professor Marco Ruggiero, docente di biologia molecolare presso l’Università di Firenze. Per lui, il vero responsabile dell'Aids non è l'Hiv. Ma a causare la morte dei pazienti affetti da sindrome da immunodeficienza acquisita sarebbero i farmaci antiretrovirali che vengono usati per curarlo. Che potrebbero essere sostituiti con uno yogurt contenente la proteina Gc-Maf, capace da solo di combattere la malattia.

Ebbene, solamente una decina di giorni dopo, nell'intervista Aids, niente yogurt magico - Il biologo Ruggiero: «Mai detto che si può curare così» (backup), il 20 aprile 2012, Dalmasso ha scritto:

Non ha mai messo in dubbio l’associazione tra Hiv e Aids e né annunciato l'esistenza di uno yogurt in grado di curare la sindrome.

Avete capito bene. L'11 aprile Dalmasso scriveva che secondo Ruggiero l'HIV non provoca l'AIDS e che i farmaci antiretrovirali possono essere sostituiti dal super-yogurt... e neanche dieci giorni dopo, il 20 aprile, scriveva esattamente il contrario.
Complimenti...

Ma leggiamo un po' "la versione dei fatti" del prof Ruggiero:

Non ho mai messo in dubbio, né sarebbe possibile farlo, un’associazione tra infezione da Hiv e immunodeficienza. I dubbi esistono solo sul ruolo esatto di Hiv nella patogenesi dell’Aids, quindi nel rapporto causa-effetto.

Chiaro quel che dice, no?
Non ha mai messo in dubbio l'associazione HIV/AIDS.
Peccato per lui, però, che l'aveva detto nel suo illuminante intervento del video complottista La Scienza del Panico che riproponiamo a beneficio degli smemorati:


"[0:23:14] A rigor di logica, un farmaco che non aumenta la sopravvivenza, ma ha degli effetti collaterali che sono gli stessi dell'AIDS a mio parere è la causa dell'AIDS, o perlomeno di un certo numero di AIDS."

"[0:55:38] Sono convinto che la causa dell'AIDS sia essenzialmente chimica in Europa... nel mondo Occidentale, e invece legata a cause appunto come mancanza di acqua potabile e... malnutrizione in Africa, o nei paesi in via di sviluppo, se così li vogliamo definire."

Ancora peccato, per lui, che il 15 maggio 2009, durante la "Primavera di scienza di Vaiano" (screenshot), conferenza organizzata dal Gruppo di Lettura – Associazione Eccetera di Vaiano e patrocinata dal Comune di Vaiano e dalla Biblioteca "Franco Basaglia", Ruggiero presentò le teorie revisioniste ai ragazzi al punto da far crollare le loro certezze (backup) nelle evidenze scientifiche ormai assodate.

E sarà certo un caso che nel corso degli anni sono state presentate tesi negazioniste sull'AIDS dagli studenti di Ruggiero.

Con che coraggio Marco Ruggiero afferma di non aver mai messo in dubbio l'associazione fra HIV e AIDS?

Sta di fatto che l'inchiesta dell'Ateneo fiorentino si è conclusa con una sacrosanta ammonizione (backup) a Ruggiero che d'ora in poi è tenuto a rivedere e concordare il suo programma d’insegnamento con il responsabile del corso di laurea, sottoponendo ad attenta verifica gli argomenti delle tesi degli studenti; il professore è anche ammonito dal «pubblicare o far pubblicare notizie inesatte che coinvolgano l’Ateneo e ne ledano l’immagine, come già avvenuto in passato»; l'episodio è stato segnalato all’Ordine dei Medici.

Insomma, sembra proprio che non sia andata troppo bene per Ruggiero... e che avessero proprio ragione tutti quegli utenti di Hivforum che hanno messo in luce una vicenda così vergognosa.

Speriamo che anche le altre università si adoperino per controllare le esuberanze dei propri professori negazionisti e complottisti, così da non dover più vedere tesi in medicina come quella di Daniele Mandrioli (nuovo delfino di Duesberg) discussa a Bologna, sfacciatamente pubblicizzata e pubblicata su You Tube.

A certa gente bisognerebbe prendere la laurea, buttarla nel gabinetto e tirare lo sciacquone.
E se dovessero lamentarsi, basta rispondergli che non c'è associazione tra lo sciacquone e la loro tesi...


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.