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domenica 12 ottobre 2014

Giulietto Chiesa contro il NIST

Torniamo a parlare di Giulietto Chiesa che dopo anni e anni di ricerche, studi, libri, cartoni animati, film, conferenze, interviste e comparse televisive, durante i quali ha disperatamente e inutilmente tentato di persuaderci che gli americani si sono auto-inflitti gli attacchi dell'11 settembre 2001, riuscendo soltanto a convincerci che avrebbe fatto una carriera decisamente più sfolgorante se avesse lavorato in un circo,  ha ricevuto un'ennesima illuminazione dall'etereo mondo paranoico che lo ispira: il "NIST ha mentito".

Ora, dovete sapere che da 13 anni i complottisti (Giulietto Chiesa compreso) sostengono che le Torri Gemelle e l'edificio 7 del World Trade Center non sono crollati a causa degli impatti degli aerei dirottati e dei conseguenti incendi, bensì per effetto di cariche esplosive predisposte (a dire il vero c'è anche chi parla di ordigni nucleari, di raggi segreti, di UFO, di una specie di formaggio esplosivo spalmabile chiamato termite liquida... la gradazione della deficienza mentale dei complottisti ha vari stadi, qua parliamo di quello intermedio).

E dovete sapere che il NIST è un ente che stabilisce gli standard delle tecnologie costruttive e che ha analizzato i collassi del World Trade Center per questa ragione: ricostruire la dinamica dei collassi al fine di individuare le vulnerabilità delle strutture coinvolte nella tragedia e migliorare tecnologie e sistemi di sicurezza.

Il NIST ha pubblicato le sue conclusioni nell'ormai lontano 2005:


Le conclusioni del NIST sono scientifiche, documentate e indiscutibilmente qualificate ma soprattutto sono chiarissime: i grattacieli crollarono per effetto dei danni strutturali subiti dagli impatti e dell'indebolimento delle strutture in acciaio causato dal calore intenso degli incendi.
Ovviamente le conclusioni del NIST vanno in direzione opposta rispetto alle assurde teorie dei complottisti e le escludono impietosamente.

E' quindi davvero ridicolo che dopo 9 anni dalla pubblicazione dei rapporti, Giulietto Chiesa si ricordi soltanto ora di proclamare che il NIST ha mentito: per uno che da oltre dieci anni va sostenendo la teoria della demolizione con esplosivi, questa avrebbe dovuto essere una conclusione scontata già dal 2005.
Ma allora, in tutti questi anni, Giulietto di cosa andava parlando? Boh, dava fiato alla bocca, giusto per perdere e (soprattutto), far perdere tempo.

Ma vediamo cosa scrive, a proposito di questa sua eccezionale rivelazione  (l'articolo di Chiesa, la copia di backup a futura memoria):

Periodicamente, come sapete, vi informo dei lavori del Consensus Panel (qui troverete tutti i materiali di documentazione cui faccio riferimento in questo post).

Lo sappiamo, lo sappiamo... meno male che ci tieni sempre informati così non perdiamo nessuna delle Perle che scrivi... Per chi non lo sapesse, il Consensus Panel è il nome roboante con il quale una manica di complottisti svitati si auto-definisce.

I "materiali" di documentazione funzionano così: lo svitato A cita il lavoro dello svitato B che a sua volta cita il lavoro dello svitato C che cita il lavoro dello svitato A e il cerchio si chiude... è il carosello del manicomio.

Per dirvi, questa volta, che ci sono le prove che il Nist (National Institute for Standards and Technologies) ha mentito. E non una volta sola. Si tenga presente che il Nist è l’istituzione pubblica che, unica, ha avuto l’incarico dal governo americano di effettuare le analisi delle cause dei crolli che si sono susseguiti nel World Trade center l’11 settembre 2001. Ricordo qui la prima “stranezza”: il governo incarica un organo governativo tecnico di fare un’indagine in cui è implicato il governo stesso. E si limita a questo solo incarico, evitando accuratamente che altri enti, non direttamente dipendenti dal governo, ficchino il naso nelle questioni spinose.
Ma questo è un dettaglio.

Mica vero. Non è un dettaglio. E' un elemento fondamentale, che dimostra la profonda ignoranza (?) di Chiesa in materia.
Innanzitutto non è vero che il NIST sia l'unica istituzione pubblica incaricata dal Governo americano di accertare la dinamica dei collassi.
Infatti già nel 2002 la stessa tipologia di analisi era stata effettuata da un altro ente pubblico, la FEMA (link alla documentazione dell'ente):


Pertanto o Giulietto è un ignorante della materia che dice di conoscere e sulla quale dice di aver speso anni di ricerche (compreso il Consensus Panel) oppure è un bugiardo.
Scegliete voi.

Noi un'idea l'abbiamo, su quale opzione scegliere, perché più avanti nel suo articolo, lo stesso Chiesa cita proprio i rapporti della FEMA.

Ma andiamo avanti.

Secondo Chiesa è una stranezza che "il governo incarica un organo governativo tecnico di fare un’indagine in cui è implicato il governo stesso".

Ma che cavolo scrivi, Chiesa! Siete voi complottisti a dire che il governo americano è implicato, ma nel mondo reale le cose non stanno così per cui è del tutto normale che il governo americano abbia dato incarico al NIST di ricostruire le dinamiche dei collassi!

E ancora, Chiesa afferma che il governo americano avrebbe evitato accuratamente "che altri enti, non direttamente dipendenti dal governo, ficchino il naso nelle questioni spinose".

Ma anche qui, Chiesa mente o prende l'ennesima cantonata (perché non è detto che Chiesa sia un bugiardo patentato, a volte è così preso dalle idiozie di cui ama occuparsi che nemmeno si accorge delle baggianate che scrive).

Infatti oltre al NIST, oltre alla FEMA, ci sono stati numerosi enti pubblici e/o indipendenti che hanno studiato e analizzato i collassi.

In questa pagina curata dal sito Crono911.org, sono elencati (e si possono scaricare) ben NOVE rapporti, oltre quelli del NIST e della FEMA, compreso quello dello studio ingegneristico privato Bazant, quello cinese Lu-Jiang e quello del professor Astaneh, docente universitario di ingegneria strutturale.
E ce ne sono ancora altri, come quello Kodur.

Possibile che dopo anni e anni di ricerche, dopo tutto il lavoro nel Consensus Panel, né Chiesa né i suoi compagni di merenda si sono resi conto della mole di studi paralleli e indipendenti compiuti sui collassi del World Trade Center?
Difficile da credere.

Le affermazioni del Nist, secondo cui non sarebbe stato possibile esaminare le caratteristiche strutturali dell’acciaio del WTC-7, in quanto non sarebbero stati trovati reperti dell’acciaio del WTC-7 , sono false.

E invece non sono false, sono vere. Il NIST infatti, nel suo rapporto non dice che non furono trovati reperti del WTC-7 (non si è mica volatilizzato!) ma che l'incarico di ricostruire in modo specifico la dinamica del collasso del WTC-7 fu dato al NIST in epoca successiva rispetto a quello sui collassi delle Twin Tower (infatti il rapporto sul WTC-7 è del 2008 e quelli sulle Twin Tower sono del 2005) per cui i rottami del WTC-7 non erano più disponibili.
Più chiaro di così.

Ricordo a chi non lo sapesse, che l’allora sindaco di New York, Rudolph Giuliani, d’accordo con le autorità nazionali, organizzò una spettacolarmente rapida ripulitura del gigantesco cumulo di macerie, facendo in modo che tutte le tracce dell’evento sparissero il più presto possibile, e dunque risultassero impossibili ulteriori investigazioni.

Come no. Secondo Chiesa, le autorità americane avrebbero dovuto lasciare macerie e rottami nel bel mezzo di Manhattan per dieci anni...

Chiesa, anziché fare il professorino, dovrebbe ricordarsi che sotto quelle macerie c'erano migliaia di resti umani, tonnellate di materiali tossici, potenziali sopravvissuti in attesa di soccorso. Il minimo da fare era rimuoverle il più velocemente possibile.

E non è vero che i rottami furono fatti sparire in fretta e furia. Quest'affermazione è solo il parto della fantasia paranoica di Chiesa.

Infatti i rottami furono trasportati presso alcuni depositi da dove poi sarebbero stati riciclati ma non prima che fossero ispezionati e analizzati (compresi quelli del WTC-7) anche da ricercatori indipendenti, come il prof. Astaneh dell'Università della California che ha scritto un interessante rapporto sulle sue ricerche. Ecco un'immagine di Astaneh accanto ai rottami "scomparsi":


E non è tutto. Una serie di campioni dei rottami fu conservata a lungo in un hangar a disposizione dei ricercatori:


Altro che eliminati in fretta e furia!

Vediamo che altre baggianate scrive Chiesa:

Ricordo anche, sempre a chi se lo fosse dimenticato, che nelle oltre 500 pagine del “9-11 Commission Report”, non c’è il minimo cenno all’elefantiaco “dettaglio” del crollo del WTC-7, la infausta terza torre, crollata senza essere stata colpita da nessun aereo, alle 17:20 circa dello stesso, tragico, giorno.

Il 9-11 Report ha dedicato un capitolo di alcune decine di pagine alla descrizione cronologica degli eventi dell'11 settembre 2011, con particolare riferimento ai dirottamenti, agli impatti e alla reazione della difesa aerea. Il capitolo, intitolato "We have some planes" si conclude con la distruzione del volo United 93 e con l'autorizzazione presidenziale ad abbattere i velivoli ostili, ossia tra 10 e le 11 del mattino. Dato che il WTC7 collassò nel pomeriggio, è semplicemente questa la ragione per cui "non c'è il minimo cenno". Peraltro tutto il Word Trade Center andò distrutto per effetto dei collassi delle Torri Gemelle, quindi anche gli edifici WTC 3, 4, 5 e 6.

Dunque il NIST non è in grado di fare un’analisi metallografica dell’acciaio, perché – afferma (affermazione ripetuta numerose volte, in diversi papers) – che non si trovano più i reperti dell’acciaio, frettolosamente esportati in Cina per essere fusi lontano da occhi indiscreti.
Una tale analisi sarebbe stata cruciale per sostenere, o impugnare, la stessa tesi del NIST, secondo cui il WTC-7 sarebbe crollato per indebolimento delle strutture d’acciaio dell’edificio a causa di un furioso incendio.

Come abbiamo visto, l'affermazione di Chiesa è una menzogna. I reperti di acciaio furono conservati ed esaminati da vari ricercatori e smaltiti solo molto tempo dopo.

E non è vero che fu tutto esportato in Cina.
Addirittura una parte di acciaio (ben 24 tonnellate) fu riutilizzata nello scafo di una nave da guerra americana, la LPD-21, entrata in servizio nel 2007. Questa immagine mostra la fusione dell'acciaio proveniente dal World Trade Center destinato alla nave:


Ma non entriamo qui nel merito della versione (una delle versioni) del NIST. Qui si tratta di vedere se il NIST ha detto la verità. Ebbene: ha mentito. Lo dimostrano ben sei prove.
La prima viene dal Worcester Polytechnik Institute, e risale allo stesso 2001 attraverso le pagine del Journal of Mineral, Metals and Material Society (JOM), dove si può leggere che tre ricercatori, J.R. Barnett, R.R. Biederman, and R.D. Sisson, Jr., effettuarono in quell’anno una “Initial Microstructural Analysis of A36 Steel WTC Building 7,” (JOM , 53(12), 2001, p. 18). Dunque il Nist non trovò l’acciaio. E la Commissione Ufficiale gli credette, ma I tre scienziati, invece, trovarono i reperti e perfino li analizzarono accuratamente.

Guarda, Chiesa, che quell'analisi è stata pubblicata sul Web già nel 2001. Possibile che tu l'abbia scoperta solo ora?
Ed è, appunto, del 2001. Il rapporto del NIST sul WTC-7 è invece del 2008.

Ora te lo spieghiamo a parole semplici. Affidiamo il compito a Carletto, studente di scuola elementare, così riesci a capire il concetto. Se non ci arrivi, Carletto ti farà anche i disegnini.

Carletto: "Ciao Giulietto. Allora, l'11 settembre 2001 le Torri Gemelle, l'Edificio 7 e tutti gli altri edifici del Word Trade Center sono stati distrutti da un attacco terroristico. I rottami sono stati rimossi e spostati, sono stati studiati e analizzati anche dal NIST e soltanto dopo sono stati riciclati. Quando il NIST, anni dopo, ha avuto l'incarico di studiare il collasso dell'Edificio 7, ormai i rottami non erano più disponibili. Nel 2001 c'erano, nel 2005 non c'erano più. Ti è chiaro? Ti faccio il disegnino?".

Grazie, Carletto, speriamo che Giulietto abbia capito.

La seconda prova viene da un’agenzia del governo, una delle più importanti agenzie della sicurezza nazionale degli Usa, la Fema, Federal Emergency Management Agency. La quale, nel 2002, ammette di conoscere l’analisi dei tre professori di cui sopra. Ma la Commissione Ufficiale, invece, non se ne accorge, sebbene sia stata istituita proprio per indagare sui quei fatti e stia, in quei mesi, lavorando.
La terza prova è confermata dal Prof. Jonathan Barret (che è autore dello studio della Fema appena citato), il quale la riporta in luce sei anni dopo, in un documentario della Bbc del 2008.
La quarta prova viene ancora da quel rapporto della Fema, dove si scopre – leggendolo con più attenzione che nel passato – che c’era un’appendice (appendice D) dove si parlava estesamente di pezzi di metallo fuso estratti dalle macerie del WTC-7, accompagnando l’analisi con una foto di un pezzo di colonna di quell’edificio con travi ancora agganciate a due piani.

Eh sì, caro Giulietto. Anche la FEMA analizzò i rottami del WTC7. Vedi allora quanta gente ha analizzato quei rottami? E tu che dicevi che solo il NIST aveva fatto ricerche sui collassi! Vedi che hai detto l'ennesima baggianata? Chiedi scusa ai tuoi lettori, orsù...

Nell'immagine, uno dei reperti del WTC-7 esaminati dalla FEMA:



Continua Chiesa:

La quinta prova emerge nel 2005, tre anni dopo la prima menzogna, quando un altro studio del Nist (la mano destra non si ricorda quello che ha scritto la mano sinistra) fa riferimento ad “acciaio proveniente del WTC-7.” Cioè il Nist del 2005 smentisce il Nist del 2002.
Infine nel 2012 emerge la sesta prova. Un documento, pubblicato in base al Freedom of Information Act (Foia) , permette di vedere diverse fotografie in cui John Gross sta esaminando frammenti di acciaio del WTC-7. Basterà notare che John Gross fu uno degli autori principali del rapporto del Nist che attribuì all’incendio le cause del collasso verticale, in caduta libera, del WTC-7.

Dobbiamo chiamare di nuovo Carletto...

Carletto: "Caro Giulietto, ti ripeto che nel 2002, quando i rottami furono esaminati dai vari ricercatori compresi quelli del NIST, i rottami c'erano. Nel 2005, quando il NIST ebbe l'incarico di ricostruire la sequenza di collasso del WTC-7, i rottami erano stati riciclati. 2002 e 2005 sono due cose diverse. Si chiamano "anni". Dal 2002 al 2005 passano tre anni. In tre anni le cose cambiano. Il NIST del 2005 non smentisce il NIST del 2002. Il NIST nel 2002 ha visto i rottami e li ha esaminati. Il NIST nel 2005 ha scritto che i rottami non erano più disponibili. Dai che ti faccio il disegnino":


Le conclusioni di Chiesa:

Ora, in un paese normale, questo basterebbe per riaprire l’inchiesta, poiché le conclusioni del “9/11 Commission Report” si basarono sui dati di una relazione menzognera. Un’analisi metallografica dell’acciaio avrebbe dimostrato che nessun furioso incendio sarebbe stato in grado di “ammorbidire” la struttura portante di un grattacielo di 47 piani, al punto tale da farlo letteralmente afflosciare a terra in pochi secondi, verticalmente, dritto come un fuso. Ma non si troverà, negli Stati Uniti, un giudice inquirente disposto a incriminare il bugiardo John Gross.
Eppure c’è ancora gente che continua a credere che gli asini volano. E’ per questo che, da allora, passiamo di guerra in guerra.

In un paese normale, caro Chiesa, dovresti guadagnarti il pane seriamente, anziché perdere e far perdere tempo scrivendo corbellerie.

Innanzitutto l'analisi "metallografica" di cui parli è stata fatta, tant'è che tu stesso citi gli studi della FEMA e quelli sul rottame designato A36.
Inoltre i rottami delle Torri Gemelli, che erano alte 110 piani (ben più di 47!) e costruite anch'esse in acciaio, sono stati estesamente analizzati da centinaia di ricercatori (della FEMA, del NIST e di decine di altri enti indipendenti) che hanno dimostrato che l'acciaio si è ammorbidito eccome per effetto degli incendi ed è questa la causa principale dei collassi.
E non c'era sicuramente bisogno di queste analisi per accertare ciò che gli ingegneri strutturali conoscono bene da decenni.
Lo sanno anche i Vigili del Fuoco italiani, come si evince da questo specifico documento che può essere scaricato dal sito ufficiale dell'ente, nel quale sono richiamate direttive e disposizioni emanate addirittura nel 1961!
Come la mettiamo, Chiesa? Anche i Vigili del Fuoco italiani sono complici del paranoico complotto di cui vai cianciando?

Vi invitiamo a riflettere sulla marea di fandonie scritte da Chiesa.

Prima si è lamentato che il NIST sarebbe stato l'unico a analizzare i collassi, poi però lui stesso cita altri enti e ricercatori che li hanno analizzati e hanno persino esaminato i rottami, compresi quelli del WTC-7.

Poi, anziché prendere atto del fatto che tanti ricercatori, anche indipendenti, hanno esaminato e studiato i collassi e i rottami degli edifici collassati, fa finta di nulla e accusa il NIST (che a questo punto conta ben poco, visto che è soltanto uno dei tanti enti ad aver investigato) di aver mentito per aver detto (nel 2005) che i rottami del WTC-7 non erano più disponibili. Circostanza che invece è vera in quanto i rottami c'erano nel 2001, c'erano nel 2002 e sono stati esaminati, per poi venire avviati al riciclo per cui è pacifico che nel 2005 non c'erano più.

Infine, ha accusato il sindaco Giuliani e le autorità americane di aver fatto sparire i rottami per impedirne le analisi, e invece abbiamo visto che i rottami furono solo rimossi e spostati in altro sito, perfino conservati in apposito hangar al fine di consentire analisi e ricerche e passarono anni prima che fossero definitivamente dismessi e riciclati.

E non è tutto: ancora oggi sono disponibili parti di quei rottami.
Ad esempio, presso l'Intrepid Museum:


O presso il 9/11 Museum:


Non sono rottami del WTC-7 ma delle Twin Tower, questo perché il collasso del WTC-7 non provocò vittime e i rottami delle Torri Gemelle hanno un significato simbolico molto maggiore, ma in ogni caso la loro presenza attesta che i rottami non furono fatti "sparire" in fretta e furia, come dice Chiesa. Sono ancora qui.

E quindi, in conclusione, Chiesa accusa il NIST di aver mentito ma a conti fatti l'unico bugiardo è proprio lui... è la storia del bue che dà del cornuto all'asino...



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