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domenica 17 febbraio 2008

A scuola di bufale con Giulietto Chiesa

A scuola di bufaleQuesta è più di una Perla.

Ci concediamo di dire che è una piccola indagine che ci porta a scoprire come si vende disinformazione a spese degli studenti.

Partiremo un po' da lontano, ma finiremo molto, molto vicino a noi!

Dunque, c'era una volta... no, non così lontano!

C'è un sito, che si chiama "Megachip - Democrazia nella Comunicazione".

Un bellissimo nome, non c'è che dire.

A proposito, avete mai fatto caso che quasi sempre le peggiori fregature si nascondono dietro una bellissima facciata o un accattivante slogan?

Per esempio, ricorderete che sul cancello d'ingresso al campo di Auschwitz, in Polonia, dove i nazisti sterminavano ogni giorno migliaia di ebrei, c'era (ed è rimasta a testimonianza), una grossa scritta: "Arbet Macht Frei", ossia "Il lavoro rende liberi".

Ma torniamo a Megachip.
In realtà non è un sito, ma un "periodico on-line":


Una cosa seria, insomma.

E' anche un'associazione, come viene dichiarato nella pagina di iscrizione e/o sottoscrizione.

Non si capisce bene però se Megachip è un periodico dell'omonima associazione, o l'associazione dell'omonimo periodico.

Comunque sia, l'associazione invita i lettori a non leggerli gratis per via della "ripulitura" di cui abbisogna il sito e a mandare un libero contributo o, in alternativa ("il modo più semplice", dicono), di iscriversi.
La quota annuale di iscrizione (pardon, "quota sociale") è pari a 25 euro, però se siete studenti o disoccupati avete diritto a uno sconto e potete versare soli 15 euro.


E qui la domanda sorge spontanea: un disoccupato come fa a dimostrare di essere disoccupato? Esibisce il "libretto di lavoro"? Un certificato?

E un rapinatore di banche, per esempio, che cos'è? E' un disoccupato?
Se studia la pianta della banca per un colpo è uno studente?

Sta di fatto che se uno sgobba per 8 ore a una catena di montaggio guadagnando 1200 euro al mese e pagandosi magari un affitto di 900 euro, deve versare 25 euro.
Se è un rapinatore di banche bastano 15 euro.
Sono gli scherzi della vita, e che ci vogliamo fare?

Ma vediamo chi sono i componenti direttivi di Megachip:


Guarda chi si rivede come Presidente: Giulietto Chiesa!

Il nostro insigne Giulietto Chiesa, europarlamentare, giornalista, autore del libro Zero, autore del film Zero, è una persona molto impegnata. Talmente tanto che in questo periodo appare in TV un po' dovunque: su Le Storie, al Maurizio Costanzo Show...
Ma quando trova il tempo di fare l'europarlamentare?

Eppure, nella dichiarazione di interessi finanziari, ha scritto che di professione fa il pensionato.

Poi si lamentano che l'Europa non va...

Curioso anche il "Comitato Scientifico" made in Megachip.
Scorriamo nomi e qualifiche: un prete coordinatore della comunità "Porto Genova"... giornalisti... registi... magistrati... scrittori... qualche sociologo... di scienziati nemmeno l'ombra.
Che razza di comitato scientifico è?

Però suona bene, dai... "Comitato Scientifico".
Roba seria.

Su tutte le pagine del sito c'è la pubblicità del film Zero - Inchiesta sull'11 settembre, recente film-bufala del filone complottista italiano, e la cosa non stupisce.

Il film è stato realizzato infatti da Chiesa, Fracassi, Trento e Torelli in collaborazione con Jormi Bianchi. I primi due e l'ultimo fanno parte della Redazione di Megachip, per cui la pubblicità è scontata.

Ma oltre a pubblicizzare questo film bufala cospirazionista, Megachip ospita anche un accorato appello di Chiesa: liberate i cinque cubani detenuti in USA.


E' davvero commovente che Chiesa si preoccupi tanto della sorte di queste cinque spie cubane (che peraltro hanno ammesso di esserlo) arrestate in USA, e non delle migliaia di persone detenute a Cuba (se non fucilate) per motivi ideologici.

Ma Chiesa evidentemente è tra le poche persone al mondo che continuano a pensare che Cuba è un bellissimo paradiso comunista, dove la mattina Fidel Castro in persona ti sveglia con un cappuccino e un cornetto e ti illustra le ultime malefatte degli sporchi capitalisti occidentali.

Quello che ci chiediamo è: ma se Cuba gli piace così tanto, perché mai Chiesa non si trasferisce lì?
Se uno può andare in quel paradiso di libertà, perché non ci è ancora andato e preferisce restare in questo terribile inferno illiberale a rompere le scatole a quelli che di quel Paradiso non ne vogliono sapere?

Perché secondo voi ha scritto: "Io con i cinque e tu?"

Cosa vorrebbe significare "con i cinque"? Quelli vivono a Cuba e adesso stanno in prigione in USA, mentre Chiesa se ne sta tranquillo in Europa con il suo bravo stipendiuccio da europarlamentare (appena 12.000 euro al mese, cioè oltre 1.000 volte lo stipendio medio di un lavoratore a Cuba). Altro che "sto con i cinque".

Non la capiamo bene questa storia, così come non capiamo bene perché il regista Mazzucco sparli sempre dell'America e degli americani, ma poi viva in una villetta a Los Angeles.

Sono cose che noi comuni mortali non possiamo capire...

Del resto, che Chiesa sia rimasto inchiodato ad altre epoche e altri luoghi è innegabile.

Pensate che il sito Megachip, nel pubblicare le proprie statistiche di accesso, scrive: "Anche questa è Glasnost!"

Come sarebbe "Glasnost"? Quello è un termine che si usava per la defunta URSS di Gorbacev, per indicare il processo di trasparenza che affrontò quel regime, poco prima del collasso...

Cosa c'entra con un sito libero in un mondo libero?

Santa nostalgia...

Torniamo a Megachip, Democrazia nella Comunicazione, che oltre a difendere il regime cubano contro gli "attacchi terroristici americani" e a sostenere le più strampalate ipotesi cospirazioniste sull'11 settembre 2001, ha anche un progetto per le scuole.


"I mezzi di comunicazione costituiscono un problema non solo sul versante politico e democratico, ma anche e soprattutto a livello educativo . Per questo Megachip propone da diversi anni progetti di educazione ai media e proposte formative e culturali. Per questo si è costituito all'interno di Megachip il Settore Scuola e Formazione, che coordina vari progetti in molte regioni italiane attraverso una rete di formatori e referenti territoriali."

Ma scherziamo?

Questo sito che pubblicizza e diffonde disinformazione a tutto spiano, e crede nelle più svariate teorie del complotto sull'11 settembre, avrebbe la pretesa di educare i giovani ai media?

Ci sarebbe da farsi una risata, non fosse che esistono scuole ed enti che hanno aderito a questo incredibile progetto!

Abbiamo scaricato dal sito di Megachip questo documento in cui sono elencati tutti i progetti dell'anno scolastico 2006/2007 in diverse regioni d'Italia.

Quest'altro documento elenca programmi, scuole ed enti interessati.

Eccone qui un esempio: il Liceo Scientifico Statale Giordano Bruno di Mestre - Venezia, con tanto di promozione della Provincia di Venezia.


Nel manifesto del progetto leggiamo:

"Venerdì 23 marzo 2007 h.11.13.00
gli studenti e i docenti delle scuole della Provincia, che partecipano al Progetto, incontrano Giulietto Chiesa".

Questo "pensionato" sta ovunque, è incredibile.

Altrettanto incredibile è leggere, sul manifesto del liceo Giordano Bruno, questo annuncio:

"martedì 5 dicembre 2006 h. 15-17
Come si conduce un’inchiesta: Sigfrido Ranucci".

Sigfrido Ranucci è il giornalista che ha fatto lo "scoop" sull'uso di fosforo bianco come arma chimica, proibita, da parte degli americani in Iraq.

Si dà il caso, però, che i proiettili al fosforo bianco sono usati da tutti gli eserciti a scopi incendiari, di illuminazione notturna e segnalazione fumogena.
E non sono armi chimiche proibite.

E questo giornalista dovrebbe spiegare ai giovani "Come si conduce un'inchiesta"?
Stiamo freschi...

Ma non è tutto.

Sempre sul sito del liceo, nell'ambito dello stesso progetto "formativo", scopriamo che il 24 gennaio 2008 è stato proiettato il film "Zero", con tanto di presentazione del "pensionato" Giulietto Chiesa:


Altro che informazione! Altro che formazione!

A questi studenti si insegna la disinformazione, si propinano baggianate colossali a tutto spiano e il tutto con il beneplacito del Ministero della Pubblica Istruzione?

Ma chi è responsabile di questa strabiliante Perla?

Un nome c'è, sempre sul sito del liceo:

"Responsabile e coordinatrice del progetto è la prof. Laura Di Lucia Coletti, insegnante di Italiano e Latino presso il liceo Giordano Bruno di Mestre e consigliera provinciale della Provincia di Venezia con Delega al Progetto Provincia Etica."

Siamo giunti al termine di questa nostra piccola indagine, che mostra come la peggiore disinformazione finisca tra i banchi delle scuole pubbliche e venga inculcata agli studenti che rappresentano il futuro del nostro Paese.

Una menzione speciale di Perla va senz'altro alla professoressa Di Lucia Coletti, e a tutti gli altri docenti, responsabili scolastici, rappresentanti istituzionali che hanno direttamente o indirettamente consentito una simile vergogna.

Non parteciperanno alle candidature per il Premio Perlone 2008, perché questa vicenda è troppo seria, ma una Perla Speciale fuori concorso la mettiamo da parte per loro e prima o poi troveremo il modo di consegnarla, magari con l'aiuto dei nostri lettori, che invitiamo a segnalare e denunciare in ogni sede quello che abbiamo qui evidenziato.


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