Grillo è un comico molto bravo e gli abbiamo sempre perdonato di buon grado le corbellerie che qualche volta (anche più di qualche volta) si è lasciato scappare: in fin dei conti la comicità e la satira hanno diritto a qualche "licenza poetica" e non si può certo pretendere precisione scientifica da chi si propone di regalare al pubblico un po' di risate e qualche semplice spunto di riflessione.
Nel tempo, però, Grillo ha intercettato il malcontento della gente e l'ha aggregato intorno alla sua satira, trasformandola in uno strumento di comunicazione estremamente forte. E' ciò che emerge dalla classifica redatta dall'Observer, in cui il Beppone nazionale si classifica al 9° posto come "uno dei blogger più potenti" dell'intero pianeta.
Il suo blog conta centinaia di migliaia di accessi al giorno, decine di migliaia di suoi sostenitori sono riuniti in oltre 300 "Meetup" in Italia e nel mondo, la sua iniziativa V-Day ha coinvolto ben 180 città italiane e 25 nazioni estere, raccogliendo in una giornata oltre 300.000 firme a sostegno di una proposta di legge per "pulire il Parlamento" (fonte dati: Wikipedia; BeppeGrillo.it).
Quando si diventa così "influenti", ci si fa necessariamente carico di una grossa responsabilità.
La superficialità e la leggerezza non possono più essere giustificate, perché c'è in ballo il pensiero di centinaia di migliaia di persone, non una.
D'accordo, direte voi, ma cosa c'entra Beppe Grillo con il complottismo?
C'entra... c'entra...
Correva il 22 maggio 2006 quando Grillo - che sino a quel momento aveva snobbato la questione 11 settembre - pubblicò sul suo blog una lettera di Giulietto Chiesa dal titolo "9/11 Senza Verità", aprendo le porte di media e comunicazione di massa al complottismo italiano, prima di allora confinato soltanto ad alcuni siti Internet.
Si trattò di un vero e proprio lancio pubblicitario, estremamente utile per Chiesa, in cerca di visibilità e finanziamenti per la sua prossima creatura commerciale Zero, ancora in gestazione.
E' lo stesso Chiesa ad ammettere che l'aiuto di Grillo fu decisivo.
Leggiamo cosa scrive in questo suo articolo sul network Voltaire (sito anti-americano e anti-israeliano che fa capo a Meyssan, progenitore del complottismo undicisettembrino):
"Così si spiega che Matrix abbia deciso di parlare dell’11/9 per ben due volte in pochi giorni . E’ avvenuto dopo che Beppe Grillo, sul suo blog, aveva deciso di pubblicare una mia lettera, con l’invito a «Rompere il muro del silenzio». E come conseguenza non solo il blog è stato invaso di commenti, di sollievo in gran parte, di gente che aspettava da un momento all’altro che saltasse il tappo, ma il sito di Megachip (www.megachip.info) e il suo dossier 9/11 è stato assaltato da oltre 220 mila accessi individuali nello spazio di tre giorni."
Un bel regaluccio, non c'è che dire.
Soprattutto alla luce del fatto che Grillo, pochi giorni prima, era stato oggetto di un duro attacco da parte di Massimo Mazzucco, che contestava la sua indifferenza verso di lui e le teorie alternative sull'11 settembre.
Addirittura, a un complottista di Luogocomune che gli chiedeva di occuparsi dell'11 settembre, Grillo aveva risposto (secondo quanto riportato da Luogocomune):
"DOVETE SMETTERLA DI CREDERE A QUESTE STUPIDAGGINI DEI MISSILI SUL PENTAGONO,DEL SIGNORAGGIO E DELLE SCIE CHIMICHE. PERCHE' LA CHIMICA DELL'ARIA A 50 KM E' UNA COSA TROPPO COMPLICATA DA CAPIRE X NOI. QUELLE SCIE SONO LE PERDITE DI CARBURANTE CHE SI CRISTALLIZZA E RIMANE SOSPESO IN ARIA…. IL MISSILE SUL PENTAGONO E' UNA BALLA, e IL SIGNORAGGIO NON ESISTE . SE CI PERDIAMO DIETRO QUESTE STORIE NON ARRIVIAMO DA NESSUNA PARTE..."
La vicenda è stata oggetto di un articolo sul blog di Crono911.
Cosa avrà mai determinato il repentino dietrofront di Grillo?
A Mazzucco e ai complottisti di Luogocomune aveva detto no.
Ma a Chiesa, all'europarlamentare Chiesa, il buon Grillo non ha avuto l'audacia di proferire quel monosillabo.
Ha detto invece Yes. O forse... sissignore!
E' davvero singolare, infatti, che Grillo, dopo aver dedicato un V-Day (ossia Vaffa... Day) alla classe politica, non abbia poi esitato a smentire il proprio distacco sulle teorie complottiste dell'11 settembre non appena nientemeno che un politico ha bussato alla sua porta.
Che Grillo sia particolarmente vicino a Chiesa, del resto, non è un mistero.
In questa fotografia li vediamo seduti fianco a fianco in una sala del Parlamento europeo:
L'espressione di Chiesa, se ci fate caso, ricorda molto quella di un vecchio gattone che sta pregustando il momento in cui si mangerà il topo (magari un topo Galileo?). Se dovessimo mettere una nuvoletta ai pensieri di Chiesa, potremmo azzardare a scrivere: "Tu sei proprio la persona giusta che può garantirmi la pubblicità di cui ho bisogno"!
Non può quindi apparire certamente come un caso fortuito il fatto che Grillo abbia aperto a Chiesa la via della diffusione di Zero attraverso i suoi Meetup, a livello europeo:
Un altro Yes di Grillo, un altro bel dono per Chiesa e il suo prodotto che, respinto dai circuiti della distribuzione cinematografica italiana, era ormai avviato a un fiasco colossale, con buona pace delle centinaia di co-produttori che avevano investito i propri risparmi nel film.
E oggi Chiesa ci riprova.
Dopo aver battuto cassa con l'operazione Zero, adesso si gioca un'altra carta: il Canale Zero, uno strumento di comunicazione di massa (non si capisce bene se un giornale o un canale televisivo), che anche questa volta - proprio come il film - si intende realizzare a spese dei soliti babbei che lo dovrebbero lietamente finanziare.
E ancora una volta, Grillo dice Yes.
E' il 5 marzo 2008 quando ospita la nuova lettera di Chiesa:
"Caro Beppe,
questo è, a mio avviso, un punto di partenza che, è vero, non coincide con le tue idee, ma certamente non le contrasta. E io penso che sia uno strumento per realizzarle."
YES.
"Non occorre che tu sia d'accordo. Ti chiedo di fare come hai già fatto per la faccenda 11 settembre, pubblicando la mia lettera. Fu un aiuto potente."
YES.
"Ti chiedo di ripeterlo, anche a nome di tutti coloro che hanno firmato questo appello e degli altri, numerosi, che non possono firmarlo per varie ragioni professionali, ma che mi hanno espresso il loro consenso privatamente. Alcuni stanno già lavorando attivamente con me."
YES.
"Io sono, noi siamo tuoi alleati nella battaglia per una informazione democratica e onesta. Pensiamo di farlo in questo modo."
YES.
"Saluti affettuosi
Giulietto"
YES, YES, YES!
Segue l'appello di Chiesa: "almeno 100 euro a fondo perduto" (se non altro qui lo scrive chiaramente che non saranno recuperabili), che ciascun aspirante gonzo, appunto, è chiamato a versare per finanziare la creazione di un network (dis)informativo tutto suo. E per la "manutenzione" e il costante "approvvigionamento", dandone per scontata la riuscita, a quanto ammonteranno gli "spiccioli" richiesti "a fondo perduto"?
O farà come Mazzucco, che per raggranellare qualche soldo non ha esitato a svendere il suo sito alla pubblicità (si va dagli incontri per Single alla propaganda dei partiti)?
Comunque, a noi questa manfrina della "lettera di Chiesa" fa sorridere.
Questi due personaggi si conoscono bene. E vorrebbero darci a intendere che si scrivono lettere come due fidanzatini?
"Caro Beppe ti scrivo...", così, senza una telefonata, un accordo...
Abituati come siamo ai rumorosi proclami degli "eroici paladini difensori della verità" (spesso e volentieri per autoproclamazione), ci puzza tanto di messinscena.
Da una parte abbiamo "uno dei blogger più potenti" del mondo che vuole farci credere di essersi limitato a pubblicare una lettera, così come gli è arrivata, dall'altra un europarlamentare amico suo che tiene a precisare e rimarcare che "non coincide con le tue idee", "non occorre che tu sia d'accordo".
E' semplicemente ridicolo!
"Non occorre che tu sia d'accordo"? Cioè, basta la sponsorizzazione?
Insomma, come scrivere al Presidente della Repubblica: "Scusi sior Presidente, non occorre che lei sia d'accordo, ma le chiedo di portare questo cartello che reclamizza la mia attività di sexy-shop sulla schiena, giusto per farmi un po' di pubblicità..."
Occorre eccome essere d'accordo, invece.
Una prima lettera, una seconda, il convegno all'Europarlamento, i Meetup che proiettano Zero sempre in ambito europeo... e tutto questo senza l'approvazione di Grillo?
Ma se per caso fosse vero? Se davvero Grillo non fosse d'accordo?
Sarebbe anche peggio.
Perché un uomo che si attiva con tanto zelo in qualcosa in cui non crede, solo perché è un politico a chiederglielo, è un uomo che non è coerente con sé stesso, un uomo che non ha sufficienti attributi per sostenere e difendere le sue idee, di fatto rinnegandole all'occorrenza.
Grillo ambiguo complottista o Grillo pavido?
Decidete voi.
A questo punto ci sembra però evidente che il V-Day di Grillo è V solo fino a un certo punto.
Se bussa la persona giusta, V-Day diventa Yes-Day.
Non inseriremo Grillo tra i candidati al Perlone 2008.
Questo è uno stupidario dei complottisti, e non abbiamo sufficienti elementi per considerare Grillo come tale.
Semmai, è solo una persona che non ha saputo, o non ha potuto, dire di no.
Si ringraziano per le segnalazioni: Devis Moretti, Antonio Mitoli, Michele, Dolphin, Serena, Pam74, Axlman.