La questione non ci interessa direttamente, nel senso che ognuno è libero di credere a una o più divinità (purché non si senta autorizzato - per ciò solo - a tagliare la gola al prossimo) e a dare un senso alla storia della vita sulla Terra.
Quando, però, la diatriba viene trattata da un complottista, la Perla è dietro l'angolo, ed eccoci qui a parlare del sito Anticorpi.info e di un post titolato: "Evoluzionismo: verità o ideologia?".
Nessun dubbio sul fatto che il gestore del sito sia un complottista verace: la pubblicità a David Icke (il mattoide che sostiene che l'Umanità è controllata da lucertole aliene con sembianze umane) parla da sola.
Dunque, Anticorpi.info se la prende con le teorie evoluzionistiche, quelle introdotte da Darwin, per intenderci, e sostanzialmente condivise dall'intera comunità scientifica.
Vediamo cosa scrive qua e là.
Nel novembre 1859 fu pubblicata "L'origine delle specie" di Charles Darwin. Essa è solo apparentemente materia ad uso esclusivo degli specialisti.
(...)
Fra le grandi "conquiste" del pensiero moderno, essa occupa un posto particolare. (...)
l'evoluzionismo darwiniano è uno dei pilastri dell'Ideologia del Progresso e della modernità in generale. Negarlo o anche solo criticarlo, significa negare una verità chiara come il sole, e per uno scienziato, precludersi ogni possibilità di carriera, e relegarsi a vita nel limbo dei ricercatori di seconda o terza fascia.
Esagerato! Charles Darwin non era mica un filosofo o un sacerdote, e non era certo uno di quei fanatici psicopatici che scrivono teorie allucinate standosene comodamente seduti sulla poltrona di casa per poi farne oggetto di libri e conferenze (proprio come Icke, per citarne uno a caso).
Darwin fu uno studioso serio che profuse sforzi immani nelle sue ricerche, girando tutto il mondo per analizzare le forme di vita piccole e grandi e per raccogliere campioni da esaminare (solo chi ha visto il Darwin Center presso il Museo di Scienze Naturali di Londra può avere un'idea della complessità e maestosità di questo lavoro).
Il frutto di questo lavoro fu una teoria scientifica, basata su dati oggettivi e conseguenze logiche.
Uno scienziato può anche essere in disaccordo con le sue conclusioni... a patto però che sappia proporre una teoria alternativa altrettanto valida e logica.
Altrimenti è del tutto normale, anzi sacrosanto, che sia preso a calci nel fondoschiena dalla comunità scientifica!
(...) il cosidetto evoluzionismo al contrario di quello che pensa la gente comune, è tutt'altro che una verità assodata, come si vuole far credere, ed è ben lungi dall'essere dimostrato o provato "scientificamente".
Mica vero. Innanzitutto, una teoria scientifica serve a spiegare un determinato fenomeno ed è valida finché non ne viene formulata una migliore.
Non è detto che una teoria scientifica debba essere dimostrata per essere considerata valida: l'importante è che essa riesca a spiegare ciò che viene osservato in accordo con i dati disponibili.
Facciamo un esempio.
Se all'ora di pranzo vedete un po' di gente che va dal salumiere a prepararsi un panino e poi se lo mangia, la teoria è quella che avevano fame e hanno deciso di mangiarsi un panino.
Non c'è modo di accertare oggettivamente che sia così. Non potremmo escludere, ad esempio, che siano stati tutti ipnotizzati da un lucertolone alieno e costretti a comprare e mangiare un panino che non desideravano affatto.
La prima teoria, però, offre una spiegazione logica e coerente con le nozioni di cui disponiamo.
La seconda è da manicomio.
Qui si vuole soltanto mettere in evidenza il carattere ideologico della questione - evidente per esempio nello insegnamento scolastico - insieme con i tantissimi punti oscuri della teoria darwiniana, che paradossalmente - ma nemmeno tanto - hanno più probabilità di essere riconosciuti dagli stessi ricercatori che dai cosiddetti "divulgatori", che spesso altro non sono se non dei mercenari ideologizzati, al soldo di chi sanno loro.
Mercenari idologizzati al soldo di...? Della CIA? Di Andreotti? Di chi?
Ci piacerebbe proprio saperlo, visto che questa volta non può essere colpa degli ebrei (loro un Dio ce l'hanno e ci credono) né dei Gesuiti (anche per loro Dio non si tocca).
E' forse un complotto social-comunista? Darwin era sul libro di paga dei cinesi?
Il mistero si infittisce.
Ma andiamo per ordine.
Giusto, andiamo per ordine. Una Perla dopo l'altra...
Intanto uno dei principali vanti degli evoluzionisti, ossia il fatto che tale teoria sia rimasta praticamente immutata in 150 anni, ne evidenzia semmai - in un'epoca come la nostra in cui spesso le teorie hanno vita breve - il carattere ideologico più che scientifico.
Ma che dice? Se una teoria resta immutata, significa che nessuno è stato capace di proporne una migliore!
Da quanti secoli si sostiene che le galline nascono dalle uova? La teoria non è mai cambiata, eppure non ci pare che sia una questione ideologica...
(...) Nella terra di conquista del capitalismo moderno, la teoria di Darwin sembra davvero l'ideologia del trionfo borghese adattata alle scienze naturali...
Ecco svelato l'arcano! Dunque quel farabutto di Darwin era sul libro paga dei capitalisti borghesi, altro che social-comunisti!
Un momento, però. Ma i capitalisti borghesi non sono anche quelli che tutte le domeniche vanno in Chiesa, battezzano i figli e si sposano su un altare? Ci sfugge ancora qualcosa...
(...) Le somiglianze tra il modello evoluzionista e quello economico liberale sono a dir poco impressionanti. La lotta per l'esistenza tra i singoli animali altro non è se non la competizione tra i vari homines economici; la sopravvivenza del più adatto...
Ma allora hai il vizio di esagerare! Il modello economico-liberale è vecchio quanto il mondo. Se uno decide di vendere cubetti di ghiaccio in Alaska o motoscafi nel Sahara, è chiaro che fallisce. Le leggi della domanda e dell'offerta, la competitività, dominano gli scambi commerciali da sempre.
Mica gli egizi erano così fessi da andare a comprare il pane dal panettiere che ne vendeva di peggior qualità e a maggior prezzo.
(...) Innanzitutto, uno dei dogmi dell'evoluzione darwiniana, ossia l'azione della selezione naturale, sembra non trovare sempre riscontro nella realtà: la selezione sembra agire spesso più in senso conservatore che non innovatore, come invece prevede la teoria, facilitando la persistenza e la continuità dei caratteri vecchi piuttosto che il sorgere di quelli nuovi. Infatti, le differenze qualitative tra le varie specie sono maggiori nei primi fossili conosciuti che tra le specie attuali, ossia la variabilità è diminuita nel tempo anzichè essere aumentata.
Questa è proprio buona. La vita sulla Terra ha circa 4 miliardi di anni e gli uomini si interessano di studiare l'evoluzione delle forme di vita da pochi secoli.
Questo significa che la nostra visione "in tempo reale" è limitata a un periodo temporale che è solo una parte insignificante dell'evoluzione: un decimilionesimo, per l'esattezza.
E' chiaro che tutto ci appare immobile: è come osservare un singolo fotogramma di una pellicola che ne contiene 10 milioni!
(...)il numero di generi e di specie nei milioni di anni non è aumentato gradualmente e con una certa continuità, come prevederebbe la teoria darwiniana, ma appare improvvisamente nel Cambriano, con un apparente salto dal nulla rispetto a prima!
Può darsi. L'aspetto curioso è che l'autore di Anticorpi.info sta continuando ad azzannare la teoria darwiniana originale, mostrando di ignorare completamente gli sviluppi scientifici degli ultimi decenni.
La teoria dell'evoluzione lenta e graduale concepita da Darwin (che - ricordiamolo - certamente non disponeva dei moderni strumenti scientifici) è stata soppiantata da un bel pezzo.
Già negli anni cinquanta si fece strada la teoria degli equilibri punteggiati e oggi la teoria scientifica più accreditata è quella del neodarwinismo che unisce le ricerche di Darwin e di Mendel (ricordate? quello dei piselli...) con i dati forniti dalle analisi e dalle scoperte scientifiche più recenti.
Oggi la teoria della speciazione, nell'ambito del neodarwinismo, è quella condivisa dalla comunità scientifica, spiega il motivo per cui ci sono evoluzioni repentine ed è dimostrata dalle osservazioni scientifiche.
E' quindi palese che ANTICORPI.info ha scritto una marea di idiozie.
Infatti non è vero che la teoria di Darwin è ferma da 150 anni, perché da allora è stata più volte rivisitata e migliorata, e questo si chiama metodo scientifico, altro che ideologia.
Non è vero che non è dimostrata: gli studi sugli animali, specialmente sugli insetti (ma anche sui microrganismi) che avendo vita brevissima consentono di osservare numerosissime generazioni nel giro di poco tempo, hanno dimostrato la sua fondatezza.
Non è nemmeno vera quest'altra affermazione:
(...)da una specie all'altra vi sono sempre e solo salti e mai continuità! Ossia due specie vicine che vengono messe a confronto, presentano caratteristiche già formate, già compiute, e non in divenire, come ci si aspetterebbe. Non si riesce quindi a capire come tra due specie con tratti già compiuti si passi ad un'altra specie. Questa mancanza è forse la più grave. Di cosiddetti "anelli di congiunzione" tra le varie specie non ne sono mai stati trovati di certi ed inequivocabili, se non alcuni, vaghi e molto discutibili. Famoso è quello mancante tra la scimmia e l'uomo, ma non è l'unico.
Infatti gli anelli di congiunzione tra varie specie sono stati trovati, come spiegano i testi che illustrano la teoria sulla speciazione.
Il fatto che in qualche caso (scimmia - uomo) non siano stati trovati, non significa che non esistono. Parliamo di roba vecchia 2 o 3 milioni di anni, non è che si trovi scavando sotto un cespuglio del giardino di casa.
Purtroppo però, anche in questo caso l'autore di ANTICORPI.info ha scritto una baggianata: l'anello di congiunzione tra scimmia e uomo è stato trovato.
Ne hanno parlato media e stampa professionale già nel 2009, anche se la presentazione ufficiale è avvenuta nella primavera del 2010.
Altro che complotto ideologico della borghesia capitalista.
Tra l'altro, le diversità nell'ambito della stessa specie sono evidentissime: basti considerare quanto può variare l'altezza di un uomo o il colore della sua pelle, per rendersi conto che l'evoluzione (intesa come cambiamento, proprio come dicono gli scienziati) non si è mai fermata.
Piuttosto, a voler essere creazionisti, sì che ci sarebbero domande cui è difficile rispondere.
Perché mai Dio avrebbe dovuto creare le zanzare e i complottisti?
Al contrario, la teoria della speciazione risponde a queste domande.
A volte nasce una persona seria ed equilibrata, a volte ti esce fuori un Mazzucco o un Chiesa o un Blondet. E' l'imprevedibilità della natura...
Ringraziamo Alessandro "Connacht" M. per la segnalazione.