E a ragione: la loro ottusità mentale non basta a ingenerare sentimenti di pietismo, di fronte al disgusto e al ribrezzo provocati dal loro modo di pensare e di odiare chi è più capace di loro e chi sa relazionarsi civilmente con il prossimo.
L'immagine in apertura è uno shot tratto dalla pagina Facebook di Riccardo Pizzirani, in arte Sertes, complottista di lungo corso e delfino del sito complottista Luogocomune gestito da Massimo Mazzucco.
Nella circostanza della morte di Steve Jobs, cofondatore di Apple e grande creativo nel mondo dell'informatica e della comunicazione, ecco cosa ha avuto il coraggio di scrivere:
Tumore 2 - Jobs 0 (ricordo l'uno a zero dell'andata con la Fallaci).
Oggi inizierà la celebrazione di quest'uomo pessimo, paladino della closed source, uno che faceva costruire i suoi telefonini nei campi di concentramento cinesi (...) Praticamente uno che ha unico merito di non essere Bill Gates.
Prontamente gli fa eco un altro appartenente alla stessa specie, tale Stefano Fait.
Quindi Riccardo Pizzirani gioisce della morte di Jobs, così come aveva gioito di quella di Oriana Fallaci, altra persona alla quale Sertes poteva solo sperare di lucidare i tacchi delle scarpe, tanto è il divario di intelligenza, cultura e signorilità che lo separa dai due scomparsi.
Del resto, che Sertes parlasse con la stessa grazia di uno Yeti è storia di sempre.
Basti leggere la fiorita espressione in questo suo intervento su Luogocomune:
Probabilmente Sertes non ha mai riflettuto sul fatto che deve proprio a persone come Steve Jobs l'opportunità di strimpellare su una tastiera e di veder apparire le boiate che scrive dall'altra parte del mondo...
Ma va bene così. A ciascuno il suo.
A Steve Jobs e a Oriana Fallaci il ricordo e l'affetto di centinaia di milioni di persone nel mondo.
A Sertes questa Perla, affinché tutti possano conoscerlo per ciò che è veramente.
Ringraziamo Hammer per la segnalazione.