sabato 3 marzo 2012

Vaccini e autismo: MMR e Thimerosal

Oggi pubblichiamo un contributo del lettore Corrado Giuliani, verificato, adattato e sintetizzato dal nostro Staff.
Chi fosse interessato ad esaminare il lavoro completo può richiederlo al nostro indirizzo mail.

Si tratta di un'analisi molto seria su un argomento che si inserisce nel contesto delle teorie sul cosiddetto "complotto delle case farmaceutiche produttrici di vaccini".

Non è certamente la consueta "Perla", tuttavia abbiamo ritenuto importante pubblicarlo per offrire ai nostri lettori uno spunto di riflessione critica su un argomento molto serio e attuale.



Si fa un gran parlare, specialmente su Internet, del ruolo che avrebbero i vaccini nel generare diverse tipologie di malattie, e in particolare l’autismo.

Analizziamo la questione, partendo da un articolo (versione pdf) che è una sorta di review sull’argomento, redatta da uno dei massimi sostenitori di questa tesi, Massimo Montinari:

"La Prevenzione, il riconoscimento, la Cura del danno Biologico e neuro-comportamentale indotto dalle vaccinazioni infantili." By Massimo Montinari - Carlo Tonarelli - Associazione Universo Bambino - Associazione A.P.O.I. (pediatri omeopati italiani).

L'autore introduce l’argomento non mancando di sottolineare che

"L'uso dei vaccini per eliminare le malattie è una pratica introdotta negli Stati Uniti e da lì esportata in tutto il mondo, lasciando a parte le non trascurabili implicazioni economiche della questione, la medicina tradizionale è certamente favorevole all'uso più largo possibile dei vaccini."

Quindi, l'articolo prosegue sparando sentenze a raffica sulla presunta inefficacia dei vaccini, andando a disquisire sempre più nel dettaglio le cause.

Noi faremo il ragionamento a ritroso, cioè partiremo dalle conclusioni per arrivare ad analizzare sempre più nel dettaglio quanto sostiene Montinari. Ovvero che

"anche A.K. Akoberg e Thomas (21) hanno documentato la correlazione fra autismo ,malattia infiammatoria cronica e vaccinazione MPR."

Il vaccino MPR è un vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (in inglese MMR).
Andando a leggere l'articolo in questione ci si accorge immediatamente che... dice una cosa diversa! Infatti (grassetti nostri):

"[...] Although the evidence for a link between measles infection, MMR vaccination, and IBD or autism is weak, a possible association between autism and some gastrointestinal abnormalities should be given careful consideration [...]."

"Inflammatory Bowel Disease, Autism, and the Measles, Mumps, and Rubella Vaccine." Akobeng, Anthony K.; Thomas, Adrian G.

Tradotto, gli autori sostengono che "la prova di un collegamento tra vaccino e autismo è debole", mentre una "possibile associazione tra l'autismo e anomalie gastrointestinali va attentamente considerata".

Gli stessi autori citano vari studi sulla correlazione tra vaccinazione MMR e morbo di Chron, ma anche in questo caso le analisi non hanno dimostrato tale correlazione (grassetti nostri):

"[...] Wakefield et al. (J Med Virol 1993;39:345-53) identified persistent measles virus infection in intestinal tissues of patients with Crohn's disease [...] However, other investigators, using more sensitive and specific assays, have not been able to reproduce these findings" (Lancet 1998;351:611-2) "[...] Two Swedish epidemiologic studies suggested a high risk of Crohn's disease in those exposed to measles in utero" (Lancet 1994;344:508-10; Lancet 1996;348:515-7). "Other researchers have found no such risk [...] Jones et al. completed a follow up of a large number of people exposed to viral illnesses, including measles, during gestation and a similar number of people not known to have been so exposed" (Lancet 1997;349:473). "No cases of IBD were reported in the measles group, but the disease developed in two patients in the control group [...] Exposure to MMR vaccine has not led to an increase in the incidence of Crohn's disease in Finland" (BMJ 1998;316:1745-6), "and there is no evidence to suggest that the introduction of a second MMR immunisation in the United Kingdom in 1994 has affected the incidence of the disease in children" (BMJ 1998;316:1745-6). "A 14-year prospective study of a large number of Finnish children who had had MMR vaccination at ages 14 through 18 months and 6 years, also found no evidence for MMR vaccine-associated inflammatory bowel disease or autism"r (Lancet 1998;351:1327-8).

In pratica, la correlazione che Montinari desume da questo articolo... non si trova all'interno dell'articolo stesso ma è una sua personalissima interpretazione!

Montinari, quindi, cita un'altra pubblicazione apparsa su Lancet nel 1999 intitolata

“MMR Vaccination and autism”, di Gwyndaf T. Roberts (Lancet, Volume 354, p. 951, 11 settembre 1999),

nella quale vengono criticati alcuni rapporti scientifici che affermano l’inconsistenza della relazione tra vaccino MMR e autismo.
Questo articolo citato da Montinari, però, non contiene alcun dato o ricerca scientifica ma esprime soltanto l'opinione personale del suo autore.

Al contrario, i rapporti che si vorrebbero criticare sono veri e propri rapporti scientifici, basati su studi, sperimentazioni e analisi statistiche, come il seguente:

"Autism and measles, mumps, and rubella vaccine: no epidemiological evidence for a causal association".

Tuttavia l'infondatezza delle teorie sull'associazione tra vaccino e autismo nasce principalmente da un articolo del 1998 intitolato

"Ileal-lymphoid-nodular hyperplasia, non-specific colitis and pervasive developmental disorder in children",

a sua volta richiamato da questa review critica:

"MMR vaccination and autism 1998:Déjà vu—pertussis and brain damage 1974?", Nicoll et al., 1998.

"The media excitement and public concern after a Lancet report linking measles, mumps, and rubella (MMR) vaccine with autism kindles a sense of déjà vu.
It is highly reminiscent of similar scares over pertussis in the 1970s which resulted in much suffering and many deaths from pertussis both in Britain and internationally."

In questo caso, dati alla mano, viene paragonato il caso del vaccino MMR con quello contro la pertosse. Da notare che anche in quella circostanza le voci su una presunta pericolosità del vaccino portarono a una diminuzione di vaccinazioni e il risultato finale fu il tragico aumento di decessi per pertosse.

A suffragare tale evidenza è un altro studio che mostra come i casi di pertosse furono da 10 a 100 volte inferiori nei paesi in cui il programma di vaccinazione fu condotto in maniera intensiva, rispetto a quelli in cui venne ostacolato dai movimenti antivaccinazione:

"Impact of the anti-vaccine movements on pertussis control: the untold story.

Pertussis incidence was 10 to 100 times lower in countries where high vaccine coverage was maintained than in countries where immunisation programs were compromised by anti-vaccine movements".

E ancora in

"Vaccine adverse events: causal or coincidental?"

si dimostra che a fronte di più di un milione e 600 mila casi totali di malattia nell’era pre-vaccinazioni (e su una popolazione decisamente inferiore), i 6650 casi registrati oggi sono un evento pur sempre drammatico ma numericamente del tutto trascurabile, segno che il vaccino funziona benissimo.
E allora si capisce che è assurdo (e alquanto sleale) tentare di spostare l’attenzione sugli 11.360 casi di eventi avversi, che sono una frazione minima (precisamente lo 0.8%) rispetto a tutte le vite salvate.

Tornando alla correlazione tra vaccino MMR e autismo, continuiamo a leggere l'articolo di Taylor e altri:

"Autism and measles, mumps, and rubella vaccine: no epidemiological evidence for a causal association", Prof Brent Taylor, FRCPCHa, Elizabeth Miller et Al. (1999).

"We identified 498 cases of autism [...] There was a steady increase in cases by year of birth with no sudden "step-up" or change in the trend line after the introduction of MMR vaccination. There was no difference in age at diagnosis between the cases vaccinated before or after 18 months of age and those never vaccinated. There was no temporal association between onset of autism within 1 or 2 years after vaccination with MMR (relative incidence compared with control period 0.94 [95% CI 0.60-1.47] and 1.09 [0.79-1.52]). Developmental regression was not clustered in the months after vaccination (relative incidence within 2 months and 4 months after MMR vaccination 0.92 [0.38-2.21] and 1.00 [0.52-1.95]). No significant temporal clustering for age at onset of parental concern was seen for cases of core autism or atypical autism with the exception of a single interval within 6 months of MMR vaccination. This appeared to be an artifact related to the difficulty of defining precisely the onset of symptoms in this disorder."

In sostanza non c'è alcuna correlazione tra autismo e vaccinazione. L'incidenza dell'autismo è identica sia negli individui non vaccinati che in quelli vaccinati.

Esattamente il contrario di quanto sostenuto da Montinari, il quale incalza chiamando in causa anche FDA (Food and Drug Administration) americana, e scrive:

"Il 21 Giugno 2000 la FDA [...] ha affermato che i bambini che ricevono dosi multiple di vaccini contenenti thimerosal (composto di mercurio) potrebbero essere esposti ad una quantità di mercurio che eccede i limiti federali. Il 1° Luglio 2000, la FDA ha inviato una lettera ai produttori di vaccini chiedendo la rimozione del Thimerosal [...]".

La fonte non è citata, ma l'abbiamo trovata noi: eccola qui.

Il Thimerosal è un audiuvante contenuto nei vaccini.
Dal momento che il Thimerosal contiene mercurio, e che il mercurio sarebbe un attivatore dell'autismo, ecco che - secondo Montinari - il vaccino provocherebbe l'autismo.

Ma l’FDA in realtà non ha detto nulla del genere: più semplicemente si è limitata a dire che il Thimerosal può provocare un innalzamento dei valori di mercurio nel corpo umano e quindi sarebbe meglio eliminarlo dal vaccino.
Sono stati effettuati numerosi studi per verificare se il Thimerosal potesse provocare forme di ritardo mentale o di autismo, come si può verificare in questa pagina web gestita dall'Istituto John Hopkins.

Vediamo cosa dicono questi studi.

"Early Thimerosal Exposure and Neuropsychological Outcomes at 7 to 10 Years." William W. Thompson, Ph.D., Cristofer Price, Sc.M., Barbara Goodson, Ph.D et al. N Engl J Med 2007; 357:1281-1292 September 27, 2007.

"CONCLUSIONS
Our study does not support a causal association between early exposure to mercury from thimerosal-containing vaccines and immune globulins and deficits in neuropsychological functioning at the age of 7 to 10 years."

Da uno studio citato dal Los Angeles Times:

"The analysis found that from 2004 to 2007, when exposure to Thimerosal dropped significantly for 3- to 5-year-olds, the rate continued to increase in that group from 3.0 to 4.1 per 1,000 children."


"Lack of association between measles-mumps-rubella vaccination and autism in children: a case-control study", Mrozek-Budzyn D, Kie?tyka A, Majewska R. Pediatr Infect Dis J. 2010 May;29(5):397-400.

"For children vaccinated before diagnosis, autism risk was lower in children vaccinated with MMR than in the nonvaccinated (OR: 0.17, 95% CI: 0.06-0.52) as well as to vaccinated with single measles vaccine (OR: 0.44, 95% CI: 0.22-0.91). The risk for vaccinated versus nonvaccinated (independent of vaccine type) was 0.28 (95% CI: 0.10-0.76). The risk connected with being vaccinated before onset of first symptoms was significantly lower only for MMR versus single vaccine (OR: 0.47, 95% CI: 0.22-0.99).
Conclusions: The study provides evidence against the association of autism with either MMR or a single measles vaccine."

Il succo di tutti questi studi è chiaro: non c'è alcuna correlazione tra Thimerosal e autismo. Non c'è differenza di incidenza dell'autismo tra chi ha assunto il vaccino MMR e/o il Thimerosal e chi non l'ha assunto. Anzi, addirittura si riscontrano casi in cui l'incidenza dell'autismo è più bassa tra quanti hanno assunto il vaccino rispetto a quelli che non l'hanno assunto.

Facciamo il punto della situazione.
Montinari sostiene che il vaccino MMR provoca l'autismo. Ma le sperimentazioni e gli studi scientifici dimostrano che non è così.
Poi Montinari dice che il Thimerosal, coadiuvante dei vaccini, provoca un aumento del mercurio nel corpo umano, che a sua volta può causare l'autismo. Ma anche in questo caso, le sperimentazioni e gli studi scientifici dimostrano che non è così.

Allora Montinari cambia tattica e afferma che il Thimerosal interagisce con l'HLA (un gruppo di antigene). Tra questi HLA ce ne sono alcuni che sarebbero alla base di patologie autoimmunitarie invalidanti.
La teoria di Montinari è che il Thimerosal attiverebbe gli effetti patologici di questi antigeni, su persone già predisposte alla malattia.
Questo è ciò che sostiene in questo articolo:

"Diagnostic Role of Immunogenetics in Post-Vaccine Diseases of the Central Nervous System (CNS): Preliminary Results", M. Montinari, B. Favoino, Angela Roberto.

"Gli alleli del Sistema HLA hanno un elevato poliformismo genetico e vengono ereditati come caratteri autosomici.
Lo studio delle malattie associate ai geni del Sistema HLA ha dimostrato che questo Complesso genetico può essere responsabile di una particolare suscèttibilità genetica, predisponente a varie malattie, caratterizzate prevalentemente da una patogenesi immunitaria.
L’osservazione che tra i componenti di molti vaccini utilizzati ci fosse il Thiomersal, per il quale non esistono chiare correlazioni dose-effetto [...] i cui effetti tossici sono caratterizzati essenzialmente da sintomatologie neurologiche [...]
DISCUSSIONE
Tutti i pazienti osservati presentavano diversi problemi fisici e le varie patologie che interessavano il SNC potrebbero essere dovute alla slatentizzazione di un danno autoimmunitario pre esistente [...]
Con questo studio, e con l’osservazione di alleli quali l’A3 ed il DR7, potrebbero essere identificati soggetti a rischio di insorgenza di patologie autoimmunitarie.
L’azione del Thiomersal contenuto quale eccipiente nei vaccini, la cui tossicità è indipendente dalla dose somministrata, potrebbe rappresentare la dimostrazione di come si possono cambiare determinati aminoacidi nella molecola delegata alla presentazione dell’antigene [...]".

Tuttavia gli studi posteriori a questo, e che abbiamo già citato, sembrano proprio smentire questa correlazione: con o senza vaccino, con o senza Thimerosal, l'incidenza delle patologie è sempre quella, con buona pace della teoria degli antigeni.

Noi da profani ci chiediamo: se i vaccini fossero così pericolosi per quale motivo l'autismo è una malattia rara?

Curiosamente, il Thimerosal non è presente in buona parte dei vaccini e non è mai stato presente nel vaccino MMR! La FDA ha pubblicato un'esauriente analisi completa di tabelle sull'uso del Thimerosal.

Montinari, del resto, non è l'unico ad avere in odio i vaccini.
Ad esempio c'è Roberto Gava, che ha pubblicato un articolo nel quale sostiene che le vaccinazioni fatte su bambini prematuri sono la causa di apnea, bradicardia o desaturazione di ossigeno.
Anche in questo caso si citano alcuni studi, e tra questi:

"Apnoea after immunization of preterm infants", Sanchez P. J. et al. J. Pediatr. 130: 746; 1997.

"Study design:
After the occurrence of apnea in two preterm infants following immunization with DTP and HibC, a prospective surveillance of 97 preterm infants younger than 37 weeks of gestation who were immunized with DTP (94 also received HibC at the same time) in the neonatal intensive care unit was performed to assess the frequency of adverse reactions and in particular, the occurrence of apnea. For each infant, data were recorded for a 3-day period before and after receipt of the immunization.
Results:
The majority of preterm infants tolerated immunizations with DTP and HibC without ill effects. However, 12 (12%) infants experienced a recurrence of apnea, and 11 (11%) had at least a 50% increase in the number of apneic and bradycardic episodes in the 72 hours after immunization. This occurred primarily among smaller preterm infants who were immunized at a lower weight (p=0.01), had experienced more severe apnea of prematurity (p=0.01), and had chronic lung disease (p=0.03)."

Anche in questo caso, la fonte dice una cosa ben diversa: la maggior parte dei neonati ha tollerato bene il vaccino. Si sono manifestati problemi solo in una percentuale ridotta di casi, in particolare, il 12% dei bambini ha manifestato l'apnea, mentre l'11% ha manifestato un aggravamento di manifestazioni pre-esistenti.
Se poi consideriamo che lo studio ha un valore molto limitato (non c'è alcun confronto fra pazienti vaccinati e pazienti non vaccinati) i risultati sono decisamente ancor più sfavorevoli alla tesi di Gava.

Gli altri studi citati da Gava non aggiungono molto al quadro complessivo, tenuto conto che i test sono stati condotti senza confronto.
E' interessante però sottolineare quanto esposto nello studio citato nella nota n. 5 dell'articolo di Gava:

"Adverse events following vaccination in premature infants", Sen S. et al. Acta Paediatr. 90: 916; 2001.

"Age at vaccination of 70 days or less was significantly associated with increased risk (p < 0.01). Of 27 babies vaccinated at 70 days or less, 9 (33.3%) developed major events compared with none when vaccinated over 70 d."

In pratica, il vaccino ha provocato problemi respiratori nel 33% dei casi quando è stato somministrato a bambini di età inferiore ai 70 giorni, e nessun problema nei bambini più grandi.
Questo lascia ritenere che l'età del neonato sia un fattore ben più influente rispetto alla presunta pericolosità del vaccino, che si è dimostrato del tutto innocuo su bambini di almeno 70 giorni di vita.

E difatti c'è un altro studio, effettuato correttamente raffrontando un gruppo di controllo a cui non è stato somministrato alcun vaccino, che ha evidenziato come non ci sia differenza tra bambini che hanno ricevuto il vaccino e bambini che non l'hanno ricevuto:

"Carbone, MDa, Betty McEntire, PhDb et al
RESULTS. In the diphtheria-tetanus-acellular pertussis group, 16.1% experienced at least 1 episode of prolonged apnea compared with 20.4% of control infants. One or more prolonged bradycardia events occurred in 58.1% of immunized infants and 56.1% of the control infants. The frequency of episodes was not significantly different between groups. The immunization group and the control group each had an average of 0.5 episodes of prolonged apnea. The mean number of prolonged bradycardia episodes was 2.6 in the immunization group and 2.7 in the control group." ("Absence of an Increase in Cardiorespiratory Events After Diphtheria-Tetanus-Acellular Pertussis Immunization in Preterm Infants: A Randomized, Multicenter Study Tracy").

In conclusione, gli studi scientifici più seri e qualificati escludono che i vaccini abbiano provocato i problemi di autismo paventati da Montinari o quelli respiratori paventati da Gava.
Spesso anche gli studi citati dai due autori dicono cose diverse, se non esattamente contrarie, alle loro tesi.

Qualsiasi persona di buon senso comprende che i medicinali, vaccini compresi, vanno usati con cautela ma nella maggior parte dei casi sono il "male minore". La somministrazione di un medicinale può comportare rischi, ma questi rischi sono enormemente inferiori rispetto a quelli determinati dalle patologie che si intendono curare o prevenire.
Gli allarmismi e le affermazioni nette di Molinari e Gava sono infondati e metodologicamente scorretti.

L'esperienza scientifica insegna che la mancata somministrazione dei vaccini ha spesso provocato un drammatico incremento di malattie e di decessi: una vera e propria strage. Non è mai successo, invece, il contrario.
Questo dato di fatto deve spingere a mantenere un forte senso critico nei confronti di certe affermazioni che non sono suffragate dal consenso della comunità medica e scientifica.

Ringraziamo anche Ulrike per alcune sue importanti precisazioni.


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