"Si discutono le idee e non le persone".
Il motto è molto utile, specialmente quando vi accorgete che gli "esperti" chiamati in causa dai complottisti a sostegno delle proprie teorie, sono quasi sempre (se non sempre) gente che sembra non avere tutte le rotelle al posto giusto o che persegue ideologie non proprio ortodosse o ancora che non ha alcuna competenza per esprimere pareri tecnici.
Alcuni di questi "esperti" credono che Gesù Cristo sia stato in Sud America, altri sono filosofi o professori di religione, ingegneri che hanno scelto di vivere in ritiro spirituale in Alaska, ex-generali che credono agli UFO e al controllo mentale a distanza. Ci sono persino quelli che sostengono che la razza umana è invasa da lucertoloni che assumono le nostre sembianze...
Ma quando fate notare che questa gente non è esattamente un punto di riferimento affidabile per esprimere pareri tecnici, la risposta puntualmente è: "Si discutono le idee, non le persone".
Sulla base di questo precetto, non si capisce perché i complottisti chiamino in causa professori e ingegneri: basterebbe un salumiere e un giardiniere, sono le idee che contano, no?
Evidentemente il "titolo" ha la sua importanza, salvo poi ricorrere al "motto" quando si mette in discussione l'affidabilità di chi lo detiene!
Eppure, sono proprio i complottisti a tradire il loro stesso "ideale" quando si tratta di minare la credibilità della comunità professionale e scientifica che rigetta le loro tesi.
Così, per attaccare il rapporto della Commissione Indipendente sui fatti dell'11 settembre, affermano che i loro membri sarebbero "amici di Bush"; per attaccare il lavoro scientifico con cui la celebre rivista Popular Mechanics ha smontato le tesi complottiste, affermano che uno dei redattori sarebbe un "cugino di un delfino di Bush" e così via.
Un esempio lampante e molto vicino di come i complottisti rinneghino le loro stesse affermazioni sta in questa vergognosa discussione su Luogocomune, a dispetto dello slogan che abbiamo visto nell'immagine di apertura.
L'utente Clementina scrive:
"Veramente io ho postato le mie perplessità e sono rimasta senza risposte, vedi thread futuro luogocomune (1).
I commenti in home mi sembravano sempre attinenti al topic, futuro di luogocomune: problemi di glasnost ... accuse chemtrails subliminali: ... altre perplessità su scomparsa chimisti più attivi e "operazione prelievo".
Poi se non ti piacciono le domande scomode io non posso farci niente sono fatta così."
Clementina aveva appena aperto la discussione (il suo è il primo messaggio) e stava avanzando delle critiche al modo in cui era stata trattata per aver voluto discutere della "deriva" presa dal sito.
Mazzucco non resta indifferente:
"Dimmi Clementima, quale è il problema, esattamente? Sono a tua completa disposizione".
Clementina risponde in tono pacato:
"Ho/abbiamo (qualcuno) provato a farti notare che in un sito come questo, con la base filosofica che ha questo sito, non ci si "potrebbe" permettere nessuna forma di centralismo, dirigismo e/o presunte doti di infallibilità del caudillo. Ho cercato di avvisarti che fra molti utenti "borderline" c'è una forte sensazione di "cerone", di grande libertà solo proclamata, di pluralismo solo nell'ortodossia, democrazia al "flavour" di monarchia illuminata.
Quel che molti utenti hanno chiamato normale selezione naturale, normale fenomeno aggregativo dei gruppi umani, a me (e non solo) appare come una claque ben pasciuta.
E questo, può essere successo anche contro la tua stessa volontà."
Non ci sembra un attacco particolarmente agguerrito, è più che altro una critica profonda, ma indubbiamente educata.
Ed ecco come risponde Pausania, una delle colonne portanti di Luogocomune (il grassetto è nostro):
"Mi sono arrivate parecchie voci sul fatto che l'utente Clementina sia un transessuale che passa le sue serate sniffando cocaina dopo averne preparato abbondanti piste sulle chiappe del nipote di Provenzano.
Adesso Clementina dovresti prima difenderti da queste accuse, e poi magari pensare ai fatti altrui".
Che risposta vergognosa... complimenti Pausania, davvero una gran dimostrazione di stile.
E meno male che si discutono le idee e non le persone! Meno male che Luogocomune è un sito libero e democratico! Meno male che gli insulti personali non sono ammessi...
Davvero un grande esempio, visto che Pausania non è certo un qualsiasi utente sprovveduto.
E' dunque questo il modo in cui vengono trattati coloro che esprimono critiche alla redazione del sito?
Massimo Mazzucco ha poi cancellato l'intervento di Pausania, ma non abbastanza in fretta perché noi non lo leggessimo e archiviassimo: non basterà un colpo di spugna a cancellare quest'onta.