Ricostruiamo brevemente la vicenda.
Nel comune di Fano era stata organizzata una proiezione del filmato Zero (che, lo ricordiamo, è l'ennesima esibizione delle arcinote bufale complottiste sull'11 settembre), curata dal "meetup" locale dei fan di Beppe Grillo.
Per l'occasione era stato chiesto il patrocinio del Comune di Fano: contributi economici pubblici a un video commerciale privato, definito strumento politico dai suoi stessi autori, contenente una sfilza di menzogne e falsità dall'inizio alla fine.
La Giunta di Fano, giustamente, non ha concesso il patrocinio.
Un plauso!
Ma Giulietto Chiesa non l'ha presa granché bene, e con un tono quasi intimidatorio scrive al Sindaco (i grassetti sono nostri):
"Egregio Signor Sindaco, vengo informato che lei e la sua Giunta Comunale non hanno sponsorizzato la proiezione del film Zero, di cui sono coautore, “in quanto i temi non sono stati condivisi”.
Provo grande stupore. Da chi non sono stati condivisi? Ed è compito della Giunta “condividere i temi” che i cittadini decidono di prendere in esame? Compito della Giunta è rispettare la volontà dei cittadini, non di censurarli. In effetti l’infelice formulazione della sua risposta indica un chiaro intento censorio che travalica, per altro, totalmente, le sue funzioni.
Lei, a mio parere, con quella formulazione confessa di avere commesso un abuso.
Poteva rifiutare ogni coinvolgimento solo per mancanza di fondi, oppure perchè esso violava qualche norma del nostro ordinamento. Per nessun’altra ragione poteva farlo, men che mai per quella da lei addotta.
Le comunico intanto che il Comune di Fano si rivela in tal modo assai meno tollerante e liberale del Parlamento Europeo, dove il film Zero viene proiettato, addirittura al suo interno, il giorno 26 febbraio alle ore 19.
Distinti saluti
Giulietto Chiesa
parlamentare europeo"
Si noti come Chiesa lamenti "l'infelice formulazione" ("in quanto i temi non sono stati condivisi") e con quale stupefacente faccia tosta accusi la giunta di censura e le suggerisca perfino di mentire accampando, per esempio, la scusa di "mancanza di fondi".
Capito? Secondo Giulietto Chiesa esprimere liberamente le proprie posizioni equivale a un "atto censorio" ai cittadini (e quanti sarebbero questi cittadini, se escludiamo i diretti interessati ai ricavi del film?).
Sindaci d'Italia: se decidete di rifiutare lo spreco di denari pubblici per la sovvenzione del prodotto commerciale di Chiesa badate bene alla forma in cui lo dite!
Se dite che non condividete gli scopi del film, siete censori. Se invece vi nascondente dietro un "non ci sono soldi" allora va tutto bene, per Chiesa.
Al quale evidentemente non interessa affatto la libertà dei cittadini, quanto piuttosto evitare che il proprio film faccia brutte figure.
Si noti anche come Chiesa non perda l'occasione di "spendersi" la proiezione al Parlamento europeo, che in realtà non l'ha minimamente avallata (appena 6 parlamentari presenti, su circa 800), per ricamare sul film un'autorevolezza e una visibilità che in effetti non possiede.
Ed è singolare che Chiesa richiami a esempio proprio il Parlamento europeo, che tra le proprie linee guida per concedere il patrocinio, afferma:
"Per essere ricevibili, le manifestazioni per le quali il patrocinio è sollecitato devono rispondere ai seguenti criteri:
- presentare un interesse europeo manifesto;
- non presentare alcun riferimento commerciale;
- non avere un carattere politico di parte, né costituire attività ordinarie o interne di sindacati o partiti; per contro, possono essere patrocinate manifestazioni di carattere culturale, sociale, artistico, umanitario"
Ovvero, tutto il contrario di Zero! Infatti:
- l'interesse europeo è pari al suo nome (6 europarlamentari su 785);
- il film ha un ritorno economico: gli organizzatori della proiezione hanno dovuto pagare 1100 euro + IVA (foto qui sotto, link);
- è dichiaratamente uno strumento politico.
Del tutto fuori luogo, quindi, le invettive di Chiesa contro il Sindaco di Fano e la Giunta, cui va tutto il nostro apprezzamento.
Complimenti!
Hanno dimostrato di aver fegato da vendere non appoggiando l'iniziativa, anche se era promossa da un "parlamentare europeo" e dal locale meetup del temutissimo Beppe Grillo.
Sicuramente moltissimi cittadini di Fano la pensano come il Sindaco. Ne è un esempio Alberto, che sul blog Undicisettembre scrive:
"Sono di Fano e posso dirmi estremamente soddisfatto dell'atteggiamento del Sindaco. Vorrei aggiungere che la visione del film viene promossa dall'associazione Res Publica, ovverosia gli amici di Beppe Grillo di Fano. Trovo curioso che proprio coloro che sono più feroci nel condannare gli sprechi della politica ne promuovano uno, mendicando 400 euro presso l'amministrazione comunale per promuovere un'iniziativa di dubbio valore (o di indubbia nocività, se preferite).
Per dirla con le loro parole: un plauso al dipendente Stefano Aguzzi."
Eh sì, i complottisti prendono troppo sul serio l'impatto delle panzane disseminate nei loro video, che pretendono di spacciare addirittura come inchieste rigorose, film, documentari, novità, quando sono invece esattamente il contrario.
Farebbero meglio a rendersi conto del fatto che il complottismo sull'11 settembre, a furia di blaterare idiozie, ha ormai superato la soglia della noia (e della paranoia).
Un business che si basa sulle frottole speculando sull'ignoranza e sulla morte, alla lunga non paga ed è uno sfacciato, macabro, prepotente insulto alla sofferenza delle vittime e dei loro familiari. E anche agli inguaribili creduloni che, spesso ingenuamente, si affidano ai moralizzatori di turno o a qualche politico paranoico invece che a un sano e critico buon senso.
A proposito di paranoie... abbiamo il sospetto che Giulietto Chiesa abbia già annoverato il Sindaco e l'intera Giunta di Fano tra le numerosissime persone "soggiogate dallo strapotere americano" e probabilmente pensa che il rifiuto sia stata opera di una sottile congiura di chi teme Zero.
Si ringraziano per le segnalazioni: Christian M., Nicknick, Sandra88.