giovedì 13 maggio 2010

Ditelo con Youtube...

I complottisti sono uno spasso.
Non lo diciamo per prenderli per i fondelli, lo sono davvero.
Prendiamo la storia della libertà di espressione.

Dunque, secondo i complottisti, la libertà di espressione funziona nel modo seguente.
Loro sono liberi di insultare, diffamare e calunniare chiunque. Scrivono, parlano, realizzano video per sostenere che gli astronauti sono bugiardi truffatori, che le forze di polizia mettono le bombe per inventarsi la minaccia terroristica, che i piloti civili avvelenano la nostra atmosfera irrorandola di scie chimiche, che i magistrati sono complici del grande complotto e quindi coprono ogni misfatto, e così via.

Se però provate a criticare un complottista o a ridere delle sue buffonate, tosto si inalberano e vi contestano che non potete farlo e minacciano di querelarvi o denunciarvi. La libertà di espressione per voi non vale.

Insomma, il complottista - sicuro di compiere una missione profetica che gli assicurerà un posto nella storia dell'umanità - ha il diritto di dire ciò che gli pare e nega a chiunque altro la stessa possibilità.

E guai se lo censurate: siete certamente complici del Grande Complotto.

Immaginate di costruirvi una casa: avrete pur diritto di stabilire chi ospitare o no?
Se un complottista vi sta sulle scatole, avrete pur diritto di sbatterlo fuori da casa vostra, o no?

Prendiamo allora YouTube.
Non è mica una spiaggia libera. E' uno spazio privato, gestito da privati, ancorché aperto al pubblico.
Fu creato da tre tizi che ebbero un'idea rivelatasi così buona e fruttifera che qualche anno fa, quando Google acquistò la società, sganciò la bellezza di 1,65 miliardi di dollari. Mica noccioline.
Ora, uno che spende 1,65 miliardi di dollari per comprarsi qualcosa, avrà pur diritto di gestirsela come gli pare, o no?

Il fatto che diano la possibilità a tanti idioti di inserirvi i propri video, non significa che non abbiano il diritto di stabilire chi tenersi in casa e chi sbattere fuori. Poco importa quali siano le ragioni: contenuto inadeguato, violazioni di copyright vere o presunte... alla fine è YouTube a decidere cosa mostrare e cosa rifiutare.

Ma guai a buttare nel cestino i video dei complottisti: è censura!

Ecco quindi il nostro indefesso Rosario Marcianò, alias Straker, l'implacabile sterminatore di scie chimiche e affini, lanciare ancora una volta i suoi strali contro la censura di Youtube, rea di aver cancellato i suoi video (o alcuni di essi).

Straker non ha dubbi: Youtube è al soldo del Grande Complotto, è controllato da CIA-FBI-MOSSAD-CHIPIUNEHAPIUNEMETTA. Sono tutti lì, i Man In Black, dietro i monitor di un bunker sotterraneo, a controllare ogni giorno i filmati realizzati da Straker e a censurarli su YouTube.

E così, al povero Straker non resta che denunciare il tutto con un bel video, e invitare il popolo del Web a boicottare YouTube.
E a chi affida, il buon Straker, questo drammatico messaggio di protesta e di lotta?

A YouTube.

Proprio così, lo ha messo su YouTube...

Ringraziamo Valentina L. per la segnalazione.


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