venerdì 27 dicembre 2013

Perlone 2013: i candidati

Anche quest'anno siamo arrivati al nostro consueto appuntamento con il Premio Perlone che in questa edizione vale per l'anno 2013.
C'è un po' di stanca nel settore del complottismo, probabilmente perché i temi sono sempre quelli e sempre più ripetitivi, mentre la storia va avanti inesorabile senza curarsi delle teorie alternative e delle straordinarie rivelazioni che i complottisti continuano instancabilmente a propinarci.

Le novità di maggior rilievo in questo 2013 sono stati il rientro di Mazzucco in Italia (lui non lo ammetterà mai, ma non vede l'ora di ricevere finalmente di persona i Premi Perlone già vinti) e l'exploit del Movimento 5 Stelle in Parlamento, con tutta la carica di complottismo che ha sempre serpeggiato nei blog e nei circoli frequentati dai fan di Beppe Grillo.

E andiamo a scoprire i candidati di questa edizione, scelti sulla base degli accessi alle pagine di Perle e delle mail ricevute dai nostri lettori.


Quest'anno, a grande richiesta, entra nella rosa dei candidati la redazione di Misterola trasmissione televisiva di Italia 1 che  si è distinta per aver ospitato numerose teorie e bufale ultra demenziali.
Dai morti che non si decompongono alle interviste a protagonisti di presunti rapimenti alieni (con tanto di dettagliata descrizione degli esperimenti fisici subiti, ingravidamento compreso), per arrivare all'indimenticabile puntata che ha mostrato una donna afflitta dalla compulsione a mangiare sassi, la trasmissione ha segnato i momenti più bassi toccati dalla televisione italiana.

Da segnalare, per le puntate di Mistero del 2013, anche il video dell'alieno in un torrente (in realtà un semplice tronco d'albero):


il video che riprende un teletrasporto (in realtà un video promozionale di un videogioco uscito un anno prima):


e il video che mostra una donna alle prese con un Poltergeist (in realtà il video è una scena tratta da una serie televisiva di fantasia):


Insomma, quella di Mistero è una candidatura meritatissima.

Massimo Mazzucco è gestore del sito Luogocomune e autore di una serie di video complottisti che lui si ostina a chiamare film. Nel 2013 ha lasciato Los Angeles, dove viveva da molti anni, ed è ritornato in Italia.
Con tutti i problemi che abbiamo, dovuti alla crisi, ci mancava solo lui. A Los Angeles hanno festeggiato per due giorni consecutivi quando hanno saputo della partenza...
Tra le prima cose che ha fatto al rientro in Italia c'è una conferenza con Tom Bosco (giustamente chiedete: e chi è Tom Bosco? Ve lo diciamo più sotto) sul tema: "Le Grandi Menzogne della Storia". C'è poco da fare, Mazzucco non cambia mai, persino la camicia blu che vediamo nella locandina è quella di sempre.

L'incontro, organizzato da Salusbellatrix (non è una malattia infettiva, ma un'associazione) a Serravalle, è stato suddiviso in due giorni: il primo venerdì 13 dicembre (venerdì 13 è proprio una data ideale, non c'è che dire) e l'altro il giorno successivo.

Nella locandina già leggiamo una cosa che non poteva mancare: "All'ingresso sarà previsto un contributo economico di autofinanziamento per l'Associazione".
"Contributo economico"... "Autofinanziamento"... Non si fa prima a dire che bisogna pagare e basta?
E' proprio come al Cinema.
Solo che al Cinema uno si diverte, mentre a vedere Mazzucco e Bosco gli si gonfiano a dismisura i marroni.
Pensate che il sabato era prevista la proiezione di un video di Mazzucco della durata di TRE ORE (!!!) a cui seguiva il dibattito! Roba da precipitarsi a prendere una corda per impiccarsi.
I polpettoni di Mazzucco fra l'altro sono regolarmente utilizzati dalla CIA come strumento di tortura. Dopo pochi minuti di visione, in genere i prigionieri confessano qualsiasi cosa. Sono più efficienti del waterboarding.

Giulietto Chiesa è una garanzia, non si è mai risparmiato nella produzione di Perle partecipando di diritto così a tutte le edizioni del nostro premio.
Indimenticabili le Perle sulle banconote e la sparizione delle y e sul petrolio, quelle del Cavallo di Troia e l'irraggiungibile invettiva contro noi glandi stlonzi!
Vincitore del Perlone 2011, anche quest'anno si è cimentato con successo in alcune Perle come quella sulla costituzione di un panel di "esperti" sull'11 settembre o quella sul confronto televisivo tra Barack Obama e Mitt Romney. Che altro dire se non... Giulietto forever!?

Rosario Marcianò alias Straker. Scia-chimista per eccellenza, già vincitore dell'edizione 2008, trascorre gran parte del suo tempo a guardare il cielo sopra la sua abitazione e a ficcare scie chimiche ovunque. Ne è ossessionato e probabilmente le sogna anche di notte. Come tutti i complottisti, non conosce il significato della parola humour e della satira e va su tutte le furie quando entra nel mirino di qualche debunker.
Quest'anno si è superato con una serie di Perle sul suo blog Tanker Enemy, che vanno dalla teoria che le scie degli aerei provocano l'Alzheimer a quella secondo cui il nubifragio in Sardegna sarebbe stato causato dalle medesime scie. Ma non è nemmeno il caso di citare troppi esempi: ogni post del suo blog è una Perla da incorniciare. Anzi... una Perlona!



Tom Bosco. Si tratta di un complottista ormai storico che abbiamo colpevolmente trascurato e i nostri lettori hanno preteso la sua candidatura al Perlone 2013, vista anche la sua partecipazione alle conferenze organizzate per Mazzucco, di cui abbiamo parlato sopra.
E' uno dei più convinti sostenitori del complotto dell'11 settembre, co-gestisce la Nexus Edizioni e non manca di allietarci anche con tante altre teorie complottiste, dalle scie chimiche ai cerchi nel grano.

A proposito di Tom Bosco e di Rosario Marcianò, va segnalato che i complottisti a volte sono così permeati della mania del complotto, da pensare che gli altri complottisti siano essi stessi al servizio del fantomatico complotto. Nel 2010, Marcianò denunciò i gestori del forum di Nexus accusandoli di aver "forato" la propria identità:


Non è la prima volta che succedono di queste cose e anzi molti complottisti hanno la querela facile anche nei confronti dei debunker, ricordiamo il caso di Giulietto Chiesa contro Paolo Attivissimo. E' una situazione paradossale, perché i complottisti ogni giorno lanciano accuse infamanti e diffamatorie nei confronti di personaggi politici e istituzionali, nonché di chiunque li contraddica o ne contesti le affermazioni. Ma quando vengono attaccati e ridicolizzati (giustamente, viste le panzane che propongono e le menzogne con cui infarciscono le loro sballate teorie) sono pronti a ricorrere a giudici e avvocati. In altre parole, si arrogano la libertà di dire ciò che gli pare ma la negano ai propri avversari.

Passiamo oltre.

Paolo Bernini. Il neo deputato del partito (ex movimento) 5 Stelle si è guadagnato da tempo una buona fama nella galassia complottista e quindi non poteva sfuggire al nostro stupidario, anche in considerazione della carica parlamentare ricoperta.
Quest'anno si è speso per il complotto dei microchip e per le teorie complottiste sull'11 settembre con le sue sperticate lodi a Zeitgeist, una delle produzioni complottiste più allucinate che si siano mai viste, ma siamo sicuri che non mancherà di regalarci ancora molte altre Perle di analogo tenore.

Beppe Grillo. Leader del partito (ex movimento) 5 Stelle, vincitore dell'ultima edizione 2012, da diverso tempo dà voce a teorie complottiste di vario genere.
Fin dal 1998 nei suoi spettacoli ha cominciato a pubblicizzare i complotti in ambito medico-scientifico: dalla teoria dell'inesistenza del virus HIV a quella dell'inutilità di farmaci e terapie oncologiche. Negli ultimi anni è stato ossessionato dalle nano-particelle che infestestano fatalmente l'aria e gli alimenti. A nostro avviso resta un comico eccezionale, anche quando si sforza di fare politica, e pertanto anche quest'anno la sua candidatura al Perlone è decisamente meritata.


Le votazioni si aprono con la pubblicazione di questo post
e resteranno aperte fino al 6 gennaio 2014.

Buon voto a tutti!

Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

domenica 15 dicembre 2013

Lo sai...

... che una delle caratteristiche peculiari dei complottisti è quella di vedere il mondo come una gigantesca cospirazione in cui gli unici sfigati a non esserne partecipi sono loro?

E sì, se mettete assieme tutti i complotti a cui credono (dall'omicidio Kennedy al signoraggio passando per l'11 settembre, le scie chimiche, HAARP, il riscaldamento globale, i vaccini, i rettiliani, Roswell, le nanoparticelle ecc.) si deve necessariamente concludere che il 99% della popolazione mondiale è coinvolto in qualche complotto.

Un esempio lampante è dato dai due blog segnalatici dai nostri lettori, Il Bisbetico Indomabile e LoSai, entrambi gestiti dallo stesso gruppo di autori e collaboratori.

Sul primo dei due blog è stato pubblicato un post che riprende la bufala secondo cui gli eventi dell'11 settembre 2001 sarebbero stati comunicati in anticipo (non si capisce se come forma di induzione subliminale o come forma di comunicazione criptata) attraverso la diffusione di immagini, testi e suoni nei libri, film, cartoni animati e canzoni.
Ecco alcuni shot tratti dal blog:








Il cartone animato Johnny Bravo (2001), i cartoni dei Simpson (1993 e 1997), il film Matrix (1999), il film Mario Bros. (1993) conterrebbero, secondo l'autore/autrice del blog, evidenti "premonizioni" del tragico evento che distrusse le Twin Tower.

E noi aggiungiamo che non sono le uniche: girando per il Web si troveranno decine e decine di altri riferimenti.

Nel mondo, ogni giorno, si fanno milioni di rappresentazioni reali o di fantasia: fumetti, disegni, poesie, racconti, romanzi, musiche e così via. E' inevitabile che tra esse ve ne sia qualcuno che richiami un qualsiasi evento.

Fate una prova. Andate su Google Immagini e provate a fare qualche ricerca di immagini e fumetti che ritraggono la distruzione della Torre Eiffel. Ne troverete un sacco, ad esempio questo video gioco in cui si vede la struttura che collassa dopo l'impatto di un aereo da combattimento.


Se un domani la Torre Eiffel dovesse subire un attacco terroristico o un incidente così devastante, ciò vorrebbe dire che gli autori di quel videogioco sono complici di un complotto per distruggere il simbolo di Parigi?

Certo che no. Ma non sarebbe nemmeno una coincidenza, sarebbe semplicemente la dimostrazione delle leggi statistiche. Se pronunciate un numero, in questo istante, è praticamente certo che nel mondo qualcuno in questo stesso istante sta pronunciando, leggendo o scrivendo lo stesso numero. Ma non siete in collegamento telepatico con quelle persone: è solo una legge statistica.

Ma "Il bisbetico indomabile" è convinto che i produttori di cartoni animati e di film sapessero, anche con tanti anni di anticipo, ciò che sarebbe accaduto l'11 settembre 2001. Pensate un po' quanta gente è coinvolta nel complotto.
E gli spettatori? Che cosa dovremmo dire delle centinaia di milioni di persone che hanno visto quei film e quei cartoni, hanno "ricevuto" il messaggio di ciò che stava per accadere, quindi sapevano, e non hanno fatto nulla per avvisare qualcuno o per impedire l'evento?
Tutti complici...

L'autore del blog del Bisbetico, Lade Nyse, è anche uno degli autori del blog LoSai:



Gli autori e collaboratori di LoSai sono Personcina82, Bisbetico, Lade Nyse, Daniele Di Luciano e Laura Caselli:



LoSai è dedicato al Signoraggio e al Nuovo Ordine Mondiale, la fantomatica cospirazione globale di cui i complottisti parlano da anni e nella quale infilano tutte le teorie e le verità alternative che girano sul Web.
Il blog invita gli autori di canzoni che denunciano questi insidiosi complotti a inviare via mail i loro brani, con la promessa che saranno trasmessi su Radio MPA, una trasmittente locale che irradia nella zona di Salerno.

Per piacere... già i complottisti hanno rotto abbondantemente le scatole con siti Web, libri, film e programmi televisivi compiacenti... ci manca solo di ascoltarne anche le canzoni !!!

Fortunatamente l'iniziativa di LoSai non sembra aver incontrato sostenitori: al momento in cui scriviamo il blog è fermo al 2012 con un paio di post e non ci sono riferimenti ad autori che abbiano aderito all'invito di mandare le proprie canzoni.

Ad ogni buon conto, se vi trovate a passare dalle parti di Salerno, evitate accuratamente di sintonizzarvi su Radio MPA, se non volere correre il rischio di sentire un duetto di Massimo Mazzucco e Giulietto Chiesa che suonano e cantano le odi dell'11 settembre.

Ringraziamo Stefano E. e Giulianella M. per le segnalazioni.

Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

domenica 22 settembre 2013

Gianni Lannes: su la testa!

Le scie chimiche restano sempre un argomento ricco di Perle, dato che il numero di complottisti convinti che le scie lasciate dagli aerei nei cieli siano minacciose irrorazioni di impronunciabili sostanze chimiche e batteriologiche non accenna a diminuire. Tra questi c'è Gianni Lannes con il blog "Su La Testa!", che già dal nome richiama la vocazione sciachimista dell'autore.
Il motto del blog è una nota frase di Gandhi: "Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci".
E' una citazione che i complottisti usano spessissimo per farsi coraggio quando la comunità scientifica ride di loro. E' una citazione ad effetto, ma dopo qualche anno anche i complottisti più convinti iniziano a credere che dev'esserci qualcosa che non funziona, perché alla fase della derisione non segue mai quella del combattimento e, soprattutto, quella della vittoria...

Il 25 luglio Lannes ha pubblicato un post (link originale, copia backup) intitolato "SCIE CHIMICHE: SEGRETO MILITARE DI STATI NATO E VIOLAZIONE DELLA CONVENZIONE DI AARHUS".
Per chi non lo sapesse, Aarhus non è l'urlo di un orso che ha pestato un porcospino bensì un paese della Danimarca nel quale è stata firmata una convenzione che garantisce a tutti i cittadini l'accesso alle informazioni in materia ambientale.

Nel post Lannes spiega che ci sono "quesiti che non trovano risposta da parte dell’Unione europea, del Parlamento europeo, degli Stati europei" ed elenca i famigerati quesiti. Vediamoli assieme.

Chi scarica dalla ionosfera sulle faglie sismiche attive del pianeta Terra, energia elettromagnetica provocando devastanti ed insospettabili terremoti, attribuiti alla Natura?

La risposta è semplice: nessuno. I terremoti avvengono da millenni e solo un folle può pensare che i Romani o gli Egizi scaricassero energia elettromagnetica nella ionosfera.
La domanda presuppone un assunto che non c'è. Sarebbe come chiedere: "Chi alleva illegalmente gli asini con le ali?".

Se le chemtrails sono innocue allora perché le irrorazioni in Europa sono sottoposte a segreto di Stati dell’Alleanza atlantica?

Anche in questo caso la domanda parte da un assunto senza senso. Le chemtrails non esistono. Le uniche irrorazioni sono quelle effettuate a fini agricoli, di disinfestazione, di spegnimento incendi. Esistono anche irrorazioni per provocare o scongiurare la pioggia.
Tutto questo non c'entra nulla con le scie degli aerei in cielo. E le scie degli aerei in cielo non sono chemtrails, ma semplici scie di vapore acqueo.
Peraltro le scie degli aerei si formano a quote molto più basse della ionosfera. Infatti gli aerei di linea generalmente non volano oltre i 12.000 metri di quota mentre qualche aereo militare arriva anche a 20.000 metri, ma certo siamo ben lontani dai 60.000 metri di quota da cui parte la ionosfera.
Per di più, da una vita i complottisti delle scie chimiche ci triturano gli zebedei affermando che una caratteristica distintiva delle scie chimiche è che si formano a quote molto più basse rispetto a quelle delle scie naturali. Addirittura gli sciachimisti sostengono che le scie chimiche sono generate a quote pari o inferiori ai 6000 metri, come abbiamo evidenziato in questo shot, preso da un altro sito di cervelloni:


Quindi, non è vero che qualcuno sostenga che le chemtrails siano innocue. Sono innocue le scie di condensazione. Le chemtrails semplicemente non esistono. E ciò che non esiste è per forza di cose innocuo.

Perché le attività di aerosolterapia chimica in Europa sono sotto il controllo operativo del Pentagono? 

Le uniche attività di aerosolterapia chimica sono quelle che fa chi ha qualche problema con allergie e bronchiti. Sarà capitato anche a voi di fare un aerosol, di tanto in tanto.
Cercate di ricordare chi ve l'ha prescritta: era il vostro medico di fiducia o il Pentagono?

Per quale ragione tali scie chimiche contengono veleni tossici come alluminio e bario, nonché polimeri artificiali?

Innanzitutto l'alluminio non è un veleno tossico nel senso che la frase vorrebbe far intendere.
Così non fosse, moriremmo stecchiti la prima volta che bevessimo da una lattina di birra o di cola.
E non lo è nemmeno il bario, tant'è che chi deve fare determinate radiografie ne ingerisce a litri, in quanto è utilizzato come liquido di contrasto. E' chiaro che sia il bario che l'alluminio sono potenzialmente tossici, praticamente come quasi tutti i metalli.
La contaminazione da metalli è un problema ambientale molto serio ma le scie degli aerei non c'entrano nulla, considerata la quantità di sostanze nocive immesse nell'atmosfera dagli scarichi industriali e dai veicoli. Lo stesso dicasi per i "polimeri artificiali". Sono ovunque. Infatti tra i polimeri artificiali abbiamo materie molto comuni come la plastica, il nylon, la gomma, il silicone, il polistirolo.
Ma la cosa più importante è che alluminio, bario e polimeri non possono essere contenuti nelle scie chimiche semplicemente perché le scie chimiche non esistono. Se questi materiali contaminano il nostro ambiente, provengono da ben altre attività diffusissime e comuni.

A che servono?
Perché in Italia da un decennio e non prima, questo fenomeno mai visto precedentemente, si è sempre più intensificato?

Non è vero. Le scie degli aerei esistono da sempre. Il problema è che da qualche anno c'è qualcuno che non trovando qualcosa di più utile da fare nella propria vita, ha pensato di inventarsi la panzana delle scie chimiche. E da allora aumenta il numero di imbecilli che guarda in cielo, vede la stessa scia di aereo che vedeva decenni prima, e pensa: "Ecco una dannata scia chimica".
Quindi la risposta a queste due domande è molto semplice: le scie chimiche servono a tenere occupato il cervello di gente che probabilmente in altri tempi sarebbe finita in manicomio; il fenomeno si è intensificato perché purtroppo la mamma dei cretini è sempre incinta, e quindi aumenta il numero della gente che crede a queste stronz... corbellerie.

Perché i velivoli adibiti alle irrorazioni chimiche sui centri abitati d’Italia volano senza livree di riconoscimento?

Innanzitutto perché non esistendo velivoli adibiti alle irrorazioni chimiche sui centri abitati d'Italia, evidentemente non esistono nemmeno le loro livree.
E poi perché nemmeno la Supervista di Superman riesce a leggere le matricole di riconoscimento di un aereo che vola a vari chilometri di altezza.

Chi sono i piloti degli aerei militari che disseminano sostanze velenose nei cieli d’Italia e di gran parte del mondo?

Ah ma basta chiederlo. Sono tutti conosciuti, ecco i loro nomi:
- Dumbo l'elefantino volante;
- Iron Man;
- Iron Man 2;
- Iron Man 3;
- Iran Man (è un supereroe iraniano appassionato di Iron Man);
- Barbapapà con la moglie e tutti i figli maggiorenni;
- Zorro;
- L'uomo invisibile;
- Wonder Woman;
- Mino il salumiere scatenato (lo conoscete anche voi?);
- Elvis Presley.

Perché i governi d’Italia nella stragrande maggioranza dei casi non rispondono alle interrogazioni parlamentari in materia, e quando raramente lo fanno, non dicono nulla e si contraddicono?

Bisogna perdonarli. Non sanno cosa inventarsi per fornire una spiegazione a un fenomeno che non esiste. Provate a chiedere di qualcosa che esiste, e vedrete che vi risponderanno meglio.

Perché lo Stato italiano finanzia con denaro pubblico all’insaputa del popolo sovrano questo genere di attività bellica deleteria per la vita?

Ma non diciamo cretinate. Lo Stato Italiano E' il popolo sovrano. Mica siamo in una dittatura. Al Governo ci sono andati la destra e la sinistra, il centro, i cristiani, gli atei, i fascisti, i comunisti, i neri (inteso come colore politico), i rossi, i blu, i verdi (ambientalisti e leghisti) e chi più ne ha più ne metta. Abbiamo mandato in parlamento di tutto, dalle attrici porno ai pregiudicati.
Ebbene, nessuno di questi signori ha mai pensato di svelare il segreto delle scie chimiche semplicemente perché... non esistono.
Addirittura, poi, finanziarle? E con che cosa? Qua non si trovano nemmeno i soldi per scavare la fossa in cui ci stiamo seppellendo a causa delle scellerate politiche economiche di questi decenni, figurarsi che qualcuno pensi di finanziare il vapore acqueo...

Cosa prevede realmente l’accordo sui cambiamenti climatici stipulato due lustri fa dal Governo Berlusconi con il Governo di Washington?

Hanno concordato che negli Stati Uniti deve piovere un po' di meno, mentre in Italia deve piovere un po' di più, ma soltanto tra il lunedì e il venerdì. Berlusconi ha poi chiesto che sulla sua residenza di Arcore ci sia sempre il sole, e che sulla casa del procuratore Boccassini ci sia sempre pioggia.

Perché gli USA non hanno aderito al Protocollo di Kyoto?

Per tutelare gli interessi economici delle proprie industrie. Lo sanno pure i bambini.

Quale superpotenza ha bombardato con ordigni atomici le fasce di Van Allen?

Forse lo sapremo quando trasmetteranno la prossima serie di Star Trek.

Che tipo di sconvolgimenti climatici hanno provocato i predetti bombardamenti nucleari?

Questo lo sapremo fra due serie di Star Trek.

Per caso le sperimentazioni segrete della NASA hanno perforato all’insaputa dell’umanità lo strato di ozono che difende la vita sul pianeta Terra?

Assolutamente. Non le hanno perforate per caso ma lo hanno fatto apposta. E hanno pure avvisato: "Informiamo che domani perforeremo lo strato di ozono e morirete tutti nel giro di un paio d'anni".
Il cosiddetto buco dell'ozono non è provocato dalla NASA (che anzi è tra gli enti che hanno documentato il fenomeno) ma dai CFC, ossia dai clorofuorocarburi, ossia sostanze chimiche utilizzate dall'uomo per gli uso più disparati, compreso quello di propellente per le bombolette spray.
Ora, se Gianni Lannes ha problemi di odore ascellare e abusa con il deodorante spray, non è che può prendersela con la NASA se poi l'ozono si buca.

A Tromsoe in Norvegia è attivo e perfettamente funzionante un riscaldatore ionosferico modello HAARP che provoca terremoti convogliando intensi flussi di onde Elf sulla crosta terrestre. Perché i parlamentari europei non fiatano? E a questo punto perché non si dimettono tutti in blocco, a partire dagli italioti, invece di fare i parassiti sulle spalle dei popoli europei?

Tanto per cominciare i sistemi tipo HAARP sono stati realizzati in Alaska, in Norvegia ma anche altrove: in Russia è stato messo in opera il SURA. Probabilmente i russi sono più simpatici a Lannes e per questo ha deciso di non citarli. Se davvero questi sistemi provocassero terremoti, la Terra sarebbe squassata da un pezzo. Del resto, non si capisce per quale ragione si dovrebbero inviare onde radio nella ionosfera, per creare terremoti sotto la crosta terrestre. Non ha senso. Equivale a dire che per allagare il Tevere si fa nevicare sul Monte Bianco. La cosa più curiosa è che le irradiazioni dei sistemi HAARP sono  infinitesimali rispetto a quelle provenienti dal Sole. E' come lanciare un cerino in una fornace di acciaio fuso: non ha nessun effetto degno di nota. Infatti con i sistemi HAARP gli scienziati cercano proprio di capire in che modo le radiazioni solari influiscono sulle radiocomunicazioni e per farlo le riproducono, su scala estremamente più ridotta.
Queste sperimentazioni non hanno alcun segreto: documenti e dati sono accessibili via Internet. Cosa c'è da dire di più? Anche in questo caso non ci sono risposte perché la domanda è idiota.

Così conclude Lannes:

...le scie chimiche (chemtrails) sono crimini contro l'umanità: impossibile negare l'evidenza. Chi lo fa si assume la responsabilità delle menzogne che propina all'opinione pubblica; e un giorno sarà chiamato a risponderne di fronte alla storia universale, alla stregua di chi le dissemina, dei mandanti occulti e palesi

Il dato di fatto è che le scie chimiche sono un'invenzione di fantasia. Sono proprio i complottisti a propinare menzogne. Le scie di condensazione esistono da sempre e anche se assomigliano a irrorazioni, sono semplici scie di vapore, come dimostrano le innumerevoli immagini scattate ai tempi degli aerei ad elica. Questa, ad esempio, è una formazione di bombardieri B-17 ripresa durante la II Guerra Mondiale:


Il problema non è quello di tenere su la testa, ma di far funzionare il cervello.

Ringraziamo Einemass per la segnalazione.

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lunedì 22 luglio 2013

Il complotto dell'Enterprise

La Perla di cui ci occupiamo oggi è un po' datata (risale infatti al 2012) ma ci è stata segnalata solo recentemente e comunque i suoi protagonisti sono sempre in prima linea quando si parla di imbecillità complottista.

Si tratta di un esempio davvero illuminante di come i complottisti riescano a vedere complotti perfino in eventi che ancora non si sono verificati e a rivendicare il merito di averli sventati allorquando è chiaro che non si verificheranno mai.

In particolare, in un articolo ripreso sul quel coacervo di complottismo d'accatto qual è il sito Luogocomune (degna creatura partorita dalla fantasia del regista Massimo Mazzucco) e tradotto dall'utente Sertes (alias di Riccardo Pizzirani, un altro complottista senza speranza di recupero alla vita normale), si sostiene che la portaerei americana Enterprise sarebbe stata inviata nel Golfo Persico al fine di farsi affondare dagli iraniani o addirittura di auto-affondarsi per dare la colpa agli iraniani.

Leggiamo insieme il testo che correda l'articolo:

Con il fallimento dell'embargo petrolifero per obbligare l'Iran ad uno scontro sullo stretto di Ormuz, gli Stati uniti e Israele stanno cercando un altro modo per dare inizio ad una guerra con l'Iran che vanno cercando da tempo.
Ma soprattutto devono far sembrare che sia stato l'Iran a dare inizio alle ostilità, per rendere politicamente più difficile per Russia e Cina appoggiare l'Iran.

L'ipotesi è affascinante ma ha un grosso punto debole: né gli americani né gli israeliani sono interessati a scatenare una guerra contro l'Iran. In particolare, gli americani hanno un bel da fare per tirarsi fuori dall'Afghanistan e dall'Iraq e non possono permettersi il lusso di impegnarsi in altre avventure simili. Quanto agli israeliani, se e quando decidessero di colpire l'Iran lo farebbero e basta, senza preoccuparsi delle reazioni russe o cinesi, come insegna la storia degli ultimi 60 anni.

Ora, ricordiamo che Israele ha dei precedenti nell'attaccare navi da guerra americane, dando la colpa ad altri, per indurre gli Stati Uniti ad attaccare i nemici di Israele. L'attacco israeliano alla USS Liberty, inizialmente attribuito all'Egitto, è l'esempio più conosciuto.

Dopo aver introdotto l'argomento con una premessa strampalata e infondata, ecco arrivare la prima menzogna mascherata da informazione storica, in ossequio al tipico modus operandi complottista.
E' del tutto falso, infatti, che gli israeliani abbiano cercato di incolpare l'Egitto dell'attacco.
Anzi, subito dopo l'attacco informarono le autorità americane di aver colpito la Liberty e si offrirono di prestare soccorso. Infatti furono gli israeliani a scambiare l'unità americana per una nave egiziana e non viceversa.

Oggi abbiamo la USS Enterprise, la nave più anziana della flotta, che ormai è alla fine, ed è programmata per essere smantellata il prossimo anno. Il suo nome è molto conosciuto anche per la serie televisiva di "Star Trek". 

Altra serie di bufale. La USS Enterprise è entrata in servizio nel 1962, mentre il primo episodio in assoluto della serie Star Trek è stato proiettato nel 1966, ossia quattro anni dopo. Quindi, semmai, sarebbero stati i produttori di Star Trek a ispirarsi al nome della portaerei e non viceversa.

Smantellare una portaerei nucleare è un'operazione estremamente costosa. La Enterprise è alimentata da 8 reattori nucleari, che vanno eliminati come tutti gli altri materiali di scarto nucleari, insieme a tutti i macchinari correlati.

Costosa finché si vuole, da oltre mezzo secolo questa è una prassi normale per l'US Navy, che ha in servizio numerose unità a propulsione nucleare e le smantella regolarmente al momento della radiazione. In questo momento l'US Navy ha in servizio oltre settanta sottomarini nucleari e 10 portaerei nucleari.

La Marina americana risparmierebbe una gran quantità di denaro, più di quanto vale l'acciaio da riciclare, se la Enterprise affondasse nel Golfo Persico, dove il disastro radioattivo diventerebbe un problema che riguarda qualcun altro.

L'acciaio di una nave non vale mai il costo di smantellamento. Ad esempio, lo smantellamento dei sottomarini nucleari russi costa intorno ai 10 milioni di dollari e i metalli recuperati (e l'acciaio dei sottomarini è di qualità molto più elevata rispetto a quello delle navi) hanno un valore di appena il 20% di quel costo. Non risulta però che ogni volta che c'è da smantellare una nave o un sottomarino, si scateni una guerra per farla affondare ed evitare di smantellarla! Non fosse altro perché una guerra costa molto, molto di più... solo un complottista può essere così idiota da immaginare una scemenza di tali proporzioni.

Perchè mandare una vecchia nave da guerra giunta alla fine della sua vita in una zona di pericolo? Per lo stesso motivo per cui Franklin Roosevelt spostò un gruppo di navi da guerra obsolete da San Diego a Pearl Harbor, mentre le portaerei e le navi più nuove erano ben lontane dalle Hawaii il 7 dicembre 1941.

Vecchia nave da guerra? L'Enterprise è indubbiamente vecchia, ma mantiene un valore militare immenso. Infatti nessun paese al mondo è in grado di costruire una portaerei nucleare di quelle dimensioni e persino le portaerei a propulsione convenzionale sono un sogno per molte marine.
L'Enterprise è grande il doppio rispetto alle portaerei avversarie più grandi (che sono solo due, una russa e una cinese), può operare fino a un centinaio tra aerei ed elicotteri da combattimento e ha un equipaggio di circa 5000 uomini. E' più potente della stragrande maggioranza delle forze aeree del mondo. Non è esattamente una bagnarola inutile. Semplicemente, gli americani possono permettersi di sostituirla con portaerei ancora più potenti, e lo fanno.

Ridicola anche la lettura complottista dell'attacco a Pearl Harbor. Le corazzate americane, nel 1941, erano navi moderne e allo stato dell'arte. La corazzata era considerata la regina dei mari e quasi nessuno aveva capito l'importanza che avrebbero assunto le portaerei nel prosieguo della guerra (non a caso, né i tedeschi né gli italiani ne possedevano). La flotta americana (portaerei e sottomarini compresi) fu spostata alle Hawaii proprio per fronteggiare le tensioni con il Giappone. Non solo le navi obsolete: tutta la flotta americana del Pacifico fu spostata da San Diego alle Hawaii. Si può essere più ignoranti? Come no: non c'è alcun limite alla capacità dei complottisti di peggiorare...

Israele ha 3 sottomarini Dolphin che gli ha fornito la Germania. Sono stati visti transitare nel Canale di Suez in passato, e potrebbero tranquillamente stare operando nel Golfo di Amman, o persino nel Golfo Persico a questo punto, in attesa di una vecchia e obsoleta nave da guerra, più utile come agnello sacrificale che come arma vera e propria.

Come si è detto, l'Enterprise è un'arma micidiale, altro che agnello sacrificale. I Dolphin (peraltro non sono tre, ma quattro), non sono battelli nucleari ma sottomarini a propulsione convenzionale, che pertanto devono periodicamente emergere in superficie per ricaricare le batterie. La loro presenza nel Golfo Persico sarebbe subito rilevata.

Una nave con marinai americani, che venga attaccata come Israele attaccò la USS Liberty, per poi incolpare l'obiettivo prescelto, l'Iran, grazie alla complicità dei media.

Beh, a questo punto, che bisogno c'è di usare sottomarini israeliani? Tanto vale usare quelli americani. La verità è che questi complottisti da strapazzo hanno semplicemente letto il libro Classe Nimitz di Patrick Robinson che inizia proprio con il misterioso affondamento di una portaerei nucleare americana, da parte di un sottomarino altrettanto misterioso.

Se siete d'accordo con questa analisi, per favore postate questo video ovunque compaia la notizia di questa portaerei. Se riusciamo a fargli dubitare che questa falsa operazione sarà creduta, forse rinunceranno a farla.

E questa è la ciliegina sulla Perla. Dato che questi beoti sanno perfettamente di aver scritto una marea di idiozie e che pertanto tali corbellerie resteranno lettera morta, mettono le mani avanti e dicono: se non dovesse succedere ciò che abbiamo previsto non è perché siamo idioti; semplicemente non è successo perché l'abbiamo previsto e smascherato.
Altro che postare video. Questi personaggi andrebbero rinchiusi tutti insieme in un manicomio con una bella camicia di forza complottista ben stretta.

In ogni caso, la CVN 65 Enterprise ha fatto la sua ultima crociera, è ritornata sana e salva ed è stata ritirata dal servizio alla fine del 2012 per essere poi avviata allo smantellamento. Con buona pace dei complottisti.

Non ci resta che dedicare un video a quella che è stata, fino all'ultimo giorno della sua carriera, una delle navi da guerra più potenti del mondo:


Altro che rottame obsoleto...

Ringraziamo C. per la segnalazione.

Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

venerdì 28 giugno 2013

Chiesa: ancora un libro, ancora una catastrofe

"Allegriaaa!" Così salutava il grande e compianto Mike Buongiorno che aveva capito che un po' di buonumore e ottimismo nella vita non guastano mai, anche quando la situazione non è delle migliori.
E oggi facciamo nostro quel saluto per esorcizzare i terribili scenari apocalittici che i cospirazionisti continuano a immaginare e a presentarci, compreso l'intramontabile Giulietto Chiesa.

Dovete sapere, infatti, che qualche mese fa l'ineguagliabile Baffone, uno dei più fedeli e sfegatati protagonisti delle nostre Perle, ha orgogliosamente annunciato l'uscita della sua ultima grande fatica: Invece della catastrofe.
Già un titolo come questo promette il peggio e infatti nella presentazione dell'editore Piemme (screenshot) troviamo tutti i classici ingredienti della migliore tradizione complottista, destinati ad attrarre inesorabilmente il solito gregge di beoti pronti a bere qualsiasi cosa abbia un sapore "alternativo":

  - l'oscuro futuro senza speranza;
  - l'omertoso silenzio colpevole di un manipolo di individui "che sanno" ma non parlano;
  - la terribile crisi che investe ogni cosa, dall'economia al clima passando per l'acqua;
  - l'inevitabile catastrofe.

Questo lugubre scenario paventato da Chiesa potrebbe essere scongiurato, sempre a suo dire, se corressimo immediatamente alle armi: bisogna combattere, poiché "non ci resta che lottare".

Insomma, è il classico libro complottista, che induce da subito a cercare una corda per impiccarsi, tanta è la disperazione che sembra infondere, e per averne la riprova è sufficiente sfogliare le prime pagine, che Chiesa introduce con la formula di "Avviso ai lettori":

Non fatevi prendere dall’angoscia.

Oddio, con un libro che evoca le peggiori calamità e il più terribile futuro immaginabile, cos'altro potrebbe capitare al lettore, se non un assalto di angoscia? Una paralisi? Un infarto? Un colpo apoplettico? Una depressione suicida?

Questo libro la suscita. Intende suscitarla. È stato scritto per questo: ritengo infatti che sia il tempo di gettare l’allarme, anzi di gridarlo con tutta la forza di cui si dispone. Siamo già in grave ritardo. Siamo già in una situazione di guerra, o alla preparazione di atti criminali di grande portata, che equivalgono a guerre anche se non avranno lo stesso aspetto delle guerre che conosciamo.

Ahhh ma allora sei tu, Giulietto, che vuoi angosciare i tuoi lettori, e lo fai anche di proposito...
Ma sono decenni, ormai, che stai sempre lì a dare l'allarme, a gridare, a rompere il muro del silenzio (e anche le balle...). Ma ti sei mai chiesto perché tutti i tuoi vicini, colleghi, parenti, girano sempre con le cuffiette alle orecchie? Non sono patiti di musica pop, semplicemente non vogliono sentirti più!

Chi è, cos’è ciò che stiamo violentando e uccidendo, ogni giorno, ciascuno di noi e tutti insieme, senza nemmeno saperlo, senza accorgercene? È Gea, la nostra Terra. È l’ecosistema nel quale viviamo e del quale siamo parte integrante. Non lo sappiamo, quello che stiamo facendo. [...]

Giulietto, ma che minch... ehm, cavolo dici? Riscaldamento globale, buco dell'ozono, emissioni nocive, scioglimento dei ghiacciai, inquinamento, OGM, distruzione della foresta amazzonica, trivellazioni, cementificazione... Lo dicono ovunque, su tutti i giornali, telegiornali, documentari e talk show!!!
Tu l'hai scoperto soltanto ora? Ahi ahi ahi... se anziché perderti nelle paranoie complottiste ogni tanto accendessi la televisione o ascoltassi la radio invece che parteciparci, te ne saresti accorto da un bel pezzo!

Ciò che non sappiamo è molto importante. Tanto importante che da esso dipende la nostra stessa sopravvivenza e quella delle prossime due o tre generazioni. [...] Dunque è indispensabile, in primo luogo, una volta avvertito il pericolo, che ci poniamo una domanda fondamentale, preliminare: perché non sappiamo?

Ognuno parli per sé, Giulietto. Se qualcuno qui è ignorante, non siamo certo noi.
Sei tu a non sapere, noi sappiamo molto bene.

La risposta a questa domanda è tutt’altro che semplice, perché è connessa con l’immensa e cruciale trasformazione che la nostra organizzazione sociale ha subito nel corso degli ultimi settant’anni.
[...]

Questa trasformazione ha un nome: la rivoluzione dei sistemi di comunicazione-informazione. Quella che – ci è stato detto e ci viene ripetuto – avrebbe trasformato il mondo in un “villaggio globale”. Quella che ci dovrebbe raccontare “in diretta” tutto ciò che accade in ogni parte del mondo. Quella che – si dice – ci ha resi più evoluti, più informati. Quella che – per arrivare ai tempi nostri – ci ha dato la Rete, i motori di ricerca, Internet, la connessione globale in tempo reale. [...]

Se noi non sappiamo è perché non siamo stati informati. Qualcuno che sa, anche se non sa tutto, anche se non ha capito bene, c’è. Vedremo più avanti chi sono quelli che sanno e che non dicono. [...]

Tutti questi giri di parole per arrivare a propinarci la solita minestra riscaldata: da un lato i media manipolatori e manipolati, miseri servi del potere che ci dicono quello che vogliono, anzi, che ci raccontano quello che gli hanno ordinato innominabili eminenze grigie (magari lucertoloni e rettiliani, vero?) che governano il mondo decretando la sorte di tutti, dall'altro i poveracci, la popolazione, servi che subiscono il lavaggio del cervello senza rendersene conto. Meno male che c'è Giulietto, con i suoi film e i suoi libri, a svelare la verità.

[...] Ciascuno di noi (proprio ciascuno di noi, anche se, per l’occorrenza, ciascuno di noi è stato trasformato in un punto statistico) è oggetto di un’aggressione. Che si tratti di un’aggressione statistica non modifica né la sua natura criminale né la sua efficienza. Se non ci rendiamo conto che siamo aggrediti, non potremo difenderci e saremo colpiti.
Per essere più precisi: noi siamo già stati colpiti miriadi di volte, nel corso della nostra vita. Milioni sono già stati letteralmente annientati, cioè privati della capacità di critica, subordinati, resi servi. Addirittura servi felici. [...]

Allora Giulietto, probabilmente tu fai parte dei pochi eletti che possono permettersi di campare, e di campare bene, inondando il prossimo di corbellerie.
Per la stragrande maggioranza della gente, per l'uomo medio, le cose vanno diversamente.
Precisamente funzionano così: si alza la mattina presto, si mette addosso gli stessi vestiti di sempre perché non può permettersene altri, si fa un caffè alla macchinetta perché al bar costa troppo, scende in strada (con il caldo e con il freddo, sotto il sole o sotto la pioggia) cammina per un buon quarto d'ora, prende l'autobus o il treno (perché anche la benzina costa troppo) e arriva sul posto di lavoro (ammesso che ne abbia uno). Quindi lavora fino alla sera, per guadagnarsi il pane per sé e la famiglia. E fa pure un po' di straordinario, se gli è concesso, per pagare i libri di scuola ai figli e - se va bene - almeno una pizza il sabato sera. Se non può fare straordinario si cerca una seconda attività. Poi la sera torna a casa, stanco e affamato, perché a pranzo ha mangiato il solito panino alla mortadella che si è portato da casa (se ha i soldi per la mortadella, se no solo pomodoro). A cena, mentre mangia pasta e ceci, sente la moglie che si lamenta che c'è da riparare la lavatrice e che bisogna pagare la bolletta della luce, e cerca di spiegare ai figli che non ci sono soldi per comprare gli occhiali nuovi né per andare alla gita scolastica. Quindi, prima di andare a dormire, si mette a sedere sulla poltrona consumata che era stata di suo nonno, e si guarda mezz'ora di televisione.
E tu, Giulietto, in quella mezz'ora di televisione pretenderesti che guardasse un documentario sull'imminente catastrofe di Gea???

Chi sono questi bersagli? Sto parlando degli abitanti di Matrix, la società virtuale che è stata costruita al posto di quella reale. Chi vive al suo interno non può sapere. L’obiettivo dei pochi che sanno è ridurre l’orizzonte mentale di tutti gli altri. [...] Diceva Henry Ford: «È bene che la gente non sappia come funziona il nostro sistema monetario perché, se lo sapesse, farebbe una rivoluzione entro domani mattina».
[...] Quando vi troverete di fronte a proclami, programmi, manifesti – non importa se di destra o di sinistra – che non partono dalla necessità di smantellare Matrix, siate certi che non servono a nulla.

Vedi Chiesa, la gente, per preoccuparsi di come funziona il sistema monetario, per prima cosa deve averla, la moneta. E di questi tempi scarseggia di brutto, forse non te ne sei accorto.
La gente (quella normale) sa che un chilo di pane costa da 2 a 4 euro al chilo e sa che deve dare due euro al panettiere per avere un chilo di pane, e che per guadagnare quell'euro deve lavorare.
E' una cosa semplice semplice, era così 2000 anni fa ed è così ancora oggi, non c'entra niente Henry Ford né qualsiasi teoria sul sistema monetario.
Lavori, mangi. Non lavori, non mangi. Altro che Matrix.

Nell’accingermi a raccontare le cose che penso di sapere, di svolgere la mia opera di divulgatore, voglio premettere che questo libro è anche il risultato di centinaia di discussioni con gente semplice, con donne e uomini normali. Spesso mi sono sentito dire: «Quello che lei racconta io lo pensavo già per mio conto». Oppure: «Lei mi ha fatto sentire più libero perché ha detto cose che io già pensavo ma che non osavo dire». [...]

Giulietto, la gente ti direbbe qualsiasi cosa pur di liberarsi di te, renditene conto.
Si tratta evidentemente di gente educata, se no ti risponderebbe in ben altra maniera...

Infatti io penso di avere scoperto poche cose, ma di stare raccogliendo – in virtù delle mie capacità specifiche di divulgatore – molte intuizioni, inquietudini, idee che già circolano largamente ma che non hanno ancora trovato una risposta sufficientemente sistematica, organica. [...]

In virtù delle tue capacità specifiche di divulgatore? Divulgatore di panzane, vorrai dire.
Guarda Chiesa, non avertene a male, ma tu stai a un divulgatore come un trifoglio sta a una quercia secolare...

[...] Detto ciò, prego il lettore di non soffermarsi più di tanto sulle minuscole contraddizioni e sui piccoli o medi errori che probabilmente troverà sparsi sul percorso. Sono inevitabili, tenendo conto non solo della gigantesca impresa che stiamo affrontando, ma anche del fatto che io stesso sono privo delle conoscenze complesse necessarie. Le invoco, ma non le ho. [...]

Eh no. Se uno compra un libro, ha tutto il diritto di soffermarsi sulle contraddizioni (quelle che Giulietto chiama "minuscole" di solito fanno ombra alla Torre Eiffel) nonché sugli errori piccoli, medi e grandi (che con Giulietto abbondano sempre, compresi quelli extra large) del suo autore.
Se come divulgatore non sei molto ferrato, come venditore sei proprio una frana! Sarebbe come a dire che uno va a comprare un'automobile usata, e gli dicono: "Guardi, per mettere su strada quest'auto dobbiamo affrontare un'impresa gigantesca. Non stia a badare al fatto che le luci non funzionano, i pneumatici girano al contrario, il motore è rotto..."

Mi concedo un’ultima osservazione So bene che si cercherà prima di tutto di ridicolizzare ciò che scrivo. C’è in Rete una muta di cani arrabbiati che pedina ogni mio e nostro movimento. Anche questo (che è un misto di subcultura e di provocazione organizzata) fa parte dell’esperienza di questi anni e mi conferma nella giustezza del cammino intrapreso. So che queste cose danno fastidio ai benpensanti di destra e di sinistra. So che mettersi contro il mainstream comporta la moltiplicazione dei nemici. La seconda tappa sarà (nel caso in cui l’interesse attorno a queste tesi cresca) attaccare personalmente l’autore, per screditarne le tesi attraverso la demolizione personale. È una tecnica consolidata dei servizi di disinformazione e dei pennivendoli più o meno volontariamente al loro servizio.

Eccoci qua!!! Giulietto, noi non ridicolizziamo quello che scrivi. E' quello che scrivi che è proprio ridicolo!
E non siamo al servizio di nessuno, lo facciamo per passione e del tutto gratuitamente.
Vogliamo ricordare l'infinita serie di corbellerie che hai scritto, che abbiamo diligentemente riportato nelle nostre Perle? E' chiaro che dopo che hai scritto tonnellate di panzane, per forza di cose vien da prenderti un po' per i fondelli. Ma sbagli a considerarci dei nemici. Anzi. Noi nutriamo un grandissimo affetto e fiducia nei tuoi confronti: senza di te, quasi metà del nostro blog non esisterebbe!

Infine, se questo messaggio si rivelasse capace di raggiungere un pubblico più vasto, calerà la cortina del silenzio. Il modello, ormai classico, è quello dell’11 settembre 2001: voltare pagina. Come vedremo più avanti, il silenzio è più potente di qualsiasi menzogna.

Sì, però è già la quarta o quinta volta che lo dici. Dovevi rompere il muro del silenzio con il film Zero. Niente. O con il libro Zero. Niente. Poi sei andato in televisione. Ancora niente. Hai cercato di avviare una televisione tutta tua, niente. Per non parlare del sito Megachip, delle conferenze, della tua esperienza come europarlamentare, dei programmi nelle scuole: niente, niente, niente.
A questo punto due sono le possibilità.
O questo muro, questa cortina del silenzio è più solida del Muro di Berlino (quello in poche ore lo buttarono giù... ops... scusa se ti ricordiamo quei momenti che probabilmente per te furono molto dolorosi)... oppure non ti ascolta nessuno. Tertium non datur.

Negli anni ’70 il Club di Roma, fondato da Aurelio Peccei, lanciò un allarme (che potremmo definire il padre di questo mio, assai più modesto) che venne diffuso sotto il titolo de I limiti dello sviluppo. Quell’allarme, assai ben fondato, fu non solo ignorato, ma sottoposto a una violentissima e vincente campagna di denigrazione. [...]

Lo vedi? Tu stesso dici che già dagli anni Settanta lanciano allarmi. E però continui a sostenere che nessuno ci dice niente...
Sarà mica che a furia di sentir gridare "Al lupo! Al lupo!", la gente si è rotta i cosiddetti?
Ma anziché limitarsi a gridare, perché non rimboccarsi le maniche e presentare proposte serie e concrete?
Scusa, non per essere pignoli, Giulietto, ma in Europarlamento ci sei stato tu... mica noi...

Ma, per il momento, provate a immaginare che questo libro possa cambiare bruscamente la vostra vita e le vostre abitudini.

Giulietto. Il tuo libro costa 17 euro e 50 centesimi. Alla faccia del sistema monetario...
Se è una cosa così importante, se è in gioco il destino dell'umanità, avresti potuto anche pubblicarlo online, in forma di pdf gratuito... C'è gente che deve lavorare due giorni per portarsi a casa 17 euro e cinquanta... qui in Italia. Da qualche altra parte quella è la paga di un mese...

Io penso che capirete velocemente che il mondo in cui viviamo sta finendo.

E porca miseria. Avevamo appena tirato un sospiro di sollievo per il 21 dicembre 2012...

Ciò non significa che si stia andando verso la fine del mondo. Significa che questa civiltà, in cui siamo nati e viviamo, non sarà in grado di reggere agli effetti che essa stessa ha provocato. Si deve dunque prevedere una transizione verso un’altra formazione economico-sociale.

E va bene Giulietto. Sono cose che capitano. Poco più di mezzo secolo fa eravamo nell'era coloniale.
Nemmeno trent'anni fa c'era la Guerra Fredda e i due blocchi. Le cose cambiano, certamente cambieranno ancora.

Cosa comporterà questa transizione, la pace o la guerra? Cosa verrà dopo, quale civiltà farà seguito a questa? Che ne sarà dei rapporti tra gli individui, che muteranno anch’essi in modo radicale? Quale sarà la natura che circonderà le generazioni future? Tutto questo non lo sappiamo, non lo sa nessuno. Sappiamo soltanto che ci sarà una transizione, estremamente difficile, dalla presente civiltà alla successiva.

Bene. Visto che non sappiamo niente, visto che nemmeno tu lo sai, visto che se non lo sai non l'hai certo scritto nel libro... perché mai dovremmo spendere 17 euro e 50 per comprare un libro che dice: "Il mondo cambierà. Non so come, non so quando. Arrivederci e grazie"?

Sappiamo che questo avverrà perché l’Uomo ha violato le leggi della Natura, quelle dell’ecosistema in cui vive e quelle della sua stessa, intima natura. La violazione delle leggi della Natura non conduce alla loro sparizione, ma piuttosto alla sparizione di chi le ha violate. Non sappiamo quanto sarà lunga questa transizione. Possiamo solo intuire che non sarà breve e che sarà, per la grande maggioranza, dolorosa.

L'uomo le ha sempre violate, Giulietto. La natura non prevedeva che l'uomo andasse sulla Luna, né che riuscisse a volare, e nemmeno che costruisse le Piramidi, se è per questo.
Se ragionassimo tutti come vorresti farci ragionare, staremmo ancora nelle caverne a mangiare bacche e carne cruda.

Il Club di Roma, circa trent’anni dopo, ha prodotto un update, di quel lavoro. [...] In esso vengono delineati nove possibili scenari futuri, tutti collocati all’interno del xxi secolo. Tutti catastrofici. Ma dal primo al nono passerà una grande differenza: di dolori, di sofferenze, di morti. [...]

Ci mancava solo il Club di Roma. Nove scenari, nove catastrofi.
Tieniteli stretti. La gente preferisce il decimo scenario, quello che proprio non riesci e non riuscirai a vedere, perché è uno scenario in cui non ci sono catastrofi ma un progresso e uno sviluppo costanti e sempre più consapevoli.

Giulietto, ti spiace se ti diamo un piccolo consiglio? O meglio, ti rivolgiamo le tue stesse parole: "voltare pagina". Sì, insomma, non sei proprio un poveraccio costretto dalla crisi a vivere sotto i ponti, hai la tua bella pensione, ti pubblicano un libro o due all'anno, hai una specie di movimento politico, scrivi sui giornali (spesso e volentieri corbellerie, ma questo è un altro discorso), hai un sacco di amici e supporter... hai tutti i motivi per ritenerti fortunato.
Non riesci proprio a rallegrarti di tutto quello che hai? Non riesci proprio a scrivere qualche libro meno truce, che non parli di guerre e catastrofi?
Dai, prova invece a rilassarti un po', organizza una festa, una bella grigliata, un po' di canzoni romagnole...

Sappiamo che quando vuoi sai divertirti.
Ecco la prova: una memorabile esibizione dell'inedito Giuliettone che canta Guantanamera* accompagnato nientemeno che da Sandro Ruotolo...


* Si notino gli accorati movimenti di mano/braccio e la drammatica mimica facciale che accompagnano la voce e contribuiscono alla riuscita di questa performance, particolarmente intensa e sofferta...

Ringraziamo Instancabile P.Z. per la segnalazione.

Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali. 

lunedì 10 giugno 2013

Mistero e Le Iene: la misteriosa non decomposizione dei cadaveri

Nel tempo abbiamo imparato che i livelli di sciacallaggio a cui sono in grado di arrivare i complottisti non trovano alcun limite, nemmeno di fronte alla morte. Lo hanno dimostrato in svariate occasioni e la più evidente è rappresentata probabilmente dalle teorie alternative che circondano i fatti dell'11 settembre 2001, ad esempio quando negano l'autenticità delle telefonate fatte dai passeggeri dei voli dirottati o mettono in dubbio i risultati degli esami del DNA sui poveri resti delle vittime oppure sostengono addirittura che i voli American 77 e United 93 non siano mai esistiti o sarebbero atterrati da qualche altra parte.

Non c'è quindi da meravigliarsi più di tanto della proposizione della teoria secondo cui i corpi dei defunti (ossia della gente che ogni giorno muore per le cause più disparate, naturali e non) non riuscirebbero più a decomporsi, e che questo fenomeno metterebbe in crisi i cimiteri per la conseguente mancanza di spazio.

La teoria nasce da un'"acutissima" osservazione: gli alimenti moderni sono generalmente ricchi di conservanti,  per cui il nostro corpo nel tempo subirebbe gli effetti di queste sostanze al punto da mummificarsi dopo la morte.

A nostro avviso chi ha un problema di eccessiva conservazione sono proprio i complottisti: il loro cervello, infatti, appare mummificato già all'età infantile! Per cui nessuna sorpresa se continuano a proporre e a riproporre questa teoria aggiungendo di volta in volta qualche nuovo elemento riciclato da altre teorie. Così ai conservanti per uso alimentare si aggiungono gli antibiotici, i farmaci, e persino la chemioterapia oncologica.

Ovviamente, quanto più una teoria è strampalata, tanto più è probabile che essa venga proposta come "scoop" da qualche programma televisivo a diffusione nazionale, come Mistero o Le Iene.

Ma innanzitutto soffermiamo la nostra attenzione su quello che circola sul Web, con questo esempio di articolo recentemente rivitalizzato grazie a una segnalazione sul sito aggregatore Tze Tze (ripresa anche sul famigerato blog di Grillo):

Alla seconda domanda risponde così:”Dottore le faccio una confidenza: 10 anni fa ho sepolto mio padre sotto terra e quando lo ho riesumato lo ho trovato tale e quale a come lo avevo lasciato. Questa non è mica l’eccezione! Da una ventina di anni sono aumentati di gran lunga i cadaveri mummificati o saponificati, vado a riesumare le salme e non trovo più le ossa come dovrebbe essere e come era, ma trovo i cadaveri intatti. Non mi fa certo paura ma sta diventando un problema per il nostro cimitero perché iniziano a scarseggiare i posti! Non so dirle il motivo perché le tecniche di sepoltura sono rimaste praticamente invariate ma so solo dirle che questo è quello che ho riscontrato.”

Si tratta di un articolo pubblicato su un blog intitolato Psiche e Soma, come si può apprezzare anche dall'immagine dello shot di apertura di questa Perla.
In effetti il curatore del blog, tale dott. Daniele Aprile, medico psicoterapeuta, non si è sbilanciato eccessivamente. E' cascato nella storiella della mancata decomposizione dei corpi ma ipotizza che la causa principale sarebbe da ricercare nell'utilizzo degli antibiotici negli animali da macello e in generale nella minor presenza di batteri negli alimenti moderni. L'uso dei conservanti potrebbe essere una concausa.

Purtroppo il dott. Aprile ha preso la tipica cantonata che insidia sovente anche le menti meno affini al complottismo: ha dato per vero l'assunto (i cadaveri oggi si decompongono più lentamente), senza verificarlo adeguatamente, quindi ha cercato di verificare le ipotesi che spiegherebbero quell'assunto.

Ma l'assunto non è vero, o quanto meno non è mai stato rilevato scientificamente.
Se i cadaveri, oggi, si decomponessero più lentamente di quanto avvenisse in passato, infatti, tutti gli studi e i trattati di medicina legale e di tanatologia andrebbero riscritti. Medici autoptici e dipartimenti di polizia scientifica dovrebbero rivedere tutte le nozioni che riguardano i tempi di decomposizione e i calcoli necessari a stabilire l'ora della morte delle persone.
Così non è.
Non dimentichiamo che esistono in USA le cosiddette "body farm", come quella di Knoxville in Tennessee, dove si conducono migliaia di esperimenti reali, con veri cadaveri posti nelle condizioni ambientali più disparate, proprio al fine di stabilire e verificare con la massima precisione i tempi di decomposizione a beneficio degli enti investigativi della polizia criminale. Ebbene, non è mai risultato che un cadavere moderno si decomponga più lentamente rispetto a un cadavere di qualche decina di anni fa.

Peraltro, la teoria del complotto dei conservanti usa il termine "decomposizione" a sproposito, mentre quello corretto è "scheletrizzazione", ossia la riduzione del cadavere a un semplice scheletro, dopo che tutti i tessuti molli si sono decomposti. Si tratta di un processo molto lungo, che in condizioni normali richiede anni.
La carica batterica di un corpo umano (assieme a tantissimi altri fattori ben più influenti, come la quantità di grasso e le condizioni ambientali del cadavere) può al massimo ritardare i primi processi di putrefazione (un individuo con una forte carica batteria, ad esempio perché malato, può iniziare a putrefarsi più in fretta di un individuo sano e in buona forma) ma parliamo di minuti o al massimo di ore. La scheletrizzazione impiega anni!
Quindi, anche a voler prendere per buona la teoria, avremo che il cadavere di un individuo che si è cibato solo con alimenti naturali e biologici impiegherà (ad esempio) quattro anni per scheletrizzarsi, mentre un individuo che in vita mangiava solo alimenti sterilizzati e ricchi di conservanti, impiegherà quattro anni e due ore!
E' evidente, quindi, che l'intera teoria è una bufala.

Ad esserci cascati, come abbiamo detto prima, ci sono la famigerata trasmissione filo complottista Mistero (qua e qua i servizi di Paola Barale) e persino Le Iene. Che dire... complimenti!

Ringraziamo Parix per la segnalazione.

Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

sabato 27 aprile 2013

Le panzane di Tullio Simoncini su Affaritaliani

Santoni e ciarlatani hanno goduto di ampia fama fin dai tempi antichi, promossa tra una pozione e l'altra grazie al passaparola dell'ignoranza.
Ma se in un'epoca di grande accessibilità alla cultura come la nostra gli pseudo guaritori riscuotono ancora tanto successo, non possiamo ignorare che spesso la pubblicità a tale squallore è veicolata, oltre che dal pedissequo tam tam complottista, anche grazie all'irresponsabile compiacenza di un certo giornalismo, promotore più o meno involontario della diffusione di teorie di dubbia attendibilità, quando non veri e propri imbrogli pericolosi per la salute della gente.

Questa volta è un'intervista (backup) pubblicata il 16 dicembre 2012 su Affaritaliani.it a firma di Fabio Frabetti e intitolata "'Il tumore si cura con il bicarbonato'. Parla Tullio Simoncini, il medico dello scandalo", a fare da cassa di risonanza alla fraudolenta cura al bicarbonato spacciata come la panacea per i tumori. Simoncini è una nostra vecchia conoscenza e sostiene la favola che il cancro è un fungo del genere Candida Albicans, curabilissimo (secondo lui) con una soluzione di bicarbonato di sodio al 5% somministrata per via endovenosa o addirittura con semplici sciacqui. Nell'articolo in questione millanta addirittura di aver guarito 1000 persone, senza portare alcuna prova, nonostante le preoccupanti conferme che i malati che si affidano alle sue pratiche non solo non guariscono, ma corrono il serio rischio di avvicinare drasticamente il momento della propria dipartita da questa valle di lacrime.

Iniziamo a vedere nel dettaglio l'intervista con l'introduzione del giornalista:

Dopo anni di polemiche e accuse per alcune persone decedute dopo essersi affidate alle sue cure Simoncini si è trasferito all'estero. In particolare a Tirana dove attualmente sta proseguendo l'attività medica in una clinica privata.

E già qui c'è da chiedersi come sia possibile che qualcuno radiato dall'ordine dei medici in Italia nonché condannato per omicidio colposo e truffa si permetta di esercitare la professione in altri paesi e che il giornalista ne parli pacificamente senza avvertire l'esigenza di chiedere una spiegazione.

Chiariamo bene il punto: Simoncini è stato radiato dall'ordine dei medici pertanto quando compie una qualunque attività medica sta esercitando abusivamente la professione,  un reato punito dall'art. 348 del codice penale:

Chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 a euro 516.”

Naturalmente a questo reato (relativamente lieve) se ne possono aggiungere altri, specialmente se qualcuno ci lascia le penne per le (non)cure prestate o è indotto a credere di avere a che fare con un vero medico.

Leggiamo ancora:

E proprio in Albania nelle ultime settimane si è tornati a parlare del suo metodo. Luca Olivotto, un ragazzo siciliano di 27 anni malato di tumore al cervello, è morto dopo essersi sottoposto alla cura del bicarbonato. I genitori hanno assistito ad un tragico decesso fatto di atroci sofferenze. Una morte sospetta che ne segue altre in Italia ed all'estero. Sull'ex medico italiano si sono levate accuse di ogni tipo, definendolo in pratica un sedicente guaritore con pratiche che non hanno la minima base scientifica. Affaritaliani.it è riuscito a mettersi in contatto in esclusiva con Simoncini: ha risposto punto su punto a tutto quanto si è detto e scritto su di lui.

Prima di proseguire nella lettura è opportuno ricostruire la triste vicenda trattata nell'intervista. E per farlo ci avvaliamo del resoconto dei genitori su Repubblica e nelle trasmissioni Rai Codice a barre (Youtube)  e I fatti vostri (Youtube).

Il dramma di Luca e della sua famiglia

La scoperta della malattia - A Luca, giovane siciliano di 27 anni, nel giugno del 2012 viene diagnosticato un tumore al cervello, una recidiva, in quanto già a nove anni un analogo tumore era stato asportato chirurgicamente.
I contatti con Simoncini - Dopo aver provato inutilmente altre cure alternative, i genitori disperati contattano Simoncini che alla modica cifra di 20.000 euro promette una guarigione con un grado di probabilità al "70%". L'ex medico garantisce che il suo metodo è innocuo e spiega che verrà praticato in una struttura albanese (presentata con tanto di video).
La somministrazione del bicarbonato - Giunti a Tirana scoprono che la struttura non è esattamente come presentata nel video. Il primo piano è inagibile, è operativo il secondo, dove vengono accompagnati con altri malati (6 in tutto). Il mattino successivo si presenta Simoncini che chiede subito i 2/3 della somma pattuita, in contanti, altrimenti "non se ne fa niente". I genitori di Luca versano 14.500 euro, di cui 2500 in contanti e 12.000 con bonifico bancario. A questo punto Simoncini applica il suo "metodo": inserisce un catetere nell'arteria femorale di Luca e gli somministra "7 fiale da 20 ml" di soluzione di bicarbonato.
La morte di Luca - La sera stessa il giovane comincia a stare molto male, fino a manifestare una emiparesi che gli impedisce perfino di parlare. Simoncini assicura che quei sintomi sono un normale effetto collaterale, un segnale positivo che conferma che il tumore è stato aggredito, quindi abbandona la struttura. Alcuni giorni dopo, quando le condizioni del ragazzo accennano a migliorare, Simoncini chiama in clinica e fa somministrare altro bicarbonato. Questa volta l'esito è fatale: Luca non si risveglia più.
La denuncia - I genitori denunciano l'accaduto alle autorità albanesi e a quelle italiane. Le autopsie attestano che Luca è morto a causa di un'edema polmonare provocato da uno shock conseguente alla somministrazione del bicarbonato.
Le inchieste. Dopo l'episodio, la magistratura romana ha aperto un fascicolo e anche le autorità albanesi hanno avviato indagini sulle attività di Tullio Simoncini, degli "assistenti" e della clinica.

Adesso esaminiamo le risposte "punto per punto" di Simoncini.

Che cosa si sente di dire sulla morte di Luca Olivotto?

“È entrato in clinica il 14 ottobre, ha fatto 130 cc di bicarbonato di sodio al 2,5%, cioè una dose molto bassa, quasi nulla. Poi dopo 3 giorni è morto perché era in uno stadio terminale. Non ha fatto quindi nessuna terapia con bicarbonato ed è deceduto per altre cause come attestato dall’autopsia (ufficiale) fatta a Tirana. Il PM albanese ha archiviato tutto.
Da notare che i giornalisti sapevano già di questa diagnosi qualche giorno dopo l’autopsia tant’è che Repubblica ha riportato in un trafiletto “morte per edema polmonare” tutto poi riconfermato. [...]

Questa non è una risposta "punto per punto". Questo si chiama mescolare le carte. I giornalisti hanno correttamente riportato l'esito dell'autopsia ma il punto essenziale è che l'edema polmonare è stato causato dalla somministrazione di bicarbonato. Non conosciamo i tempi "giudiziari" dell'Albania ma è piuttosto inverosimile che il caso sia stato archiviato nel giro di un mese e mezzo. Difatti i giornalisti albanesi ai primi di novembre 2012 hanno riportato che Simoncini era indagato e non poteva lasciare il Paese.

Il padre del ragazzo ha detto che ha pagato 20.000 euro: è falso, ho le ricevute del bonifico che ha fatto per l’ospedale di 12000 euro che gli sono stati rimandati (come confermano le ricevute bancarie che ci ha mostrato Simoncini, nda), perché non è rimasto un mese e mezzo come previsto. Altri 2500 euro consegnati in contanti non hanno nemmeno coperto i materiali, la degenza e il personale”.

Vergognoso. Simoncini accusa il padre di Luca di aver mentito perché avrebbe dichiarato di aver pagato 20.000 euro, ma senza rendersene conto poi conferma di aver incassato 14.500 euro, ossia quanto sostenuto dai genitori del ragazzo: 2500 in contanti, 12.000 tramite bonifico.
Quanto ai 2500 in contanti che non avrebbero "nemmeno coperto i materiali" ci chiediamo proprio quali sarebbero questi materiali: il bicarbonato? Il catetere?

2500 euro per tre giorni di degenza? Manco fosse il Ritz. Guardate un po' quanto costa un hotel albanese (ne prendiamo uno a caso) accessoriato di tutti i comfort e con piscina per tre notti di pernottamento:


In Italia lei è stato condannato per omicidio colposo e truffa per le morti di due pazienti, un uomo e una donna. In Olanda una ragazza di 25 sarebbe stata considerata da lei guarita quando la malattia stava procedendo. Si sente responsabile di questi decessi?

“Per la morte della signora non sono mai stato condannato. [...]
Nel secondo caso il Gip voleva archiviare perché non c’erano presupposti per l'accusa di omicidio colposo. Poi è stato fatto appello contro quella sentenza e sono stato condannato, anche se poi il reato è andato in prescrizione. [...] La ragazza olandese di 25 anni a gennaio 2008 aveva una prognosi di 2 mesi di vita (il cancro era molto aggressivo) [...] Ritengo che tutte e tre queste persone siano morte per mano della medicina ufficiale”.

Non c'erano i presupposti? Visto che è stato condannato evidentemente i presupposti c'erano.
Il problema non è tanto il fatto che le persone muoiano di tumore (purtroppo di tumore si muore, soprattutto se la diagnosi è tardiva) quanto il fatto che gente come Simoncini specula sulla disperazione di queste persone e dei loro cari proponendo cure inefficaci o addirittura pericolose.
La "medicina ufficiale" adotta invece protocolli che hanno dimostrato una significativa probabilità di successo e in ogni caso ha strumenti idonei ad alleviare il dolore e a dare concreta assistenza anche a chi è in fase terminale.

Spazziamo via anche alcuni luoghi comuni sulle cure oncologiche.
Le innumerevoli tribù di complottisti, ciarlatani e incantatori attaccano la "medicina ufficiale" evidenziando gli effetti collaterali della chemioterapia.

In realtà oggi si punta innanzitutto alla rimozione chirurgica del cancro. La chemioterapia è utilizzata per diminuire il rischio di recidiva, per contrastare eventuali metastasi, per attaccare tumori che non possono essere affrontati chirurgicamente.
Questo perché la chemioterapia non può colpire solo le cellule tumorali e pertanto danneggia l'organismo, ma ciò va considerato un male minore rispetto al rischio (o alla certezza) che il tumore si diffonda causando la morte.
Il bicarbonato di Simoncini non fa nemmeno quello (attaccare il tumore) e quindi finisce per rivelarsi inutile (se va bene) o inutilmente dannoso (quando va male, come nel caso di Luca).

Per l'Italia lei è una sorta di truffatore, tanto che è stato radiato dall'Ordine dei medici.

“Se vede il mio certificato penale, è nullo, il resto sono chiacchiere. Tant’è che per essere iscritto all’ordine di Tirana e chiedere il permesso di soggiorno il certificato penale, quello famoso del casellario giudiziario, deve essere necessariamente nullo. Credo che in Italia mi si sia scatenata questa guerra contro perché le istituzioni sono corrotte”.

Per l'Italia è proprio un truffatore, tant'è che è stato condannato per truffa.
A proposito di abilitazione bisogna sottolineare che nella trasmissione Codice a barre, già citata, un giornalista albanese si è recato da Faik Toska, Presidente dell'Ordine dei medici di Tirana, per appurare come stanno effettivamente le cose ed è emerso che Simoncini ha presentato documenti in cui dichiara di essere regolarmente iscritto all'Ordine dei medici di Roma. In altre parole, Simoncini ha mentito alle autorità albanesi.

Cosa ne pensa dell'oncologia ufficiale?

"È una rovina per l’umanità, non ha mai successo, se non casualmente. I tumori veri, non soggetti a manipolazioni o fraintendimenti portano sempre a morte (cervello, pancreas, polmone, ossa ecc). I tumori manipolabili o dubbi (seno, linfomi) hanno tante guarigioni perché non sono veri tumori".

Simoncini ci viene a dire che i tumori al seno e i linfomi sono "tumori manipolabili", ovvero non sono veri tumori. Si dà il caso che il cancro al seno "è la prima causa di mortalità per tumore nelle donne, con un tasso di mortalità del 16 per cento di tutti i decessi per causa oncologica"!

Come sarebbe, poi, che i veri tumori come quello al cervello "portano sempre a morte"? Visto che Simoncini la pensa così, dovrebbe spiegare perché ha assicurato al papà di Luca di poter guarire quello stesso tipo di tumore al 70%. Evidentemente aveva 20.000 buone ragioni per mentire...

"Inoltre delle persone note con tumore quante si salvano?
Solo gli sconosciuti si salvano, oppure le mammelle false o qualche tumore del testicolo, l’unico a mio avviso (ma anche per gli oncologi) che può essere qualche volta curato con la chirurgia per via della posizione anatomica. Inoltre la teoria dell’oncologia è di un’imbecillità assurda, confezionata nell’800 ma, peggio, seguita ancora oggi da gente che non usa il cervello".

Che significa "Solo gli sconosciuti si salvano, oppure le mammelle false"?
In che lingua sta parlando?

Secondo lei cosa è il cancro?

“Per me il tumore è un’infezione fungina, come un ascesso solido, che si crea per reazione del sistema immunitario che visualizza aggregati fungini che fanno massa. Non è come i batteri che sono separati tra loro, i funghi partono come cellule e tendono a diventare come animali.
L’unica sostanza al momento efficace è il bicarbonato di sodio perché essendo semplice non si possono adattare, cosa che fanno con qualsiasi altra sostanza complessa”.

Secondo lei? Da quando in qua il cancro è un'opinione?
Questo giornalista è stupefacente...
Il DNA delle cellule tumorali dice che non è il DNA di un fungo.
Il DNA non è un'opinione.
E non contento, il giornalista ci mette del suo:

ll National Institute of Health (NIH) statunitense ha finanziato una ricerca dell'Univeristà dell'Arizona con lo scopo di verificare l'effetto del bicarbonato sul cancro. In particolare i ricercatori si sono accorti che somministrando sui topi piccolissime dosi di bicarbonato si rallenta la crescita tumorale inibendo la metastasi. Malgrado quindi si faccia riferimento al bicarbonato solo come coadiuvante per far agire meglio i farmaci tumorali, qualcosa delle sue teorie sembra comunque essere riconosciuto.

Ecco. Se e in che misura il bicarbonato può aiutare a contrastare certe forme tumorali, è questione che la scienza ufficiale sta studiando (approfondimento). Altro che scienza corrotta. Di qui a somministrare beveroni di bicarbonato a 20.000 euro ce ne corre...

Tra i tuoi feroci contestatori c'è il blog Medbunker che scrive: "la teoria non ha nessuna validità scientifica, medica o pratica. La cura del bicarbonato non ha mai guarito nessuno dei casi da lui pubblicizzati. Non sono noti casi di guarigione o miglioramento da malattie. Sono evidenti le manipolazioni delle testimonianze dei presunti casi risolti. Ogni pratica medica, prima di essere definita efficace deve passare per una serie di studi, esperimenti e verifiche. Una pratica come quella di Simoncini, attualmente, non ha nulla di scientifico, non è mai stata provata e può distogliere i malati da cure serie ed efficaci". Viene inoltre accusato di chiedere cifre esorbitanti. Che cosa puoi rispondere?

Ma quale ferocia. Di feroce c'è il comportamento di Simoncini che rifila cure inutili e pericolose facendosi pagare migliaia di euro. Pare comunque che il giornalista sia entrato in sintonia con Simoncini. Adesso gli dà del tu...

“Tutte le scoperte vere sono state contrastate prima e definite non scientifiche da chi ha strumenti concettuali vecchi e inadeguati: la storia insegna. Nessuno ha mai manipolato niente, i giudici mi hanno controllato sempre tutto, ma non hanno mai potuto trovare una bugia.
Riguardo alle cifre esorbitanti, è questione di punti di vista: un’operazione chirurgica con relativa degenza hanno dei costi che si conoscono, come pure gli interventi di cateterizzazione. I team che lavorano per me in giro per il mondo chiedono mediamente la metà degli altri. Il problema è che i pazienti pretendono di essere trattati gratis perché il mio metodo non è riconosciuto; questo è pretestuoso perché gli specialisti che lavorano con me e le cliniche devono essere pagati. Una mia consulenza costava 150 euro”.

Innanzitutto un'operazione chirurgica con relativa degenza è cosa ben diversa da un catetere di bicarbonato infilato in una clinica in ristrutturazione. Ad ogni modo la scienza moderna consente a chiunque di dimostrare i risultati di un metodo terapeutico e di inserirlo nei protocolli sanitari ufficiali. Simoncini non ha mai dimostrato alcunché.
Altro che 150 euro, non pagheremmo nemmeno 15 centesimi di euro per una consulenza di Simoncini.

Se il cancro è un fungo, può essere iniettato e quindi trasmesso?

“Si, è infettivo”.

Il cancro sarebbe infettivo? Altro che abilitazione alla professione. A Simoncini dovrebbero togliere anche la laurea, le specializzazioni, il diploma, la licenza di scuola media e quella dell'elementare.

Che cosa fa adesso, lavora all'estero?

“Sto quasi sempre all’estero. Sono iscritto regolarmente all’ordine dei medici di Tirana, sono stato insignito del titolo di Professore Honoris Causa per merito in una delle più famose università della Bolivia (UDABOL)”.

Come no. Presto lo nomineranno anche Supremo Medicatore dell'Antartide...

Quante persone ritiene di avere guarito nell'arco della sua attività?

“Intorno a 1000. Nell'agosto scorso una paziente è stata operata per un tumore al cervello che però l'intervento non era riuscito a togliere completamente. Dopo un trattamento di un mese con il bicarbonato in dosi minori e per un tempo minore del previsto è stato eliminato del tutto”.

1000 malati guariti? E dove stanno? Dove sono i dati clinici? Sarebbe una bella dimostrazione che il "metodo" di Simoncini è efficace. Peccato che questi dati esistono solo nella bocca di Simoncini...
Dunque la paziente con il tumore al cervello è guarita.
Ma non aveva detto poco prima che il tumore al cervello porta sempre alla morte?
Nessuna meraviglia. I bugiardi sono soliti contraddirsi.
Il giornalista non se n'è accorto. Era troppo preso dal desiderio di compiacere Simoncini e le sue teorie.


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