Ci risiamo.
Dopo le teorie alternative sui
vaccini e l'autismo e sui
beveroni al bicarbonato di Tullio Simoncini, spacciati come cura universale per tutti i tipi di tumori, ora spunta fuori un
super yogurt addizionato di proteine GcMAF capace di sconfiggere l'AIDS e il cancro.
Ovviamente, questi rimedi sarebbero "naturali" ed "economici" (così economici, sostengono i loro proponenti, da spingere le aziende farmaceutiche a osteggiarli per tutelare i propri guadagni).
Conti alla mano, però, i pazienti dovrebbero accedere a un mutuo per potersi pagare queste cure miracolose e se alla fine non restano in mutande è solo perché gli spacciatori di cure alternative (notoriamente compassionevoli) gli portano via anche quelle!
Ma questa volta chi sarebbe il genio incompreso di turno? Chi sarebbero i maghi che suggeriscono cure a base di yogurt e proteine killer? E chi avrebbe scoperto l'ennesima truffa perpetrata dalla malefica Big Pharma con la complicità dell'intera comunità scientifica (che se non ascolta i quattro gatti e le due galline complottiste di turno dev'essere per forza collusa) per spillare soldi alle povere ignare vittime di questo terribile complotto?
Ebbene, si parla di un gruppetto di eroi senza macchia, indefessi paladini della verità (alternativa...), i cosiddetti "dissidenti" capeggiati dal biologo Peter Duesberg, autore del libro
AIDS. Il virus inventato, mentore del professore Marco Ruggiero che a sua volta nega il ruolo dell'HIV come origine dell'AIDS, direttamente da una cattedra dell'Università di Firenze.
La
notizia di queste lezioni "alternative" ci giunge grazie al
grido d'allarme lanciato dai ragazzi di
Hivforum (
qui il thread con gli aggiornamenti sul caso):
I malati di HIV e la grave preoccupazione per lo yoghurt del professor Marco Ruggiero
Siamo un gruppo di cittadini e malati riuniti nel forum HIVforum.info, dedicato all’aiuto di chi è stato contagiato dal virus HIV, e desideriamo portare all’attenzione di organizzazioni, media e opinione pubblica italiani e internazionali la nostra estrema preoccupazione per la disattenzione con cui l’Università di Firenze appare affrontare le teorie insegnate e le attività poste in essere dal professor Marco Ruggiero, ordinario presso il Dipartimento di Patologia e Oncologia Sperimentali, su un tema per noi di vitale interesse: quello dell’HIV quale causa dell’AIDS.
Il professor Ruggiero è da tempo internazionalmente noto per il suo contributo alle tesi “negazioniste”1, supportando in congressi, pubblicazioni e interventi pubblici la teoria -smentita da trent’anni di evidenze scientifiche- che nega che il virus dell’immunodeficienza umana sia l’agente causale della sindrome da immunodeficienza acquisita; lo stesso è relatore presso tale Università di tesi di laurea negazioniste2 ed è oggi cofirmatario di un articolo negazionista pubblicato dalla rivista “Italian Journal of Anatomy and Embryology”3 -della stessa Unversità- in cui, con un procedimento che riteniamo scientificamente scorretto dal punto epidemiologico e respinto dalle più prestigiose riviste scientifiche4, si nega ancora una volta il legame, da tempo definitivamente accertato sia in studi di laboratorio sia nella pratica clinica, tra l’infezione da HIV e l’AIDS.
Tale infondata teoria è insegnata anche all’interno dell’Università di Firenze (laurea in Scienze Biologiche) nel corso “La rivoluzione dell’immunoterapia: le prospettive per la cura del cancro e dell’AIDS”, nel cui programma è possibile leggere tra l’altro che s’insegnerà sul “ruolo del virus HIV nella patogenesi dell’AIDS; associazione ma non causalità” e che sperimentazioni cliniche avrebbero condotto “all’eradicazione… dell’infezione da HIV”, notizia non casualmente ignota a tutta la comunità scientifica: si tratta, infatti, di una gravissima falsificazione della realtà dei fatti.5
Noi chiediamo: quali effetti devastanti possono avere tali falsi insegnamenti sui futuri medici e sui loro pazienti?
Con gravissimi rischi per la salute pubblica e la vita dei malati, il professor Ruggiero sostiene che i farmaci antiretrovirali (gli unici che abbiano finora dimostrato, su milioni di pazienti, la capacità di impedire l’evoluzione della malattia e il suo decorso in AIDS, salvando così milioni di vite) siano la reale causa della morte per AIDS.6
[...]
È ben noto da anni che l’uso di pro- e prebiotici può avere effetti benefici sulla permeabilità della mucosa gastrointestinale danneggiata dall’HIV, ma gli studi presentati da Ruggiero non sono in grado di discriminare -nell’unico paziente sieropositivo, per di più in terapia antiretrovirale, che ha assunto lo yoghurt addizionato di Gc-MAF- se il modestissimo miglioramento della funzione immunitaria (un aumento di soli 32 linfociti T CD4+) dopo due mesi di questo “trattamento” sia dovuto alla proteina Gc-MAF, al semplice yoghurt, oppure -come sovente accade- si tratti di una fluttuazione casuale dei valori. Egli comunque nega che questo sia un beneficio apportato dagli antiretrovirali presi dal paziente.
La pericolosità di quest’ultima iniziativa, non è sfuggita alla professoressa Claudia Balotta, notissimo clinico dell’Ospedale Sacco di Milano il cui contributo alla lotta contro l’HIV è testimoniato da decenni di attività specifica, che sulla newsletter dell’associazione Anlaids dello scorso ottobre10 ha lanciato l’allarme, scrivendo tra l’altro che il “GcMAF è una sostanza… le cui proprietà sono state solo in parte identificate, non abbiamo alcuna evidenza provata che abbia un effetto terapeutico né per la cura dei tumori né nell’infezione da HIV. È legittimo, di conseguenza, che i ricercatori la valutino in studi controllati ma è molto pericoloso che se ne incoraggi l’acquisto e l’uso personale incontrollato”. La stessa professoressa rileva il rischio che “un certo numero di pazienti interrompano la terapia antiretrovirale e acquistino ad alto prezzo (€ 100 per dose, più spedizione) un composto la cui attività non è dimostrata, che consiste in uno yogurt putativamente contenente GcMAF (da loro definito probiotic preparation putatively containing GcMAF)”.
Altre fonti consentono addirittura di determinare come questo illusorio “trattamento” possa costare fino a 5.000 US$ (quindi quasi 4.000 €) a paziente.11
Nella convinzione del ruolo fondamentale della libertà di ricerca e di insegnamento, che trova addirittura protezione nell’articolo 33 della Costituzione della Repubblica, crediamo che, proprio per non svilire l’importanza della libertà accademica, sia necessario che il metodo scientifico trovi sempre rigorosa applicazione e che, a maggior ragione, l’Istituzione universitaria protegga il proprio prestigio e la qualità della formazione offerta contro teorie prive di fondamento scientifico e che minacciano la vita e la salute dei pazienti.
Abbiamo pertanto scritto al Rettore dell’Università di Firenze, chiedendogli di dissociare pubblicamente e nella maniera più netta l’Istituzione da lui guidata da questa cattiva scienza e da condotte che ci paiono anche deontologicamente criticabili E gli abbiamo rivolto lo stesso appello che ora Vi rivolgiamo, a difendere in ogni modo possibile i malati dalle teorie e dalle pratiche del professor Ruggiero, a molti docenti della medesima università, ai medici infettivologi, all’Istituto Superiore di Sanità, ai membri della Commissione Nazionale AIDS, ai politici della Commissione Igiene e Sanità e della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale del Senato della Repubblica e della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, alle associazioni dedicate all’HIV/AIDS, agli organi di stampa e ai principali siti italiani ed esteri dedicati all’infezione da HIV.
Certi che la nostra preoccupazione troverà in Voi risonanza, Vi preghiamo di dare la massima diffusione possibile al nostro appello, affinché più nessun paziente rischi di cadere vittima delle false speranze propagandate dal professor Ruggiero e decida di sospendere le terapie antiretrovirali che -sole- ci tengono in vita.
Grazie per l’attenzione,
il “gruppo HIVforum” www.hivforum.info
Riferimenti:
1. Si veda www.rethinkingaids.com/Default.aspx?tabid=60.
2. www.marcoruggiero.org/pdf/HIV%20and%20AIDS%20Thesis.pdf e http://aras.ab.ca/articles/scientific/20101021-Thesis-ChiaraMatteuzzi.pdf.
3. AIDS since 1984: No evidence for a new, viral epidemic not even in Africa, Vol. 116, n. 2: 73-92, 2011.
4. Tra le altre, si veda “Nature”: www.nature.com/news/paper-refuting-hiv-aids-link-secures-publication-1.9737.
5. www.unifi.it/clsbio/upload/sub/Rivoluzione%20immunoterapia.doc.
6. www.youtube.com/watch?v=2VCeQyaV3Bw.
7. Si veda il forum americano http://forums.questioningaids.com/showthread.php?t=7588, ma anche due forum italiani: www.lila.it/lilachat/forums/thread-view.asp?tid=99602&start=1, in particolare questa pagina: www.lila.it/lilachat/forums/thread-view.asp?tid=99602&start=1051; e www.pensieropositivo.eu/forums/nuovo-farmaco-t3128.html.
8. Si veda il poster presentato al 65° Congresso della Società Italiana di Anatomia e Istologia: http://hivskeptic.files.wordpress.com/2011/09/ruggieropresentazione-siai-2011.pdf.
9. Per esempio, si veda ancora la discussione in http://forums.questioningaids.com/showthread.php?t=7588.
10. www.anlaids.org/web/upload/image/immagini_interne/Newsletter/anlaids_bymail_ottobre_2011.pdf.
11. http://forums.phoenixrising.me/archive/index.php/t-13073.html?s=5750a52f48d8017af900b1671f859328.
Fa specie che ci sia voluta la denuncia di un gruppo di malati su Internet per aprire
l'inchiesta interna all'ateneo fiorentino sull'operato di Ruggiero (
qui l'annuncio del rettore Tesi),
notizia riportata anche da
Nature.
Evidentemente sono più informati dei programmi di corso e delle lezioni dei docenti nelle varie università più di quanto lo sono i responsabili delle università stesse!
E sì che - come fa notare Hivforum - tempo addietro Ruggiero, insieme a Duesberg e altri "fan" della teoria "HIV=NO AIDS", fra i quali Daniele Mandrioli, laureatosi a Bologna nel 2009 in Medicina e Chirurgia
con una tesi dedicata all'argomento, aveva pubblicato un
articolo su Italian Journal of Anatomy and Embryology, (
full text,
backup) la rivista scientifica dell'Università fiorentina, sotto la supervisione del suo direttore Paolo Romagnoli, Dipartimento di Anatomia Umana, Istologia e Medicina Legale dell’Università di Firenze.
O per meglio dire, aveva riproposto un articolo,
secondo Duesberg più documentato e aggiornato, nonostante
Medical Hypotheses, la prima rivista che l'aveva pubblicato nel 2009, avesse deciso di ritirarlo definitivamente a causa di possibili ripercussioni "
dannose per la salute pubblica globale".
Pensate che intervistato nell'occasione da
Il Fatto Quotidiano, Romagnoli aveva così difeso la scelta di pubblicare l'articolo negazionista (
screenshot):
Romagnoli, interpellato dal fattoquotidiano.it, evidenzia come la rivista non abbia modo di dubitare che i dati dello studio siano stati falsificati e per questo ha ritenuto di pubblicare l’articolo. “Ipotesi considerate ‘eretiche’ – aggiunge Romagnoli – purché con qualche fondamento in dati empirici, hanno un ruolo nella ricerca scientifica nella misura in cui richiamano l’attenzione su dati di fatto non ben chiariti dalle teorie del momento e sollecitano a perfezionarle: non a sovvertirle, se non eccezionalmente, ma appunto a perfezionarle”.
Insomma, Romagnoli sostiene che
quelle "ipotesi considerate ‘eretiche’" avrebbero "un ruolo nella ricerca scientifica nella misura in cui richiamano l’attenzione su dati di fatto non ben chiariti dalle teorie del momento".
Cosaaa??? Le teorie complottiste-negazioniste su HIV-AIDS avrebbero un "ruolo" nella ricerca scientifica? Ma dove vive Romagnoli? E quali sarebbero poi, di grazia, queste "teorie del momento"? Che l'HIV scatena l'AIDS? O, piuttosto, quelle proposte da Ruggiero, Duesberg e compagni?
La verità è che Romagnoli tira il sasso e poi nasconde la mano: se già non fosse bastato il background degli autori dell'articolo (che Romagnoli avrà pur dovuto considerare), nella pseudo ricerca in oggetto Duesberg e Ruggiero non soltanto paventano che il virus non causi affatto l'AIDS ma mettono in dubbio perfino la sua esistenza,
nonostante già nel 2009 i ricercatori dell'Università della North Carolina abbiano decodificato il genoma dell'HIV!
E Romagnoli ci viene a parlare di "dati di fatto non ben chiariti", "fondamento in dati empirici"?
Ma per piacere!
Ma Ruggiero e Romagnoli erano gli unici a sapere? Pare proprio di no.
Il corso “La rivoluzione dell’immunoterapia: le prospettive per la cura del cancro e dell’AIDS” a cui fanno riferimento nella lettera, che all'alba del 1° aprile
campeggia ancora (
schermata integrale) su una pagina del sito dell'Università di Firenze, induce a una seria riflessione:
Come possiamo leggere il corso era programmato, eppure sembra che all'ateneo pochi ne fossero al corrente.
Leggiamo cosa ha
scritto in risposta alla lettera di Hivforum (
shot) il professor Marco Linari, Presidente del corso di laurea in Scienze Bologiche dell'Università di Firenze:
"[...]
a) l’insegnamento in questione è un corso ADE (Attività Didattica Elettiva) della facoltà di Medicina e non è un corso inserito nella programmazione didattica del nostro corso di laurea;
b) il Professor Ruggiero lo scorso anno mi propose, data la mancanza di corsi opzionali a Scienze Biologiche (l’astensione alla didattica dei ricercatori non aveva permesso di attivare molti corsi), di inserire quel corso tra quelli a scelta per gli studenti e fu messo un avviso sulla pagina web del corso di laurea. Dato che il corso era di medicina chiesi informazioni sulla possibilità di renderlo fruibile ai nostri studenti e dagli uffici centrali mi fu detto non solo che il corso non era fruibile ma che non avrebbe fatto acquisire agli studenti nessun credito formativo. L’avviso fu quindi rimosso dalla pagina web e andai personalmente dagli studenti a spiegare che quel corso non sarebbe stato riconosciuto dal nostro corso di laurea (nessun studente lo ha inserito nel suo piano di studi).
c) non sapevo dell’esistenza del documento al quale fate riferimento ma so per certo che il documento non deve essere presente sulla pagina web del nostro corso di laurea, dal momento che il corso non rientra nella nostra programmazione didattica, e mi attiverò per farlo rimuovere (i corsi consigliati agli studenti sono quelli riportati nella guida dello studente consultabile on-line sulla nostra pagina web)."
Insomma, "dagli uffici centrali" dissero che il corso "incriminato", inserito in medicina,
"non era fruibile" e non sarebbe stato riconosciuto agli studenti. E a che minc... serve un corso che non è fruibile? Mistero. Ma... per curiosità, vengono pagati questo genere di corsi non fruibili?
Quello che sembra certo, come riporta nel suo
curriculum lo stesso Ruggiero (p. 4), è che nel 2010 gli affidarono l'"
insegnamento intitolato “Le basi chimiche dell’AIDS” del Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche dell’Università di Firenze (
corso attivato nel Febbraio 2010)".
Ci chiediamo davvero come sia possibile e con quale criterio abbiano affidato proprio a qualcuno che non crede nemmeno al ruolo dell'HIV nell'AIDS, un corso sulle "basi chimiche" dell'AIDS!
In giro non c'era nessun'altro in grado di tenere un corso specialistico sull'argomento?
Oltretutto
dallo stesso curriculum apprendiamo che già dal 1987 Ruggiero cominciò "la collaborazione con Peter Duesberg", e che successivamente è stato "arruolato" nel
Board di Rethinking, gruppo di "
rivalutazione scientifica" (così definiscono le loro vergognose teorie!) dell'AIDS, e non possiamo pensare che nessuno ne sapesse niente.
Da un file con la presentazione del
Corso di Biologia Molecolare del 2008 abbiamo notato che Ruggiero introduce ben presto l'argomento sul presunto "virus inventato" (p. 14) nei suoi corsi:
"Altri contenuti
[...]
• Esempio di una lezione/seminario richiesta in passato dagli studenti: “Il virus inventato: l’AIDS non è dovuta ad un virus. Le basi molecolari di tali affermazioni”."
Insomma, quel tipo di lezioni erano state richieste "in passato dagli studenti" (e prima del 2008, visto che è passato), eh?
E allora vediamo quali studenti, e facciamo un riepilogo di chi all'interno dell'Università fiorentina era certamente al corrente delle teorie sostenute da Ruggiero:
- lo stesso Ruggiero;
- gli studenti dei corsi di Ruggiero, in particolare quelli che hanno presentato tesi di laurea basate sulle stesse corbellerie complottiste sostenute da lui;
- lo studente Iacopo Petrocelli, che aveva redatto il documento (tesina, articolo?) dal titolo Sindrome da Immunodeficienza Acquisita(AIDS): interpretazioni e teorie alternative dei dati sperimentali (screenshot);
- i professori che hanno assistito a quelle tesi, in qualità di relatori o correlatori, in particolare:
- il prof. Massimo Gulisano*, correlatore della tesi di Matteo Prayer Galletti (screenshot) redatta nell'anno accademico 2007-2008;
- la prof. Stefania Pacini*, correlatrice della tesi di Simone Scarpelli (screenshot) nell'anno accademico 2007-2008, relatrice della tesi di Chiara Matteuzzi (screenshot) nell'anno 2009-2010;
- il dr. Vincenzo Crupi (Facoltà di Medicina e Chirugia Università di Firenze), correlatore della tesi di Jacopo Junio Valerio Branca (screenshot), anno accademico 2009-2010;
- Paolo Romagnoli*, direttore della rivista scientifica IJAE e collega di Ruggiero;
- qualcuno degli "uffici centrali" dell'Università, che avevano (presumibilmente) bocciato il corso di Ruggiero.
*Dip. Anatomia, Istologia e Medicina Legale Università di Firenze
Come c'era da aspettarsi, buona parte dei relatori/correlatori delle tesi sopracitate sottoscrivono anch'essi il pensiero di Ruggiero, come dimostra
questo articolo negazionista (
copia di backup) orgogliosamente
segnalato anche dallo stesso ateneo fiorentino (
screenshot completo):
E guarda caso, la maggior parte di loro ha collaborato anche ad alcune ricerche sulla famigerata proteina GcMAF di cui l'Ateneo aveva rigorosamente dato conto:
Ricercatori fiorentini a Conferenza mondiale su AIDS presentano un lavoro sulle terapie immunologiche personalizzate, 22/07/2010 (
screenshot);
Medicina, pubblicato studio sulle terapie immunologiche - Realizzato da ricercatori fiorentini, 4/01/2011 (
screenshot);
Immunologia e cancro al seno - Studio fiorentino pubblicato su
Anticancer Research, 20/01/2012 (
screenshot).
Il team Ruggiero si è occupato anche della ricerca
HIV AND APOPTOSIS OF CANCER CELLS: THE KILLER’SPROMISES, che
sostiene che l'HIV sarebbe un fattore di protezione contro lo sviluppo di tumori ed era stato presentato al
Convegno Annuale della Associazione Italiana di Colture Cellulari (
pdf).
Fra l'altro, vengono citati e
ringraziati per gli studi sulla proteina anche dal sito europeo che la vende:
"We would like to thank Stefania Pacini • Gabriele Morucci • Tiziana Punzi • Massimo Gulisano • Marco Ruggiero
for their article published in the journal "Cancer Immunology and Immunotherapy:"
"Gc protein-derived macrophage-activating factor (GcMAF) stimulates cAMP formation in human mononuclear cells and inhibits angiogenesis in chick embryo chorionallantoic membrane assay".
Ricapitoliamo.
Almeno dal 2007 gli studenti studiavano che l'HIV non c'entra con l'AIDS (e comunque è innocuo), alcuni di loro davano tesi sull'argomento, diversi ricercatori e insegnanti avallavano le tesi e conducevano ricerche per smentire la correlazione HIV-AIDS e sul sito dell'ateneo ne veniva data puntuale notizia, veniva pubblicato un articolo negazionista sulla rivista scientifica
IJAE... ma all'Università di Firenze nessuno sapeva niente.
Un quadretto davvero sconcertante.
Ma le sorprese non sono finite.
Il 15 maggio 2009 Ruggiero e le sue tesi negazioniste approdarono anche alla "
Primavera di scienza di Vaiano" (
screenshot), evento organizzato dal Gruppo di Lettura – Associazione Eccetera di Vaiano
con il patrocinio del Comune di Vaiano e della Biblioteca "Franco Basaglia".
L'immagine qui sopra è la prima di un file di
pura disinformazione intitolato "
Armi biologiche a Vaiano, AIDS and biowarfare" prodotto da Ruggiero per il suo intervento "La ricerca biologica in campo militare".
Subito dopo aver accennato alle armi biologiche sovietiche e all'
Unità 731, famigerata divisione dell'esercito giapponese che durante la Seconda Guerra Mondiale condusse terribili esperimenti sulla popolazione civile e sui prigionieri di guerra per testarne gli effetti in previsione di una futura guerra batteriologica, Ruggiero presenta questo titolo d'effetto (p. 30):
Vi starete chiedendo: cosa c'entrano HIV e AIDS con quello che doveva essere il tema del dibattito? Ruggiero sostiene che se lo sono inventato i militari americani il virus? No, no, non arriva a tanto.
Più semplicemente, quella presentazione introduce le ipotesi complottiste che gli stanno tanto a cuore, ovvero
HIV=NO AIDS (p. 32),
che ovviamente
con "la ricerca biologica in campo militare" c'entrano come i cavoli a merenda in quanto per Ruggiero il virus sarebbe "innocuo", ma sfruttato come "pretesto per somministrare farmaci letali" (p.36):
Vi risparmiamo l'analisi di tutto questo ammasso di dicerie complottiste (ben 174 pagine - l'orazione dev'essere stata lunghissima e noiossima!), basti guardare la prossima slide (p. 122) che da sola squalifica l'intera presentazione e la rende
da immediata bocciatura:
Sarebbe come a dire che nei pazienti affetti da cirrosi epatica (a causa di epatite) non si sono registrati casi di contagio di cirrosi epatica! Sì, avete letto bene "contrarre AIDS", ci sono professori universitari e medici che insegnano corbellerie di portata galattica come queste!
Ovviamente, l'AIDS in quanto tale non è certo una malattia contagiosa visto che è uno stato di grave decadimento dell'organismo, che senza un'efficace azione del sistema immunitario (preso di mira dall'HIV) è esposto alla nefasta azione di tutti gli agenti infettivi, dai funghi ai batteri ai virus (le infezioni cosiddette opportunistiche), e predispone allo sviluppo di tumori. E quando il nostro sistema immunitario non funziona a dovere, anche una banale influenza può essere fatale.
Lo stesso tipo di debilitazione si riscontra per esempio nelle persone affette da neoplasie o anche gravi malattie croniche.
Ma volete vedere i
risultati ottenuti da quella serata?
Questi ragazzi sono entrati normali e sono usciti dubbiosi: è l'effetto ammaliatore del complottismo! Nella circostanza, amplificato dal fatto che è stato un professorone (per giunta medico) dell'Università di Firenze a instillare questi dubbi sulla causa dell'AIDS.
Ruggiero, per non farsi mancare niente, ha partecipato anche a uno pseudo-documentario (molto pseudo)
La Scienza del Panico, che ripete le teorie complottiste sull'origine dell'AIDS ricorrendo ai più classici trucchi cospirazionisti. Fateci caso, è simile ai filmetti di
Mazzucco: e infatti Luogocomune
l'ha già sponsorizzato (e non ci stupiremmo che una futura opera di copia-incolla mazzucchiana vertesse proprio sull'HIV).
E sentiamolo dalla stessa voce di Ruggiero che cos'è l'AIDS:
"[0:23:14] A rigor di logica, un farmaco che non aumenta la sopravvivenza, ma ha degli effetti collaterali che sono gli stessi dell'AIDS a mio parere è la causa dell'AIDS, o perlomeno di un certo numero di AIDS."
"[0:55:38] Sono convinto che la causa dell'AIDS sia essenzialmente chimica in Europa... nel mondo Occidentale, e invece legata a cause appunto come mancanza di acqua potabile eh... malnutrizione in Africa, o nei paesi in via di sviluppo, se così li vogliamo definire."
A rigor di logica? A noi sembra proprio che Ruggiero non sappia dove stia di casa la logica (non è che l'ha dimenticata nello yogurt arricchito durante una delle sue ricerche?).
Migliaia di ricercatori studiano ogni giorno l'HIV, è stato perfino decodificato il suo genoma, e nonostante queste plateali evidenze Ruggiero sostiene che sono gli "effetti collaterali" dei farmaci antiretrovirali (che servono per ritardare il più possibile l'evolversi della malattia) contro il virus a causare l'AIDS.
E' proprio vero il contrario: i farmaci aiutano il corpo a bloccare il virus (non eradicare)!
In ogni caso, se fosse vero quello che sostiene Ruggiero
tutti i pazienti del mondo in cura, e non una minoranza che vuol credere in queste corbellerie, eviterebbero i farmaci come la peste (a onor del vero poi, i poveracci nel filmato che hanno smesso di curarsi non hanno l'aria di star molto bene. E poi diciamocelo: vedere persone che parlano della tossicità dei farmaci con la sigaretta accesa accanto fa un certo effetto).
Ma Ruggiero fa bene a specificare che è un suo parere...
Anche noi abbiamo un parere: è una vergogna che sulla rivista "scientifica"
Italian Journal of Anatomy and Embriology dell'ateneo fiorentino sia stato pubblicato un articolo di un gruppo di "negazionisti" dell'AIDS, nemmeno "degno" di comparire sulla carta igienica.
E' una vergogna che sia stato designato all'insegnamento delle "basi dell'AIDS" un professore che mette in dubbio esplicitamente l'esistenza del fattore (l'HIV) che causa l'AIDS, specialmente in considerazione del fatto che costui è anche un medico (e stipendiato con i soldi dei contribuenti italiani, comprese le stesse vittime dell'HIV - pensate la beffa!).
E poi abbiamo un consiglio: il prof. Ruggiero dovrebbe farsi un bel giretto all'Università della North Carolina dove hanno decodificato l'HIV (ricordandosi di invitare anche Romagnoli, Duesberg e soci), nonché nei maggiori centri della ricerca scientifica in materia, per ampliare un po' i propri orizzonti conoscitivi.
E se dopo questo tour scientifico fosse ancora convinto che l'HIV non esista e che l'AIDS venga a causa degli antiretrovirali, beh... non resterebbe altro che consigliargli di darsi all'ippica!
Naturalmente è un nostro personalissimo consiglio... nonché un modestissimo contributo nella lotta contro HIV e AIDS.
* A proposito di
tesi negazioniste su HIV/AIDS risponde anche Italiaxlascienza...
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