mercoledì 19 dicembre 2012

Puffi: da marxisti a massoni

Come i nostri lettori più disincantati già ben sanno, la paranoia dei complottisti è così sconfinata che non è possibile prevedere chi o cosa entrerà  (o meglio... chi o cosa non entrerà) a far parte delle grandi cospirazioni planetarie, interplanetarie e anche intergalattiche.

Non dobbiamo stupirci più di tanto, dunque, che perfino innocui personaggi dei fumetti e dei cartoni animati finiscano per diventare vittime inconsapevoli di folli deliri che sembrano partoriti da qualcuno che abbia appena trangugiato un bottiglione di aceto.

E' capitato, infatti, che i celeberrimi Puffi, i simpatici omini blu nati dalla fantasia di Pierre Culliford (in arte Peyo), siano stati accusati di essere un terribile strumento di propaganda politica, un complotto ordito per veicolare messaggi politici.

Vi starete chiedendo che tipo di propaganda avrebbero fatto i Puffi. Marxista? Nazista?
Ovviamente sia l'una che l'altra. Infatti ci sono complottisti "rossi" che accusano i Puffi di essere "neri", e complottisti "neri" che accusano i Puffi di essere "rossi".

Naturalmente i Puffi non sono né rossi né neri (sono appunto blu!) e sono solo un innocente cartone animato, ma i complottisti sono troppo paranoici per riuscire a capirlo.
Il TG3 ha dedicato un simpatico servizio sull'argomento (link):


In esso, tra i vari autori che hanno scritto corbellerie sui poveri Puffi, viene citata una "ricerca" ad opera di tali Cristian Fineschi e Christian George Guiggiani, che potete consultare su queste pagine:


Leggiamo qualche passaggio della presentazione.

Molte persone non condivideranno il contenuto di queste pagine, spero però di non subire per questo ritorsioni o spiacevoli inconvenienti....................grazie.

Ritorsioni? Ma di chi ha paura questo tizio, dei Puffi?
O forse teme che gli piombi in casa il Grande Puffo in persona, a proposito del quale leggete un po' cosa è scritto nella "ricerca":

Le sue fattezze così particolari non possono far si che venga paragonato Carl Marx, autore de "Il Capitale" e capostipite dell'idea socialista in cui il popolo sovietico e comunista (i puffi) si riconoscono e credono ciecamente.


Accidenti. Sono proprio due gocce d'acqua!
Ma allora, se tanto ci fa tanto, anche Puffetta non è altri che... Marilyn! 
Guardate qua che roba:


Sono o non sono identiche?

C'è poco da fare,  i complottisti hanno la straordinaria abilità di cogliere messaggi subliminali contenuti in... altri messaggi subliminali e quindi hanno sempre ragione loro, satira o non satira!

Fatto sta che da allora le teorie di Fineschi sono state riprese in forum, blog e libri.
Ad esempio nel testo Il libro nero dei puffi dell'autore francese Antoine Buéno, che intravede nella società dei Puffi l'espressione di una cultura totalitaria, nazista e razzista, comprovata fra gli altri dalla presenza della biondissima Puffetta, perfetta incarnazione ariana, o Gargamella, infido personaggio che secondo la più bieca tradizione antisemita rappresenta lo stereotipo del "tipico giudeo" che trama nell'ombra.

Uhm... in effetti, pensandoci bene, Puffetta non potrebbe essere la reincarnazione di Eva Braun?


E guardate la nostra Puffetta qui sotto... non vi fa pensare a una...


Oddio... in questo caso è meglio evitare il confronto diretto che avevamo in mente... infatti, a voler essere proprio onesti più che l'aria di una razza superiore ha l'aria di essere una razza di... passeggiatrice... ehm escort.
Comunque è questione di punti di vista: siamo sicuri che i complottisti in questa foto ci vedranno di tutto, pure una foca ammaestrata (provare per credere: fate passare il mouse sull'immagine e poi diteci che non è vera la storia della foca...)!

Tant'è vero che Antonio Soro nel testo I Puffi, la “vera” conoscenza e la massoneria riesce a spingersi oltre e i Puffi diventano un'allegoria della massoneria, in particolare di una loggia massonica gnostica.
Partendo dai colori: il blu, simbolo degli illuminati, e il bianco (degli indumenti), simbolo della purezza a cui aspirare, fino ad arrivare al rosso di Grande Puffo, l'unico vestito così, che naturalmente incarna "il Maestro di Loggia", mentre Gargamella, vestito di nero, rappresenterebbe una "toga ecclesiastica" che da un lato combatte la massoneria e dall'altro tenta invano di penetrarne tutti i segreti.


Non manca un richiamo al veleno che deve essere trasformato in elisir di rigenerazione, simboleggiato dalle case in cui abitano i Puffi, simili al fungo amanita muscaria (se fossero stati champignon c'è da scommettere che avrebbe detto che era un complotto dei fungicoltori...).

Ma non è finita qui: i Puffi, con quell'abbozzo di coda e le quattro dita per mano, non sarebbero affatto uomini quanto piuttosto la personificazione dei "pre-adamiti", cioè le creature che secondo un'ampia letteratura esoterica vissero prima di Adamo in uno "stato edenico primordiale" in cui si comunicava con poche parole, essenziali.

E' per questo che per i Puffi è sufficiente il verbo "puffare" per capirsi... esattamente come per i complottisti basta la parola "complotto" (incluso ogni sinonimo) per definire la vita e ogni suo più microscopico e insignificante aspetto.

Insomma, attenzione a cosa "puffate" e soprattutto a quello che "puffano" i vostri figli: dietro a certi libri e programmi televisivi, nonché dietro a tutte le produzioni trasmesse in televisione, in Internet o con qualsiasi altro mezzo conosciuto e ancora non conosciuto, si nascondono "pericolosissime insidie" che vi potrebbero far divertire troppo: le puffate complottiste!

Ringraziamo Dodo per la segnalazione.

Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è probabile che tu stia leggendo una delle tante riproduzioni non autorizzate, e pertanto i contenuti potrebbero differire da quelli realmente pubblicati.

domenica 9 dicembre 2012

Premio Perlone 2012: ecco i candidati

Ci siamo! Richiestissimo dai lettori, anche quest'anno è giunto l'appuntamento tanto atteso con l'ambito Premio Perlone, il riconoscimento annuale assegnato sulla base delle preferenze espresse dai nostri lettori, chiamati a scegliere da una rosa di candidati che si sono contraddistinti per "meriti sul campo".

Noterete che anche quest'anno per il sondaggio abbiamo deciso di collaudare un nuovo servizio online, che dispone di strumenti ancora più efficaci per individuare i voti multipli (anche centinaia!) con i quali alcuni visitatori particolarmente accaniti tentano "barare" allo scopo di far vincere il proprio campione prediletto.

Il nuovo sistema adottato è anche più efficiente nel nascondere i risultati parziali durante la votazione, in modo da non rovinare la sorpresa né al vincitore né ai nostri lettori.

E adesso andiamo a presentare i contendenti senza altri indugi.

A grande richiesta, quest'anno entra in lizza nientepopodimeno che Beppe Grillo, il famoso comico prestato alla politica che si è messo in evidenza per il suo progressivo avvicinamento alle più ridicole teorie del complottismo.
Dal timido aiutino fornito all'amico complottista Giulietto Chiesa in occasione del lancio del documentario Zero (filmetto complottista di mezza tacca che nelle intenzioni avrebbe dovuto sfondare le sale cinematografiche e invece ha finito per intasare i cestini dei rifiuti), alla bufala delle nanoparticelle di metallo che avvelenerebbero i nostri corpi passando attraverso i prodotti alimentari, fino ai suoi Grilli in occasione della dipartita di Gheddafi e in seguito alla morte di Don Verzè, il comico genovese si è guadagnato di diritto questa candidatura.

L'inossidabile Giulietto Chiesa è stato fedelissimo candidato di tutte le edizioni e ci ha sempre fornito un gran numero di gustosissime Perle per arricchire la collezione del nostro stupidario.
Mitiche quelle sulle banconote e la sparizione delle y e  sul petrolio per non parlare della Perla dedicata alla querela a Paolo Attivissimo. E come dimenticare le gaffe nel Cavallo di Troia e le invettive verso noi glandi stlonzi!?
L'anno scorso era finalmente riuscito ad accaparrarsi il tanto agognato Perlone (2011), degno tributo alle fatiche compiute in tanti anni di duro servizio complottista, e anche quest'anno si è cimentato con successo in alcune Perle come quella della costituzione del panel di "esperti" sull'11 settembre e quella sul confronto televisivo tra Barack Obama e Mitt Romney.

Paolo Franceschetti resta nella rosa dei candidati riproponendo una Perla un po' datata ma sempre molto apprezzata dai lettori, tanto che si può ormai considerare un suo cavallo di battaglia. Si tratta dell'alimentazione pranica, la teoria idiota secondo cui con una bella abbronzatura  si può fare a meno di nutrirsi di cibo.
Quest'anno Franceschetti si è persino superato sfornando una notevole trattazione dedicata a 6 Giorni Sulla Terra,  un cinepolpettone che parla di rapimenti alieni e altre baggianate simili.

Ferdinando Imposimato è un'altra new entry eccellente. Ex senatore ed ex  magistrato, è saltato in corsa sul carrozzone complottista con l'annuncio di voler presentare un ricorso al Tribunale Internazionale dell'Aia in merito agli attentati dell'11 settembre, che secondo lui sarebbero "un'operazione globale di terrorismo di Stato consentita dall'amministrazione degli USA". Ancora non sappiamo che fine abbia fatto la denuncia, anche se abbiamo la netta sensazione che l'attesa sarà molto lunga... Nel frattempo possiamo divertirci con le sue teorie cospirazioniste su vicende nostrane: dalla tragedia di Ustica all'attentato a Papa Giovanni Paolo II,  dal rapimento di Aldo Moro all'intreccio fra il progetto della TAV e l'assassinio di Borsellino e Falcone, ce n'è per tutti i gusti.

Roberto Giacobbo, giornalista e conduttotre televisivo del programma Voyager di Rai Due, è invece un candidato honoris causa, per l'eccezionale impegno profuso nel promuovere corbellerie di ogni genere sia su Voyager che nel suo libro 2012. La fine del mondo?. Dai teschi di cristallo alle piramidi d'Egitto, passando per le rivelazioni di Nostradamus (con l'apparizione di Maria), ha raggiunto il culmine proprio con le profezie dei Maya sulla fine del mondo del 2012, che, lo ricordiamo, dovrebbe avvenire il 21 dicembre corrente. Proprio l'arrivo di questa fatidica scadenza temporale ci ha convinti dell'opportunità di candidare Giacobbo prima che il mondo finisca.

Anche Massimo Mazzucco, inesauribile produttore di innumerevoli film-spazzatura realizzati con la tecnica copia-incolla-taglia-cuci-spaccia che spaziano dai complotti sull'11 settembre alla morte dei Kennedy, passando per la marijuana fino ad arrivare alla cura per il cancro a base di bicarbonato, dopo essersi aggiudicato le edizioni del 2007 e del 2009, concorrere alla competizione per la sesta volta.
Fra le sue più popolari Perle è doveroso citare quella in cui ha scambiato le fotografie del sito SHON per quelle della NASA o la finta intervista a Bin Laden a cui buona parte dei pecoroni che pascolano sul sito Luogocomune aveva puntualmente abboccato. Potrete trovare tutte le Perle che lo riguardano attraverso l'etichetta a suo nome ma segnaliamo anche quest'anno l'articolo che ha pizzicato e sbugiardato una delle tante collette attivate per spillare quattrini dal gregge dei suoi seguaci.

Un'altra novità di questa edizione è l'introduzione della possibilità di esprimere una preferenza diversa rispetto a quelle proposte dal sondaggio, inserendo il nome del proprio beniamino nell'ultimo campo della scheda di votazione.

A questo punto non resta che passare la parola ai lettori, chiamati a decretare il Perlone 2012 attraverso il sondaggio pubblicato in alto a destra di questa pagina.

Ricordiamo che le votazioni termineranno il 31 dicembre e nei primi giorni del 2013 (appena completate le operazioni di controllo della validità dei voti) proclameremo il vincitore.


Buon voto a tutti!


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