giovedì 29 settembre 2011

Giulietto Chiesa passa all'attacco... e tonfa

Ancora una volta dobbiamo scusarci con i nostri lettori, perché la nostra scaletta basata sulle segnalazioni pervenute è stata nuovamente modificata per far posto a una questione improvvisa e urgente.

La notizia è di quelle forti: dopo dieci anni in cui i complottisti sono andati cianciando di avere prove schiaccianti degli orrendi crimini commessi da americani, banchieri e militari per gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, il signoraggio, le scie chimiche e altri simili "graverrimi" problemi che attanagliano l'intera umanità, finalmente uno di loro ha deciso di andare in tribunale!

Era ora. Infatti tutti noi ci chiedevamo: "ma quanto sono sprovveduti questi complottisti, dicono di avere le prove schiaccianti del complotto e anziché portarle a un giudice stanno qui a vendere magliette e DVD?!"
Per tutti i diavoli, l'umanità è in pericolo e questi nostri impavidi eroi senza macchia, capaci di scoprire le prove di complotti segretissimi e di crimini insospettabili, se ne stavano seduti a banchettare con piadina e tarallucci?

Ma ecco che infine uno di loro ha fatto il grande passo e ha annunciato di aver sporto una denuncia!
E chi è questo maximo condottiero della verità e della ricerca alternativa?
Non indovinereste mai: è Giulietto Chiesa! E pensare che finora lo avevamo bersagliato di critiche per tutte le corbellerie che andava propinando a destra e a manca!
Adesso ci tocca chiedergli scusa: finalmente un complottista che tira fuori gli artigli e mostra il coraggio delle proprie idee e - soprattutto - le prove tanto decantate!

Preparate sedie elettriche e iniezioni letali, lì negli States! Per Bush e tutti gli altri è arrivata la resa dei conti, Chiesa non avrà pietà di voi e dei vostri complici, non riuscirete a fermarlo in nessun modo: tutti noi di Perle metteremo i nostri corpi a protezione di Giulietto mentre percorrerà con passo deciso e con la cartella zeppa di prove scottanti la via che porta al tribunale. Non sia mai che da qualche finestra spunti un novello Oswald o che un pseudo kamikaze estremista islamico si faccia saltare in aria al suo passaggio!

Un momento però... c'è qualcosa che non va... nell'annuncio di Giulietto non riusciamo a leggere il nome di Bush... né quello di Cheney... c'è solo il nome di Paolo Attivissimo! Ma che c'entra Paolo Attivissimo? Che ha fatto? Ha spalmato la nanotermite al WTC? Ha impugnato il telecomando per radiopilotare i Boeing? Ha lanciato un missile contro il Pentagono?

Leggiamo bene...


"Informo i frequentatori del web che ho presentato una denuncia-querela, alla Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di Paolo Attivissimo, specificamente per un articolo calunnioso recentemente apparso sul suo sito." [screenshot completo]

Per un articolo calunnioso?
Accipicchia! Ma allora la grande cospirazione non c'entra niente! Chiesa continua a non mostrare ai giudici le prove così schiaccianti di cui parla da anni... che delusione!
Però, se Attivissimo ha calunniato Chiesa, è un fatto ben grave.
Certamente non vale la sedia elettrica, ma un bel processino ci può stare... vediamo cos'altro dice Chiesa:

"[...] In particolar modo nel testo si legge: “Giulietto Chiesa è un agente del Nuovo Ordine Mondiale, infiltratosi tra i ricercatori delle verità alternative per screditarli tramite il ridicolo, scrivendo stupidaggini epiche che scimmiottano le teorie complottiste, e per rubare loro la scena. È mandato dalle banche mondiali e dal Gruppo Bilderberg per ammantare di ridicolo chi ha obiezioni legittime alla gestione della finanza del pianeta”."

Ohibò. Possibile che Paolo Attivissimo abbia scritto una cosa simile?
Non per mancanza di fiducia in Chiesa (anche se dai precedenti non ci fidiamo affatto di lui) ma giusto per capire il contesto sarebbe opportuno dare un'occhiata allo scritto di Paolo.
Eccolo qui.
Dunque, Paolo aveva sbugiardato l'ennesima bufala di Chiesa, scrivendo alla fine dell'articolo:

"Il presunto "segreto" annunciato da Giulietto, insomma, è una bufala: bastava leggere i dettagli del rapporto (non dico tutto, ma almeno la paginetta prima e quella dopo) prima di pubblicare annunci d'Apocalisse. Del resto, non è la prima volta che Chiesa profetizza la fine del mondo: ricordate quando diffuse la bufala delle eurobanconote greche ritirate in gran segreto, fatta poi a pezzi con grande gusto dagli implacabili di Perle Complottiste? O quando abboccò alla bufala dell'aumento misterioso del prezzo della benzina (grazie ad AdP per la segnalazione)?

Poiché non me la sento di dare dell'imbecille a Giulietto Chiesa, mi trovo costretto a cercare un'altra giustificazione a questa produzione in serie di cazzate spettacolari. Ce l'ho, ed è lampante. Giulietto Chiesa è un agente del Nuovo Ordine Mondiale, infiltratosi tra i ricercatori delle verità alternative per screditarli tramite il ridicolo, scrivendo stupidaggini epiche che scimmiottano le teorie complottiste, e per rubare loro la scena. È mandato dalle banche mondiali e dal Gruppo Bilderberg per ammantare di ridicolo chi ha obiezioni legittime alla gestione della finanza del pianeta. Oppure è il più sottile satirista della storia dell'umanità.

In ogni caso, grazie, Giulietto, per queste risate di Ferragosto."

Insomma... il buon Paolo ha fatto soltanto una battuta! Il contesto lo dimostra chiaramente! Come ha fatto Giulietto Chiesa a non accorgersene?
Oppure se n'è accorto e ha fatto ciò che fanno sempre i complottisti, cioè decontestualizzare una frase o una circostanza per farle assumere un significato diverso da quello originario?
Ma questo trucchetto va bene per i beoti che comprano i DVD, non funziona con i giudici!
Quelli si vanno a leggere anche il resto dell'articolo e ci mettono poco a capire che non c'è alcun intento offensivo o diffamatorio nelle parole di Attivissimo.

Oltretutto, il simpaticissimo Paolo, in un moto di esagerata generosità, ha perfino detto che non se la sente di dargli dell'imbecille!

Insomma, alla fine Chiesa porterà (se ci riuscirà) in tribunale l'ennesima sua bufala... Chissà che penseranno di lui i giudici quando avranno letto e verificato la sua "denuncia".
Può essere che non siano altrettanto generosi...

Ma perché Chiesa parla di "denuncia"? I reati che contesta sono perseguibili a querela, non per denuncia.
E perché accusa Paolo di "calunnia"?

Leggiamo cosa dice il Codice Penale a proposito della calunnia:

Art. 368. Chiunque, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'autorità giudiziaria o ad un'altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni.

Dunque, Attivissimo ha semplicemente scritto un post sul suo blog.
Non ha presentato nessuna denunzia, querela, richiesta o istanza.
Non ha scritto all'Autorità Giudiziaria né ad altre autorità.
E non ha incolpato Chiesa di alcun reato: mica la legge punisce gli aderenti al fantomatico Nuovo Ordine Mondiale o gli infiltrati tra i complottisti!
Quindi Attivissimo non ha mai calunniato nessuno.
Chissà a quali avvocati si è rivolto Chiesa, per ricevere un consiglio del genere!

Assodato che Paolo Attivissimo non ha calunniato nessuno, se Chiesa lo denunciasse all'autorità giudiziaria per calunnia, sarebbe proprio Chiesa a rendersi responsabile di calunnia!!!

Povero Giulietto, solo lui riesce a combinare simili pastrocchi.

Facciamo anche un'altra considerazione.
Chiesa, nei suoi film e nei suoi scritti, ha accusato un sacco di gente (senza alcuna prova) di aver commesso stragi di concittadini e altri crimini terribili.
E proprio lui si permette di querelare Paolo Attivissimo per una battuta?

Veramente stupefacente: Chiesa si ritiene libero di scrivere e dire ciò che gli pare e piace, ma vorrebbe che i suoi critici fossero puniti e censurati!

Ha davvero una concezione piuttosto curiosa del concetto di libertà di espressione: vale solo per lui!

Tanto per fare degli esempi, vi raccontiamo qualche fatterello di cui è protagonista Chiesa, alcuni dei tanti.
Nel 2006, quando fu creato il sito e il libro Crono911 che illustrano ricostruzioni e fonti relative agli attentati dell'11 settembre, qualcuno (convinto di aver scoperto chissà quale segreto) scrisse a Chiesa per dirgli che l'autore di quell'iniziativa era un ispettore di polizia nonché collaboratore di un sito di appassionati di aviazione e collaboratore di Paolo Attivissimo. Badate bene: mica ha scritto che l'autore (John Battista) è un criminale di guerra nazista o un delinquente! Non c'è niente di male a essere poliziotti (anzi) o appassionati di aviazione. Eppure, leggete cosa rispose Giulietto Chiesa (grassetti nostri):


"Caro amico,
grazie per il prezioso lavoro di scavo, i cui risultati è utile condividere con un numero più ampio di lettori. Si vede così meglio come lavorano le talpe su internet, dove si annidano i disinformatori, come si connettono tra loro. Il bello di internet è che si possono scovare e se ne possono individuare le trame. Ma, come sappiamo, il mondo è pieno di gente come questa, sguinzagliata per diffondere notizie false, per dirottare l'attenzione, per inquinare, per calunniare etc. Non tutti si rendono conto di questi intrecci malefici. I Merini, i Pompa, gli Scaramella, navigano in questo brodo grigio, al confine con i servizi segreti, che poi sono tutti intrecciati tra di loro, dove si fabbricano falsi dossier e si cerca di indirizzare l'opinione pubblica ignara dove la si vuole portare.
Tutto questo porta solo a concludere che occorre un'alta vigilanza intellettuale e organizzativa, che ci vogliono giornalisti onesti, che non si vendono; che bisogna riformare i servizi segreti rendendoli democratici; che bisogna riportare il paese, il suo clima generale, su binari democratici. I John Battista ci saranno sempre, perchè il potere corruttore del denaro, insieme alla stupidità umana, è immenso. Ma il grado di maturità civile e democratica di un paese si misura dalla percentuale dei balordi che ospita. Uguale a zero non sarà mai, ma quanto più è bassa, tanto più si vivrà meglio." [Lettera e risposta su Megachip]

Praticamente gli ha dato del balordo (oltre che insinuare che sia corrotto). E nemmeno lo conosceva!

E che dire di quando Chiesa disse che noi di Perle (per il sol fatto di aver scoperto che aveva sbagliato tutti i conti sul prezzo del petrolio) eravamo "stronzi al quadrato"?
Noi la mettemmo sul ridere ma l'insulto di Chiesa c'era tutto.

Per non parlare di quella volta in cui Chiesa, replicando alla lettera di un lettore che gli chiedeva di rispondere alle critiche di Paolo Attivissimo, scriveva (grassetti nostri):

"Caro Fabio,
anche lei, come altri, mi scrive una lettera chiedendomi di rispondere "punto per punto" alle critiche dei kamikaze di Bush e, non so se se ne renda conto, tentando di usare le mie lettere per fare propaganda ai loro vaneggiamenti.[...]
Io mi limito adire che questi signori sono dei falsari. Per la banale ragione che mescolano, non sempre abilmente, ma qualche volta molto subdolamente, cose che io ho detto con cose che non ho mai detto. [...]
E lei mi chiede di rispondere a questa feccia ignorante?
Cordiali saluti
Giulietto Chiesa".

Questi sono soltanto tre esempi. Potremmo produrne molti altri, ma preferiamo mandarli a Paolo Attivissimo affinché possa farne buon uso nel caso in cui la "denuncia" di Chiesa approdasse in un tribunale.
Ci pare un'ottima sede per far conoscere a tutti chi è che ha davvero il vizietto di insultare e accusare ingiustamente il prossimo.

Certo è che tra Giulietto Chiesa che tenta di censurare Paolo Attivissimo ricorrendo ai giudici e Wikipedia che tenta di censurare i siti anticomplottisti mettendoli in black list, in questo mese di settembre abbiamo assistito a una vera e propria offensiva complottista condotta con i metodi più beceri e antidemocratici. Il fatto che queste cose accadano proprio in coincidenza con il decennale degli attentati dell'11 settembre, ovvero nel loro periodo di massima visibilità mediatica, fa capire quanto sia importante tenere alto il livello di guardia contro le incursioni complottiste.

Per questa Perla è tutto, speriamo con la prossima di recuperare un po' di segnalazioni arretrate.

Tutto lo Staff di Perle esprime massima solidarietà a Paolo Attivissimo e al gruppo Undicisettembre: siamo con voi.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

giovedì 22 settembre 2011

11/9: dopo 10 anni Franco Cardini brancola ancora nel buio

Torniamo a occuparci di Franco Cardini, lo storico medievista balzato agli "onori" della cronaca di quesi ultimi anni per la sua partecipazione al libro complottista Zero e all'omonimo film, di Giulietto Chiesa.

Dopo esserci occupati delle sue esternazioni su Al Qaeda nel marzo di quest'anno, in occasione del decimo anniversario dell'11 settembre Cardini non si trattiene dall'esprimere altre delle sue originali considerazioni su Toscana Oggi (clicca qui per vedere lo screenshot completo dell'articolo), dalle quali si evince che il poveretto continua a brancolare nel buio da ormai ben dieci anni.

L'articolo è intitolato: "11 settembre: dieci anni dopo siamo ancora nella notte" ed evidentemente quel plurale ("siamo") va riferito a lui e a una scarsa manciata di complottisti della sua portata, perché tutto il resto dell'umanità sa perfettamente cosa accadde l'11 settembre 2001 e la cronologia di quei fatti è ormai entrata di diritto a far parte della storia del Ventunesimo secolo.

"Dieci anni non sono che un batter di ciglia dinanzi all’Eternità. Ma sono molti nella vita di una persona e possono significare molto nella storia. Nel 1804 Napoleone veniva incoronato imperatore in Notre Dame – che dieci anni prima, nel 1794, era stata trasformata in tempio della Dea Ragione –, e dieci anni dopo, a Fontainebleau, abdicava per ritirarsi all’isola d’Elba. Nel 1907, gli imperi russo e britannico, con l’assenso del sultano, e dei Kaiser di Austrungheria e di Germania, firmavano un patto per la spartizione del territorio persiano; dieci anni più tardi, nel fatidico e terribile 1917, l’impero czarista veniva cancellato mentre dei suoi quattro colleghi imperatori europei (il sultano compreso) di lì a un anno soltanto Giorgio V d’Inghilterra sarebbe rimasto sul trono."

Zzzzz... scusate, ci stavamo addormentando. Va bene che è uno storico, ma tutta questa prosopopea per dirci che in dieci anni possono cambiare tante cose... E' una banalità che conosciamo tutti. Dieci anni fa il pizzicagnolo sotto casa stentava ad arrivare a fine mese, poi ha vinto il Super Enalotto e ora gira in Ferrari. Non c'è mica bisogno di essere uno storico per sapere come va la vita. Piuttosto Cardini dovrebbe accettare il fatto che dieci anni fa il mondo prendeva atto che Al Qaeda aveva compiuto il più grande attentato terroristico della storia, e oggi non ha mutato opinione. Allo stesso modo, Cardini scriveva corbellerie dieci anni fa e continua a scriverle oggi. Certe cose non cambiano...

"[...] Nine/Eleventh, Ground Zero, War against Terror. Espressioni ormai divenute familiari, che per qualcuno suonano forse a questo punto come slogans pubblicitari o spots televisivi, roba da film di Hollywood e da telegiornale quotidiano."

Per qualcuno, certo: per i complottisti, infatti. Per gli altri sono una realtà di cui tenere conto.

"Un po’ di morti ogni giorno in Iraq, in Israele, nei territori palestinesi, in Afghanistan: come in Africa o in America latina, del resto. Chi ci fa più caso? Ci si abitua a tutto. Anche alle tragedie. Specie quando si ha la sensazione che non ci riguardino, che siano i soliti materiali della solita fiction."

Cardini... Cardini... Non dovremmo essere noi a spiegare certe cose a uno storico. Gli uomini si ammazzano tra loro dai tempi di Caino e Abele, non è mica una novità di questi giorni.
Anzi, proprio grazie alla buona volontà di tanta gente e alle loro iniziative (Nazioni Unite, relazioni diplomatiche, interventi di peace-keeping) oggi si ammazzano molto meno di un tempo.

"Eppure, non è così. Si dice che dall’11 settembre del 2001 sia cominciata una nuova fase storica. Aperta, come sovente accade per le fasi storiche, da una nuova guerra. Quella «contro il Terrore», che riguarda anche noi, e nella quale anche noi siamo stati e restiamo coinvolti."

No no... Cardini vorrebbe invertire i fattori causa ed effetto, ma le cose non funzionano così.
La nuova fase storica è stata determinata dagli attentati terroristici, non dalla reazione a quegli attentati.

"Nel nostro Bel Paese, qui tra noialtri Italiani Brava Gente, ci sono ormai decine di famiglie che piangono il loro ragazzo rimasto là, in Irak o in Afghanistan, tra sabbie e rocce d’un paese lontano o sul cemento ardente e crepato d’una città-fantasma, tra le macerie e i rifiuti."

Certo. E quei ragazzi sarebbero ancora vivi e vegeti, se Atta e i suoi complici se ne fossero stati a casa a osannare Allah e a giocare a tressette, anziché pilotare aerei kamikaze contro New York e Washington.

"«Caduti», si deve dire: non morti che è generico, e nemmeno vittime ch’è parola la quale suggerisce innocenza e passività. No. Erano soldati. I soldati cadono, cioè muoiono perché ciò fa parte del loro dovere: «La morte è un atto di servizio», diceva José Antonio Primo de Rivera, questo meraviglioso guerriero cristiano che ci credeva sul serio, e lo dimostrò appunto cadendo. I soldati muoiono, però, anche per qualcosa. Per che cosa, in questo caso?"

Cardini non ci arriva. Muoiono perché da "quella parte" ci sono fanatici esaltati convinti di finire nel paradiso delle vergini se ammazzano qualche manciata di infedeli, donne e bambini compresi.

"Erano più di sessant’anni che – a parte qualche caso isolato, in Congo o in Somalia – l’esercito italiano non aveva più caduti; che madri, sorelle, fidanzate, mogli non piangevano più un ragazzo in divisa che non sarebbe mai tornato. «Caduti», certo: onore alla loro memoria. Ma caduti perché, per chi, per che cosa? Per la Patria, per la Libertà, per la Civiltà occidentale, per la Pace nel mondo, per gli Interessi nazionali, per gli interessi di qualcun altro, per la nostra sicurezza, per la sicurezza altrui, per le lobbies produttrici di armi (non dimentichiamo che l’Italia è al decimo posto nel mondo tra i paesi esportatori di tali merci), per il petrolio, per che cosa?"

C'era quasi arrivato, poi si è perso per strada. Muoiono anche per consentire a Cardini di scrivere in tutta libertà le sue corbellerie, senza il rischio che gli taglino la gola per aver violato i precetti di Allah.

"Undici settembre. Ormai si dice così, come si dice Venticinque Aprile e Primo Maggio. Una data entrata nella storia. Ma che cos’è davvero successo quel giorno? E che cos’è davvero cambiato, da allora?"

Cos'è successo è scritto nei libri di storia. Almeno quelli, Cardini dovrebbe conoscerli.

"La risposte alla prima domanda non sono così semplici come certi politici e certi giornalisti si ostinano a credere o a volerci far credere."

Invece sono proprio semplici. E non sono i politici o i giornalisti a dirlo, ma le innumerevoli prove e testimonianze. Ossia, i fatti. E' proprio Cardini a voler farci credere altro...

"Quattro anni fa fecero un certo rumore, uscendo in contemporanea nelle sale cinematografiche e nelle librerie, un film coordinato dal gruppo «Progetto Megachip» e un libro edito dall’Editrice Piemme e coordinato da Giulietto Chiesa e da Roberto Vignoli."

Sì, ricordiamo bene. E fecero un gran rumore davvero... come questo: "TONF!!!
Si trattava, e si tratta, di due grossi concentrati di corbellerie che aspiravano a conquistare il circuito delle sale cinematografiche e invadere le librerie. Sono andati così male che i realizzatori non sapevano nemmeno come fare a restituire i 500 euro versati dai soci finanziatori e alla fine sono stati svenduti nelle edicole e su Internet.

"Il titolo del libro e del film era lo stesso, lapidario, inquietante: Zero. Zero come il Ground Zero, la tragica spianata che oggi a Manhattan sta là dove prima sorgevano le due torri del CTO e altri edifici adiacenti."

Zero come il grado di affidabilità dei due titoli. Tra l'altro, Cardini dovrebbe fare un salto a New York, prima di parlare a vanvera. A Ground Zero hanno ricostruito e stanno ricostruendo da un bel po', ci sono nuovi grattacieli e giusto i basamenti delle Twin Towers sono stati preservati in un grande monumento commemorativo:

Veduta aerea del Memoriale del 9/11. Credit: WTC.COM

Museo del Memoriale del 9/11. Credit: WTC.COM

Di spianato c'è ben altro... per esempio il cervello di certi complottisti...

"Zero come le certezze che ancor oggi sappiamo di possedere circa le responsabilità di quel tremendo 11 settembre del 2001, troppo presto proclamate con frettolosa sicumera e quindi oggetto di contestazioni e di polemiche a non finire: e non da parte dei soliti noiosi «negazionisti», ma soprattutto delle famiglie delle vittime..."

Altra idiozia. La quasi unanimità dei familiari delle vittime non ha alcun dubbio sulla responsabilità di Al Qaeda per quegli attentati, al punto che c'è stato un coro di proteste (screenshot) quando il presidente americano Obama aveva dichiarato di voler trasferire i processi militari da Guantanamo.

"... per nulla soddisfatte del trattamento che il governo statunitense ha loro riservato, né convinte dei risultati delle inchieste ufficiali e delle contraddittorie e lacunose versione dei fatti che esse hanno fornito, né rassegnate a chiudere il caso (che, ricordiamolo, ha dato luogo a una sola condanna all’ergastolo di un solo presunto responsabile in seguito a un giudizio a dir poco precipitoso)."

"Presunto responsabile"? Giudizio precipitoso? Ma Cardini ha visto l'elenco delle prove esibite in quel processo?
Lo sa che Moussaoui ha pienamente ammesso le proprie responsabilità di fronte a una giuria federale (di giudici civili)?
Che razza di ciance sono queste, che piegano i fatti a proprio piacimento?

"Non è certo il caso di far del complottismo: Dio ce ne guardi. Semmai, si tratta proprio, al contrario, di smascherare l’ipotesi appunto complottistica travestita da realtà proclamata ai quattro venti mai però comprovata sulla base della quale, nel giro di meno di un mese, il governo Bush dichiarò di aver individuato con certezza responsabili materiali e mandanti".

Molto meno di un mese. Spieghiamo a Cardini come funziona.
Dagli equipaggi degli aerei, togli i piloti e gli assistenti di volo. Poi togli i passeggeri normali: americani che hanno famiglia, che lavorano regolarmente, ecc...
Ti restano 19 nomi, tutti arabi, tutti entrati in USA nello stesso periodo, tutti affiliati ad Al Qaeda, quattro dei quali - uno per ciascun aereo - avevano preso il brevetto di pilota.
Capiamo che Cardini non ci arrivi, ma una persona che sa leggere e scrivere lo capisce chi sono i dirottatori...

"Poiché questo è un paese dalla cortissima memoria, sarà utile forse ricordare che la colpevolezza di Bin Laden – il quale è intanto scomparso in circostanze a dir poco strane e frettolose, ma senza che la sua morte abbia diradato il mistero della sua responsabilità – è fino ad oggi stata provata solo attraverso dichiarazioni da lui stesso fornite, attraverso videocassette di dubbia origine e di ancor più dubbia attendibilità."

Non è per niente così. Cardini dimentica che Khalid Sheikh Mohammed, oggi recluso a Guantanamo, spiegò per filo e per segno (prima di essere arrestato) a un giornalista arabo la responsabilità propria, di Bin Laden e di Al Qaeda.
E dimentica le tonnellate di altre prove esistenti, compresi i filmati dei dirottatori girati nei campi di addestramento in Afghanistan.
E quindi non è il paese ad aver corta memoria... piuttosto è Cardini che avrebbe bisogno di una massiccia dose di fosforo (sempre che funzioni)...

"Una delle quali anzi, ritrovata in Afghanistan nel dicembre del 2001 e ritenuta fondamentale e decisiva, fu poi dimostrata falsa."

Altra cavolata. Persino le testate giornalistiche arabe hanno riconosciuto l'autenticità della videocassetta e le analisi dimostrano che l'uomo ripreso nei filmati (quelli originali, non quelli taroccati dai complottisti) è proprio Bin Laden.

"E Bush, sia pur con reticenza, dovette ammetterne la falsità."

Questo è il colmo. Cardini sta sognando o è sotto effetto di un altro vuoto di memoria.
E' un'affermazione inventata di sana pianta!

[...] "Che cosa pensare, dunque? Forse qualcuno di voi ricorderà un’«esternazione» dell’ex Presidente della repubblica e senatore a vita Francesco Cossiga apparsa fugacemente sul «Corriere della Sera» del 30 novembre 2007 e quindi passata a un «lancio d’agenzia» Ansa prima di venir completamente oscurata. Parlando di audiocassetta attribuita a Usama bin Laden, quella diffusa il 22 ottobre di quell’anno stesso in cui si formulavano minacce anche a Silvio Berlusconi, Cossiga affermava che si sarebbe trattato nientemeno che di «un videomontaggio realizzato negli studi di Mediaset a Milano".

"Completamente oscurata" dice. Eppure l'"esternazione" di Cossiga a cui si riferisce è ancora on-line in bella mostra.
Ma davvero uno storico può arrivare a dire idiozie di questa portata?
Può prendere sul serio le esternazioni di Cossiga che amava burlarsi di mezzo mondo?
Oddio... è anche vero che il film Zero, tanto decantato da Cardini, utilizzava cartoni animati per dimostrare l'esistenza di sistemi missilistici antiaerei nascosti sotto il prato del Pentagono.
Se quello è il livello, non ci meravigliamo che Cardini utilizzi le dichiarazioni del "Picconatore" invece che prove tangibili.

Sta di fatto che quando Paolo Attivissimo ha contestato l'affermazione di Cardini sulla presunta ammissione di Bush, tra i commenti pubblicati sul sito, lo storico ha risposto:

"Naturalmente, la Presidenza statunitense non ammise mai l’errore a proposito del preteso documento ritrovato il 9.11.29001 a Jalalabad in circostanze a dir poco strane e diffuso il 13.12 successivo dal Dipartimento di Stato, dopo essere passato al vaglio del Pentagono; e tantomeno confessò il falso. [...]"

"Naturalmente"?
Cardini ha detto una menzogna bella e buona e secondo lui questo è naturale?
Altro che storico. Da un tipo così non ci faremmo raccontare nemmeno la favola di Cappuccetto Rosso: potrebbe voler farci credere che il lupo era innocente e Cappuccetto Rosso una escort pagata da Bush per incastrarlo...

Ringraziamo Zibbì per la segnalazione.


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giovedì 15 settembre 2011

Wikipedia e 11 settembre: Vituzzu colpisce ancora

Mettetevi comodi...
questa Perla è lunghetta ma vi consigliamo di leggerla fino in fondo.

Avevamo altri argomenti di cui parlare oggi, ma quanto accaduto su Wikipedia in questi giorni ci costringe a cambiare la scaletta, per cui ci scusiamo se qualche interessante segnalazione sarà pubblicata in ritardo.

I fatti che esporremo dimostrano che le considerazioni che avevamo espresso nelle altre Wikiperle sono giuste, ed evidenziano che il tanto decantato meccanismo di auto-riparazione della Wikipedia italiana, basato sul consenso e sulla pluralità di contributi, è impotente di fronte all'arroganza di pochi individui in grado di controllarne e monopolizzarne i contenuti.

Vediamo cos'è successo.

Si avvicina l'11 settembre e il decimo anniversario degli attacchi terroristici del 2001 ed è pacifico che una delle voci più calde di Wiki diventi quella relativa agli "Attentati dell'11 settembre 2001" (link alla voce come si presentava alcuni giorni fa).

Il 7 settembre arriva l'amministratore Vito (Vituzzu per gli amici e i cumpari) di cui abbiamo già parlato in precedenti Wikiperle e cancella i collegamenti al blog 11-settembre, al sito e al documento Crono911 e al blog Undicisettembre.

Niente di così grave, a ben vedere.

Certo, si tratta dei principali siti (non complottisti) che trattano l'argomento 11 settembre in lingua italiana... certo, si tratta di siti amici di Perle Complottiste e sappiamo che Vituzzu ha il dente avvelenato per le figuracce che gli abbiamo inflitto... ma se il poveretto è riuscito ad avere convulsioni orgasmiche nel premere il tasto Cancella, un minimo di compassione deve indurci a concedergli questo momento di massima libidine.
Però Vituzzu non si ferma qui.
Oltre ogni aspettativa si precipita anche a inserire 11-settembre e Crono911 nella Black List, ovvero la lista in cui finiscono i siti che si fanno auto-promozione attraverso Wikipedia, in genere siti commerciali o amatoriali di nessuna utilità.

Ecco lo shot dell'intervento di Vituzzu:

La Black List di Wikipedia è una forma di censura molto estrema e uno deve fare qualcosa di grave per meritarsela.
Possiamo capire che ci siamo finiti noi di Perle (ricordate?) visto che non ci siamo mai risparmiati nel contestare e ridicolizzare le malefatte di certi utenti e amministratori - Vituzzu compreso - i quali per meglio sottrarsi alle critiche hanno pensato bene di censurare ogni riferimento al nostro blog... ma Crono911 e 11-settembre che cosa hanno fatto di male per finire nella black list?
Quelli se ne stavano tranquilli per i fatti loro, l'unica colpa che avevano è di essere nostri amici.

Ma cari lettori, non vi arrabbiate.
Concedete a Vituzzu anche quest'altro momento di libidine, in fin dei conti un'occasione simile non gli si presenterà prima di altri 10 anni, avrà pur diritto a provare questa sensazione ogni tremilaseicentocinquanta giorni e passa.
Che caspita! Mica è come noi comuni mortali che usciamo e ci divertiamo; no, Vituzzu trova la sua più alta realizzazione nel presidiare il suo orticello su Wiki, assieme ai vari cumpari e cumparielli virtuali.

In compenso si è guardato bene dal mettere in Black List anche Undicisettembre.

Paolo Attivissimo è un osso duro, è giornalista, scrittore... proteste e reazioni non sarebbero mancate, e Vituzzu è uno di quelli che preferisce colpire chi ha meno possibilità di difendersi, e gli piace farlo zitto zitto, nell'ombra e alla schiena, sperando che non se ne accorga nessuno...

Questa volta però gli è andata male.
Nella pagina di discussione, infatti, interviene Brain Use che apre un paragrafetto titolato Crono911 e manifesta il suo disappunto:

"Si tratta dell'unica ricostruzione passo passo disponibile in italiano degli eventi di quel giorno. La pagina delle fonti di riferimento conta oltre 900 riferimenti precisi (http://space.crono911.net/EBook/Fonti.html) Altro che "brutta copia" del Commission Report. Tra l'altro, qualche amministratore di passaggio mi spiegherebbe gentilmente perché crono911 e 11-settembre.blogspot.com risultano in black-list? --Brain use (msg) 21:31, 7 set 2011 (CEST)".

E' davvero significativo che Brain Use, uno degli autori del blog Undicisettembre, anziché contestare l'eliminazione del link a quel blog abbia deciso di intervenire in difesa di Crono911.
In effetti ha ragione.
Crono911 (vi consigliamo di scaricarlo se non l'avete già fatto) è un libro in pdf di 183 pagine che contiene la più ampia, precisa e documentata cronologia dei fatti dell'11 settembre esistente in lingua italiana, comprese le schede biografiche di tutti i 19 attentatori e una serie di appendici e approfondimenti. Sono tutti dati documentati e referenziati con circa 700 riferimenti alle fonti che possono essere scaricate via Web (qui). Se cercate una fonte, un articolo di giornale, un rapporto dell'FBI... non dovete impazzire con Google e con i Bookmark, andate lì e consultate o scaricate quel che vi serve. Mica uno scherzetto da poco. Vi pare?
Dopo Brain Use, intervengono altri due utenti e questa volta si tratta di utenti "anziani" di Wiki.

Veneziano scrive:

"Devo quotare Brain: oggettivamente, Crono911 è fonte autorevole ed unica per ricchezza ed ampiezza unitaria di riferimenti; precisa documentazione tecnica, scientifica e giudiziaria; verificabilità dettagliata e trasparente delle fonti e delle ricostruzioni di merito (e inserire centinaia di riferimenti primari diverrebbe ovviamente improbo rispetto a fonte di revisione già presente, verificabile e unitaria; altrimenti, dovremmo cassare tutte le fonti non primarie da Wiki, cosa oggettivamente inattuabile). --Veneziano- dai, parliamone! 11:48, 8 set 2011 (CEST)".

E Ignis si rivolge direttamente a Vituzzu con una richiesta precisa:

"togli però intanto i siti dalla blacklist poichè non mi pare siano stati spammati e poi si può discutere se vadano messi in voce o meno (v.anche qui --ignis Fammi un fischio 19:03, 9 set 2011 (CEST)".

Infatti un conto è discutere se sia opportuno inserire o meno un determinato link in una determinata voce, ben altro è censurare il lavoro di chi non ha fatto nulla per essere censurato. Abbiamo quindi tre Wiki-utenti, due dei quali anziani, che disapprovano la condotta di Vituzzu e nemmeno uno che l'approvi.
Secondo le regole di Wiki, basate sul consenso, tanto dovrebbe bastare per indurre Vituzzu a tornare indietro sui suoi passi e a ricercare una soluzione condivisa.
E invece Vituzzu persevera caparbiamente nella sua decisione e lascia tutto come sta e né Veneziano, né Ignis, né altri si azzardano a intervenire materialmente.
Quindi un singolo individuo, abusando della "carica" di amministratore, ha imposto la sua decisione contro il parere degli altri utenti intervenuti. Possiamo ben immaginare le ragioni (timore di ritorsioni?) per cui nessuno reagisca.

Ma leggiamo come si giustifica Vituzzu:

"Sì, sono sempre nostre valutazioni, dire "t'oh ci sono 732 fonti -> è il migliore" è sempre nostro giudizio, perché per dirlo bisogna mettersi a leggere tutto il papello e vagliarne tutte le fonti ed anche allora ci troveremmo a dover dare o meno un giudizio che non ci tocca".

Ma com'è? Se Veneziano o Brain parlano di oggettività sono "valutazioni" personali, se le "valutazioni" sono di Vituzzu diventano oggettive.

Bell'esempio di (dis)onestà intellettuale...

E poi che significa quello che dice? Il valore di un lavoro di quel genere sta proprio nell'indicazione delle fonti per ogni singola affermazione, è questo che consente di sapere dove si trova un determinato riferimento a un determinato fatto.
E' la differenza tra perdere giorni (se non mesi) a cercare una fonte e avere il lavoro già bello e pronto.

Ma Vituzzu continua:

"Ad ogni modo non è che attacca assai dire che le fonti complottiste sono peggio, quelle non sono fonti affatto. Non è che siccome Mazzucco ignora che un banale vetro al quarzo scherma gli UV questo giustifica automaticamente perle che chiama "arabi" gli iraniani."

Che c'entrano Perle e Mazzucco con Crono911 e 11-settembre? Allora abbiamo proprio ragione a pensare che Vituzzu abbia colpito Crono911 e 11-settembre perché sono siti amici di Perle!

Prima ha sbattuto noi in Black List, poi i nostri amici. La prossima mossa quale sarà? Scioglierà nell'acido le nostre Perle?

Vituzzu inizia anche a farfugliare pur di difendere le proprie posizioni.
L'affermazione che ci attribuisce sugli iraniani "arabi" da dove spunta?
E' almeno la quarta o la quinta volta che Vituzzu, quando c'è da parlar male di Perle Complottiste, dice che noi avremmo scritto che gli iraniani sono arabi.

Ma noi non abbiamo mai scritto nulla del genere. Non abbiamo mai nemmeno dedicato una Perla all'Iran o agli iraniani. Soltanto in questa Perla abbiamo scritto:

"Ahmadinejad e la teocrazia iraniana piacciono a molti, da questa parte del mondo. Piacciono soprattutto agli amici del neonazismo arabo, corrente ideologica molto gradita negli ambienti antisemiti."

E quindi? Abbiamo detto che i neonazisti arabi adorano Ahmadinejad e la teocrazia iraniana.
Infatti li accomuna l'antisemitismo. Non abbiamo mica scritto che gli iraniani sono arabi.
Vabbè, problemi di Vituzzu (e del suo oculista) che continua a balbettare patetiche giustificazioni:

"Ripeto, ancora una volta, perché c'è bisogno di questi bignami anonimi (e leggendo certe pagine noto un simpatico pov [il suo invece non è un POV] messo lì forse solo per colore) piuttosto che ricorrere alle fonti originali? Se ogni passo è puntualmente referenziato allora è facile risalire all'originale, se invece non lo è allora direi che si debba cassare il tutto senza discutere."

In altre parole, Vituzzu sta dicendo: leggetevi pure Crono911 (quant'è umano...) e sfruttate pure le fonti originali che vi sono elencate, basta che non nominiate Crono911.
E' proprio carino, nevvero?

Pensate che quando su Wikipedia misero su la pagina della cronologia degli attentati dell'11 settembre, indovinate che fonte utilizzarono?
Crono911... la voce fu creata dall'utente/amministratore Sannita e questo è uno shot della sua bozza realizzata nel 2006 (quando apparve la prima edizione di Crono911:

C'erano pure i ringraziamenti a Crono911.

Era quindi dal 2006 che Wiki ospitava i link a Crono911, da quando quel testo fu utilizzato per la prima stesura delle voci, a tutto vantaggio dei lettori che hanno difficoltà con l'inglese o che non riescono a trovare le fonti originarie di molti dettagli. Altro che spam.

E oggi Vituzzu sbatte tutto in Black List, compreso il blog di Henry, perito balistico, consulente della Rai e autore di ricerche e approfondimenti che non hanno eguali in Italia.

Li definisce bignami anonimi... eppure i loro autori sono tutti indicati con nome, cognome e curriculum. Sapete qual è la cosa più buffa? Gli autori di Crono911, Undicisettembre e 11-settembre hanno tutti un nome e cognome e hanno perfino pubblicato il proprio curriculum... il vero anonimo, in questa faccenda, è proprio lui: Vituzzu! Niente più che un nick, nemmeno un indirizzo mail al quale contattarlo!

E non finisce mica qui.

Leggete cosa scrive ancora il cumpariello per rispondere a un utente che lo contesta:

"Converrai con me che sia tempo perso mettersi a discutere con un utente che s'è iscritto solo per difendere quel link e che questo stesso fatto è indice di una certa volontà promozionale. --Vito (msg) 21:10, 9 set 2011 (CEST)".

Dunque, secondo Vituzzu il link a Crono911 è promozionale (poco importa che stia lì da cinque anni, poco importa che Wikipedia lo abbia utilizzato per scrivere le voci sull'11 settembre...).
Se nessuno contesta le sue decisioni, vuol dire che ha ragione lui.
Quando arriva qualcuno a contestarlo (e abbiamo visto che sono diversi) questa sarebbe la dimostrazione di una volontà di promozione, quindi ha ragione lui.

Insomma, Vituzzu ha sempre ragione.
E noi ci chiediamo: ma un utente o un lettore che non è d'accordo con lui, cosa deve fare per manifestargli il suo disappunto?
Sarà pur libero di utilizzare le pagine di discussione di Wikipedia, o deve incatenarsi sotto l'Altare della Patria e fare lo sciopero della fame?
Come si fa a far funzionare la regola del consenso, se nessuno può esprimere il proprio dissenso?

Questi sono veri e propri metodi mafiosi.
Ma cumpare Vituzzu non finisce di stupirci. Leggete infatti quest'altra:

"Qualcuno che s'iscrive solo per propugnare la causa del sito non penso ne sia troppo lontano, specie se ha una certa conoscenza dei meccanismi di wp, ma di questo me ne occuperò come admin in altra sede. --Vito (msg) 21:25, 9 set 2011 (CEST)"

Cogliete la minaccia?
Vituzzu non ammette che qualcuno si iscriva a Wiki per manifestare dissenso nei confronti delle sue azioni.
Un lettore che legge qualcosa che non va, non può dissentire, non può esprimere la propria opinione, deve accettare pedissequamente il verdetto di Vituzzu.
Ma Wikipedia non dovrebbe essere al servizio dei lettori?
E come fa a sentire la voce dei lettori se Vituzzu non consente loro di esprimerla e addirittura insinua velate minacce ("me ne occuperò come admin")?

Che succederà adesso a quel povero utente che ha osato contestarlo? Vituzzu rintraccerà il suo IP e lo aspetterà sotto casa con la lupara?

Quando noi abbiamo cominciato a dire che la Wikipedia italiana non è né libera, né tantomeno democratica, avevamo fondati motivi per dirlo ed è sempre più evidente che su Wiki i diritti e i doveri sono uguali per tutti ma per qualcuno (come Vituzzu) sono più uguali degli altri.

Andiamo avanti:

"che vi siano simpatiche opinioni personali dell'autore è oggettivo, per fare qualche esempio: pag. 145, pag. 156 (questa è in particolare un'elegia delle opinioni di chi l'ha scritta), ma poi la perla più preziosa:« L'orario dell'impatto secondo il Commission Report (pag. 10) è le 9:37 e 46 secondi. Proiettando al suolo la rotta ricavata dall'FDR (“scatola nera”) e sincronizzandola con i dati radar, abbiamo determinato che l'orario dell'impatto va spostato di almeno 7 secondi: alle 9:37:53. »(pag. 73)
devo necessariamente commentare? Prima di leggere 'sto capolavoro pensavo fosse salvabile il malloppo ma ora direi che non ci possano essere dubbi."

Dunque, Vituzzu dice che Crono911 non è salvabile perché contiene opinioni personali (cita le pagine 145 e 156) e perché fa una stima dell'orario dell'impatto del Volo 77 che differisce di sette secondi rispetto a quanto affermato nel Commission Report.

A parte il fatto che il povero Vituzzu è dovuto arrivare a pagina 145 per trovare un'opinione personale... a parte il fatto che la lettura delle due pagine citate non mostra nulla di strano... ma dove sta scritto che uno non possa scrivere una considerazione personale in una propria opera?
L'importante è che i fatti siano documentati e referenziati e quindi verificabili.
Eventuali ulteriori considerazioni si possono condividere o meno, non certo censurare (che dev'essere proprio un pallino di Vituzzu).
Infatti Crono911 contiene anche sezioni di approfondimento e di riflessione su determinate tematiche, per cui è pacifico che ci siano considerazioni dell'autore, come avviene in qualsiasi testo.

E passiamo a questa faccenda dei sette secondi.

L'autore di Crono911 indica nella cronologia (pag. 73), come orario dell'impatto, esattamente quello scritto nel Commission Report con tanto di riferimento alla relativa pagina (pag. 10).
Quindi il dato riscontrato e indicato è quello della fonte più qualificata oggi disponibile.

Poi aggiunge (in una nota a parte) che in base ai propri calcoli quell'orario andrebbe spostato di 7 secondi.
Beh? Che ha fatto di male? L'importante è che abbia indicato correttamente l'orario referenziato con tanto di riferimento alla fonte.
Se poi ritiene di voler aggiungere una propria valutazione, sforzandosi di precisare che di questo si tratta, che male c'è?

Il lettore ha a disposizione il dato ufficialmente accreditato con relativa indicazione della fonte, e una nota in cui è spiegato che l'autore ha fatto una valutazione leggermente differente.
Più trasparente di così!

Ma giusto per zelo, abbiamo chiesto lumi direttamente a John, che così risponde (grassetti nostri):

"L'istante preciso dell'impatto non è mai stato determinato con certezza. Infatti il Commission Report puntualizza di aver solo stimato l'orario, come è precisato a pag. 461 nota 154 del Report. L'NTSB, l'organo tecnico incaricato dell'analisi dell'FDR ("scatola nera") era riuscito a estrapolare i dati di volo fino alle 09:37:44 e pertanto aveva fissato l'orario di impatto alle 09:37:45. Successivamente si resero disponibili i dati radar del tracciamento primario del Flight 77 e sulla base di essi il Commission Report stimò l'orario di impatto alle ore 09:37:46, che è diventato l'orario ufficiale dell'impatto. Tuttavia questo orario non era compatibile con i dati altimetrici del terreno sorvolato, come ben sa chiunque abbia seguito l'acceso dibattito che si sviluppò tra debunker e complottisti. Con l'aiuto di alcuni volenterosi, unendo tutti i punti di localizzazione memorizzati nell'FDR ottenemmo il disegno della rotta del Flight 77 a partire dal rullaggio sulla pista di decollo. Sovrapponendo quella rotta a una carta geografica, si evidenziava che alle 09:37:44 (ultimo dato all'epoca disponibile dell'FDR) l'aereo si trovava ancora a vari secondi di volo dal Pentagono. Sincronizzando questi dati con quelli radar e sulla base della velocità del velivolo calcolammo che mancavano alcuni secondi di volo prima dell'impatto: almeno sette secondi in più rispetto all'orario stimato dal Commission Report. In ogni caso, trattandosi di una questione secondaria (7 secondi non cambiano nulla) non ritenni di appesantire il pdf con calcoli e dimostrazioni, mantenni l'indicazione stimata dal Commission Report con relativo riferimento e mi limitai a inserire una sintetica nota in cui davo conto della mia diversa valutazione (orario di impatto 09:37:53), per completezza informativa. Questo avveniva nel 2009. Ebbene, nel dicembre di quello stesso anno, grazie a nuove tecniche di estrazione dati che non erano disponibili nel 2004, i ricercatori americani sono riusciti a leggere anche la "fine del nastro" dell'FDR del Flight 77. Si è scoperto che i dati memorizzati sull'FDR arrivano fino alle 09:37:52. Un primo report è stato pubblicato nel dicembre 2009 (J. Farmer) e un secondo report (F. Legge e W. Stutt) è molto più recente, gennaio 2011. Nei prossimi aggiornamenti integrerò anche queste fonti su Crono911, ma resta il fatto che le conclusioni cui ero giunto erano corrette e oggi questo è un dato oggettivo che prescinde da qualsiasi interpretazione. Naturalmente il Commission Report è congelato al 2004 per cui è normale che non possa includere queste nuove evidenze, così come non può includere quanto è emerso nel processo Moussaoui e nei vari altri eventi successivi alla sua compilazione".

Non fa una grinza, con buona pace di Vituzzu che rimedia l'ennesima figuraccia.
E meno male che lui era in grado di valutare le fonti:

"[...] so valutare le fonti definite "serie"... --Vito (msg) 15:24, 11 set 2011 (CEST)".

E' evidente che in materia di 11 settembre Vituzzu sta a John come l'uomo di Neanderthal sta ad Albert Einstein, e questo è quel che succede quando purtroppo la clava è in mano agli ignoranti.

A proposito... leggete l'osservazione che gli fa l'utente Italofono:

"[...] è chiaro che non l'hai letto [Crono911], fin dall'inizio dicevi che era anonimo, in ultimo hai sostenuto che è anonimo perchè ci sono le iniziali. La realtà è che nome e cognome ci sono da anni...".

Secondo voi l'ha letto?

Ma torniamo a John e sentiamo cosa pensa a proposito del fatto che Crono911 è finito nella Black List di Wikipedia:

"Crono911 nacque per contrastare i complottisti che stavano dilagando - anche su Wikipedia - e si approfittavano del fatto che non c'era alcun testo in lingua italiana dedicato all'11 settembre. A tal proposito non ci scordiamo che Wikipedia ha ampiamente copiato da Crono911 ma Crono911 non ha mai copiato da Wikipedia. Oggi Crono911 non è più un documento di debunking, ma un testo informativo in lingua italiana che rappresenta una vera e propria guida ai fatti di quel giorno e alle relative fonti, arricchita da alcuni approfondimenti.

Ma anche Wikipedia è cambiata, riesce a controllare meglio le incursioni dei complottisti, e le voci sull'11 settembre, anche grazie alle segnalazioni di Perle, sono decisamente migliorate, per cui sotto questa prospettiva l'intera vicenda è irrilevante.

Però dovrebbe preoccupare seriamente la parte sana di Wikipedia, perché certi comportamenti arroganti e autoritativi minano i principi fondamentali dell'enciclopedia libera danneggiando la credibilità e il prestigio del progetto e dei tanti wikipediani che vi collaborano. Se un amministratore può impunemente imporre i propri capricci personali al resto della comunità, danneggia il progetto e soprattutto la dignità degli altri contributori. Ma questo è un problema dei Wikipediani, non certo di Crono911".

In effetti il problema riguarda un po' tutti quanti, perché una Wikipedia gestita in questo modo non è accettabile per nessuno.

Non è la prima volta che Vituzzu si comporta così. Ricordate quando eliminarono dalla vetrina le indecenti pagine sulla Corsica scritte dal suo cumpariello Montesacro? In quella circostanza Vituzzu dispiegò i suoi poteri di amministratore allo scopo di impedire che le pagine venissero rimosse, contro il parere della stragrande maggioranza dei wikipediani intervenuti nella discussione (link).

Il vero punto dell'intera questione, infatti, non è se Vituzzu abbia ragione o meno (e ha torto marcio) nel ritenere che Crono911 e 11-settembre siano inutili. E' una sua opinione.
Il fatto grave è che ha imposto la sua opinione contro il parere di tutti gli altri wikipediani intervenuti, ignorando gli utenti anziani e insultando (li ha perfino tacciati di intento promozionale) e minacciando ("me ne occuperò come admin") gli utenti che si sono iscritti per manifestare educatamente il proprio dissenso.

Noi di Perle pensiamo che sia arrivato il momento di valutare la possibilità di fare qualcosa di serio e concreto, per riportare Wikipedia nella disponibilità di tutti gli utenti di lingua italiana, che hanno diritto a una Wikipedia libera, trasparente e affidabile: Wiki non è di Vituzzu né di altri, è un bene comune.

Tutti coloro che la pensano come noi e che vorrebbero fare qualcosa per cambiare la situazione sono pregati di contattarci via mail, anche in forma anonima. Naturalmente l'invito vale anche per i wikipediani, compresi quelli che ci scrivono e quelli che ci hanno scritto in passato.

Ringraziamo i vari lettori che ci hanno segnalato la Perla, e che non possiamo citare singolarmente per via del numero troppo elevato.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

giovedì 8 settembre 2011

11 settembre: 2001 - 2011

Ci scusiamo con i nostri lettori se la Perla di oggi non è una vera e propria Perla, ma la pubblicazione coincide con il decimo anniversario della tragedia dell'11 settembre e riteniamo doveroso dedicare la home page, questa settimana, al ricordo di quel devastante evento e delle migliaia di persone che quel giorno non rientrarono alle proprie abitazioni, vittime innocenti della follia sanguinaria di terroristi guidati da un aberrante fanatismo religioso.

Abbiamo dedicato numerosissime Perle alle baggianate dei complottisti che tentano di insinuare dubbi sui fatti e sulle responsabilità di quella tragedia, animati da un fanatismo ideologico del tutto assimilabile.

C'è una differenza, certo.

I terroristi di Al-Qaeda combattono contro una civiltà alla quale non appartengono e che considerano un odiato nemico. Si immolano coscientemente per questo fine.

I complottisti odiano la stessa civiltà di cui fanno parte, la stessa civiltà che gli permette di vivere liberamente e di prosperare, approfittano delle tragedie come avvoltoi e sfruttano i vantaggi della società in cui vivono come sanguisughe.

Accusano il sistema giudiziario di essere complice o acquiescente nei confronti dei fantomatici cospiratori ma non esitano a chiedere protezione a quello stesso sistema quando vengono derisi per le loro corbellerie.

Affermano che i media sono al soldo dei padroni ma non perdono occasione per mettere in mostra se stessi e le proprie teorie su quegli stessi media.

Predicano ribrezzo per il sistema economico e finanziario ma fanno di tutto per mettersi in tasca i quattrini gabbati rifilando film, libri e spazi pubblicitari.

Ci sono siti in cui si sparla delle logiche del denaro mentre a margine appaiono i banner che pubblicizzano ogni sorta di prodotto commerciale e finanziario.

Nei forum dei complottisti, decine di esaltati esultano quando un programma televisivo o una testata giornalistica concede un pochino di spazio alle loro teorie.

Dopo dieci anni, sono ancora a questi livelli, con i cervelli bloccati su ipotesi di complotto definitivamente cestinate dalla storia, com'è dimostrato dai circa novanta principali eventi commemorativi che si terranno in USA nella sola giornata dell'11 settembre (copia di backup).

Nel nostro piccolo, dedichiamo questa home page alle vittime dell'11 settembre e un pensiero speciale alle centinaia di vigili del fuoco e poliziotti che diedero la vita per salvare la gente intrappolata nelle Twin Tower.

Il loro sacrificio segna l'incolmabile divario tra la nostra civiltà e i nostri nemici: i terroristi immolarono le loro vite per ucciderne altre; i nostri eroi sacrificarono le proprie per salvarne altre.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

giovedì 1 settembre 2011

Wikipedia, Arrigoni e HKulture

Il 14 aprile 2011 Vittorio Arrigoni, un attivista filopalestinese che operava nella famigerata Striscia di Gaza, veniva rapito da un gruppo integralista islamico salafita.

I salafiti sono una delle frange più estremiste nell'ambito del pensiero islamico in quanto ripudiano qualsiasi sistema politico o economico nel presupposto che la società debba basarsi esclusivamente sui precetti della religione islamica.

Per i salafiti, socialisti, comunisti e capitalisti pari sono: infedeli corrotti da abbattere. Sotto questa prospettiva, Arrigoni era una minaccia perché il suo aiuto alla causa palestinese veniva interpretato come una forma di propaganda dell'ideologia comunista tra la gente islamica.

Nel gennaio 2011 era stato portavoce di una protesta dei giovani palestinesi indirizzata non solo contro l'occupazione israeliana ma anche contro il regime di Hamas che governa la Striscia, circostanza che può aver contribuito a renderlo un ospite troppo ingombrante.

Il 15 aprile un blitz di forze paramilitari palestinesi fedeli ad Hamas permetteva di irrompere nel rifugio in cui era nascosto, ma il corpo di Arrigoni veniva trovato senza vita: strangolato dai suoi carcerieri.

Alcuni responsabili del sequestro e dell'uccisione venivano catturati nei giorni seguenti, altri restavano uccisi.

Pertanto non vi è alcun dubbio sul contesto in cui è maturata la tragedia né sui suoi responsabili.

Nonostante questo non sono mancate le solite teorie complottiste che cercano di dare la colpa a Israele e al Mossad: evidentemente a qualcuno brucia troppo che Arrigoni sia stato ucciso da appartenenti alla stessa gente per la quale si prodigava.

A quel punto succede che qualche volenteroso pensa bene di creare una voce su Wikipedia dedicata ad Arrigoni. La pagina viene creata il 15 aprile del 2011, come si può verificare nella cronologia della voce.

Non c'è dubbio che Arrigoni meritasse quella voce: a prescindere da qualsiasi giudizio politico o ideologico sul suo operato, è stato pur sempre un attivista sequestrato e ucciso in una delle zone più calde del mondo e la sua morte ha provocato significative reazioni a livello internazionale.

E' "enciclopedico" senza "ma" e senza "forse", certamente molto più di quanto lo siano centinaia di altre ridicole voci wikipediane.

Difatti, a nostro avviso, un'enciclopedia - a prescindere da tutti i cavilli e controcavilli che i wikipediani si autoimpongono per poi derogarvi a piacimento - deve essere innanzitutto ed essenzialmente UTILE a chi decide di consultarla per attingervi informazioni (attendibili...) su un argomento che evidentemente non conosce o vuole conoscere meglio.

Nel momento stesso in cui diventa probabile che un certo numero di persone possa voler ricercare informazioni su un determinato argomento o un determinato personaggio, quell'argomento e quel personaggio diventano enciclopedici (almeno in base al criterio di enciclopedicità che dovrebbe avere un'enciclopedia gratuita e online).

Non è una cosa difficile da capire, eppure i wikipediani si azzuffano da anni sulla questione senza venirne mai a capo.

Ma non scordiamoci - ne abbiamo parlato in precedenti Perle - che su Wikipedia anche le voci delle vittime e dei caduti per opera del terrorismo hanno rischiato la cancellazione: "in fin dei conti si trovavano solo nel posto sbagliato al momento sbagliato" argomentava qualcuno...

Ecco quindi che anche per Arrigoni si è aperta una vera e propria battaglia tra wikipediani favorevoli al mantenimento della voce e wikipediani contrari, con tanto di appelli e propaganda che imperversavano su blog, siti Web e organi di informazione.

A ben vedere dietro la battaglia per il mantenimento della voce si nascondevano altre ragioni rispetto a quella della "enciclopedicità": il timore (o la speranza, secondo i punti di vista) che la pagina di Arrigoni diventasse una pagina di propaganda filo-palestinese e anti-israliana e una cassa di risonanza per teorie complottiste senza capo né coda.

E in effetti le discussioni a margine della voce dimostrano che il tentativo c'è stato e la voce online al momento in cui scriviamo questa Perla (copia archivio) evidenzia che le perplessità non erano infondate.

Partiamo proprio dalla voce.
Cosa dovrebbe contenere una voce su un personaggio come Arrigoni?
I suoi dati anagrafici, una sua fotografia (meglio neutra), una breve biografia che ne illustri il percorso di vita e il suo pensiero e ovviamente una sintetica ricostruzione della vicenda del rapimento, del blitz, della cattura e/o uccisione dei responsabili. Non guasta un accenno alle principali (ovverosia significative) reazioni internazionali. Il tutto, ovviamente, corredato da fonti e riferimenti che consentano il riscontro di quanto illustrato nella voce.

Pensate che ci siano riusciti? Niente affatto.

Al posto di una foto di Arrigoni c'è un disegno che - a prescindere dal pregio e dalla qualità della vignetta - ha un marcato sapore ideologico e propagandistico, con tanto di dita sollevate a indicare la V di vittoria. Per carità: il disegno potrebbe (forse) andar bene come nota di colore che renda l'essenza della vita di Arrigoni e degli ideali per cui ha sacrificato la vita; potrebbe (forse) andar bene come tributo a un italiano ucciso per una causa condivisa da molti altri connazionali.
Ma come immagine di apertura di una pagina biografica proprio non ci sta.

Nel corpo della voce, poi, non si fa alcun cenno alle operazioni della polizia di Hamas che hanno portato all'uccisione o alla cattura dei suoi sequestratori e assassini: un particolare di non poco conto, visto che la loro identità e le loro ammissioni rappresentano un elemento fondamentale per riconoscere il contesto e le responsabilità della sua uccisione.

La lacuna offre spazio a chi sostiene inverosimili ipotesi complottiste e qui veniamo alla pagina di discussione della voce, nella quale spicca l'apparizione di un certo HKulture che ha tentato in ogni modo (con interventi chilometrici e noiosissimi) di inserire riferimenti alle teorie che accusano Israele e il Mossad dell'uccisione.

Leggiamone qualche stralcio:


Ciao! Stavo proprio ora leggendo la biografia di Arrigoni ... vorrei umilmente darvi dei suggerimenti se è possibile.
(...)
Per quanto riguarda la sua morte. Così come è scritta, sembra che i responsabili della morte di Arrigoni siano senza ombra di dubbio membri salafiti. Ma ci sono molti lati oscuri a riguardo, che secondo me dovrebbero essere messi in evidenza sin da ora. Un dato oggettivo, che getta molte ombre sull'accaduto, è senza dubbio il fatto che Arrigoni sia stato ucciso prima dello scadere delle 30 ore...il che non ha senso, se lo scopo era ottenere la liberazione di alcuni prigionieri.

HKulture scriveva il 25 aprile 2011, sei giorni dopo che le forze di Hamas avevano rintracciato e ucciso alcuni dei sequestratori e ne avevano catturati altri, per cui non c'era più alcun dubbio sulla responsabilità dell'uccisione di Arrigoni.
Che c'è poi di strano che Arrigoni fosse stato ucciso prima dello scadere dell'ultimatum?
A parte la possibilità che l'uomo sia stato ucciso proprio nel corso del blitz al covo dov'era tenuto nascosto, non è certo la prima volta che una banda di rapitori chiede un riscatto per la liberazione di un ostaggio che in realtà è già morto.
L'obiezione di HKulture è quindi senza senso ed evidenzia la sua volontà di inquinare la voce con teorie complottiste anti-israeliane.

Pensate che l'abbiano subito messo all'angolo su Wiki?
No no.
Come potrete leggere nella discussione, lo hanno invitato a mettere mano alla voce!

Fortuna che interveniva un altro Wikipediano, Cotton (segno che gli amministratori non sono solo "cumpari" ma sanno anche fare bene), a mettere i puntini sulle i:

Molto molto contrario ad inserire in voce ipotesi di tipo sostanzialmente complottista sulla morte di Arrigoni che non hanno alcun fondamento concreto e che sbilancerebbero la voce in senso POV.--Cotton Segnali di fumo 10:30, 25 apr 2011 (CEST)

L'intervento di Cotton, infatti, induceva alla riflessione e veniva supportato da altri Wikipediani, con grande disappunto di HKulture che già aveva l'acquolina in bocca (o meglio sulla tastiera) per quanto si accingeva a scrivere.

Illuminante anche la stroncatura di Veneziano:

Mah, sono perplesso. Guardiamo appunto i dati di fatto, riscontrati a livello internazionale. Allo stato, la stessa Hamas, gli stessi Salafiti, tutti i servizi di intelligence internazionali riconoscono esplicitamente che è stata una ben precisa e espressamente individuata cellula operativa salafita ad organizzare ed eseguire l'operazione. Questi sono i dati di fatto, riscontrati e comprovati oggettivamente. Che poi per alcune ore si sia provato, in alcuni ambienti ritenuti estremisti anche tra i fondamentalisti, ad attribuire in una maniera completamente priva di prove o riscontri oggettivi la "responsabilità" ad un misterioso complotto israeliano (più che statunitense, più che austriaco, più che ecuadoregno), è, allo stato dei fatti oggettivi, un mero gioco di fantapolitica nella migliore delle ipotesi, o un tentativo consapevole di disinformazione da parte di quei gruppi nel caso peggiore (e più probabile, secondo molti commentatori). Come tale, ricadrebbe comunque nel POV e nell'ingiusto rilievo, e non vedo perchè dovremmo farvi da grancassa. Quando e se vi saranno riscontri oggettivi di tali asserzioni, li riporteremo nel dettaglio; ma al momento siamo proprio a livello del gossip politico di cattivo gusto ("conosco un gruppo che conosce un altro gruppo che avrebbe detto che..."). My two cents. Veneziano- dai, parliamone! 17:03, 27 apr 2011 (CEST)

Uno dei sostenitori di HKulture non si arrendeva:

Ok, io dico solo: queste voci sono evanescenti? Non le menzioniamo. La ricostruzione "ufficiale" è certa? No? Allora non presentiamola come tale. --Pequod76(talk) 17:21, 27 apr 2011 (CEST)

Pequod76 ha il tipico piglio del complottista: di fronte a un'evidenza schiacciante, con tanto di arrestati, lui parla di "ricostruzione ufficiale"!
Ma quella "ricostruzione ufficiale", come la chiama lui, non è certo una velina del governo israeliano ma sono fatti incontestabili avallati dai palestinesi di Hamas!
E' proprio vero che ai complottisti non va mai bene niente, quando la verità dei fatti non coincide con i propri desideri.

HKulture tornava alla carica il 29 aprile:

Ma non è necessario fare discorsi o ragionamenti complicati, perchè non tocca a noi cercare il colpevole del delitto Arrigoni. Nostro compito è testimoniare i fatti così come sono ora. In futuro, se ci saranno novità, aggiorneremo la voce. Il ragionamento, in realtà, è molto più semplice e anche il modo in cui si dovrebbe procedere dovrebbe essere più semplice. La domanda che tutti ci poniamo, fondamentale, è: "Chi ha ucciso Arrigoni e perchè"

Bellissima. Prima dice che "non tocca a noi cercare il colpevole" poi dice "la domanda che tutti ci poniamo, fondamentale, è: chi ha ucciso Arrigoni e perché".
Del resto i complottisti hanno questa innata capacità di contraddirsi nel giro di due frasi.
Sta di fatto che quella domanda è cara solo a HKulture e ai suoi amichetti, perché tutto il resto del mondo ha già una risposta: certa, documentata e senza ombre.

L'unico fatto certo per ora sono i dati relativi alla morte di Arrigoni, cioè i FATTI ben testimoniati sui giornali (ed è da quelli che dovremmo partire).

Accidenti. Ecco che i giornali diventano di colpo attendibilissimi. Ma solo sulla morte di Arrigoni, che secondo HKulture è l'unico dato certo.
L'uccisione e la cattura dei responsabili del sequestro, evidentemente, per HKulture non è un dato certo. Se lo sono inventato i palestinesi, secondo lui...

(...) A noi spetta solo dare spazio a tutte le interpretazioni, a tutte quelle ovviamente di spessore, ben spiegate e analizzate. Per esempio, ultimamente, c'è anche chi parla di un coinvolgimento del Mossad (...)

La lingua batte dove il dente duole. HKulture vuole a tutti i costi mettere in mezzo Israele e il Mossad. E' proprio il tipico complottista che se resta fermo con l'auto perché il serbatoio è a secco, accusa il Mossad di avergli fregato la benzina.

Se Wikipedia appoggia solo una tesi, allora sì che rischia di non essere neutra. Avrà abbracciato una tesi, avrà aderito e sostenuto solo una tesi. Si sarà schierata! Altro che neutralità!--HKulture (msg) 21:00, 29 apr 2011 (CEST)

Ecco, questo è il tipico ragionamento del wikipediano complottista. Un ragionamento che ha già fatto tanti danni a Wikipedia, come abbiamo visto nelle nostre numerose Wikiperle.
Secondo questo ragionamento, se il salumiere sotto casa si alza la mattina e dice che il Colosseo è stato costruito dai marziani, Wikipedia dovrebbe riportare quella tesi asetticamente, a fianco a quella secondo cui fu costruito dai Romani...
La neutralità deve riguardare le opinioni e i giudizi (Wikipedia non può scrivere che Roma è più bella di Firenze) non certo i fatti.

Ma chi è HKulture?
Pensiamo di averlo rintracciato.
Dovrebbe essere il curatore di questo blog:



e di questo profilo Facebook:


Ben visibile l'appello "Boicotta Israele".

Evidentemente tra le iniziative per boicottare Israele, rientra anche l'inserimento su Wikipedia di accuse infondate, anche a costo di assolvere i veri colpevoli dell'assassinio di Arrigoni.
Un comportamento caratteristico di tutti i complottisti.

Ringraziamo per le segnalazioni Cristina D. e C.C.


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