Per noi l'invito rivolto a Straker è quello di "puppare" un ciucciotto da lattante, perché le fandonie e le corbellerie propinate quotidianamente da Rosario Marcianò su scie chimiche, UFO ed NWO sono davvero roba ridicola e infantile.
Ma il cartello in bella mostra dal cockpit di un jetliner si deve all'iniziativa de Il Peyote, un simpatico blog anti-bufala che già da tempo è tra i nostri siti amici, e ad alcuni piloti di linea evidentemente stanchi delle idiozie del "comandante Straker".
La bellissima trovata goliardica è stata uno splendido modo di chiudere il 2009, un anno che ha già visto Straker ricevere tra le proprie mani il premio Perlone 2008.
Da qualche anno sul Web si sono affacciati e consolidati numerosi blog che affrontano il tema del complottismo con una forte carica di satira e umorismo, e ci piace pensare che Perle Complottiste, nato nella primavera del 2007, abbia dato un significativo contributo e impulso a questa tendenza, qui in Italia.
Abbiamo iniziato la nostra avventura, infatti, con la convinzione che il complottismo non meriti alcuna concessione sul piano dialettico e intellettuale.
Per quanto i complottisti pretendano di essere presi seriamente e di essere trattati e rispettati come interlocutori portatori di "idee alternative", essi restano irrimediabilmente un mucchio di buffoni e contaballe.
A dir poco. Perché spesso sono veri e propri criminali.
Essi, infatti, insultano e calunniano decine di migliaia di persone che ogni giorno fanno il proprio dovere e si assumono gravi responsabilità: piloti, militari, tutori dell'ordine, investigatori, vigili del fuoco, metereologi, controllori del traffico aereo, magistrati ecc.
Inducono o tentano di indurre la gente a credere che il terrorismo non esista, diffondono allarme sociale su problemi inesistenti (le fantomatiche scie chimiche) deviando l'attenzione dai veri problemi (degrado ambientale, inquinamento, depauperamento delle risorse), dissuadono i malati dal ricorrere alle cure mediche appropriate suggerendo loro di foraggiare veri e propri truffatori che promettono di curarli con bicarbonato e intrugli di ogni genere, ostacolano i programmi di assistenza sanitaria preventiva (vaccini, controlli periodici), sostengono la diffusione di sostanze stupefacenti e invitano alla disobbedienza civile, mettono in dubbio la verità storica di tragedie come quella dell'Olocausto.
E, spesso (se non sempre), esultano quando un nostro militare perde la vita in missione.
Il comune denominatore di tutti questi comportamenti è la distruzione della nostra società, e della nostra cultura storica.
Non è un caso che la stragrande maggioranza dei complottisti (se non tutti) sguazzi nei mari dell'estremismo (di destra, di sinistra, anarchico) e le eventuali eccezioni sono rappresentate da psicotici o truffatori che cercando di raggranellare quattrini a spese dei gonzi.
Il nostro lavoro di raccolta ed esibizione di tali comportamenti (abbiamo pubblicato più di 220 Perle) rappresenta una dimostrazione oggettiva e inattaccabile della fondatezza di queste considerazioni.
Oggettiva e inattaccabile, perché le nostre Perle citano e documentano quello che i complottisti dicono e fanno, fornendo i relativi link e shot.
Abbiamo dimostrato che il complottismo non è rappresentato solo da Mazzucco, Chiesa, Blondet: altri individui lo promuovono con altrettanta determinazione in luoghi insospettabili come le scuole, Wikipedia, ambienti politici e istituzionali, organizzazioni umanitarie, culturali e ambientali.
Quando abbiamo iniziato questo percorso eravamo davvero in pochi, come pochi erano i siti di debunking (preziosissimi, ma ancorati a questioni tecniche e a tematiche ristrette).
Oggi contiamo qualche decina di siti e blog attorno ai quali ruotano centinaia di volenterosi.
Siamo e resteremo ben poca cosa rispetto al fiume di complottisti che inonda ogni angolo del Web, ma ci siamo e chi ha sale in zucca sa trovarci.
Grazie Peyote, grazie ai piloti del jetliner, e complimenti !
giovedì 7 gennaio 2010
Straker... puppa!
ore 08:07
Etichette: Il Peyote, Marcianò Rosario, Scie Chimiche, Straker