Il giusto riconoscimento è stato tributato dai nostri lettori che evidentemente hanno ritenuto di onorarlo ancora per le innumerevoli corbellerie complottiste a base di nanoparticelle, palle da bucato lavanti, telefonini cuocicervello, bufale mediche, o ancora signoraggio e fantomatiche morti sospette che Grillo ha dispensato e continua a dispensare nei suoi spettacoli e sulle pagine del suo blog e dei sui libri.
Dai nostri pannelli di controllo abbiamo seguito la competizione passo dopo passo e sin dall'inizio abbiamo capito che sarebbe stata una corsa senza storia: Beppone ha staccato subito tutti gli altri concorrenti e ha mantenuto un notevole margine di vantaggio fino alla fine, totalizzando ben il 41,15% delle preferenze, seguito dall'intramontabile Giulietto Chiesa che è riuscito a spuntare un dignitoso secondo posto con il 25,77% dei voti.
Rosario Marcianò ha conquistato il terzo posto con il 15,38% mentre Massimo Mazzucco e Maurizio Blondet si sono piazzati all'ultimo posto racimolando appena l'8,85% di voti.
Eccovi lo screenshot con le percentuali ottenute dai concorrenti:
I risultati di questa edizione confermano che il complottismo è in una fase di inesorabile declino, soprattutto per quella "vecchia guardia", ben rappresentata da Massimo Mazzucco, che si è giocata ogni credibilità parlando di cariche esplosive al World Trade Center e missili al Pentagono.
L'attenzione mediatica è decisamente calata e in ogni caso sempre più spesso tratta questo filone come un vero e proprio fenomeno da baraccone.
Non resta allora che congratularci con Beppe Grillo e consegnargli finalmente il meritatissimo attestato del Perlone 2015, nona edizione del premio più ambito dai complottisti:
Ringraziamo tutti i lettori che hanno partecipato al voto e stiamo a vedere che Perle, Perlotte e soprattutto Perloni ci porterà il 2016.
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