La notizia è sconvolgente: il Vaticano ha inviato nello spazio una sonda spaziale, in gran segreto.
Ma i segreti, si sa, non possono reggere di fronte alle penetranti capacità investigative dei complottisti. Sul sito Mario Rossi Network (www.mariorossi.net) leggiamo l'articolo "La realtà del Secretum Omega" scritto da un certo Luca Scantamburlo che ha svelato il misfatto.
L'articolo sostiene che negli anni 90 il Vaticano avrebbe inviato una sonda spaziale alla ricerca del decimo pianeta, Nibiru.
Il tutto sarebbe stato organizzato dal SIV, un servizio segreto del Vaticano.
Vediamo cosa dice:
"Che cos’è il cosiddetto “Jesuit Footage”? Chi scrive ha battezzato con tale espressione un breve e controverso filmato di circa due minuti.... proveniente dal materiale video realizzato da una presunta sonda spaziale segreta denominata “Siloe”, che sarebbe stata spedita dal Vaticano nello spazio remoto all’inizio degli anni ’90 con l’obiettivo di riprendere alcune immagini del fantomatico Nibiru, decimo pianeta del Sistema Solare... recapitato per posta nel 2001 a Cristoforo Barbato (un ricercatore indipendente membro della comunità ufologica italiana ed ex caporedattore di alcune riviste di settore)... La fonte di questo materiale? Un padre Gesuita operante a Roma presso la Santa Sede all’interno di una struttura d’intelligence denominata Servizio Informazioni del Vaticano, in breve SIV..."
Tutto chiaro, no? Il Vaticano ha lanciato una sonda spaziale segreta (probabilmente di notte, da Piazza San Pietro, mentre i romani dormivano...) per filmare il misterioso decimo pianeta.
E qualcuno dei servizi segreti vaticani, nel 2001, ha deciso di diffondere il filmato consegnandolo al tale sig. Barbato.
Nel 2001? Pare che Scantamburlo abbia le idee un po' confuse sulle date: in questo articolo su un sito inglese, riferisce che il filmato fu recapitato nel 2000, non nel 2001.
Parliamo di una delle scoperte più strabilianti dell'umanità e questo signore non ricorda nemmeno l'anno in cui fu recapitato il filmato...
Scantamburlo ribadisce il 2000 anche su altri scritti, come questo.
Ma sempre sul sito MarioRossi c'è un altro articolo del diretto interessato, tale Cristoforo Barbato, che scopriamo essere un giornalista della rivista Stargate (una rivista che parlava di UFO e storie simili e che guarda caso aveva chiuso i battenti nel 2001) e che spiega ben bene le cose:
"Nel 2000 lavoravo a Roma in qualità di redattore della rivista “Stargate”, dove pubblicai una serie di articoli inerenti le mie ricerche sulle apparizioni di Fatima e il famoso Terzo Segreto, i vari misteri coinvolgenti il Vaticano nonché le possibili implicazioni aliene delle stesse apparizione portoghesi avvenute nel 1917. In seguito alla pubblicazione iniziai a ricevere una serie di e-mail da un personaggio che si definiva un “insider” del Vaticano..."
Bene, adesso è più chiaro (si fa per dire): i contatti tra il gesuita e Barbato iniziarono nel 2000.
Leggiamo oltre:
"Nelle mail erano contenute delle informazioni interessanti, ed in una di esse mi fu preannunciato che molto presto avrei ricevuto del materiale tra cui un video, fattomi recapitare in seguito per posta, inerente l’osservazione del presunto decimo pianeta in avvicinamento al sistema solare. La ripresa sarebbe stata effettuata da una sonda spaziale inviata nello spazio remoto, facente parte di un programma spaziale avviato nei primi anni ‘90, denominato “Sìloe”"
Dunque, abbiamo semplicemente un "in seguito". Sarà 2000 o 2001? Boh.
Una cosa è certa: questo misterioso gesuita decide di rivelare una delle notizie più sconvolgenti degli ultimi decenni (esiste il decimo pianeta e il Vaticano ha inviato una sonda spaziale...) e non scrive alla CNN o al Corriere della Sera... no no... scrive a un semisconosciuto giornalista di una semisconosciuta rivista ufulogica e "fanta-alternativa" in via di chiusura...
Barbato prosegue, citando quanto gli fu riferito dal misterioso gesuita:
"Il Vaticano possiede e gestisce un radiotelescopio avanzatissimo... sito nello stato americano dell’Alaska... che è stato costruito nel 1990... una sonda inviata nello spazio remoto, inserita all’interno di un programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni ‘90 denominato SILOE, aveva fotografato un pianeta di dimensioni enormi in avvicinamento al sistema solare. I dati furono ricevuti in Alaska nel mese di ottobre del 1995... La sonda denominata “Siloe” prende il nome proprio dall’omonimo programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni ‘90... La sonda venne lanciata una volta ultimato il radiotelescopio ed effettuò la trasmissione delle riprese nel 1995..."
La tecnologia del Vaticano è davvero miracolosa, è il caso di dirlo.
Pensate, infatti, che la sonda spaziale della NASA Voyager-2 ci ha messo ben 12 anni per arrivare in prossimità di Nettuno (agosto 1989) mentre la sonda New Horizons lanciata nel 2006 per raggiungere Plutone (il pianeta più estremo del sistema solare) ci arriverà nel 2015, dopo nove anni di viaggio.
La sonda del Vaticano, invece, è partita nel 1990 e già nel 1995 aveva superato i confini conosciuti del sistema solare e trasmetteva filmati del "decimo pianeta"!
Badate bene: le sonde spaziali (almeno quelle usate sino ad oggi) non hanno un sistema di propulsione autonomo: sfruttano la gravità dei pianeti come fosse una fionda.
Ci sono precise ragioni tecniche e fisiche per questo.
Ma la sonda del Vaticano va oltre la tecnologia conosciuta e oltre le leggi fisiche:
"...la sonda è stata assemblata presso l’Area 51, disponeva di un motore a impulsi elettromagnetici e, una volta completata, fu collocata in orbita da un velivolo del tipo Aurora. La sonda non disponeva di calcoli e preindicazioni sulla traiettoria e ubicazione precise di Nibiru, per cui il suo scopo era di approssimarsi al pianeta correggendo la rotta il più possibile per poi riavvicinarsi al Sistema Solare ad una distanza tale da poter trasmettere dati e immagini al radiotelescopio segreto posizionato in Alaska"
Avete capito? In soli cinque anni questa sonda è andata a stazionare in orbita, poi è partita "alla cieca" per cercare il decimo pianeta, l'ha raggiunto, l'ha filmato, ed è tornata nel Sistema Solare.
Ha fatto andata e ritorno in meno di cinque anni!!!
Con gli "impulsi elettromagnetici"... e dopo essere stata immessa in orbita da un velivolo Aurora (che non esiste: è una leggenda creata negli anni 80 per nascondere i fondi destinati al programma segreto del bombardiere stealth B-2).
A quelle distanze, poi, già l'invio di fotografie costituisce una grossa sfida tecnologica (il segnale deve viaggiare per qualcosa come sei miliardi di chilometri), figuriamoci un filmato.
Non siamo riusciti a rintracciare il video: pare che sia stato ritirato per violazione di copyright.
In compenso siamo riusciti a rintracciarne alcuni fotogrammi sul sito Ufodigest.
Ve ne mostriamo uno:
Notate anche qui il copyright... che è davvero buffo.
Ma non s'era detto che il filmato è stato girato da una sonda del Vaticano?
Non s'era detto che era stato "trafugato" da un prete gesuita dei servizi segreti vaticani per diffonderlo all'umanità? Che ci azzecca il copyright di Barbato ???
E non è tutto: due minuti di filmato, viste le distanze in gioco, sono semplicemente ridicoli.
Se riprendete per due minuti la Terra da decine di migliaia di chilometri di distanza, non vedrete nessun movimento. E' come scattare una fotografia e proiettarla per due minuti !!!
Sarebbe davvero curioso vedere il filmato...
Insomma, tra Barbato, Scantamburlo e il sito MarioRossi ce n'è abbastanza per collezionare una serie infinita di Perle...
A proposito di MarioRossi... in realtà il sito risulta registrato (whois) a tale Gianfranco D'Angelosante... e indovinate un po'?
Altri non è che l'utente MRN di Luogocomune:
Tutto torna, alla fine...!
Ma adesso tenetevi forte: la storia del programma spaziale del Vaticano è verissima, e abbiamo ottenuto in esclusiva una foto che mostra la più recente astronave pronta al lancio da Piazza San Pietro:
Ringraziamo per la segnalazione: Maurizio V. da Locarno.
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