Ne avevamo parlato più di un anno fa, a proposito della sua allegra presenza sul sito Luogocomune (clicca qui per rileggere la nostra Perla) e finalmente DIGOS e Autorità Giudiziaria hanno oscurato il sito negazionista e revisionista Thule Toscana, con annessi e connessi.
Ottimo lavoro, ci auguriamo che segua anche una esemplare condanna per il responsabile di tanto squallore.
Uno dei nostri lettori ci ha riportato la notizia, pubblicata su L'Espresso Local, che a sua volta cita un articolo de Il Tirreno (screenshot).
Nell'articolo segnalato si fa direttamente riferimento a quello che avevamo scoperto ed evidenziato nella nostra Perla e veniamo citati direttamente (grassetti nostri):
"Al momento, lo si può solo dedurre attraverso le polemiche riportate da altri siti web, quale “Perle complottiste”, che riporta una foto dell’home page di Thule Toscana prima dell’intervento della Procura. In pratica, una antologia di scritti revisionisti, ma anche richiami alla razza. Così scrive il curatore del sito nell’introduzione alla sezione “foto”: «Ama e rispetta il tuo simile. Questa sezione di foto contiene immagini attuali di giovani europei, contiene pure immagini degli ani 30-40 che testimoniano la trasmissione dei caratteri ereditari con il susseguirsi delle generazioni. Non ci sembra necessario nessun “apporto” di altri caratteri! La perfezione esiste... conserviamola”».
APPELLO. Il responsabile del sito risulta inoltre uno dei firmatari di un appello affinché Robert Faurisson, revisionista storico e negazionista dell’Olocausto, potesse tenere una conferenza all’università di Teramo."
La circostanza ci lascia particolarmente soddisfatti, perché evidenzia il nostro ruolo di "museo" delle corbellerie e nefandezze scritte dai complottisti e dai loro soci (revisionisti, negazionisti, satanisti, pseudo medici alternativi, eccetera eccetera) e di indagine dei collegamenti e degli "incroci" che li riguardano, e dimostra in modo inequivocabile che noi siamo dalla stessa parte della barricata con la Giustizia e con la correttezza dell'informazione (troppo spesso inquinata in nome di una spensierata e creativa interpretazione del principio di libertà di informazione).
Dove portino incroci e collegamenti da noi individuati, nel caso di questo sinistro personaggio, traspare chiaramente proprio dalla Perla citata, e non abbiamo altro da aggiungere: a buon intenditor, poche parole...
Invitiamo i nostri lettori a inviare messaggi e mail di apprezzamento alle DIGOS di Livorno e di Arezzo e alla Procura di Arezzo.
Ringraziamo per la segnalazione "F.P.64".
Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.