Una delle caratteristiche ricorrenti dei complottisti e dei sostenitori di teorie alternative è quella che a cadenze più o meno cicliche si ripropongono argomenti che hanno tenuto banco anni addietro e che sono già stati abbondantemente smentiti.
Il meccanismo funziona così: il complottista Tizio spara una bufala, subito ripresa da Caio e da qualche altro migliaio di mattoidi. I debunker o altre persone di buona volontà si mettono al lavoro e con infinita pazienza sbugiardano la bufala. Tizio, Caio e gli altri complottisti abbandonano la bufala ormai insostenibile e ne sparano un’altra. Dopo un po’ di tempo arriva il complottista Sempronio che riporta in auge la bufala di Tizio come se fosse “l’ultima scoperta” e il ciclo riprende, all’infinito.
Il 21 maggio 2011 uno dei tanti siti di disinformazione complottista, ECplanet, ha pubblicato un “articolo” a firma di tale Edoardo Capuano che annuncia:
“Trovata in Canada una cura per il cancro, ma le big pharma fanno finta di niente”.
Capuano spiega che alcuni scienziati canadesi hanno scoperto che durante i test in laboratorio il dicloroacetato:
“ha ucciso le cellule del cancro dal polmone, mammella e cervello ed ha lasciato intatte quelle sane”.
E assicura:
“non vi è alcuna preoccupazione per gli effetti collaterali o gli effetti a lungo termine”.
Insomma, secondo Capuano il DCA sarebbe un farmaco in grado di stroncare alcune tra le più mortali forme di cancro, che si può assumere con la stessa tranquillità di un bicchiere d’acqua.
Si tratta peraltro di una scoperta recentissima, parola di Capuano, che infatti sottolinea:
“I ricercatori dell'Università di Alberta, a Edmonton, in Canada hanno trovato la cura per il cancro, la settimana scorsa, ma se ne parla pochissimo nei notiziari e alla TV”.
Certo che se ne parla pochissimo. Infatti la notizia non è “della settimana scorsa”, ma risale addirittura al 2007, come si evince dagli articoli pubblicati su Molecularlab e perfino sul Corriere della Sera (screenshot).
In che dimensione temporale vivono su ECplanet, per spacciare come nuova una notizia che risale a quattro anni prima?
Non c’è da meravigliarsene, in fondo. I complottisti vivono in una specie di coma paranoico che evidentemente provoca gravi ritardi cognitivi, non a caso spesso ragionano con la stessa logica di un bambino (pensate ai signoraggisti e al fatto che non riescono a capire perché una banconota da 100 euro, pur essendo un pezzetto di carta colorata, valga 100 euro).
Ad ogni modo, il dicloroacetato è l’ennesimo rimedio miracoloso contro il cancro spacciato dai complottisti, proprio come la cartilagine di squalo, il bicarbonato e altre amenità.
Come si evince chiaramente dalle fonti che abbiamo linkato e dagli stessi commenti su ECplanet, il DCA è stato studiato dalla scienza (che al contrario di quanto affermano i complottisti non esita a indagare sulle proprietà curative di qualsiasi sostanza o molecola) ma le sue effettive qualità terapeutiche in funzione antitumorale non sono ancora confermate né sono sufficientemente chiari gli effetti collaterali.
Un test preliminare su cinque pazienti ammalati di tumore al cervello ha dato risultati tutt’altro che promettenti: uno è deceduto, gli altri quattro potrebbero aver avuto qualche beneficio in termini di prolungamento di vita.
All’origine della bufala complottista sta un articolo pubblicato su New Scientist nel 2007: si trattava di un articolo che dava conto delle speranze e delle aspettative delle prime sperimentazioni del DCA su animali.
Il 16 maggio 2011 è stato pubblicato un secondo articolo che ha ridimensionato notevolmente tali aspettative.
Sul primo articolo è stato aggiunto un link al nuovo articolo, e per effetto della modifica l’articolo originario del 2007 riporta adesso la data del 17 maggio 2011 ed ecco che i complottisti, giocando sull’equivoco, spacciano per notizia nuova il vecchio testo dell’articolo del 2007, senza fare cenno al nuovo articolo.
Siamo alle solite: complottisti che giocano sporco e ingannano la gente speculando sulle tragedie altrui.
Si ringrazia Einemass per la segnalazione.