L'ultima frase della sintetica biografia (pubblicata sul sito complottista Megachip) è aggiunta da noi. Da tempo ci era stata segnalata la nuova sparata complottista di Ferdinando Imposimato, che dopo aver immaginato e teorizzato complotti e cospirazioni di vario genere, è approdato anche a quelli sulla tragedia dell'11 settembre 2001.
Cosa spinge persone che hanno maturato esperienze professionali di tutto rispetto, ad abbracciare le più astruse corbellerie?
La risposta sta nelle leggi statistiche.
Nel mondo vivono più di 7 miliardi di persone. Se ipotizzassimo che a un certo punto della propria vita, a una persona su mille capita che le rotelle iniziano a girare in modo strambo, otterremmo un totale di 7 milioni di complottisti, di ogni età, nazionalità, sesso, religione, professione ecc...
Può succedere a un ingegnere o a un pilota, a un professore o a un magistrato.
Imposimato è quindi un normale prodotto statistico, che nel caso di specie si è convinto che l'11 settembre sia opera degli americani (o che comunque gli americani abbiano permesso o favorito gli attacchi), al punto da presentare un ricorso al tribunale internazionale dell'Aja.
Non è chiaro se Imposimato sia riuscito o meno a preparare e consegnare il ricorso (non dovrebbe essere una cosa troppo difficile: a giudicare da ciò che dicono i complottisti, le prove del complotto sono sotto gli occhi di tutti), ma i più maligni sostengono che quando lo farà ce ne accorgeremo subito, perché sentiremo le risate e le sghignazzate dei giudici internazionali.
Del resto, dopo ormai 11 anni che i complottisti ci martellano gli zebedei con teorie, libri e film, era ora che le loro "prove inequivocabili" fossero esibite a un giudice, piuttosto che alla massa di decerebrati che affollano forum e blog "alternativi".
Ma leggiamo cosa ha scritto Imposimato in questo testo pubblicato in questi giorni in cui si celebra l'anniversario della tragedia (una copia di backup dell'articolo su Megachip può essere visionata a questo link):
Gli attentati dell'11/9 sono stati un'operazione globale di terrorismo di Stato consentita dall'amministrazione degli USA, che sapeva già dell’azione ma è rimasta intenzionalmente non reattiva al fine di fare la guerra contro l'Afghanistan e l'Iraq.
Esaggerato (con due g)!!!
Davvero pensi che gli USA non avrebbero trovato un pretesto più semplice di quello di ammazzare tremila concittadini e di distruggere mezza New York?
Questa tesi ricorda un po' quella di Mazzucco, secondo cui gli americani avrebbero fatto tutto il casino per risolvere i problemi di traffico attorno al World Trade Center... (link).
Orsù, non sono proprio i complottisti a sostenere che gli americani giustificarono l'ingresso nella Guerra del Vietnam con qualche cannonata (cosiddetto Incidente del Tonkino) sparata contro bersagli inesistenti?
Per dirla in breve, gli eventi dell'11/9 erano un caso di Strategia della Tensione messa in atto dai poteri politici ed economici negli Stati Uniti per perseguire vantaggi in capo all'industria petrolifera e delle armi. Anche l'Italia è stata una vittima della "Strategia della Tensione" della CIA, attuata in Italia dai tempi della strage di Portella della Ginestra, in Sicilia, nel 1947, fino al 1993.
Come no, è sempre colpa della CIA.
Pensate che quando c'è stata la strage di Portella Della Ginestra, correva il 1° maggio del 1947 e la CIA nemmeno esisteva! Infatti la CIA è stata costituita il 18 settembre del 1947!
Meno male che Imposimato non fa più il magistrato...
Ci sono molte prove di una tale strategia, sia circostanziali che scientifiche.
Se sono come quelle per Portella Della Ginestra, siamo proprio a posto...
Le relazioni del National Institute of Standards and Technology (NIST), del 20 novembre 2005, hanno sancito le conclusioni di seguito esposte. Gli aerei che hanno colpito ciascuna delle torri gemelle hanno causato tanto una breccia quanto un'esplosione evidenziata da una gigantesca palla di fuoco.
Scusa Ferdinando Imposimato (ti spiace se ti chiamiamo Ferdy? a scrivere un nome così lungo ci viene il crampo del dattilografo prima di finire la Perla...), ma non è il NIST a sancire né la breccia, né tantomeno la palla di fuoco: le abbiamo viste tutti.
Il carburante rimanente fluiva verso i piani inferiori, alimentando gli incendi. Il calore degli incendi deformava le strutture degli edifici così che entrambe le torri sono crollate completamente da cima a fondo.
Ferdy, ma sei sicuro di aver letto i rapporti del NIST, e non l'Almanacco di Nonna Papera?
Perché il NIST non ha mai scritto che il calore "deformava le strutture", ma che il calore ha indebolito le travi in acciaio, che a un certo punto hanno ceduto sotto il peso dei piani soprastanti.
Molto poco è rimasto di quanto era di qualsiasi dimensione dopo questi eventi, a parte i frammenti in acciaio e in alluminio e i detriti polverizzati provenienti dai pavimenti in cemento.
Non capiamo il senso di questa tua affermazione, Ferdy.
Stai dicendo che i grattacieli si sono volatilizzati? Lo sai che migliaia di operai ci hanno messo mesi per rimuovere quello che tu definisci "molto poco"?
Anche l’edificio 7 del World Trade Center crollò: lo fece in un modo che risultava in contrasto con l'esperienza comune degli ingegneri.
Mannaggia alla miseria, mannaggia!
L'edificio 7, chiaramente, non era laureato, quello aveva a malapena la licenza elementare, e quindi non sapeva come doveva crollare.
Ferdy, ma che stai dicendo?
"L'esperienza comune degli ingegneri"? Ma quale esperienza comune! Quando mai è successo che due aerei di linea pieni di carburante hanno colpito ad alta velocità due grattacieli vicini alti più di 400 metri, provocandone il collasso e causando danni strutturali e incendi a tutti gli edifici circostanti?
Il rapporto finale del NIST ha affermato che gli attacchi aerei contro le torri gemelle erano la causa dei crolli per tutti e tre gli edifici: WTC1, WTC2 e WTC7.
No no... non ci siamo proprio. Ferdy, butta l'Almanacco di Nonna Papera e vai a prendere i rapporti del NIST. Sono migliaia e migliaia di pagine. E non è un "rapporto finale", ci sono molti rapporti separati. E quello sul WTC7 non afferma da nessuna parte che il crollo fu determinato dagli impatti. C'è pure una ricostruzione strutturale animata della sequenza di collasso.
Tutti e tre gli edifici sono crollati completamente, ma l'edificio 7 non fu colpito da un aereo.
Ferdy, dobbiamo darti una terribile notizia: tutto il World Trade Center è andato distrutto, e anche qualche altro edificio là vicino. Gli aerei hanno colpito i due grattacieli, il carburante si è sparso anche fuori, i due grattacieli sono crollati distruggendo tutto. Qualche edificio è andato distrutto subito, qualcun altro - come il WTC7 - è crollato poco dopo. E' un po' come l' "effetto domino", mai sentito nominare? Con un colpetto fai cadere un mattoncino, e quello ne fa cadere un altro, e poi un altro... alla fine cadono centinaia di mattoncini, eppure il colpetto era uno solo!
Il crollo totale del WTC7 ha violato l'esperienza comune ed era senza precedenti.
Basta che ti decidi, Ferdy. O si tratta di esperienza comune... o si tratta di una cosa senza precedenti.
Ti è chiaro il concetto? Hai compreso la differenza tra "esperienza comune" e fatto "senza precedenti"? Guarda che non sono mica sinonimi, eh?
Il rapporto del NIST non analizza la reale natura dei crolli.
Infatti. Il NIST ha scritto decine di migliaia di pagine per... descrivere il panorama di New York e la ricetta della Cheese Cake... Ma che cavolate dici, Ferdy?
Secondo gli esperti intervenuti nel corso delle Udienze di Toronto (“Toronto Hearings”, 8-11 settembre 2011), i crolli avevano caratteristiche che indicano esplosioni controllate.
Ah, ma noi conosciamo altri esperti che sostengono che i crolli avevano caratteristiche che indicano un attacco con raggi galattici sparati da Goldrake. Sono il salumiere che sta qua all'angolo, il postino e la cassiera del bar di fronte.
Sono esperti con i controfiocchi, almeno quanto quelli di Toronto, che furono:
Lance DeHaven-Smith (professore di scienze politiche)
David Ray Griffin (professore di filosofia della religione e teologia, in pensione)
Kevin Ryan (direttore di laboratorio di chimica)
Jay Kolar (insegnante di cinematografia, specializzato in teoria del film francese)
Paul Zarembka (professore di economia)
Barbara Honegger (analista e assistente speciale dell'assistente del presidente USA per la politica interna)
Richard Gage (membro dell'American Institute of Architects)
Michael Chossudovksy (professore emerito di economia)
Cynthia McKinney (ex membro del Congresso USA)
Graeme MacQueen (dottore in religione comparata, docente di studi religiosi)
David Chandler (insegnante di fisica)
Jonathan Cole (ingegnere)
Niels Harrit (docente di chimica in pensione)
Peter Dale Scott (professore d'inglese, ex diplomatico e poeta)
Laurie Manwell (dottoranda in neuroscienza comportamentale e tossicologia)
Mike Gravel (ex senatore USA)
Non c'è un solo ingegnere strutturista, né un esperto di esplosivi e demolizioni! Invece abbiamo filosofi, poeti, appassionati di film francesi, professori di religione...
Sono d'accordo con l’architetto Richard Gage e l’ingegnere Jon Cole, entrambi professionisti di grande esperienza, che sono arrivati alle loro conclusioni attraverso test affidabili, prove scientifiche, e la testimonianza visiva di persone insospettabili, tra cui i vigili del fuoco e le vittime. L'autorevole teologo David Ray Griffin ha descritto con grande precisione perché l'ipotesi di demolizione controllata dovrebbe essere presa in considerazione.
Come no. In questa foto, infatti, vediamo Richard Gage impegnato in uno dei suoi "test affidabili", con scatole di cartone...:
Che poi un teologo possa spiegare "con grande precisione" la validità della teoria delle demolizioni controllate la dice lunga sulla capacità critica di Imposimato...
Vari testimoni hanno sentito raffiche di esplosioni.
Sta' a vedere che era il 4 luglio, e non l'11 settembre.
Vedi, Ferdy, questa è una vecchia corbelleria dei complottisti, ottenuta giocando sui racconti dei testimoni, che qualche volta hanno usato espressioni colorite.
Il problema grosso di questo tipo di affermazioni, è che c'erano centinaia di telecamere puntate sulle Twin Tower e sul World Trade Center: le "raffiche di esplosioni", semplicemente, non ci sono.
Non si sentono. Non si vedono.
Secondo il NIST il crollo dell'edificio 7 è stato causato da incendi provocati dal crollo delle torri gemelle.
Bravo. Ma allora perché prima hai detto che secondo il NIST il crollo fu determinato dagli impatti?
A dire bugie e inesattezze, si corre il rischio di contraddirsi...
Il chimico e ricercatore indipendente Kevin Ryan, tuttavia, ha dimostrato che il NIST ha dato versioni contraddittorie del crollo dell'edificio 7.
E ci voleva un chimico per "dimostrarlo"? I rapporti del NIST sono stati tutti pubblicati online, ci sono stati vari rapporti preliminari, in cui si dava conto delle indagini e delle ipotesi, e poi c'è stato quello definitivo. Nessuna contraddizione: varie ipotesi, investigazioni, rapporto finale.
Non c'è niente di strano. Quello che è veramente strano è che un magistrato penale dovrebbe sapere bene come funziona un'investigazione!
In un rapporto preliminare del NIST dichiarava che il WTC7 fu distrutto a causa di incendi provocati da gasolio conservato nel palazzo, mentre in una seconda relazione questo combustibile non era più considerato come la causa del crollo dell'edificio.
Succede. Si fanno delle ipotesi (e non dichiarazioni) che poi vengono man mano scartate quando si rendono disponibili ulteriori elementi e scoperte. Si chiama metodo scientifico.
Pensa un po', Ferdy... con tutto quel carburante stipato nel WTC7, se ci fosse stato davvero qualcosa da nascondere, il NIST avrebbe avuto gioco facile nel dare la colpa a quello. E invece no, il NIST ha continuato a indagare, ha approfondito, e ha scoperto la vera causa del collasso.
Così lavorano gli enti scientifici seri, caro Ferdy, non come i complottisti, che prima formulano un'ipotesi ("è stata la CIA") e poi tentano di dimostrarla raccontando un sacco di corbellerie.
Il resto dello scritto di Imposimato continua su questa linea, presentando una serie di fatti e circostanze inventati di sana pianta o frutto di ipotesi giornalistiche poi rivelatesi infondate (come il ricovero di Osama Bin Laden in un ospedale americano) o pescate fuori dal contesto e riassemblate a proprio piacimento (come le relazioni tra CIA ed FBI).
Un vero minestrone di affermazioni complottiste vecchie e nuove, c'è perfino quella che confondeva Mohamed Atta (capo dei dirottatori) con un omonimo responsabile di attività terroristiche contro Israele.
Roba vecchia di quasi dieci anni e smentita innumerevoli volte.
In conclusione, con le teorie di complotto sull'11 settembre, Imposimato ha toccato il fondo.
Riuscirà a far peggio? Non lo sappiamo, ma è probabile.
In compenso, potrebbe conquistarsi il Perlone del 2012, e sarebbe ampiamente meritato!
Ringraziamo Paolo e altri lettori che nel tempo ci hanno segnalato le Perle di Imposimato.
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