venerdì 11 settembre 2009

11 settembre e complottisti

Oggi non si ride. Non qui, almeno. Non nella home di Perle Complottiste, che dedichiamo alla memoria delle vittime dell'11 settembre 2001.

Oggi lasciamo che ridano i complottisti, è il loro giorno di festa. Quanto meno per gran parte di loro.

Vedete, loro lo negheranno, lo smentiranno, si mostreranno indignati per questa nostra affermazione.
Mentono. Come sempre.
In cuor loro si rallegrano, alla stessa maniera in cui gioirono osservando le Torri Gemelle bruciare, colpite a morte dai loro paladini.

Già, perché per un complottista (poco importa che sia un neonazista o un anarchico o uno stalinista, che porti il pizzetto o i baffoni o la riga a lato) quelle Torri erano il simbolo di un mondo che odiano.
E i terroristi, che quel mondo vogliono sovvertire e distruggere, sono i loro paladini.
Da sostenere, da proteggere, da difendere.

Negheranno... ma ciò che dicono e ciò che scrivono non possono cancellarlo.
Ne abbiamo esempi qui, nei nostri post.

Abbiamo visto Massimo Mazzucco chiedere la liberazione degli esponenti delle Nuove Brigate Rosse.
Abbiamo visto Piero Montesacro su Wikipedia, impegnato a sostenere le teorie complottiste sulle voci dell'11 settembre e a difendere i terroristi corsi sulle voci della Corsica.

Ne abbiamo visti tanti altri attaccare e insultare le istituzioni, le forze dell'ordine, i servizi anti-terrorismo.
Li abbiamo visti acclamare come patrioti e combattenti per la libertà, i balordi che si fanno saltare in aria in mezzo a donne e bambini.
Li abbiamo persino visti gioire quando un nostro soldato viene ucciso.

Sadicamente godono nel negare alle vittime persino la loro dignità di vittime.
Su Wikipedia le classificano come "non enciclopediche".
Su altri siti le accusano di mentire, insinuano che siano al soldo del Nuovo Ordine Mondiale, talvolta negano perfino che esistano.

Così hanno avuto il coraggio di dire che il sangue di Neda, la ragazza uccisa a Teheran, è salsa di pomodoro.

Stiamo esagerando?
No, no, cercate pure tra i nostri post: nel nostro museo virtuale ci sono tutti i link e gli shot che lo dimostrano.
E del resto: li avete mai visti esprimere condanna e riprovazione per un atto terroristico?
Li avete mai visti compiacersi dell'arresto di un terrorista?

Certo che no.

Ma son pronti a dolersi delle violazioni di diritti umani subite da macellai come Khalid Sheikh Mohammed.
Son pronti a invalidare le loro confessioni.
Son pronti a dire che Bin Laden è innocente, che non ci sono prove contro di lui.

E quale soddisfazione maggiore, per loro, di quella di uccidere due volte le vittime affermando che sono vittime di un autoattentato?

Per loro è il massimo del dispregio, il massimo del divertimento.

Per questo sono contenti, oggi.
E se la ridono pensando a tutti quei morti, alla gente che saltava giù dalle finestre cercando una morte meno atroce, alle centinaia di odiati poliziotti e vigili del fuoco che andavano incontro alla morte, alla soddisfazione di sostenere che sono stati uccisi dai loro stessi concittadini.

Ma in fondo sono pur sempre dei vigliacchi.
Non hanno il coraggio di andare a combattere a fianco dei Talebani.
Non hanno il coraggio di ammettere che questa per loro è una bella ricorrenza.

Negheranno sdegnati.

Ma noi non gli crederemo.

Per leggere il post di questa settimana, Mazzucco e Simoncini: per un pugno di dollari, seguite questo link.


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