venerdì 9 gennaio 2009

L'energia della Randazzo

Grazie alla segnalazione di un nostro affezionato lettore, oggi vi parliamo delle Perle di Antonella Randazzo.

Chi è costei?

Ce lo dice il suo profilo blogger: è laureata in filosofia, con tanto di master di Psicoanalisi Junghiana di matrice Montefoschiana (vergognatevi, non conoscete la Montefoschi?), ha insegnato Filosofia, Storia, Psicologia, Pedagogia e Burraco (no no... stiamo scherzando, il Burraco non c'entra) ma adesso si occupa di Storia Moderna e Contemporanea, Scienze dell'Educazione e Diritti Umani (niente Burraco...). Ha pubblicato un po' di libri: un paio contro il colonialismo, uno contro l'egemonia USA (mica poteva mancare...), uno intitolato: "Dittature. La storia occulta", giusto per quel tocco di complottismo che arricchisce il tutto. Ha vinto il premio Ibiskos... ma con un po' di fortuna è possibile che vinca anche il Perlone.

Ha gestito un blog omonimo, Antonella Randazzo, nel quale leggiamo:

"Questo Blog è stato creato per permettere a tutti di discutere gli argomenti trattati da Antonella Randazzo nei suoi libri e articoli. I libri di Antonella Randazzo possono essere acquistati su internetbookshop.it o su disinformazione.it. Qui non si vuol convincere nessuno di nulla, ma si vuole riflettere insieme su tematiche fondamentali per il futuro dell'umanità".

Non vuole convincere nessuno, solo parlare dei suoi libri (e articoli). Per poterne parlare però, dovete leggerli. Per leggerli... dovete comprarli.

Più sotto, aggiunge:

"Ovviamente, l’obiettivo non è quello di convincere qualcuno di qualcosa, ma di condividere le nostre riflessioni e conoscenze, partendo dall’assunto che non esiste la verità, ma esistono le verità".

Ovviamente... eccone un'altra che vede le verità alternative...

"La vera cultura si distingue da quella di “massa” perché ha come fine principale la crescita degli esseri umani, e mai il profitto, il narcisismo o l’esigenza di proteggere un sistema".

Avete capito? La vera cultura non è per profitto...
Ehm... scusi, signora Randazzo... ma su c'è scritto che i suoi libri si comprano, però... non sono aggratis! E qua le "verità alternative" sono tre: o i suoi libri non sono vera cultura... o ci sta dicendo un mucchio di castronerie... o ha fumato qualcosa di pesante quando ha scritto la frase...
Vabbè, lasciamo alle spalle questa Perla e andiamo avanti nella lettura.

C'è un post di ottobre 2008 sugli incidenti di piazza Navona. Cosa scrive la Randazzo?

"Un gruppo non ben identificato (potrebbe anche trattarsi di elementi appartenenti alle "forze dell'ordine") ha iniziato gli scontri..."

Capito? Un'altra complottista che pensa che gli scontri sono provocati da elementi infiltrati delle forze dell'ordine... il gruppo, infatti, è "non ben identificato".
Quei furbacchioni non hanno consegnato i documenti prima di entrare in piazza a mazzolare la gente, né hanno scritto nome e cognome sulla fronte, pensate un po'!
A pensarci bene, pure le rapine in banca le fanno con il passamontagna... niente niente sono gli stessi cassieri che si auto-rapinano?

Ancora più sotto parla della crisi finanziaria. E ci regala un altro pensiero illuminato:

"le nostre banconote, come ormai molti sanno, non sono altro che debito verso le banche che le stampano e fanno pagare pezzi di carta come avessero valore nominale più gli interessi".

Cioè... la Randazzo dice che le banconote che avete in tasca sono un debito, non un credito!
Fate la prova: prendete una banconota da 100 euro e provate a darla al lavavetri al semaforo. Sicuramente (garantisce la Randazzo) quello ve la ributta in faccia schifato: "Ma sei scemo? Vorresti dare i tuoi debiti a me?" vi dirà.
Oh... sia chiaro... se fate la prova e vi va male, non è che prendete il randello contro la Randazzo... la colpa è del lavavetri che non capisce niente.

Ehm... a pensarci bene... scusi, signora Randazzo... però per comprare i suoi libri i soldi li vuole... banconote belle fruscianti... sarà mica autolesionista? Si prende i nostri debiti e in cambio ci da' i suoi libri? Come funziona la cosa?

Roba da matti... ma siamo sicuri che ha vinto il premio Ibiskus? Non è che ha sbagliato pianta e anziché un Ibiskus era un papavero da oppio? Mah!

Ma c'è un altro post (ovviamente abbiamo in archivio tutti gli shot) della Randazzo, che è davvero allucinante.
Se la prende con Marco Travaglio:

"In questo articolo non si vuole denigrare nessuno, e tanto meno creare un clima di antagonismo.
Tuttavia, in seguito ad alcune mail ricevute da un attento e preparato lettore, mi sento in dovere di informare i lettori del blog su ciò che il giornalista Marco Travaglio scrive in privato. Essendo Travaglio un personaggio pubblico, che gode della fiducia di molte persone, credo sia un dovere dare maggiori informazioni su questo personaggio. Ciò risulta importante perché egli sembra essere una sorta di Giano Bifronte, ovvero un personaggio profondamente ambiguo: tanto gentile e liberale in pubblico, quanto scortese e intollerante in privato, specie quando l’interlocutore gli fa notare le sue contraddizioni".

Abbiamo capito bene?
Un lettore della Randazzo le scrive mettendola a parte di una corrispondenza privata con Travaglio (e già questa ci pare una carognata grande quanto una casa) e la Randazzo, badate bene, non è che dice al lettore: "Ma come ti permetti di diffondere una corrispondenza privata di Travaglio"... e nemmeno dice: "Vabbè, queste cose le dici tu, come faccio a sapere che Travaglio le ha dette veramente?".
No no... la signora Randazzo pubblica quello che il lettore ha "rivelato", senza nemmeno accertarsi che corrisponda al vero!
Come a dire che uno di voi scrive a Mazzucco e dice: "Lo sai che Bush mi ha confidato che la sera gioca a poker con Bin Laden?" e Mazzucco pubblica il tutto per vero! (Sì sì... abbiamo fatto un esempio infelice... Mazzucco la pubblica davvero...)
Comunque, dalla lettura del post si capisce che c'è del tenero tra la Randazzo e Travaglio: più o meno come tra un palestinese di Hamas e un ebreo ortodosso...

La Randazzo poi annuncia sul blog che ne ha aperto un altro: La Nuova Energia.

Già il nome fa venire in mente una nostra vecchia conoscenza, Buffy/Mercy75, ricordate? Quella che muoveva il pendolino con la mente...
Se poi aggiungiamo le foto che la Randazzo ha pubblicato in giro sul Web...

Ma andiamo a vedere cosa scrive la Randazzo sul suo nuovo blog...
C'è un bel post sul recente conflitto a Gaza, intitolato "La schiavitù della violenza".
Leggiamo qualche passaggio...


"E’ sempre più evidente che quando accadono devastanti interventi bellici da parte dell’esercito israeliano, i mass media ce li raccontano soltanto parzialmente, senza dirci che tali operazioni sono decise non soltanto dalle autorità israeliane, ma anche da quelle statunitensi".

Avete capito? I mass-media non ve lo dicono... sarà mica il caso che non ve lo dicono perché è una corbelleria grossa quanto il Titanic?
No no... non ve lo dicono perché vogliono tenervelo nascosto, quei furbacchioni... ma la Randazzo... lei sì che vi dice come stanno le cose!

Ovviamente la colpa è sempre degli Stati Uniti!
Hamas lancia migliaia di razzi contro Israele? Israele reagisce? La colpa è degli americani, logico no?
La Randazzo però non dice che gli Stati Uniti sono la nazione che fornisce più soldi e aiuti ai palestinesi (profughi compresi) di qualunque altra!
Leggete cosa scrive a proposito Michael Freund sul Jerusalem Post (abbiamo verificato i dati sul sito UNRWA e sono esattamente quelli).

Cambiamo posto.
Passiamo a un articolo della Randazzo pubblicato sul famigerato Disinformazione.it (un altro sito di derelitti... alla fine si ritrovano sempre tutti assieme questi simpatici personaggi): "La distruzione dell'Afghanistan".
E vediamo come la nostra Antonella Ibiskus Randazzo riesce a travolgere la Storia (roba da far impallidire d'invidia Blondet, Chiesa e Mazzucco messi assieme!).

"Da molti anni le autorità anglo-americane si accaniscono in maniera crudele e spietata contro l'Afghanistan".

Cattivoni. I talebani sono gente così cordiale, sempre pronti ad alleggerirvi il mal di testa con un bel taglio netto al collo...

"Già nel 1919, gli inglesi fecero guerra all'Afghanistan per poter continuare ad imporre il proprio dominio. Quell'anno la resistenza afgana, guidata da Amanullah Khan, riuscì a prevalere e a rendere il paese indipendente. Iniziò una fase di riforme e cambiamenti. Furono realizzati sistemi d’irrigazione, costruite nuove strade e scuole, e venne abolito l'obbligo di portare il velo".

Insomma, era diventato un vero Paradiso terrestre. Ma americani e inglesi, quei maledetti, schiumavano di rabbia:

"Per molti anni gli inglesi e gli americani cercarono di imporre un controllo indiretto, finanziando governi conservatori. Negli anni Settanta diventò più difficile controllare l'Afghanistan perché il paese tendeva a laicizzarsi e a realizzare una maggiore libertà e indipendenza. Invano le autorità statunitensi foraggiavano bande di estremisti religiosi, che avevano il compito di opporsi alle riforme".

Niente da fare, quindi. Il paese era felice, un giardino incantato, e inglesi e americani non potevano far nulla contro il governo afghano.

"Una svolta importante si ebbe nel 1978, quando il Partito Democratico del Popolo afghano (PDPA) iniziò la "rivoluzione d'aprile" e fondò la Repubblica Democratica dell'Afghanistan, sotto la guida di Nur Muhammad Taraki".

No, scusi, signora Ibiskus... ops, Randazzo... prima ci ha detto che era un Paradiso, donne senza veli (sapete che pacchia per i maschi...) e adesso ci dice che qualcuno ha fatto la rivoluzione? Ma se stavano così bene, perché hanno fatto la rivoluzione? Ah sì, americani e inglesi... quei dannati...

"Gli Usa cercarono di far credere che il nuovo governo era un governo fantoccio dell'Urss, per poterlo abbattere. Ma ciò non era vero, come spiegarono il New York Times e il Washington Post, che riferirono che il nuovo governo era sostenuto dalla maggioranza degli afgani, e che "la lealtà degli afgani verso il governo è fuor di dubbio"".

No sorry... allora non è una rivoluzione degli americani e inglesi... è una rivoluzione vera e propria... sostenuta dalla maggioranza degli afghani. Ma non erano gli americani quelli che volevano rovesciare il governo? Adesso dice che sono stati gli afghani. Però agli americani non andava bene nemmeno quest'altro governo...

"Il governo di Taraki attuò riforme sociali importanti: iniziò una campagna per l'alfabetizzazione e introdusse l'assistenza medica gratuita per tutti. Inoltre, abolì il potere feudale nelle campagne, introdusse la libertà di religione e l'uguaglianza fra uomini e donne. Parecchie persone beneficiarono di questi cambiamenti".

Ma guarda un po' quanta fortuna sfacciata questi afghani!
Avevano un Paradiso, hanno fatto una rivoluzione e hanno costruito un Paradiso ancora più Paradiso! Chissà le donne... se prima erano senza veli, chissà adesso... roba che nemmeno Cicciolina e Moana Pozzi...

"Tutto è cominciato ad andare storto quando i mujaheddin hanno iniziato a vincere... Uccidevano gli insegnanti e bruciavano le scuole..."

Ah ecco. Fine del divertimento, sono arrivati i mujaheddin (a uccidere insegnanti e bruciare scuole... ma siamo sicuri che la Randazzo conosca la distinzione tra mujaheddin e talebani?).

Di dove sono i mujaheddin? Con un nome del genere, penserete voi, non sono certo di New York o di Chicago. E invece vi sbagliate. Leggete cosa scrive la Randazzo:

"Il governo afgano veniva continuamente minacciato dagli Usa, e per questo chiese all'Urss di essere aiutato militarmente".

Capito? Voi vedete un mujaheddin che vi vuole uccidere e la prima cosa che pensate è: "Ma guarda questo sporco yankee..." e alzate il telefono per chiamare l'URSS...

(Secondo voi per scrivere roba simile basta l'effetto dell'oppio o ci vuole qualcosa di ancora più forte?)

Ora, si dà il caso che la storia sia un tantinello diversa: il regime comunista in Afghanistan chiese l'aiuto di Mosca contro i mujaheddin e Mosca iniziò a inviare propri reparti militari. Fu allora che iniziarono gli aiuti militari occidentali ai mujaheddin, non prima.
La Randazzo (che dice di aver insegnato storia...) finge che la presenza militare sovietica iniziò con l'invasione sovietica, ma non è così.
I primi militari sovietici arrivarono in Afghanistan a metà giugno 1979.
Gli aiuti americani ai mujaheddin (Operazione Cyclone) iniziarono subito dopo, nel luglio 1979.
Poi ci fu l'invasione sovietica (dicembre 1979) e nel 1980 iniziò l'assistenza ufficiale americana ai ribelli.
Questa è Storia, quella vera, e si può verificare con facilità.
Così come si può verificare che l'articolo della Randazzo sembra proprio interamente (e malamente) scopiazzato da una pagina della Wikipedia inglese: Soviet War in Afghanistan (e dubitiamo che sia stata Wikipedia inglese a copiare dalla Randazzo).

Chiudiamo qui la serie di Perle sulla Randazzo. I suoi articoli seguono tutti lo stesso filo conduttore: complotti mondiali, signoraggio, tutta colpa di americani-inglesi-ebrei, terroristi brava gente, forze dell'ordine assassine e terroriste... c'è da rabbrividire al pensiero che una persona simile abbia insegnato...

Ringraziamo per la segnalazione il lettore Francesco Crozza, autore di un blog interamente dedicato alla Randazzo: Le censure di Antonella Randazzo, nel quale troviamo, tra le altre cose, un divertente parallelo tra la "scrittice" e il noto super complottista David Icke.