Sì, lo sappiamo: ciò che stiamo per illustrare c'entra poco con il complottismo. Ma la Wikipedia italiana è pur sempre un covo di molti complottisti e questa Perla ci mostra una sconcertante "verità alternativa": un mafioso diventa un nobile "condottiero italiano".
Stiamo parlando della voce dedicata a tale Francesco Di Cristina, il quale - lo diciamo subito a scanso di equivoci - è stato un MAFIOSO a tutti gli effetti.
Ma non per Wikipedia.
Per Wikipedia, l'enciclopedia libera, l'enciclopedia che consultano i vostri figli, quella che potete persino acquistare in DVD, Francesco Di Cristina è stato un "condottiero italiano".
"Francesco Di Cristina (Riesi, 18 luglio 1896 – Riesi, 19 marzo 1961) è stato un condottiero italiano."
Proprio così. Come Garibaldi, insomma. Chissà, allora, come andrebbe definito Totò Riina: un eroe nazionale?
"Soprannominato U Zi' Ciccu, fu un padrino molto rispettato, legato a Calogero Vizzini, Giuseppe Genco Russo e Michele Navarra."
Molto rispettato... è chiaro. Anche perché, immaginiamo, chi non lo rispettava finiva in un canalone con una luparata in testa...
"Nato a Riesi il 18 luglio 1896, fu il quinto ed ultimo dei figli di Giuseppe e Angelina Capizzi. Non poté avere ricordi di mamma perché ancor piccolo fu privato del suo affetto per una disgraziata morte."
Accidenti, che chiosa commovente e poetica... Su Wikipedia devono volergli proprio un gran bene...
"Francesco, fattosi grande, fu mandato a tenere compagnia ai suoi fratelli Antonio e Salvatore, per badare al pascolo del loro gregge, quasi sempre tenuto fuori territorio, nei luoghi ove meglio potevano trovare il mangiare i loro animali. La gioventù di Francesco fu un po' movimentata. Infatti eccolo ventenne venire arrestato con un suo compaesano quali presunti autori del sequestro del giovane Liotta, figlio di un noto e ricco industriale di Licata. Pur tuttavia, nonostante la grave accusa fatta dal brigadiere Gallè, anch'egli di Riesi che comandava quella stazione dei carabinieri, il giovane Di Cristina venne assolto e rimesso in libertà."
Povero Francesco, perseguitato perfino da quel lazzarone di brigadiere... come si chiamava? Gallè. Per il brigadiere non c'è nessuna voce su Wikipedia, del resto era solo un brigadiere dei Carabinieri che cercava di mandare in galera i mafiosi, mica un nobile condottiero stimato da tutti...
"La sua Mafia
Per quasi un ventennio, la nuova mafia da lui capeggiata ebbe un'istituzione diversa dalla precedente. Benché formata da elementi più o meno toccati dalla giustizia, riuscì a tenerla in pugno e a portarla ad una via diversa dalla precedente in cui si era insozzata nei crimini e nel sangue. Essa venne chiamata "la mafia dell'ordine" ed era formata da braccianti, piccoli proprietari terrieri, zolfatai ed anche da macellai; tutti dimostrarono in lui un grande attaccamento e lo seguivano in ogni dove con fiducia e dedizione. Perché si potesse dare maggiore tranquillità, specie nelle campagne e per dare un posto di lavoro a qualche suo accolito di fiducia, si adoperò perché alcuni venissero assunti come campieri nelle grandi fattorie ed altri come guardie nei cantieri di lavoro. Ciò con il beneplacito e con soddisfazione tanto dei feudatari che dagli imprenditori che oltre a godere dei favori personali di Ciccio Di Cristina vedevano nella mafia la tutela dei propri interessi."
Insomma, un vero Paradiso. Si adoperava per far assumere i suoi accoliti di fiducia (un vero benefattore...) e tutelava gli interessi di feudatari e imprenditori.
Un grande amico del popolo, insomma.
"Fu un uomo politico; durante le elezioni si metteva a disposizione di quel candidato che lo aveva maggiormente favorito e che pensava potesse fare del bene a lui e al paese."
Ma era proprio un Santo!!! I veri mafiosi, si sa, si guardano bene dall'appoggiare i candidati che li favoriscono. Francesco invece era proprio un buon samaritano...
"Non ebbe mai a disinteressarsi o a rifiutarsi di fare ottenere dei favori che gli venivano chiesti dal più umile o dal più grande e, in molte occasioni metteva a disposizione il suo portafogli, rifiutando qualsiasi remunerazione da parte del beneficiato."
Sì, proprio come tanti altri condottieri moderni, meno fortunati perché c'è qualche giudice che non comprende la loro straordinaria generosità e si ostina a cercare di incriminarli per usura, riciclaggio, voto di scambio...
"Non fece mai sfoggio della sua persona..."
Succede anche oggi, ma visto che non sappiamo apprezzare li chiamiamo latitanti.
"... vestiva sempre modestamente..."
Proprio come Totò Riina! Avete mai visto Riina vestito con un completo di Armani?
"... ed era ossequioso con tutti."
Eh sì: un vero signore...
"Conservò un grande affetto per suo fratello Salvatore, ch'ebbe di grande aiuto per le faccende della sua proprietà e di cui era divenuto anche cognato."
Straordinario. Generalmente la gente odia i propri fratelli e li uccide alla prima occasione.
A proposito, avete idea di come si faccia a diventare cognato del proprio fratello?
Sposò la sorella della moglie del fratello? E così due fratelli diventerebbero cognati?
Eppure proprio Wikipedia spiega, a proposito dei cognati:
"I cognati sono i fratelli o le sorelle del proprio coniuge e i coniugi dei propri fratelli o sorelle."
Quindi la moglie del fratello è cognata. Il fratello della moglie è cognato.
Ma il proprio fratello come fa a diventare cognato?
Ci sfugge qualcosa. Ma su Wikipedia tutto è possibile...
"Si sposò con sua cugina Rosina dalla quale ebbe quattro figli: Giuseppe, Antonio, Salvatore e Angelo."
Ottimo e abbondante.
"Quando la vita gli sorrideva ed era soddisfatto del risultato dei suoi figli un male inesorabile lo colpì, logorandone lentamente la sua forte fibra. Nel periodo della sua malattia si fece di tutto per alleviargli l'affanno che lo faceva soffrire. L'asma gli procurò la morte all'età di 65 anni. Il 19 marzo 1961 ebbe fine la sua vita."
Suono di violini?
"Fu rimpianto da tutti quelli che lo conobbero e il grande corteo formato da persone di qualunque ceto sociale che lo accompagnò all'ultima dimora ne attestò le grandi benemerenze."
L'avranno fatto Cavaliere, speriamo...
"Il giorno del funarale venne distribuito un santino in cui vi era la sua foto sulla parte frontale e sul retro le seguenti parole:
IN LUI GLI UOMINI RITROVARONO UNA SCINTILLA DELL'ETERNO RUBATA AI CIELI REALIZZANDOSI IN TUTTA LA GAMMA DELLE POSSIBILITA' UMANE FECE VEDERE AL MONDO QUANTO POTESSE UN VERO UOMO IN LUI VIRTU' E INTELLIGENZA SENNO E FORZA D'ANIMO SI SPOSARONO FELICEMENTE PER IL BENE DELL'UMILE PER LA SCONFITTA DEL SUPERBO OPERO' SULLA TERRA IMPONENDO AI SUOI SIMILI IL RISPETTO DEI VALORI ETERNI DELLA PERSONALITA' UMANA NEMICO DI TUTTE LE INGIUSTIZIE DIMOSTRO' CON LE PAROLE, CON LE OPERE CHE LA MAFIA SUA NON FU DELINQUENZA MA RISPETTO DELLA LEGGE DELL'ONORE DIFESA DI OGNI DIRITTO GRANDEZZA D'ANIMO FU AMORE."
Cioè, fateci capire... sul santino c'era scritto che la sua MAFIA non fu delinquenza ma AMORE... e che IMPOSE AI SUOI SIMILI IL RISPETTO di valori eterni?
E Wikipedia riporta diligentemente tutto il testo del santino?
Questa voce di Wiki è l'ennesimo insulto alle vittime della mafia, alla legalità, all'Italia onesta.
Ringraziamo Tripponzio per la segnalazione.