mercoledì 30 gennaio 2008

Sciachimisti: i Tanker di Saimon

Abbiamo già avuto modo di trattare le "Perle" degli schiachimisti sul nostro blog (vi ricordate di Straker?).

Per chi se le fosse perse, ricordiamo che gli sciachimisti sono quei personaggi che sostengono che le scie lasciate dagli aerei in cielo sono "pericolosissime scie chimiche", ossia sostanze immesse nell'aria, intenzionalmente, da misteriosi aerei per scopi non meglio precisati.

Nel volantino qui a sinistra, per esempio, si sostiene che tali scie servono nientepopodimeno ad aumentare la temperatura della Terra (per quale motivo dovrebbero farlo, poi, non è dato saperlo).

Sul forum della rivista di divulgazione scientifica Focus imperversa da mesi una discussione che ormai ha superato le 600 pagine: vi si trovano davvero un bel mucchio di Perle.

Oggi esaminiamo cosa sostiene "Saimon", colui che è convinto di aver scoperto cosa si celi dietro a questi misteriosi aerei "disseminatori" di scie.


"[...] molti piani sono segreti. E' un gioco da ragazzi porre sotto la voce "sicurezza" 10/100 tanker spacciati per tanker per spegnere incendi.... (è solo un esempio, solo un esempio)."

Certamente, è solo un esempio, ma è un esempio che dimostra inequivocabilmente la totale incompetenza di Saimon in materia aeronautica.

Innanzitutto è semplicemente assurdo pensare che 10/100 Tanker (ossia gli aerei utilizzati per il rifornimento in volo di velivoli militari) possano "coprire" tutti i cieli del mondo con le loro sostanze chimiche al punto da innalzare addirittura la temperatura del globo terrestre.

In secondo luogo, è ancora più assurdo pensare di "spacciare" un tanker per un velivolo antincendio.

Nelle due foto che mostriamo, sono raffigurati un tipico Tanker (il Boeing KC-135), che sta rifornendo un caccia, e un tipico aereo antincendio, il Canadair CL-215.



Le differenze sono evidentissime.

Il KC-135 è un bestione di oltre 40 metri di lunghezza spinto da quattro motori a getto, mentre il CL-215 è un bimotore a elica che non arriva a 20 metri di lunghezza.

L'esempio di Saimon è quindi molto infelice e denota che il suo autore di aviazione ne sa meno di un calamaro.

E questo soggetto pretende di parlare di scie degli aerei?

Messo di fronte all'assurdità di tale esempio, Saimon introduce quindi un'altra possibilità:

"Tra le altre cose perchè non citi le nuove produzioni di UAV??"

Gli UAV sono velivoli senza pilota (Unmanned Aerial Vehicle), usati soprattutto per la ricognizione.

Il più grosso UAV oggi esistente è questo:


Si tratta del Global Hawk, un ricognitore propulso da un singolo motore a getto, lungo poco più di una decina di metri e con un peso a vuoto di appena quattro tonnellate.
Dove accidenti dovrebbero infilare le decine e decine di migliaia di litri di queste fantomatiche sostanze chimiche?

Ancora una volta Saimon rivela la sua profonda ignoranza del mondo della tecnologia aeronautica.

Ma il peggio deve ancora venire.

Un utente, Itwings, posta una foto in cui si vedono delle scie semi-circolari lasciate da alcuni aerei nel cielo, e chiede a Saimon un commento.

La risposta di Saimon resterà negli annali delle Perle:

"Le nuvole a batuffolo sono naturali, quelle sopra cerchiate sono cirri artificiali causati dallo "spreading = allargamento" delle scie irrorate.
E' risaputo che la tecnica delle chemtrails è stata adottato nelle guerre di qualche secolo fa. Anche in Iraq e Afghanistan."

Le chemtrails usate "nelle guerre di qualche secolo fa"?

S'impone un dubbio: Saimon sa che il primo volo aereo in assoluto, quello dei fratelli Wright, è avvenuto il 17 dicembre del 1903?

O crede forse che Napoleone si spostasse a bordo di un Airbus dell'Air France?

A questo punto Itwings svela che la suddetta fotografia è stata scattata nel 1944 e mostra le scie provocate da alcuni caccia a elica (come è ovvio, visto il periodo) americani e giapponesi che si stanno scontrando sui cieli delle Filippine.

Ecco a voi lo shot:


Gran figuraccia di Saimon: in pochi passaggi ha dimostrato di non capire niente di aeronautica, di non conoscere nemmeno i dati di base della storia contemporanea e della storia dell'aviazione, e di aver detto un sacco di altre corbellerie.

Infatti ha individuato in quella foto la presenza di "scie chimiche", ma quelli fotografati sono soltanto dei caccia propulsi da motori a elica della II Guerra Mondiale!

Una persona normale, provvista di un po' di senso critico, a questo punto, se riuscisse a resistere all'impulso di prendere il computer e lanciarlo fuori dalla finestra, almeno si guarderebbe bene dal riaffacciarsi su Internet per non correre il rischio di essere riconosciuta.

Ma gli sciachimisti, per definizione, non sono tanto normali...

E difatti Saimon, ancora non pago delle gaffe rimediate, tenta di recuperare sfornando l'ennesina Perla:


"Bhè se i motori erano a turboelica, la compbustione c'era comunque e quindi le scie di condensazione naturali si possono formare. Certo è che se davvero erano tra i 2000 e 5000 metri ti sfido a far si che si formi una naturale scie di condensa!"

Turboeliche?

Povero Saimon.
Il primo motore a turboelica è stato sperimentato dopo la fine della II Guerra Mondiale.
Era il Rolls-Royce Trent e il primo volo avvenne il 20 settembre del 1945.

Quelli nella fotografia proposta da Itwings sono normali caccia propulsi da motori a pistoni e stanno volando a quote relativamente basse.

Secondo le teorie degli sciachimisti, tutte le scie rilasciate da aerei che non volano ad altissime quote sono "scie chimiche", ma la foto dimostra che non è così e dimostra anche che le normali scie di condensazione esistevano sin dai tempi della II Guerra Mondiale.

Ma non è finita, amici lettori.

Saimon non desiste, e come in uno spettacolo di fuochi d'artificio, spara l'ultimo botto (sempre riferito alla famosa foto):

"Perchè vedi svantaggioso irrorare il nemico con sostanze tossiche?
Il bario è molto importante anche per realizzare il famoso effetto condotto per migliorare l'efficienza dei segnali radar.
I vantaggi delle chemtrails in uno scenario di guerra sono molteplici.
"

Saimon, di cosa vai cianciando?
Quelli sono caccia a pistoni della II Guerra Mondiale, e secondo te mentre stanno duellando si lanciano alle spalle scie chimiche a base di bario?
Per migliorare l'efficienza dei radar?
Quali radar?
Su caccia diurni a pistoni americani e giapponesi della II Guerra Mondiale?

Questi sono due tipici caccia americano e giapponese della II Guerra Mondiale:



Dove riesci a vedere il radar?

Potremmo parlarvi ancora a lungo di Saimon, ma monopolizzerebbe questo blog.

Per esempio, in quest'altro passaggio della stessa discussione, annuncia la scoperta che le "chaff" emesse dagli aerei militari possono essere rivelate dai radar.
Ma le chaff sono fatte apposta per essere rivelate dai radar!
Infatti sono semplici striscioline metalliche, contenute in cartucce esplosive, che vengono "sparate" come una nuvoletta dagli aerei militari che si trovano ad essere inquadrati da radar o missili a guida radar nemici.
Ognuna delle migliaia di striscioline metalliche contenute nella cartuccia riflette le onde radar, per cui il radar nemico si ritrova a vedere un bersaglio più grande che nasconde quello reale.

Insomma, Saimon dà fiato a qualunque corbelleria gli passi per la testa, senza avere alcuna cognizione di ciò che dice.

Ci congediamo da questa serie di Perle del nostro delirante schiachimista con un ultimo capolavoro.

Nel tentativo di insinuare che gli americani sono in grado di "controllare" gli uragani (vi ricordate? Anche il regista Massimo Mazzucco ha sostenuto una cosa simile), Saimon posta una notizia ANSA intitolata "URAGANI: USA, SI PENSA AI DRONI PER CONTROLLARLI".

Il poveretto è convinto che quel "controllare" significhi "pilotare", proprio come si controlla una macchinina radio-comandata!

Ma il senso dell'articolo è totalmente diverso: "controllare" sta per "tenere sotto controllo", ossia osservare, seguire l'uragano per determinarne il corso.

Gli Hurricane Hunter, infatti, sono un reparto speciale dell'aviazione americana, i cui piloti si cacciano letteralmente nell'occhio dell'uragano per studiarlo e tentare di prevederne la traiettoria.

Un mestiere pericolosissimo, e non c'è da meravigliarsi se si pensa di sostituire gli aerei pilotati con i Drone, cioè aerei radiocomandati.

E quest'ultima Perla sottolinea un aspetto importante: se da una parte ci sono uomini che non esitano a mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella delle popolazioni minacciate, dall'altra c'è una fin troppo cospicua massa di imbecilli che, anziché ringraziarli, si permette di insinuare che guidino gli uragani contro i centri abitati.


Puoi votare la candidatura di Saimon al premio Perlone 2008 sulla seconda scheda voto.

lunedì 28 gennaio 2008

Il film Zero? E' "uno strumento politico..."

Eh sì... i bei tempi della propaganda politica, quella vera, fatta di sguardi e proclami lanciati per dominare le folle; fatta di indici puntati in direzione degli obiettivi da raggiungere, proprio come in questo vecchio manifesto.

C'è chi rimpiange quei tempi di "alta democrazia"...

...e c'è chi li rimette in pratica, producendo film che, sotto le mentite spoglie di voler documentare verità nascoste, vogliono essere uno strumento di propaganda politica.

E' questo il caso di Zero, l'ennesimo trash-movie che promette di rivelare una scottante verità sull'11 settembre 2001, concepito da un'allegra e variegata combriccola capeggiata dal giornalista europarlamentare Giulietto Chiesa (nella foto).

[Come dite? Nella fotografia in alto? No... il personaggio rappresentato nel manifesto è un'altra persona.]

Che il film sia uno strumento politico non lo diciamo certo noi, sia beninteso.

Lo sostengono gli stessi produttori, nella newsletter "Il film Zero: cosa stiamo facendo", datata 16 gennaio 2008 e pubblicata da Megachip.


Leggiamone assieme alcuni passaggi (i grassetti sono nostri):

"Cari amici e simpatizzanti di Zero,

ci scusiamo innanzitutto per la pausa di relativo silenzio che si è determinata con le festività natalizie e del nuovo anno. Riassumiamo qui le informazioni essenziali perchè - questo vale in primo luogo per gli azionisti del film - sappiate cosa è successo nel frattempo e quali sono i passaggi che vogliamo realizzare, con il vostro aiuto.
Ecco come ci siamo mossi fino ad ora.
Dopo il festival di Roma si sono avviate diverse trattative con i distributori per verificare le possibilità di una distribuzione nelle sale cinematografiche. E' emerso, dopo lunghe tergiversazioni, in parte probabilmente create da difficoltà politiche, che nessun distributore nazionale ha avuto il coraggio di distribuire "Zero"."

Dunque, una "pausa di relativo silenzio"...
Relativo a cosa? E' stato un silenzio tombale, altro che silenzio.
E meno male che era stato presentato come il film che "rompe il muro del silenzio".

A quanto pare, nessun distributore se l'è filato, questo film.
Secondo gli autori, ci sarebbero sotto motivi politici.
Sarà mica, invece, perché il film contiene "oltre 60 errori fondamentali, molti dei quali sono incredibilmente dilettanteschi", come spiega il giornalista anti-bufala Paolo Attivissimo in questo articolo sul sito Undicisettembre?

"Comunque il ritardo nell'avvio della programmazione è stato determinato in primo luogo da questa trattativa, che ci impediva, prima della sua conclusione, di cominciare una distribuzione autonoma, nostra. In secondo luogo c'è stata una scelta: quella di non far uscire "Zero" in concorrenza con le commedie natalizie."

Questa è una delle scuse più ridicole e banali mai scritte.
Scusate, signori produttori, se avete appena detto che nessuno ha avuto "sufficiente coraggio" per distribuire il vostro film, cosa c'entra il periodo natalizio?

Se dovete raccontare favole, almeno fatelo con coerenza.

Dite: "Siccome era Natale, abbiamo aspettato a proporre il film".
Ma se avete appena scritto che "L'abbiamo proposto e ce l'hanno tirato dietro" non potete uscirvene poi con la storiella di Natale e della Piccola Fiammiferaia!

"In terzo luogo durante novembre e dicembre si sono dovuti affrontare alcuni problemi di riedizione, dovuti al fatto che alcune immagini presenti nella versione presentata al festival ci sono poi state negate dai loro proprietari.
Il che ci ha costretti a operare alcuni rimaneggiamenti, decisivi per evitare pericoli futuri di sequestro della pellicola."

Voi lettori, come interpretate questa parte?
A noi suona come un modo elegante per dire: "Abbiamo usato immagini senza le relative autorizzazioni, e quando i loro autori se ne sono accorti, abbiamo dovuto toglierle".

"Altre modifiche sono state rese necessarie per apprestare il film a una utilizzazione televisiva e, in prospettiva, homevideo etc."

Anche questa sa tanto di scusa.
Egregi produttori, ma avete fatto una sola copia del film e ve la passate di mano in mano?
Perché, con tutta la più buona volontà, non si capisce la ragione per cui non si possa lavorare a una copia per adattarla alla TV e a una per adattarla all'Homevideo, mentre quelle per il Cinema fanno il cammino che devono fare...

"Il che ha prolungato i tempi di lavorazione, insieme alle necessità di un nuovo mixaggio."

Mah...! Sarà anche così, eppure ha un retrogusto molto poco convincente. Piuttosto, non è che state eliminando le baggianate più grosse evidenziate sul sito Undicisettembre?

"Tutte queste modifiche non hanno minimamente compromesso la fisionomia del film e l'hanno anzi dinamizzata e ripulita di alcune lungaggini non essenziali."

Già! Talmente "dinamizzata e ripulita" che secondo "JoKappa", uno fra i 30-40 spettatori della prima proiezione, "il film è risultato in diverse parti montato male, scene e frasi interrotte a metà, traduzioni e sottotitoli mancanti, quasi come se il tutto fosse stato fatto in fretta per darlo velocemente in pasto al pubblico".

"In ogni caso nulla andrà perduto e verrà successivamente recuperato all'interno del DVD che produrremo appena terminato il grosso della distribuzione che siamo in procinto di lanciare su scala nazionale e internazionale."

Il grosso della distribuzione? Ma se avete appena finito di dire che i distributori non l'hanno voluto, come lo distribuite il film?
Ma è consolante sapere che "nulla andrà perduto". Questo sì che è lo spirito del vero riciclaggio: non si butta via niente! E dopo due anni di indefesso lavoro chissà quanto materiale... non basteranno tre DVD.

"Il film "Zero" è uno strumento politico potente, che non esaurirà la sua valenza nei prossimi mesi."

Ahiii! Si scoprono gli altarini.

Altro che film inchiesta: è "uno strumento politico", addirittura "potente".
E dopo un'ammissione così esplicita andate piagnucolando e insinuate con aria scandalizzata che i distributori potrebbero avervi chiuso la porta in faccia per motivi politici?
Lamentele piuttosto curiose, se non sembrassero così sfacciatamente bigotte...

Anche perché la differenza tra film politico e strumento politico è sottile ma fondamentale.
Un film politico è un film che tratta temi politici.
Un film che si prefigge lo scopo di essere strumento politico invece è un film che serve per raggiungere un fine politico. Per fare propaganda, a dirla tutta.

Non è esattamente qualcosa di cui andare fieri, sapete?

"La domanda del pubblico, come dimostrano le prime proiezioni realizzate, è altissima. Dunque lavoriamo per soddisfarla."

Ma per piacere... ma di quale "altissima" richiesta di pubblico andate farneticando?
La prima proiezione l'avete fatta in un circolo-bar e la seconda in un ex-mattatoio, in tutto un centinaio di persone (per i dettagli qui)!

"Ma noi disponiamo già della copia italiana per la distribuzione alternativa che è già stata avviata."

Come sarebbe che disponete "già" della copia italiana?
E' tutto in italiano, il film, bella forza.
O lo avete preso dalla Cina e avete dovuto tradurlo?

"ABBIAMO BISOGNO CHE OGNUNO DI VOI SI PRODIGHI PER ORGANIZZARE UNA PROIEZIONE DI ZERO NEL SUO TERRITORIO"

Cioè, state chiedendo agli azionisti, a coloro che vi hanno finanziati per realizzare e distribuire questo film, di occuparsi del lavoro che dovreste fare voi?

Bella faccia tosta...

"Ovviamente stiamo parlando di proiezioni a pagamento,"

Ovviamente. Gli azionisti hanno speso "appena" 500.000 euro per un film che doveva sbancare nelle sale cinematografiche. E adesso devono anche rimboccarsi le maniche per organizzarvi le proiezioni, e in più se le devono anche pagare!

"Le modalità di questo aspetto economico, vitale per l'intera operazione, verranno specificate nei contatti telefonici diretti.
Scrivete e mettetevi in contatto con noi ."

Uhm, nemmeno i costi delle telefonate volete scucire?
Prima dite agli azionisti che vi accorderete direttamente per telefono... poi gli dite "mettetevi in contatto", scriveteci!

Avranno fatto i salti di gioia, gli azionisti, nel ricevere questa newsletter...!

domenica 27 gennaio 2008

Olocausto

27 gennaio, Giorno della Memoria.

Lo Staff di Perle Complottiste ha deciso di ricordare la tragedia dell'Olocausto con un logo tematico realizzato dal nostro grafico, che resterà visibile in intestazione per tutta la giornata.

Un corpo senza vita, un uomo ridotto a pelle e ossa, una lacrima: sono questi i simboli che abbiamo scelto per integrare il logo.

Curiosando nei siti Web alla ricerca di Perle, abbiamo verificato quanto spesso il negazionismo dell'Olocausto e l'antisemitismo si accompagnino alle teorie cospirazioniste, con il malcelato intento di aggredire i valori, la cultura, la storia e i sentimenti democratici della civiltà in cui viviamo.

Non è un caso che il meccanismo: "Negazione della verità con il pretesto di voler ricercare la verità" sia straordinariamente identico in entrambe le "scuole", quella cospirazionista e quella negazionista.

Lo Staff

giovedì 24 gennaio 2008

Mazzucco, il voto e le persone serie.

Nel nostro ordinamento giuridico, il voto è un diritto-dovere di ogni cittadino.

Massimo Mazzucco, regista e produttore italiano fra i più prolifici e famosi nella realizzazione di film di stampo cospirazionista, come Inganno Globale, e redattore del sito Luogocomune, però, non la pensa esattamente così.

Anzi, nell'azzardare la possibilità di non-scelta, del non-voto, non ha dubbi:

"Non votare diventa invece, a questo punto, un obbligo morale."

Questa è l'essenza del suo articolo intitolato "Una questione di responsabilità".

Quanto sia responsabile il non andare a votare, lo lasciamo decidere ai lettori.

Non votare infatti, significa semplicemente accettare la volontà di tutti quelli che a votare ci vanno, passivamente.

Mazzucco però lancia il sasso ma nasconde la mano, con questa nota in calce all'articolo:

"Chiarisco che io per “non votare” non intendo “stare a casa”, ma intendo non dare il proprio voto a chi non riteniamo ne sia degno."

Beh, non dare il proprio voto a uno che si ritiene indegno del proprio voto, effettivamente è una cosa scontata.
Non ci voleva certo la grande filosofia di Mazzucco per esprimere un concetto così banale.

Ma Mazzucco voleva davvero dire questo?

Assolutamente no.

Infatti la nota rimanda a un commento, più sotto, in cui lo stesso Mazzucco spiega:

"Chiedo a tutti di ignorare la mia nota finale, che ho dovuto aggiungere solo per difendermi da eventuali “distorsioni” di quanto scrivo..."

E questa è davvero una Perla con la P maiuscola!
Il sig. Mazzucco, insomma, dice: "Non andate a votare". Poi però, "per non essere frainteso", annota: "Guardate, io intendo dire: non votate chi non merita il vostro voto". Poi però, avvisa: "Non tenete conto della nota".
E quindi metti qua, togli là, alla fine il succo resta: "Non andate a votare"!
Altro che fraintendimenti, sig. Mazzucco!!!

Insomma, un minimo di coerenza, di dignità, di coraggio almeno nel dire ciò che si pensa... no eh?

Nello stesso articolo, tra i commenti, Mazzucco ("Redazione") ci regala un'altra Perla.
Ma questa volta, è una perlaccia.

A un certo punto, infatti, scrive (il grassetto è nostro):

"[...] paragonare Prodi a Obama (anche soltanto a livello di “aspettative”) è un pò come paragonare Ciccio Ingrassia a Jerry Lewis: il secondo è una persona seria, il primo no."

Eh no, signor Mazzucco.

Cos'hai contro Ciccio Ingrassia?
Che cosa ha mai fatto di male Ciccio Ingrassia?

Ciccio Ingrassia, al secolo Francesco Ingrassia, era nato nel lontano 1923 in un paesotto vicino Palermo.
Fu il quarto di cinque figli, a malapena riuscì a completare le scuole elementari e poi dovette fare il calzolaio per portare il pane a casa, fino all'età di 22 anni.
Il padre era un muratore, la mamma una casalinga.

Umilmente riuscì ad avvicinarsi al mondo del teatro e del cinema, senza alcuna raccomandazione: fu scelto come claquer (persone tra il pubblico che innescano l'applauso) per via della sua altezza.
Ed è diventato famoso grazie all'accoppiata comica con Franco Franchi, che diede il via al mito di "Ciccio e Franco". Due comici che hanno fatto ridere, nella maniera semplice e banale con cui si rideva una volta, milioni di italiani, piccoli e grandi.
Oltre ai film comici, ha interpretato ruoli anche in film di ben altro spessore, come "Amarcord" di Fellini e il "Giudizio Universale" di De Sica.
Ha fatto teatro, è stato regista.

Niente male, per uno partito con una licenza da 5^ elementare, senza soldi, da una terra difficile come la Sicilia degli anni '40.

E il sig. Mazzucco, proprio lui che crede nelle scie chimiche, nei mega-complotti dell'11 settembre e nei finti sbarchi lunari, si permette di dire che un uomo come Ciccio Ingrassia non era una persona seria?

Noi, tra Mazzucco e Ciccio, non esiteremmo un attimo a scegliere.


Dedicato a "Ciccio e Franco".

mercoledì 23 gennaio 2008

L'11 settembre 2001? Fu un incidente nucleare...

Poveri complottisti...

a migliaia vi siete consumati il fegato, in questi anni, per proporre teorie alternative che confutassero la verità dei fatti dell'11 settembre 2001.

Cosa ha distrutto il World Trade Center?
Cosa ha colpito il Pentagono?
Cosa si è schiantato a Shanksville?

E tutti lì a sostenere la propria teoria come l'unica "Verità".

Il World Trade Center?

"Gli aerei non esistevano, erano solo ologrammi!" - dice uno.

"No, no! Gli aerei c'erano... ma erano aerei militari!" - ribatte l'altro.

"Idioti! Gli aerei c'erano ed erano quelli che conosciamo. Ma avevano un pod lanciamissili appeso sotto la fusoliera" - sentenzia la volpe di turno.

E per i collassi come la mettiamo?

"Esplosivi!!!" acclama il coro della Curva Nord.

"Termite!!!" risponde quello della Curva Sud.

Al Pentagono?

"E' stato un missile!"

"No, è stato un piccolo caccia!"

"No, è stato un aereo radiocomandato!"

"No, è stato un camion carico di esplosivo!"

Shanksville?

"Lo United 93 è stato abbattuto in volo!"

"Imbecille! Lo United 93 non è mai esistito, la buca è finta!"

"Ignoranti! Lo United 93 esiste e non è stato abbattuto, l'hanno dirottato a Cleveland!"

Ma adesso, questa gara fra cialtronaggini non ha più senso: ci pensa Sigmatau, il grande filosofo-scienziato-matematico-fisico autore di post così lunghi che per visualizzarne uno vi serve lo schermo di un cinematografo, a dare la soluzione finale.

Al World Trade Center è esploso... un reattore nucleare!

Ecco cosa scrive su Luogocomune, dove i suoi post sono sempre accolti e ospitati con il tradizionale compiacimento che la Redazione riserva a tutti coloro che su quel sito sparano cavolate di ogni genere:

"La ‘descrizione’ dell’incidente di Chernobyl, sul quale è disponibile sul web un ‘mare d’informazione’, può terminare a questo punto. Quello che più interessa ai nostri fini è porre l’accento sui tre elementi che accomunano Chernobyl al crollo delle Twin Towers che sono i seguenti…

a) in entrambi i casi si sono avute scosse sismiche di entità pressoché uguale [magnitudo 2.5…]
b) in entrambi i casi si è stati in presenza della ‘radiazione di Cherenkov’
c) in entrambi i casi si è trovato ‘metallo fuso’ nel sottosuolo anche molto tempo dopo gli eventi, fenomeno che solo una reazione di tipo nucleare è in grado di spiegare…"

Avete capito bene, signori complottisti?
Sigmatau ha le prove (A, B e C) che tutte le vostre teorie di demolizioni controllate, esplosivi, termite, raggi cosmici, lucertoloni eccetera sono sballate!

SOLO UNA REAZIONE NUCLEARE può spiegare quello che Sigmatau ha riscontrato.

E pensare che il complottista Jones, che pure è un fisico nucleare, non se n'è accorto e continua a parlare di thermite.

Ma Sigmatau è oltre la fisica... è oltre lo spazio... è oltre il tempo...

Lui è giunto lì dove nessuno è mai arrivato prima:

venerdì 18 gennaio 2008

Jody e l'autoconvincimento dei... debunker

Bella Perla di Jody, iscritto al sito Luogocomune, in questa discussione su quel forum.

Il 27 dicembre 2007, alle ore 18.41, al post n. 900, di fronte a chi gli fa notare che al Pentagono, su una novantina di testimoni, nessuno ha visto schiantarsi qualcosa di diverso da un aereo, ben 23 hanno dichiarato di aver visto proprio un aereo dell'American Airlines, ben 17 hanno dichiarato di aver visto l'aereo che abbatteva i pali della luce lungo la traiettoria, e solo un paio parlano di un piccolo aereo, lui risponde:

"...il fatto che 45 testimoni dicono di aver visto un aereo non vuol dire assolutamente niente in quanto non sanno indicare neanche vagamente le dimensioni. Ed è troppo facile definire aereo qualunque cosa che vola."

45 testimoni non vogliono dire niente?
Vi immaginate 45 testimoni che vedono un omicidio e il colpevole, e l'avvocato della difesa che dice: "Signor Giudice, 45 testimoni non vogliono dir nulla..."

Com'è la storia che è facile definire aereo qualunque cosa voli?
Vi è mai capitato qualcuno che, indicando un gabbiano, dica: "Guarda quell'aereo..." ?

"Coloro che le sanno indicare sono quelli che hanno visto "troppo" (come ti ho detto qualcuno ha raccontato anche di aver visto le facce terrorizzate ai finestrini)"

Scusate... come funziona la testa di questo Jody?
Se i testimoni parlano genericamente di aereo, senza precisare le dimensioni, sono troppo vaghi. Se invece le precisano, hanno visto troppo!

Adesso capiamo perché 45 testimoni non vogliono dir nulla.
Se hanno visto poco, sono inaffidabili. Se hanno visto troppo, sono inaffidabili.
L'unico affidabile è Jody. Che non ha visto niente.

"Il fatto che qualcuno poi abbia visto le insegne dell'AA è assolutamente ininfluente in quanto è abbastanza facile riprodurlo su ogni cosa."

Come no. Infatti a tutti voi sarà capitato di vedere un gabbiano con i colori American Airlines...

"Che siano stati abbattuti dei pali della luce è fuor di dubbio.
Quindi cosa rimane?"

Questa poi... dice che è fuor di dubbio, ma non spiega cosa può aver abbattuto i pali della luce che, guarda caso, erano posti a una distanza laterale che corrisponde esattamente all'apertura alare di un Boeing 757 come quello che ha colpito il Pentagono.
Semplicemente, Jody passa oltre, e dice: cosa rimane?

Come a dire che in Tribunale l'avvocato difensore dice: "Signor Giudice, 45 testimoni hanno visto il mio assistito uccidere la vittima, ma questo non significa nulla. Sull'arma del delitto ci sono le sue impronte digitali, è fuor di dubbio. A parte questo, cosa rimane?"

(PS: Jody... a parte questo, rimangono i rottami, i cadaveri dei passeggeri, le scatole nere...)

E quindi, cosa rimane, secondo Jody?

"Solo la voglia del debunker di autoconvincersi che si sia trattato di un boeing..."

Pazzesco! Decine e decine di testimoni, i pali abbattuti, i rottami, i cadaveri, le scatole nere... ma sono i debunker che si autoconvincono che sia stato un Boeing!

Non è mica Jody che si autoconvince che non è stato un Boeing... non sia mai!

Ma Jody lascia uno spiraglio. Può essere che sia stato un Boeing... e allora...

"SE (e ripeto SE) si è trattato effettivamente del boeing la situazione per la CIA e la difesa americana è molto peggiore e il "complotto" deve essere per forza di cose MOLTO più vasto."

Grandioso!
I testimoni? Non significano nulla. Se hanno visto poco, non sono affidabili. Se hanno visto troppo, non sono affidabili.
I pali? Fuor di dubbio. Ma passa oltre.
Il Boeing? Se non era un Boeing è un complotto. Se era un Boeing... è un complotto ancor più grande!

Ma ovviamente, per Jody, ad autoconvincersi sono gli altri...



Nota: Puoi candidare Jody alle votazioni per il Perlone 2008 da questo link.

lunedì 14 gennaio 2008

Casa Mazzucco stupisce ancora!

Due nuove Perle arrivano diritte dal sito Luogocomune, diretto dal regista Massimo Mazzucco, una più stupefacente dell'altra.

Nella prima che presentiamo (shot a sinistra) un utente di Luogocomune ha dimostrato come si possa far pubblicare nel sito un articolo completamente inventato, senza che nessuno della Redazione se ne renda conto.

L'articolo si intitola "Sotto gli occhi di tutti" e si tratta di un titolo davvero azzeccato!

L'autore, un certo Marcoanton, illustra le "rivelazioni" contenute in un libro dell'ex agente della CIA Robert Baer.

Il libro si intitola "See no Evil" e la storia raccontata da Marcoanton sarebbe contenuta nelle pagine 171-188 del volume.

La storia parla di un tentativo della CIA di uccidere un certo Apr Ziua Oidi allo scopo di proteggere la vita di Osama Bin Laden, e di incolpare dell'omicidio il buon Baer.

Nell'intricata vicenda, degna di un episodio di 007, sono coinvolti anche un ufficiale pakistano, Teveb Tase Uqe e un funzionario della CIA, Ronn Coe.

Il tutto si svolgerebbe nel 1998 e dimostrerebbe che la CIA ha protetto Osama Bin Laden e ha inventato Al-Qaeda...

Ebbene, l'intero articolo è inventato di sana pianta da Marcoanton.

Non c'è scritto nulla del genere nelle pagine 171-188 del libro di Baer, né esistono i personaggi citati.

Infatti, Apr Ziua Oidi altro non è che l'anagramma di PURA IDIOZIA, mentre Teveb Tase Uqe è l'anagramma di BEVETE QUESTA, e Ronn Coe è l'anagramma di Crono NE, riferimento a Crono911 New Edition, il documento che spiega i fatti dell'11 settembre 2001 ed è particolarmente odiato dai complottisti del sito Luogocomune.

Marcoanton è in realtà un nick "fantasma" adoperato da un utente del Forum di Crono911.

Mazzucco, quindi, ha pubblicato un articolo di un perfetto sconosciuto, che racconta per vera una vicenda del tutto inventata, con nomi di assoluta fantasia.

Sarebbe bastata una semplice ricerca su Google per scoprire che quei nomi sono inesistenti.
Sarebbe bastato osservare con un minimo di attenzione quei nomi così strani per capire che nascondevano un anagramma!

Niente di tutto questo, Mazzucco lo ha pubblicato e né lui, né i suoi collaboratori si sono accorti di nulla.

Eppure, proprio Mazzucco, quando chiedeva soldi ai suoi seguaci, aveva scritto:

"Tutto quello che vedete pubblicato, ad esempio, non ci arriva quasi mai nelle condizioni in cui lo trovate. Va filtrato, controllato, valutato ed eventualmente elaborato" (LINK).

E meno male...

Né ovviamente se ne sono accorti gli utenti di Luogocomune, che anzi si sono bevuti tutto d'un fiato l'intero articolo, come già avevano fatto con la falsa intervista a Osama Bin Laden e come hanno fatto nella seconda Perla che vedremo più sotto.

In questo shot vediamo i commenti all'articolo scritti da spettatore, Freeman, LoneWolf58, Rick, Pyter, DrHouse, yarebon, ivanvox, cocis, Kolza, Orwell84, edo, NY152 e Gandhi.

Nessuno di loro ha miminamente dubitato della veridicità di quanto propinato.
In compenso Gandhi non ha perso l'occasione per una battuta dal sapore anti-semita: "
"Interessante però il titolo del bookazzo: "see no Levi!" con un anagramma in cui EVIL (demonio) diventa LEVI (un nome ebraico piuttosto comune).

Evidentemente la bravura di Gandhi a trovare anagrammi di cattivo gusto non gli ha impedito di cascare come un allocco in quelli presenti nel testo.

Il link all'articolo di Marcoanton è questo. Ovviamente l'articolo è stato ritirato dopo l'infelice scoperta.

Una discussione sulla vicenda è presente sul forum di Crono911.

E passiamo adesso alla seconda Perla.

In questo articolo, intitolato "In America l’ “upgrade” porta sfortuna", Mazzucco in persona presenta il suo ultimo scoop: le protezioni antincendio di alcuni piani delle Twin Towers, in prossimità dei punti di impatto dei due jet, erano state potenziate.

Questo "scoop", secondo il Mazzucco, dimostra la falsità delle affermazioni del NIST, l'ente tecnico che ha ricostruito le ragioni dei crolli delle Twin Towers individuando una delle cause proprio nel fatto che gli impatti degli aerei avevano seriamente danneggiato la protezione antincendio applicata alle strutture portanti centrali degli edifici, rendendole vulnerabili agli incendi che ne conseguirono.

A parte l'assurdità di pensare che l'aggiunta di qualche strato di spray anti-incendio applicato alle colonne portanti (perché di questo si parla) potesse fare differenza nei confronti di oltre 100 tonnellate di aereo scagliate a oltre 700 km/h, la cosa decisamente ridicola è che Mazzucco non si è accorto che la fonte dello "scoop" è lo stesso NIST!

Infatti è proprio il NIST, negli stessi rapporti tecnici che Mazzucco contesta con questo "scoop", a descrivere l'intervento di miglioramento nella protezione anti-incendio in quei piani!

Altro che scoop, queste erano notizie pubblicate già nel 2004 dal NIST e se n'era parlato anche su Luogocomune già nel 2006!

La vicenda è brillantemente ricostruita da Henry62 nel suo blog tecnico.

Decisamente Mazzucco ne fa una migliore dell'altra.

Ricordiamo ancora il famoso "Seven is exploding" in cui rivelò con un filmato a tutto il mondo che c'era stata una grossa esplosione al momento del crollo del WTC7... salvo poi scoprire - complice l'orologio di un pompiere ripreso nel video - che quell'esplosione era avvenuta la mattina sette ore prima del crollo del WTC7...

Poi l'intervista a Bin Laden rivelatasi solo un esercizio di fantasia... e adesso uno "scoop" inesistente e un articolo di pura fantasia spacciato per vero.

E tutto lascia pensare che il fondo non è stato ancora toccato...!

sabato 12 gennaio 2008

Foto esclusiva della "prima" di Zero...


Eccola qui, una bellissima fotografia scattata alla prima di Zeuro... ops... Zero, il film di Giulietto Chiesa e compagni che promette di "infrangere il muro del silenzio".
(Avviso per gli utenti di Luogocomune: i fumetti nella foto sono di pura fantasia.)

Realizzato grazie al contributo di centinaia di "co-produttori" chiamati a raccogliere ben 500.000 euro, il film, dopo essere stato presentato (ovviamente nella sezione Extra) alla Festa del Cinema di Roma, è approdato finalmente nelle "sale", dove potrà arricchire i fortunati co-produttori.

Al momento, a dire il vero, non sembra che il calendario delle proiezioni sia particolarmente ricco.

Dopo la presentazione a Roma del 24 ottobre, c'è stata una sola proiezione a Torino, in un bar (il "Caffè Basaglia") il 14 dicembre 2007 e una ad Aprilia, all' "Ex-Mattatoio", è prevista per il prossimo 13 gennaio.


Ora, non conosciamo questo Caffè Basaglia di Torino, ma ci ha incuriosito questo Arcireport che, tra una stella rossa e l'altra, a pagina 5 scrive a pieno titolo:



"Cose da Pazzi! Nasce a Torino Caffè Basaglia: un circolo gestito da malati psichiatrici".

Decisamente la cornice idonea per il film.


Ma com'è andata la proiezione a Torino?
Ne parla JoKappa, che ha assistito al grande "evento", sul blog Undicisettembre (i grassetti sono nostri):

"Il primo impatto non è stato dei più positivi, trovandomi a pagare un inaspettato biglietto di 5 euro per andare incontro ai 500 mila euro spesi per girare il film;
leggo ora sul blog che questa era una "libera" offerta, peccato che negli inviti e nella locandina non se ne facesse menzione...

[...] Il film è risultato in diverse parti montato male, scene e frasi interrotte a metà, traduzioni e sottotitoli mancanti, quasi come se il tutto fosse stato fatto in fretta per darlo velocemente in pasto al pubblico, secondo dubbio... ma non era pronto da mesi, non aveva già partecipato ad un festival del cinema, essere chiari e precisi non è un obbligo di chi vuole informare?

[...] La serata ha comunque raggiunto l'apice quando Chiesa, in un contesto che non mi è ben chiaro, è riuscito anche a parlare di scie chimiche...

[...] nella sala dove ero io che poi era la principale c'erano 30-40 persone, poi c'era un'altra saletta che ha seguito il dibattito in video e saranno state altre 15 persone. Comunque il tutto si poteva seguire anche in streaming, quindi immagino un pubblico più numeroso".

Scie chimiche? Vabbè, visto il contesto "psichiatrico"... capiamo...
E quindi 30-40 presenti, peraltro paganti un biglietto di 5 euro di cui nessuno aveva parlato, più una quindicina di persone in video, più (forse) qualcuno in streaming.

40x5=200 euro: siamo all'accattonaggio puro.
Al ritmo di una proiezione ogni due mesi... vediamo un po'... i co-produttori per recuperare i soldi dell'investimento ci metteranno 416 anni.

Tenetevi in forma, co-produttori! Ci raccomandiamo: cibi naturali, sport, vita sana... arrivare a 416 anni è dura!

E la seconda proiezione?

Quella ci sarà il 13 gennaio 2008, ad Aprilia, presso l'Ex-Mattatoio.

Ma una cosa normale non esiste? Bar di malati psichiatrici... ex-mattatoio...
Non c'era una cosa tranquilla come Cinema Splendor, Caffè Borgo Antico? No, eh?


Sul sito di questo "ex-Mattatoio" leggiamo:

"Domenica 13 gennaio 2008 ore 17.30 presso l'ex-Mattatoio di Aprilia andrà in scena ZERO, il film di Claudio Fracassi sull'inchiesta giornalistica di Giulietto Chiesa ed altri sull'11 settembre praticamente ancora inedito, seguirà un dibattito con uno degli autori! Prenota il tuo posto a sedere (50 posti limitati)."

50 posti e dicono pure "limitati"!!!
Ma scusate, sono già solo 50, più limitati di così, che significa questa precisazione?
Forse sono posti "piccoli", stretti stretti, per tenere fermi e bloccati gli spettatori al momento in cui arrivano le convulsioni da pentimento per aver speso 5 euro...

Boh!
Voi però affrettatevi a prenotare: non fate perdere tempo ai co-produttori! Già devono aspettare quattro secoli per riprendersi i loro soldi...

Ah, a proposito... ovviamente potete chiedere una proiezione nella vostra città.

Solo, per favore, cercate di mantenere lo stile: trovate una saletta idonea, tipo un'aula di un manicomio abbandonato, o un vano di manutenzione per i canali di acque nere, una macelleria, un'ex raffineria clandestina di eroina, un vecchio covo delle Brigate Rosse... cose un po' particolari insomma.

Non vorrete mica trattare Zero come un film qualsiasi?

sabato 5 gennaio 2008

Macrolibrarsi e 11 settembre

Macrolibrarsi è la "vetrina" della casa editrice Macroedizioni, sempre molto "attenta" nei confronti delle opere dei cospirazionisti (in particolare quelle di Massimo Mazzucco). Oltre ai titoli di Macroedizioni, sono in vendita anche quelli di altre case editrici.

La sezione dedicata all'11 settembre ha attirato l'attenzione di Perle Complottiste.
Vediamo insieme il perché.

L'apertura è tutta un programma:

"Cosa è veramente successo l’11 settembre del 2001?"

Ancora? Sei anni che ripetono questa domanda: cosa è successo l'11 settembre del 2001?

Tutti sappiamo cos'è successo. Solo i complottisti non vogliono accettare la realtà.

A questo punto, uno che vuol capirci qualcosa si aspetta che i tanti libri proposti da Macrolibrarsi diano una risposta al fatidico quesito.

E invece no!

Non te lo dicono cosa è successo! Lo chiedono a te, lo vogliono sapere da noi!

Nei loro libri, infatti, i complottisti scrivono immancabilmente che non spetta a loro dare risposte, ma solo fare domande!

Insomma, è come se noi scrivessimo un bel libro dal titolo: "Come si dimagrisce 10 chili in sette giorni?". E uno che ha problemi di peso, se lo compra. E nel libro poi si trova scritto: "Non abbiamo la minima idea di come si faccia. Non spetta a noi dare questa risposta, ma vorremmo che qualcuno ce lo spiegasse".

Una bella fregatura, vi pare? Non andreste a prendere una cassa di pomodori marci per poi aspettare l'autore sotto il portone di casa?

Ma vediamo cos'altro scrivono quelli di Macrolibrarsi.

"Col passare degli anni l’insostenibilità della versione ufficiale sull’attacco dell’11 settembre è stata mostrata al mondo con una grossa quantità di materiale che ne contesta le modalità, gli scopi, ecc."

Terminologia precisa, sulla quale concordiamo: "è stata mostrata", infatti, è cosa ben diversa da "è stata dimostrata". Dopo sei anni che "mostrano" le teorie più disparate sarebbe anche ora che ci dimostrassero finalmente qualcosa.
Macché, niente.
Solo domande...

"Tantissime prove sono state occultate, tantissime testimonianze sono state fatte sparire, tanto è stato fatto ma di materiale per farsi una propria idea ce n’è più che a volontà. Macrolibrarsi in questa selezione di titoli, libri e dvd, offre alcuni fra i lavori di ricerca sul disastro più conosciuti."

Come sarebbe? Il mega-complotto del secolo... anzi, di tutti i secoli; prove occultate, testimonianze sparite e c'è ancora "materiale più che a volontà"?
Ventinove titoli elencati nel catalogo! Tre pagine di titoli!!!
E meno male che le prove dovrebbero essere occultate e le testimonianze sparite!
Come hanno fatto a scrivere 29 libri senza prove e senza testimonianze?

Qualcuno penserà: "Vabbè... hanno detto "tantissime" mica "tutte".

E invece no: proprio tutte. Perché se ci fosse uno straccio di prova, uno straccio di testimonianza, questi signori certamente saprebbero dirci cosa è successo. Ma ricordate? Solo domande...

Tra l'altro, ci piacerebbe tanto capire cosa significa "testimonianze sparite": ci sfugge completamente quale sia l'accezione per loro.
Di solito spariscono i testimoni, non le testimonianze.
Se i testimoni ci sono, e le loro testimonianze non ci sono, può significare solo che quelle testimonianze non sono mai esistite, altro che scomparse!

Ma procediamo nella lettura delle recensioni gentilmente offerte da Macrolibrarsi.

"ZERO (Giulietto Chiesa)
In questi anni, è stato possibile accumulare una tale massa di dati, di immagini, di analisi..."

Senza prove e testimonianze, quale sarebbe questa "massa di dati, immagini e analisi"? Tutto questo materiale c'è o non c'è?
Se c'è, perché ancora non sapete dirci cosa è successo?
Se non c'è... che capperi scrivete?

"La Fabbrica del Terrore (Griffin)
Leggere queste pagine significa affacciarsi su un incubo..."

Su questo non abbiamo il minimo dubbio. Già dal titolo sembra preludere a un horror.
Se poi consideriamo che i complottisti riversano i loro peggiori incubi notturni in libri e teorie...

"Inganno Globale (Massimo Mazzucco)
Un libro di grande successo con DVD interno omaggio che svelano la verità sugli attentati alle torri..."

Di grande successo? Siete sicuri? Com'è possibile allora che l'autore non sa come arrivare a fine mese ed è costretto a chiedere aiuto agli iscritti del suo forum?!

E quale verità svela?
Dall'introduzione del libro, a pagina 10:
"Inganno Globale si limita espressamente a presentare tutti gli interrogativi più importanti..."

Ah ecco, ci sembrava strano... un'altra fregatura!!!
Altro che svelare la verità, siamo alle solite: domande e ancora domande.

Ma la cosa più incredibile è che di questo "titolo" è in vendita sia la vecchia che la nuova edizione!

Di solito si fa una nuova edizione quando la precedente è esaurita. Se sono costretti a lasciare in svendita la vecchia (30% di sconto) vuol dire che ne hanno i magazzini ancora pieni.
Altro che "grande successo"!

Ma perché lasciare in vendita anche quella vecchia, in ogni caso?
Uno, non solo dovrebbe comprarsi un libro fregatura che promette risposte e invece fa solo domande, ma per di più dovrebbe comprarselo non aggiornato!

E che avranno mai aggiornato? Risposte non ce ne sono. Avranno aggiornato le domande: "Scusate, avevamo dimenticato di chiedere anche questo..."

"In Plane Site
Il documentario che cambia per sempre l'11 settembre 2001.
Un’eccezionale inchiesta che rimette in discussione tutto quello che si sapeva..."

Eccone un altro. Questo addirittura ha cambiato per sempre l'11 settembre 2001.
Figuratevi come saranno incavolati neri gli autori degli altri 28 titoli.
Sono stati lì sei anni ad analizzare, studiare, teorizzare, proporre, domandare... E poi arrivano questi e gli cambiano l'11 settembre 2001!
Sapevate qualcosa? Adesso non sapete più niente: è tutto di nuovo in discussione.
Ovviamente, anche qui risposte zero.

"102 Minuti (Jim Dwyer, Kevin Flynn)
La storia mai raccontata delle migliaia di persone che lottarono per sopravvivere all'interno delle Twin Towers.
[...] Un lavoro di ricostruzione straordinario, che si basa su centinaia di interviste, su migliaia di testimonianze orali e su un numero infinito di telefonate, di e-mail, di comunicazioni radio."

Finalmente! Interviste, testimonianze, telefonate, comunicazioni radio, e-mail!
Eccole queste prove! Ecco le testimonianze!

Piccola precisazione: questo libro non parla di demolizioni controllate e men che meno di complotti.
Parla di due aerei che si abbattono contro le Twin Towers, vi scatenano incendi e ne provocano i crolli!

Insomma, per una volta che ci sono prove e testimonianze, scopriamo che la verità sull'11 settembre è esattamente quella che già conosciamo! Ossia quella che Macrolibrarsi definisce "insostenibile".

Voltiamo pagina e vediamo cosa propone il sito nella seconda parte di questa vetrina.

Uhm...

I primi quattro titoli sono un altro programma:

"Il Libro Nero degli Stati Uniti

11 Settembre: il Reichstag di Bush

Europa Svegliati!
Prima che l'impero americano ci schiacci.

Polizia Globale
Guerra e conflitti dopo l'11 settembre
Ridimensionamento della Nato, accerchiamento della Russia e sorveglianza della Cina,..."

Ideologia a senso unico, eh?

Oltretutto, almeno due dei quattro libri c'entrano ben poco con l'11 settembre. Evidentemente si tratta di un lapsus freudiano, cosa che accade assai di frequente nel mondo complottista.

Per i simpaticoni che hanno messo assieme la lista, evidentemente il complottismo sull'11 settembre è una buona leva anti-americana e questo spiega la presenza di certi titoli nella sezione.

La supposizione trova conferma più sotto, con il titolo:

"I nuovi padroni del mondo
Ordinano gli omicidi di massa e giustificano i loro crimini presentando le vittime come terroristi..."

Per quelli di Macrolibrarsi, uno che si fa esplodere in mezzo a donne e bambini è una vittima. I terroristi sono gli altri.
Buono a sapersi.

Spiccano poi, in questa seconda pagina, alcuni famosi titoli di Icke (quello che crede che la razza umana è dominata da lucertoloni che assumono le nostre sembianze) e di Meyssan (autore noto per le sue posizioni estreme anti-americane e anti-semite).

In terza e ultima pagina fa mostra di sé quest'altro titolo:
"Tutto quello che sai è falso - Manuale dei segreti e delle bugie"
che ancora una volta promette: "Decine di interventi e articoli di personaggi autorevoli svelano tutta la verità intorno all'11 settembre..."

Ma anche in questo caso, della "verità" non c'è nemmeno l'ombra.
Andando a vedere la descrizione completa del libro, infatti, leggiamo:

"Dopo aver letto questo libro, ogni volta che leggerai un giornale, guarderai la televisione, navigherai in Rete, ascolterai la radio o ti immergerai nell'alluvione mediatica, comincerai a porti delle domande."

Quindi, il discorso non cambia: domande, solo e null'altro che domande. Risposte: nessuna.

Beh... quantomeno questo manuale delle bugie fa fede a sé stesso: la prima bugia la dice proprio lui, quando afferma di "svelare tutta la verità".

Insomma, dei 29 libri presentati da Macrolibrarsi, ce n'è solo uno che dice la verità. Gli altri promettono di dirla, ma poi si limitano esclusivamente a proporre domande e becere illazioni.

E quell'unico libro, come abbiamo visto, è 102 minuti. Peccato che non è complottista.

E' basato infatti su uno Special del New York Times, decisamente in linea con quella verità che i complottisti vorrebbero negare!

Pessima figura, Macrolibrarsi...

martedì 1 gennaio 2008

Perle di fine 2007 e inizio 2008: Straker e Davide71

Abbiamo scelto per voi un paio di Perle di Capodanno dei complottisti di casa nostra.

Iniziamo con quella di Straker, che sul forum di Focus presenta la sua ultima inquietante "scoperta" a proposito di "scie chimiche".

Dopo essersi acquistato un aggeggio che consente di ricevere i dati dei transponder degli aerei (ossia degli apparati che comunicano al controllo aereo l'identità del volo) il buon Straker ha filmato un aereo bireattore in volo che rilascia due "scie sospette" e ha affermato sul forum di Focus e sul proprio blog Scie Chimiche che i dati del transponder lo identificano come un velivolo della compagnia Germanwings che si trovava a una quota troppo bassa perché si formassero le normali scie di condensa.

Questo è l'aereo visto da Straker:


E questo è quanto scrive il solerte cacciatore di scie:

La tesi di Straker è quindi quella che l'aereo volava troppo basso perché quelle scie possano essere un effetto aerodinamico: deve trattarsi per forza di cose di scie prodotte dall'immissione nell'atmosfera di chissà quale misteriosa sostanza chimica. Eccitato da questa scoperta, Straker l'ha diffusa persino sul circuito Youtube.

Axlman, sul Forum di Crono911 e Saccente1 sul forum di Focus, ai quali vanno tutti i nostri complimenti, hanno scoperto che Straker ha mentito.

Infatti, il velivolo da lui ripreso presenta i motori colorati con strisce rosso/arancione, e quelli non sono i colori della Germanwings, bensì quelli della EasyJet.

Si tratta quindi di un aereo e di un volo del tutto diversi da quelli indicati da Straker.
L'aereo ripreso nel video è della Easy Jet, non della Germanwings, e sta volando ad alta quota, non a bassa quota. E' quindi perfettamente normale che lasci scie di condensazione.

Il bello è che nel filmato preparato da Straker, si vede benissimo che il suo "aggeggio" ha rilevato il volo Easy Jet, ma Straker ha pensato bene di mentire, allo scopo di sostenere che l'aereo volasse troppo basso per lasciare le scie.

Vediamo cosa scrive Saccente1:

"Straker, ma quand'è che la finisci di postare patacche e cialtronerie?
Ma non ti sei stufato di fare la figura dell'imbecille?
L'hai letto il modello e l'identificativo di quell'aereo?
A319 D-AKNG
Sono due le compagnie aeree ad usare Airbus A319 con quell'identificativo, ed entrambe civili.
La Germanwings e la Eurowings.
http://www.airliners.net/open.file/0882996/M/
http://www.airliners.net/open.file/0157082/M/


E tu, dall'alto della tua starata coscienza cosa ci fai vedere?
Un aereo con i motori rossi che vola ad alta quota!!
Motori rossi??
Su un A319 Germanwings o Eurowings??

Ma quand'è che ti ripigli?
Ma che ti fumi prima di scrivere?

[...]Trattasi sì di un A319, ma della Easyjet che... ma tu pensa un po'...ha proprio i motori rossi!
http://www.airliners.net/open.file/1258849/M/

Cosa ha fatto il nostro tenero cocco di mamma?
Ha ripreso l'Easyjet in volo di crociera ad alta quota, ma ci ha mostrato la transponder table di tutt'altro aereo pensando di farla franca.
Per cui non ha fatto la solita penosa e patetica figura dell'impostore, bensì ne ha fatte TRE in un colpo solo!
Un vero record della menzogna, anche per uno starato come Straker.

1- Ha mostrato un video con un aereo dai motori rossi che NON può essere quello della trasponder table, ossia Germawings o Eurowings, per il semplice fatto che non hanno motori rossi (o arancione acceso che dir si voglia).

2- Sapendo benissimo (perchè lui lo sapeva eccome!!) che l'aereo da lui ripreso e che vola ad alta quota NON è quello della trasponder table, ha cercato di buggerarci pensando di essere il più furbo del pianeta, ma è stato tradito dal suo stesso video che ha lasciato trapelare una bella sigla "A319 Easy...".

3- Tralasciando pure il punto 1 e 2 e qualunque altra stupida scusante Straker vi dia a bere, quell'aereo ha i motori rossi, pertanto NON è un tanker (non esistono A319 tanker con motori rossi!), bensì è un innoquo aereo di linea che rilascia scie di condensazione.

Pooooovero Straker, madò che figuraccia.
Questa triplice sbufalata la vendo subito su "papere complottistiche".
Chissà le risate che si faranno!"

E in effetti c'è molto da ridere, in quello che scrive Straker, un personaggio che ha poco da invidiare a Stuarthwyman, Wells e altri soggetti da circo sui quali abbiamo già scritto in molte occasioni.

Vistosi scoperto, Straker ha tentato di rigirare la frittata: la colpa dell'errore sarebbe da attribuirsi a chissà quale misterioso aereo fantasma che ha ingannato il transponder!

Ma niente e nessuno hanno ingannato il transponder: come abbiamo visto nella foto di apertura, il volo Easy Jet è stato regolarmente tracciato!

L'unico inganno è quello di Straker, che ha visualizzato i dati di un volo diverso da quello vero.

Ancora un Grazie a Saccente1, per la sua precisa sbufalata dell'ennesima Perla di Straker, che chiude un 2007 in cui i complottisti ci hanno regalato a piene mani tante dimostrazioni della loro pochezza intellettuale (e intellettiva).


Invece, come Perla di inizio 2008, abbiamo scelto questo splendido messaggio di Davide71, utente di Luogocomune, che a proposito dell'attentato contro Benazir Bhutto in Pakistan, scrive:


"Ciao a tutti: da quel poco che so, vi posto le mie sensazioni.
1) La Bhutto é stata uccisa da un fucile robot comandato a distanza, fatto poi successivamente saltare in aria con dell'esplosivo.
2) in America c'é una subdola guerra civile che si combatte nel resto del mondo."

Un fucile-robot comandato a distanza che spara ed esplode?
Che si è fumato Davide71?


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