John McCain è il candidato repubblicano alla carica di Presidente degli Stati Uniti, le cui elezioni si svolgeranno in questo 2008.
Figlio di un ammiraglio, divenne pilota dell'aviazione navale.
Nel 1967 si trovava a bordo della portaerei Forrestal impegnata nelle operazioni contro il Vietnam del Nord.
Il 29 luglio di quell'anno stava per decollare dal ponte di volo con il suo aereo, quando l'esplosione accidentale di un razzo provocò una serie di esplosioni ed incendi che uccisero oltre 130 militari e coinvolsero i velivoli pronti al decollo. McCaine riuscì ad abbandonare il suo aereo in fiamme e si lanciò in soccorso dei suoi commilitoni. L'esplosione di una bomba lo ferì alle gambe e al petto.
McCaine chiese e ottenne di lasciare la Forrestal che rientrava in patria per le riparazioni, e di imbarcarsi sulla portaerei Oriskany per continuare a combattere.
Il 26 ottobre del 1967, durante la sua 23ma missione di combattimento sul Vietnam del Nord, fu abbattuto da un missile antiaereo ma riuscì a lanciarsi dall'aereo e finì in un lago.
Lì fu recuperato e catturato dai vietnamiti (nella foto sopra, il momento in cui viene trascinato a riva), gravemente ferito (con fratture multiple alle braccia e alla gamba destra).
Al momento della cattura i vietnamiti infierirono su di lui colpendolo ripetutamente con calci e pugni e fendenti di baionetta e poi lo imprigionarono senza cure, con l'intento di farlo morire.
Quando scoprirono che era figlio di un ammiraglio, decisero di curarlo e di tenerlo in vita, ma lo torturarono per convincerlo a firmare confessioni e a rilasciare dichiarazioni.
McCaine non cedette e resistette alle torture per mesi.
Nel 1968 gli fu offerto di essere rimpatriato negli Stati Uniti. Si trattava di una mossa propagandistica: i vietnamiti volevano mostrare ai soldati americani che McCaine aveva avuto un trattamento di favore. McCaine respinse l'offerta.
Stizziti, i vietnamiti lo sottoposero ad ulteriori torture, nel corso delle quali gli fu spezzato nuovamente il braccio sinistro e subì la rottura di varie costole.
Alla fine, McCaine crollò ma accettò solo di firmare una confessione e di rilasciare alcune dichiarazioni propagandistiche.
E' lui stesso ad ammetterlo:
"... I felt just terrible about it. I kept saying to myself, "Oh, God, I really didn't have any choice." I had learned what we all learned over there: Every man has his breaking point. I had reached mine.
Mi sentivo malissimo per averlo fatto. Continuavo a ripetermi: "Dio, non ho avuto davvero altra scelta". Avevo imparato quello che tutti avevano già imparato laggiù: ogni uomo ha il suo punto di rottura. Io avevo raggiunto il mio."
La prigionia di McCain si concluse solo nel 1973, con la fine della guerra.
Nella foto vediamo il momento in cui viene accolto dall'allora presidente Nixon.
Tornato in patria, McCain tornò a volare con l'aviazione navale e si distinse per le sue capacità di comando.
Questa, in estrema sintesi, la storia militare di John McCain, confermata da numerose fonti, ufficiali e non, e dalle biografie.
Un elenco nutrito di fonti è presente nella pagina a lui dedicata su Wikipedia in inglese.
Segnaliamo anche questo interessante articolo su US News e questa raccolta di testimonianze di prigionieri di guerra e commilitoni sul sito ufficiale del candidato.
Adesso vediamo come Mazzucco riesce a stravolgere il tutto, pur di descrivere McCain come un essere spregevole, in questo "articolo" intitolato:
Il piccolo sporco segreto di John McCain.
L'articolo è il solito turpiloquio di oscene menzogne e calunniose ingiurie cui Mazzucco ci ha abituati.
Eccone qualche stralcio:
"La più nota vicenda è forse quella di Colin Powell, il generale a quattro stelle dalla reputazione impeccabile, che è risultato aver costruito la sua carriera sul fatto di essersi prestato a cercare di sopprimere in tutti i modi l’emergente verità sul massacro di My Lai."
Falso.
Colin Powell non fu mai incaricato di investigare sul massacro di My Lai.
Ebbe invece l'incarico di verificare la veridicità di una lettera scritta da un soldato, Tom Glen, che non parlava affatto di quel massacro ma che accusava in generale i soldati americani di brutalità verso i vietnamiti.
Le due cose sono diverse.
Del resto, il massacro di My Lai è avvenuto nel marzo del 1968, già nel 1969 furono incriminati gli ufficiali e i soldati responsabili, e nel dicembre dello stesso anno la vicenda usciva sui giornali americani (Wikipedia).
"Anche John Kerry, l’ex-candidato presidenziale che andava ai comizi dei veterani di guerra con il giubbotto da aviatore - pur essendo diventato, al suo ritorno dal Vietnam, un focoso attivista del movimento pacifista - è stato accusato da molti suoi ex-colleghi di aver gonfiato in maniera particolare le azioni che gli sono valse tre Purple Hearts (la prestigiosa medaglia al valor militare dell’esercito americano)."
Qui Mazzucco dà uno splendido esempio di ignoranza. Non solo la citazione è priva di fonti ed è una mera illazione, ma la Purple Heart è la medaglia indistintamente riconosciuta a qualunque soldato americano abbia riportato ferite in combattimento. Una cosa difficile da "gonfiare" (Wikipedia).
"Ma lo scheletro più ingombrante di tutti, a questo punto, sembra riposare nell’armadio di John McCain"
Notate bene. Più una cosa è inventata e priva di fondamento, più Mazzucco usa termini come "sembra" (e sinonimi).
Figuratevi un po'... per la storia di Powell ha scritto "è risultato che" ed era una bufala. Immaginiamoci cosa sarà questa, dove scrive "sembra".
"il futuro senatore americano si trovava in Vietnam come pilota della US Air Force"
Non ce ne vogliate se diciamo che Mazzucco e l'ignoranza vanno a braccetto.
Abbiamo visto, sopra, che McCain era un pilota della marina.
US Navy. Portaerei.
Mazzucco scrive "pilota dell'US Air Force", che è invece l'aviazione basata a terra, che nulla ha a che vedere con le portaerei.
Non è mica una svista da poco.
Non per uno che vive a Los Angeles, conosce benissimo l'inglese (sarà poi vero?) e afferma di conoscere benissimo gli USA...
Non per uno che afferma di fare ricerche minuziose (e costose)...
"quando gli fu affidata una classica “mission impossible”: bombardare in pieno giorno il centro di Hanoi, sfidando una delle più sofisticate e micidiali batterie antiaeree ..."
Povero Mazzucco. La terminologia militare non fa proprio per lui.
La "batteria antiaerea" è l'unità base dell'antiaerea. Da come scrive pare che ce ne fosse una sola, mentre solo ad Hanoi erano migliaia.
"Mission Impossible"?
Anche la Storia non fa per Mazzucco (e anche questo lo sappiamo bene).
I bombardamenti aerei sul Vietnam del Nord e su Hanoi furono missioni sistematiche compiute nel corso di numerose e complesse operazioni aeree.
La prima fu la Rolling Thunder che durò la bellezza di oltre quattro anni! Altro che missione impossibile...
"Un collega di McCain, che volava accanto a lui in quella missione, ha poi raccontato che durante il volo di avvicinamento McCain si era dimostrato molto preoccupato per quello che li attendeva."
Ma va? Chissà perché era preoccupato... In fin dei conti era solo una missione di guerra su un territorio ostile difeso da cannoni antiaerei, missili antiaerei, caccia intercettori, una bazzecola... Mazzucco ne fa decine al giorno, al GameBoy...
"Colpito da un missile... Mentre precipitava in una spirale senza speranza... McCain riuscì a riprendere conoscenza e ad azionare in extremis il meccanismo di espulsione... aveva la gamba sinistra fratturata in più punti, tre fratture esposte nel braccio destro e una nel braccio sinistro...
i vietnamiti decisero che era troppo malconcio per cercare di curarlo, e decisero di lasciarlo morire..."
E fin qui ci siamo.
Poi Mazzucco si attarda a parlare del fatto che McCain avrebbe cercato di impedire, in tempi recenti, la riapertura di indagini sui dispersi in guerra nel Vietnam.
Sul punto è bene chiarire che ancora oggi, 35 anni dopo la fine della guerra, c'è gente che crede nel mito di soldati americani ancora prigionieri nel Vietnam.
E' comprensibile che i familiari dei dispersi conservino questa speranza, ma è altrettanto evidente che essa è del tutto priva di fondamento.
Peraltro oggi il Vietnam cerca di riallacciare e ristabilire rapporti normali con gli USA (lo stesso McCain si è recato in visita in quella che fu la sua prigione - Associated Press, "McCain: Former Prison", 24 aprile 2000) e non si vede la ragione per cui debba mantenere soldati americani prigionieri dopo 35 anni.
Per di più, al termine della guerra, nel 1973, i prigionieri di ambo le parti furono regolarmente scambiati.
Pertanto, anche se la circostanza citata da Mazzucco fosse vera (e ne dubitiamo, ma non ci interessa controllarla) non sarebbe strana affatto. Non ha senso, infatti, alimentare false speranze.
Ma perché Mazzucco cita questa storiella?
Il motivo è semplice: vuole insinuare che McCain non intende recuperare i soldati imprigionati, affinché non possano testimoniare che lui collaborò con i vietnamiti.
Ecco cosa scrive il geniaccio:
"Iniziano così cinque anni di prigionia sui quali in realtà si sa poco o nulla. McCain ha raccontato di essere stato più volte torturato, e mantenuto in totale isolamento per i primi due anni. I membri dell’associazione familiari dei POW-MIA sostengono che invece McCain sia diventato a tutti gli effetti un collaborazionista di primissimo grado."
Uhm. Membri dell'associazione familiari dei POW-MIA (sarebbero i familiari dei dispersi e dei prigionieri di guerra).
Approfondiremo più avanti la vera natura della "fonte".
E questo sarebbe il segreto?
Ma se è stato lo stesso McCain a dire pubblicamente che a un certo punto non ce la fece più, crollò e accettò di acconsentire alle richieste dei vietnamiti!
La solita scoperta del Mazzucco...
"Invece i familiari dei POW-MIA citano un episodio nel quale un altro soldato americano avrebbe sentito McCain che raccontava per filo e per segno ai vietnamiti quali sarebbero stati gli obiettivi civili – scuole, abitazioni e ospedali – che gli americani intendevano prendere di mira nei prossimi giorni."
Questa è proprio forte.
Innanzitutto gli americani non prendevano di mira obiettivi civili e tanto meno scuole, abitazioni e ospedali. Al massimo ci sono stati i tragici danni collaterali che accompagnano ogni conflitto. I casi dolosi di uccisioni di civili, come quello di My Lai, sono stati invece episodi circoscritti, scoperti e perseguiti.
In secondo luogo, un pilota conosce solo i dettagli della missione che sta compiendo e non ha la minima idea di quali saranno gli obiettivi delle missioni successive.
Infine, McCain è crollato mesi dopo la sua cattura. Di notizie "fresche" non poteva sapere un accidenti di nulla.
Con tutta evidenza, quindi, si tratta solo di dichiarazioni confezionate dai vietnamiti a uso propagandistico.
"Di certo fa specie vedere McCain che abbraccia con calore uno dei sui aguzzini (foto del titolo), venuto a testimoniare alla “sua” commissione senatoriale, che poi si è casualmente conclusa con un nulla di fatto."
Fa specie un corno.
Innanzitutto dimostra che i suoi aguzzini esistevano, e hanno confermato le sue vicissitudini. In secondo luogo conferma che McCain non ha serbato rancore per quanto avvenuto. Infatti McCain è un sostenitore della necessità di superare quel periodo storico e di normalizzare i rapporti con il Vietnam.
Solo un caino potrebbe vederci qualcosa di male in questo.
E per inciso, McCain ha anche votato a favore dell'abolizione di ogni forma di tortura.
"Pare infatti che ad un certo punto della sua prigionia, a McCain sia stato offerto di tornare a casa prima degli altri, ma che egli abbia vigorosamente rifiutato, perchè un tale gesto di favoritismo avrebbe sicuramente macchiato la sua futura carriera politica"
Questa è un'opera d'arte.
Se McCain avesse accettato, Mazzucco avrebbe detto che era stato un codardo.
Dato che ha avuto il coraggio (un coraggio che Mazzucco non può comprendere, evidentemente) di respingere l'offerta e di farsi altri 5 anni di prigionia, Mazzucco dice che l'ha fatto per non macchiarsi la carriera politica.
Come se McCain, nel 1968, sapeva già che 40 anni dopo si sarebbe candidato alla presidenza americana...
Mazzucco... quante corbellerie... McCain, rientrato in USA dopo la prigionia, continuò la sua carriera militare. Non ci pensava proprio, all'epoca, alla politica.
"McCain batte tutti: pare che di medaglie ne abbia collezionate addirittura una ventina. Se si calcola che in tutto McCain ha pilotato 23 incursioni sul territorio vietnamita, e che queste sono durate circa un’ora l’una, fanno più o meno una medaglia per ogni ora di guerra combattuta dall’eroico candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Quasi un juke-box."
Cosa c'entra il paragone del juke-box? Una medaglia all'ora... un juke-box... chissà cosa pensa sia un juke-box, Mazzucco.
Ad ogni modo, Mazzucco dimentica che prima delle 23 incursioni c'è stato il comportamento eroico in occasione dell'incidente sulla Forrestal. Dopo le 23 incursioni ci sono stati 6 anni di dura prigionia e dopo il rientro in patria gli incarichi di comando durante i quali McCain si è distinto.
Molte delle medaglie ricevute da McCain non hanno nulla a che vedere con le 23 incursioni.
Per esempio, è stato insignito della Purple Heart riconosciuta indistintamente a tutti i feriti in guerra, della Prisoner of War Medal riconosciuta indistintamente ai prigionieri di guerra, della Vietnam Service Medal e della Vietnam Campaign Medal riconosciute indistintamente a coloro che hanno servito su quel fronte, ecc...
Tante medaglie, insomma, non hanno nulla a che fare con presunti favoritismi o sospetti eroismi gonfiati.
Ma figuriamoci se Mazzucco può comprendere una cosa simile...
E finalmente, in fondo all'articolo, Mazzucco cita le fonti.
Anzi, la fonte, perché sono due link dello stesso sito (Mazzucco non si smentisce mai).
Sarebbe quella che lui definisce "associazione familiari dei POW-MIA" e che invece è tutt'altro!
E' solo un banale sito web, che si definisce "Vietnam Veterans Against John McCain", ossia "Veterani del Vietnam contro John McCain".
Un sito quindi dichiaratamente contro McCain... altro che associazione di dispersi.
Il sito è gestito da due "veterani", Ted Sampley e Jerry Kiley, che hanno fatto sì e no un annetto di servizio laggiù e non sono mai stati prigionieri di guerra.
Questa, quindi, la "fonte" di Mazzucco, peraltro segnalata - leggiamo - da Teba.
Ovviamente Mazzucco non ha pensato nemmeno di verificarla, gli piaceva quel che diceva e l'ha fatto suo. Nemmeno Wikipedia ha controllato, per verificare gli strafalcioni che stava pubblicando.
A commento dell'articolo-bufala, c'è il solito Clausneghe che scrive:
"Grazie a MM per i fatti inediti,almeno per me,che ci racconta
I cacciatori di bufale correranno a verificare,credo."
L'abbiamo accontentato.
Gli shot dell'articolo di Mazzucco e del commento di Clausneghe:
Si ringraziano Andrew82 per la segnalazione, nonchè Pasquale C., Dario, Eugenio M. per alcune precisazioni e correzioni.