domenica 6 maggio 2007

Il missile alato

"Clausneghe" è il nick di Claudio Negrioli, che il 6 maggio 2007 pubblica sulla Sezione Notizie di Luogocomune una splendida Perla intitolata "L'Orso balla da solo", un articolo nel quale si evidenzia che la Russia si sente minacciata dal "dispiegamento di elementi del sistema missilistico strategico NATO-americano in Nazioni vicine e fino a poco tempo fa sotto il suo diretto controllo..." e pertanto c'è il rischio di una reazione russa dalle conseguenze imprevedibili.

Clausneghe non specifica di quale "sistema missilistico strategico" si parli: se lo facesse, dovrebbe dire che si tratta di un sistema anti-missile, quindi un sistema che è difensivo per definizione, e che in nessun modo può minacciare la Russia, né intaccarne significativamente le capacità offensive. Il sistema, infatti (se mai sarà dispiegato) è concepito per contrastare attacchi di pochi missili a lungo raggio (ossia la minaccia che si prevede possa provenire da paesi come la Corea del Nord e l'Iran) e non certo l'arsenale missilistico sovietico, che conta molte centinaia di vettori.
Ma la reazione russa, secondo Clausneghe ha "validi motivi", perché i russi sono spaventati "a ragione". Cattivoni quindi gli americani e la NATO, che molestano i pacifici russi.

E per calcare la mano, Clausneghe sfoggia una completa serie di perle, paragonando il nuovo "sistema missilistico strategico" allo spiegamento dei "missili alati Pershing" che negli anni '80 minacciò la Russia.

Vediamo le perle:

1) i missili Pershing erano missili nucleari a gittata intermedia, mentre il sistema di cui si parla oggi è un sistema di missili anti-missile. Non c'è nessun modo di paragonare i due sistemi;

2) i missili Pershing (che furono installati in Europa assieme ai più noti "Cruise") non furono una gratuita minaccia all'URSS, ma furono la risposta allo spiegamento, da parte dei sovietici, dei missili balistici nucleari SS-20 il cui compito era quello di arrostire l'Europa occidentale. E anzi, si deve proprio allo spiegamento dei Pershing e dei Cruise se i sovietici furono costretti a firmare un accordo di disarmo che portò allo smantellamento di tutti questi missili dall'Europa;

3) i missili Pershing non sono affatto "missili alati": quelli semmai sono i Cruise (nome tecnico BGM-109 Tomahawk). I Pershing infatti sono missili balistici, e delle ali non sanno che farsene.




Nelle foto, a sinistra un missile balistico nucleare Pershing, a destra in alto un missile Tomahawk (Cruise) e a destra in basso un sistema antimissile THAAD.

Insomma, questo Clauseneghe parla di cose di cui non capisce nulla. L'importante è mettere un chiodo contro gli americani e la NATO e a favore dei russi.

Clausneghe non è nuovo a queste perle su argomenti di politica internazionale, difesa ed equipaggiamenti militari: è materia che proprio non fa per lui, ma si ostina a provarci.

Per esempio, nell'articolo "Italia pattumiera della NATO" parla di "Cluster Bomb a guida laser" sganciate nel lago di Garda da aerei NATO in difficoltà, e si spinge a dire che queste bombe contengono ordigni che vengono "seminati inesplosi - come hanno fatto gli Israeliani... diventano delle vere e proprie mine anti-uomo, per giunta anche galleggianti, pare". Dulcis in fundo, il Clausneghe non manca di accennare a un aumento dei "linfomi di Hodgkin" che potrebbe essere correlato all' "uranio impoverito presente negli ordigni finiti nel Lago".

In questo caso, al sig. Negrioli andrebbe fatto notare che le bombe a guida laser sono una cosa diversa dalle Cluster Bomb; che le sub-munizioni non vengono seminate inesplose, ma che la presenza di ordigni inesplosi è conseguenza di malfunzionamenti delle spolette di attivazione, malfunzionamenti che possono capitare agli ordigni israeliani come a quelli di qualsiasi altro paese nel mondo; che le sub-munizioni non galleggiano; che esse non contengono uranio impoverito.

Ma a Clauseneghe tutto questo importa poco: l'importante è parlare male della NATO e di quei cattivoni americani.

Un altro esempio che meriterebbe di essere incorniciato, è quest'altro articolo, vera perla delle perle: "Galileo, occhio di un RA minore?" nel quale il buon Negrioli punta la sua attenzione sul programma Galileo, una rete di satelliti europea destinata a far concorrenza alla rete GPS americana (NAVSTAR).

Scrive Negrioli che Galileo è "un occhio di RA che ci guarderà da 24.000 km sopra il cielo" (sic) e si focalizza su "...l'aspetto minaccioso di questo sistema in grado di vedere e monitorare tutto quanto avviene sulla faccia della Terra..."

Non manca, come quasi sempre avviene negli articoli e nei post pubblicati su Luogocomune, l'immancabile frecciatina contro le istituzioni, vere nemiche del cittadino: Galileo sarà infatti "ad uso e consumo delle solite autorità militari, ovvero polizia e forze armate dei vari governi che secondo certi disegni più o meno occulti sono destinati a convergere nel super governo mondiale unico munito di occhio che tutto vede".

Povero Clausneghe: ci sarà qualcuno che lo consolerà spiegandogli che Galileo è solo una rete di satelliti GPS, che non vedono un accidenti di nulla ma si limitano a trasmettere un segnale radio che consente - a chi è dotato di quello che comunemente si chiama "navigatore GPS" di conoscere la propria posizione e di navigare in sicurezza?
Ci sarà qualcuno che gli spiegherà che non solo i militari, ma ormai qualsiasi automobilista usa tranquillamente il GPS e non c'è nessun occhio maligno che lo spia?

Speriamo di no. Ci piace pensare che Clausneghe possa restare ancora a lungo nei suoi pensieri complottisti, intrisi di improbabili alleanze mondiali di governi, forze militari e polizie che tutto spiano e tutto vedono...

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