venerdì 30 gennaio 2009

Wikipedia: Piero Montesacro (1a parte)

Dopo la lunga serie di articoli dedicati alle Wikiperle, ossia alle idiozie complottiste propagandate dall'edizione nostrana di Wikipedia, eccoci - come promesso - a parlare dei Wikicomplottisti, ovvero di quei Wikipediani, semplici utenti o "potenti" amministratori, che hanno contribuito fattivamente ad ospitare tanta spazzatura su quelle pagine.

Partiamo - è doveroso - dal principe dei wikicomplottisti: l'amministratore Piero Montesacro (precisiamo che questo probabilmente è il suo nick: non c'è nulla che indichi che sia il suo vero nome).

Piero Montesacro è un complottista, anche se lui nega di esserlo. Parlano chiaro le voci alle quali ha contribuito e le sue stesse affermazioni, come si può verificare dalla lettura delle Wikiperle che lo riguardano.

Ma non è un complottista qualsiasi, non è il solito beota che crede agli alieni che fanno i cerchi nel grano, per intenderci: è uno di quelli raffinati, per i quali il complottismo è anche un utile strumento per propagandare determinati pensieri e ideologie.

Quali pensieri e ideologie?
Ci arriveremo con calma, non c'è fretta. Prima dobbiamo entrare nel personaggio, poi potremo tracciare le conclusioni e le connessioni con altri wikipediani che formano quella che su Wikipedia viene definita una "cricca".
Come dice lo stesso Montesacro nella sua pagina personale, "la calunnia è un venticello" e noi invece preferiamo scatenare uragani.

E partiremo da un bel posto ventilato: la Corsica.
Perché la Corsica? Perché dovete sapere che Montesacro inizia la sua avventura su Wiki il 6 gennaio del 2006 e il suo primo contributo riguarda la voce dedicata all'anno 1768 e precisamente questa frase:

"15 maggio - Trattato di Versailles tra la Repubblica di Genova e la Francia. La Repubblica offre la Corsica quale garanzia per i debiti contratti (pari a circa due milioni di Lire Genovesi) verso Luigi XV, che aveva inviato proprie truppe sull'isola a sostegno di Genova contro i Corsi in rivolta.
Genova, già in bancarotta, non sarà mai in grado di onorare i debiti e, d'altra parte, la Francia assume quasi immediatamente l'iniziativa militare, occupando l'intera isola, che viene considerata da allora, e sino alla Rivoluzione, "patrimonio personale" del Re di Francia."

Corsica, Francia, Genova.
Non è un caso che subito dopo si dedica, oltre alla Corsica, anche alla lira genovese, alla lingua corsa, ai Bonaparte... tutti argomenti connessi.
La "passione" per la Corsica percorre tutta l'esperienza di Montesacro su Wiki, tanto che le voci Corsica e Storia della Corsica si devono quasi totalmente alla sua costante opera di compilazione, come testimoniano le rispettive cronologie dei contributi.
La cura di Montesacro ha portato entrambe le pagine ad essere esibite in Vetrina, come testimoniano le stelline.

Esaminando le due voci, salta subito all'occhio che entrambe esibiscono l'immagine della bandiera "nazionale", simbolo dell'indipendentismo corso:


Ossia questa:


Ora, la presenza di questa immagine altamente simbolica, spiaccicata proprio all'inizio della voce, non è poi così normale come potrebbe sembrare al lettore poco attento.
Ad esempio, sul sito istituzionale della Corsica, questo simbolo non c'è, quanto meno non è certo in prima pagina (c'è solo una piccola icona per la scelta della lingua, accanto a quella francese):



E il motivo è semplice: questa bandiera è diventata nel tempo un vero e proprio simbolo dell'FLNC, il movimento terrorista per l'indipendenza della Corsica dalla Francia:


Infatti anche la Wikipedia inglese è più prudente: alla voce Corsica presenta la bandiera nazionale ma la accosta al simbolo istituzionale della "Collectivitè Territoriale de Corse", mentre alla voce History of Corsica più propriamente utilizza la bandiera storica del Paoli, che ha per sfondo uno stendardo giallo ocra:

E' curioso notare che Montesacro contribuisce anche alle pagine Wiki in inglese (dove però ha meno "potere") al punto da inserire un'immagine autocostruita (alla faccia delle regole wiki che vietano ricerche originali).

Per capire cos'è e cosa ha fatto l'FLNC, sfruttiamo per una volta proprio Wikipedia italiana e leggiamo cosa ci dice la relativa voce, aggiornata al 28 novembre 2008 (grassetti nostri):

"Il Fronte di Liberazione Nazionale Corso (in corso Fronte di Liberazione Naziunale Corsu), noto anche con la sigla FLNC, è un gruppo militante che chiede uno Stato indipendente per la Corsica e il conseguente distacco dell'isola dalla Francia.
La sua sigla é un omaggio al FLN algerino.
[...]
Presente soprattutto in Corsica e meno in Francia, a partire dalla sua fondazione (1976) ha compiuto migliaia di assalti, attentati dinamitardi e rapine a mano armata contro banche, edifici pubblici civili e militari, strutture turistiche e tutto quanto è legato alla Francia. Estorce, inoltre, denaro ai danni di attività commerciali come tassa rivoluzionaria.
La notte tra il 4 e il 5 maggio 1976, ventidue deflagrazioni vari centri della Corsica, a Nizza e a Marsiglia.
Operazione ZARA : Il 13 gennaio 1978, il FLNC attacca la base NATO a Solenzara.
[...]
Per tutte queste ragioni il governo francese giudica il FLNC un'organizzazione terrorista.
In passato si sono registrati scontri molto violenti tra il FLNC ed altre organizzazioni nazionalistiche corse, che sono costate la vita a molti militanti. Questi episodi sono di recente diminuiti poiché le fazioni rivali hanno trovato un accordo."

La voce, come si può verificare nella cronologia dei contributi, è "pattugliata" dal solerte Montesacro, per cui possiamo concludere che il nostro wikicomplottista ne condivide il contenuto in termini di attinenza ai fatti, altrimenti l'avrebbe cambiata.

Del resto, si noti la sottile precisazione che è il governo francese a considerare l'FLNC un'organizzazione terroristica, a voler insinuare che si tratti di una qualificazione di parte...

Si capisce, ora, perché quella bandiera non appaia in evidenza nel sito istituzionale della Corsica.

Al contrario, Montesacro ha voluto che il simbolo apparisse, in bella mostra e proprio all'inizio della pagina, non solo alla voce "Corsica" ma persino in quella dedicata alla "Storia della Corsica".

E andiamo adesso a dare un'occhiata al contenuto di queste due voci, per evidenziare alcuni dei tanti passaggi non-NPOV (ossia che esprimono un punto di vista personale e non neutrale) con i quali Montesacro le ha condite.

Storia della Corsica, versione del 25 gennaio 2009 (grassetti nostri):

"Va ricordato che queste ultime vicende si inquadrano nello svolgimento della Guerra di successione austriaca che, tra l'altro, porta all'occupazione di Genova da parte delle armate austriache (con il famoso episodio del Balilla, dicembre 1746), e a nuovi, durissimi colpi per la Repubblica, impoverita, invasa e costretta dall'ostilità dei Savoia ad affidarsi sempre più all'abbraccio - che si rivelerà mortale - della Francia.
[...]
Quel che le ragioni sopra descritte non riescono a spiegare diventa immediatamente comprensibile constatando la promozione alle più alte funzioni dello Stato dei capi dei clan còrsi che avevano sostenuto il nuovo imperatore di Francia: grazie a Luigi Napoleone, gli Abbatucci, i Casabianca, i Pietri, fanno carriere spettacolari - se non scandalose - in alcuni settori della magistratura e dell'amministrazione.
[...]
La storiografia e la propaganda politica francese hanno sfruttato abilmente (e con notevole successo) l'inquinamento fascista per screditare e obliterare il movimento corsista nel suo complesso, operando una semplificazione che equipara l'autonomismo e l'indipendentismo isolano al fascismo, con tutto il carico di disprezzo che evoca l'implicita accusa di tradimento e di adesione ad un sistema dittatoriale sconfitto dalla storia.
[...]
Ancora una volta si è ripetuto lo schema dell'isola occupata che si affida ad un liberatore ed ad un capo, impersonato per di più, in questo caso, da un personaggio dotato del carisma di de Gaulle. La sconfitta del fascismo segna la fine ad ogni aspirazione - comunque sempre minoritaria - di irredentismo, trascinando con sé anche la rottura dei rapporti culturali con la Penisola e ogni prospettiva di un recupero di cittadinanza sull'isola per la lingua italiana.

La Francia crederà per questo di aver definitivamente fatto sua la Corsica anche nell'anima, e d'altronde farà di tutto per vietare di fatto qualsiasi espressione pubblica in italiano o in còrso, subito tacciate di fascismo irredentista, premura particolarmente necessaria dopo che i còrsi sotto occupazione hanno potuto constatare la pressoché totale intercomprensione tra lingue còrsa e italiana. Ma da questo momento in poi la Corsica, anche per i crediti acquisiti grazie alla sua qualità di unico Dipartimento liberato senza l'aiuto Alleato, e fatta madrina della Resistenza nazionale, è di nuovo e più di prima libera di tornare a concentrarsi sui propri valori più originali ed autentici, senza dover temere l'accusa di italianismo e senza subire la soffocante tutela e la deleteria fascinazione dell'Italia fascista."

Poetico, vero? Ma tutte queste considerazioni, tutte queste interpretazioni più o meno verosimili, come "l'abbraccio mortale"... sono enciclopediche o sono espressione di una propria visione della storia di Corsica?

Il bello deve ancora venire. Si passa a tempi più recenti, quando i terroristi corsi iniziano a colpire e a uccidere:

"L'occupazione della Cave Depeille è eseguita al mattino senza alcuno spargimento di sangue da sette còrsi armati di fucili da caccia, che allontanano i proprietari ed i loro impiegati, e issano la bandiera Testa Mora. La reazione dello Stato è spropositata e furibonda. Il Ministero degli Interni fa circondare l'azienda occupata da 1.200 uomini armati fino ai denti ed appoggiati da elicotteri e carri armati."

Cerchiamo di capire. Sette terroristi, armati, occupano una struttura. E Montesacro si meraviglia che la polizia circondi la struttura con uomini armati fino ai denti? La giudica una reazione "spropositata e furibonda"? E questo è enciclopedico? L'espressione di un giudizio personale di Montesacro?

"Nell'assalto lanciato il 22 agosto, due gendarmi restano uccisi (sembra dal fuoco amico), e due occupanti feriti. I responsabili dell'occupazione sono incarcerati a Parigi, mentre la notte qualcuno incendia la Cave (cantina) Depeille. Il 27 agosto l'ARC viene sciolta. Nella notte tra il 27 e il 28 scoppiano incidenti gravissimi a Bastia (carri armati per le strade e un gendarme ucciso) e il prefetto regionale e il vice-prefetto di Bastia sono rimossi. Lo scioglimento dell'ARC radicalizza verso l'indipendentismo e spinge nella clandestinità il movimento."

Due gendarmi sono morti. Poi un terzo. Padri di famiglia, probabilmente. A Montesacro non basta, perché i terroristi devono essere per forza buoni, che diamine. E quindi scrive: "sembra dal fuoco amico".
Sembra? Dove siamo, su un'enciclopedia o dal parrucchiere?

"Le campagne dinamitarde non mai hanno fatto vittime (salvo il caso recentissimo del gennaio 2006, quando un giovane attentatore è morto dilaniato dalla bomba che si apprestava a piazzare ad Aix-en-Provence) ed hanno avuto un ruolo importante (a prescindere dalla condanna della violenza) nel preservare il litorale còrso dalla cementificazione, avendo spesso come obiettivo iniziative speculative turistiche, spesso a capitale francese e italiano."

Vi è chiaro? Per Montesacro, i terroristi sono buoni e i poliziotti si ammazzano tra di loro, le bombe non fanno morti ma sono cosa buona e giusta perché ecologiche: preservano dalla cementificazione...

"Durante tutti gli anni ottanta e novanta si susseguono assassinii mirati degni della più antica tradizione della vendetta isolana, vittime sia avversari politici, sia gendarmi, sia poliziotti. Il più grave di questi delitti è certamente l'omicidio del Prefetto di Corsica Claude Erignac, freddato il 6 febbraio 1998 ad Ajaccio. Le responsabilità relative a quest'uccisione non sono state ancora chiarite. Le indagini condotte dalla polizia e dal DNAT (Dipartimento antiterrorismo francese) sono sembrate in varie fasi più politicamente motivate (diversi attivisti sono stati lungamente detenuti sulla base di debolissimi indizi e poi del tutto scagionati) che dirette davvero ad assicurare alla giustizia i veri responsabili del crimine."

Anche qui siamo dal parrucchiere. "Sembra" che le indagini di polizia e servizi antiterrorismo avessero "più" che altro motivi politici, e ovviamente i terroristi buoni ammazzano gendarmi, poliziotti, prefetti... però sono ecologici...

"Fortunatamente né il delitto Erignac, né lo scandalo sollevato dalle attività terroristiche promosse dal suo successore Bonnet, hanno fermato il pur difficile cammino delle riforme."

"Fortunatamente"... alla faccia della "neutralità" ed enciclopedicità...
Se questa voce l'avesse scritta un terrorista corso, non avrebbe saputo far di meglio...

E passiamo alla voce Corsica, versione del 26 gennaio 2009.
Si apre con questa citazione:


« Di queste due terre gemelle, la Sardegna e la Corsica, la più italiana
per la sua posizione geografica e per le tradizioni storiche è precisamente la
Corsica, che oggi appartiene alla Francia. Una sensibile occhiata alla carta
mostra che la Corsica dipende naturalmente dalla penisola italiana. Ha lo stesso
clima, gli stessi prodotti naturali dell'Italia ed anche i suoi antichi annali e
la lingua dei suoi abitanti ne fanno un'isola italiana »
(Elisée Reclus in Geographie Universelle)

Vi pare una cosa normale? Come a dire che sulla voce della regione Friuli scriviamo una bella citazione che ineggia all'appartenenza di quella terra alla... Slovenia!

Non poteva, il Montesacro, inserire una citazione sul paesaggio, sulla cultura, sul clima... ? No, no, ha preferito infilare una bella citazione dall'indubbio significato politico e anti-francese...

"Integrata nella Repubblica Francese, la Corsica dell'ultimo dopoguerra non ha trovato la pace malgrado il declino della lingua e delle tradizioni locali, accelerato dalla modernizzazione e dalla globalizzazione.
[...]
Mai del tutto esauritasi e caratterizzata da migliaia e migliaia di attentati dinamitardi (quasi sempre accuratamente studiati per colpire le cose evitando spargimenti di sangue) eseguiti in Corsica (ma anche in Francia) contro i simboli del potere statale e contro le iniziative speculative pubbliche e private (soprattutto quelle tese alla cementificazione selvaggia delle coste dell'isola), la lotta armata indipendentista, sovente divisa al suo interno, si è data nel corso degli anni un volto politico e ha fatto sentire il suo peso utilizzando sempre più metodi pacifici e democratici."

Ma sarà mica che Montesacro è l'avvocato difensore dei terroristi corsi?
Abbiamo capito che secondo lui gli attentati dinamitardi hanno fatto poche vittime e sono ecologici... ma tutti gli omicidi di gendarmi e poliziotti non contano più niente? Valgono solo le bombe ecologiche?

Nessun dubbio che le voci siano "piena proprietà" di Montesacro. E' lui stesso a dirlo e a vantarsene, in una discussione (grassetti nostri):

"I miei riferimenti li ho scritti io, ma citando ampia bibliografia (a quella mi riferivo e l'ho citata esplicitamente), cui vengono opposte affermazioni apodittiche e gravemente offensive non solo verso me, ma anche verso tutta la comunità Wikipediana, che ha persino messo in vetrina il mio articolo sulla Corsica, dal quale solo pochi giorni fa, e dopo l'inserimento in vetrina, ho espunto il nuopvo articolo sulla Storia della Corsica, trattandolo come una fonte inattendibile per definizione ed opponendogli affermazioni tendenziose e prive di qualsiasi fondamento reale, che per altro esprimono un profondo disprezzo - ancorché involontario - per la realtà còrsa, evidentemente sconosciuta a chi pretende d'aver ragione per definizione.
Quando, come in questo caso, qualcuno (che non sono certo io), manifestamente non sa bene di cosa parla, farebbe bene a documentarsi accuratamente prima di tentare, come in questo caso, l'impossibile impresa di dimostrare il falso. --Piero Montesacro 18:53, 6 mar 2006 (UTC)".

E' interessante (per quanto superfluo, visti i precedenti) notare che entrambe le voci sono del tutto prive di fonti. C'è una vasta bibliografia, ma nessuna nota che specifichi dove è possibile verificare le innumerevoli affermazioni contenute nelle voci.
Ad esempio, non possiamo verificare se i terroristi che assaltarono e occuparono Cave De Peille furono "sette", come sostiene Montesacro, o una "trentina", come invece sostiene questo sito di indipendentisti pro-terroristi citando un articolo di Gianni Sartori su Quaderni Padani.
Le fonti non mancano, persino sul Web, come testimoniano questi articoli del Corriere della Sera (1995, 1998) ma evidentemente a Montesacro non piacciono, cozzano contro la propria poetica e struggente narrativa che ha il vantaggio di non essere facilmente verificabile.

Nonostante la marea di affermazioni prive di specifica indicazione della fonte (e quindi non verificabili) e condite di giudizi, considerazioni, qualificazioni e valutazioni del tutto personali e non-NPOV, entrambe le voci sono finite in vetrina. Ma non è questo che ci interessa (non mancherà occasione di approfondire le ragioni del "successo" di Montesacro e gli stratagemmi con i quali riesce ad imporre il proprio punto di vista).

Ciò che volevamo evidenziare è il modo in cui queste due pagine parlano del terrorismo corso, dei suoi attentati, dei morti che ha causato: alternando sapientemente fatti storici e giudizi e considerazioni personali, finiscono per giustificarlo, per esaltarlo, per idealizzarlo e per propagandarlo.
Per di più, l'assenza di una puntuale indicazione delle fonti, accorpate in una bibliografia ben difficile da verificare, unita all'efficace e intimidatoria azione di "patrolling" (così la chiamano su Wiki) nei confronti di chiunque tenti di metterle in discussione, come testimonia la citazione dello stesso Montesacro che abbiamo riportato qui sopra, le ha di fatto rese blindate.

E tutto questo adesso è in vetrina.

Vi state calando nel personaggio?

Bene. Alla prossima puntata...


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

martedì 27 gennaio 2009

Olocausto e Giorno della Memoria

L'immagine di apertura ci mostra il modo in cui BlSabbath, utente di Luogocomune, pensa all'Olocausto all'approssimarsi del Giorno della Memoria.

Il post di BlSabbath è del 23 gennaio 2009, quattro giorni prima della ricorrenza.

Gongolante, scrive: "Ho giustappunto preso questo libriccino.. e letto l'introduzione. Già mi ha entusiasmato!".

Si entusiasma, il tapino, capite?
Ha scoperto il libro l'"Industria dell'Olocausto", che teorizza l'uso della memoria di quell'evento come arma ideologica sfruttata dagli ebrei per ricattare il mondo.

Chissà come si sarebbe entusiasmato, se si fosse trovato in fila per entrare in una camera a gas, insieme ai suoi figli, ai suoi genitori, ai suoi fratelli e sorelle.

Ce n'è di gente così, al mondo, e su Luogocomune si ritrovano in buona compagnia e in un ambiente compiacente.

Noi preferiamo ricordare quella tragedia con quest'altra immagine:


E non ci entusiasma affatto.

mercoledì 21 gennaio 2009

Ultimi flop da casa Mazzucco

Il buon Massimo Mazzucco continua a regalarci Perle senza sosta, dimostrandosi sempre all'altezza della fama che si è conquistato grazie agli anni di duro lavoro sullo schienale della sua seggiola a Los Angeles.

Di recente ha prodotto l'ennesimo "filmentecatt": questa volta sugli UFO.
La visione dell'opera d'arte è a pagamento e pare che il Mossad ne abbia già ordinate 100 copie in anteprima: saranno utilizzate nelle camere di tortura.
Secondo indiscrezioni provenienti da fonti ufficiose del servizio segreto israeliano, il nuovo film è molto più efficace dei precedenti e nessuno dei prigionieri cui è stato sottoposto è riuscito a resistere sino alla fine della proiezione.

Intanto al bar dell'Associazione dei neuropsichiatri per le dipendenze da complotto (ANDC) si sono aperte le scommesse su quali saranno le prossime produzioni del regista: l'ipotesi più gettonata è quella di un film sulle missioni lunari, in coincidenza con i 40 anni dell'Apollo 11, ma anche il mostro di Loch Ness e lo Yeti probabilmente saranno in cima alla lista.
Battute a parte, in attesa di conoscere le nuove prodezze cinematografiche del nostro regista preferito, vediamo alcune sue Perle recenti, segnalate dai nostri attentissimi lettori.

Partiamo dalla serie di articoli che Mazzucco non ha perso tempo a pubblicare in coincidenza dell'intervento militare israeliano nella striscia di Gaza: nell'immagine vi mostriamo un collage dei titoli di alcuni di essi.

L'occasione è ghiotta per esibire la solita raccolta di slogan antisemiti e anti-israeliani.

C'è il pezzo "comico" con tanto di caricatura in cui al posto degli ebrei è citata una immaginaria tribù austriaca:

"...Nel corso dei secoli però questa tribù era andata disperdendosi nel mondo, per motivi che nessuno è mai riuscito a comprendere fino in fondo.
C'è chi dice che questi austriaci fossero continuamente costretti a fuggire perchè non restavano simpatici a nessuno; altri invece sostengono che questa tribù non sia mai esistita; altri ancora dicono che sia esistita…"

C'è il pezzo in cui si dà addosso anche agli americani, con tanto di corbelleria su fantomatiche "bombe all'uranio impoverito":

"Clinton invece, molto più astuto e opportunista, è riuscito a passare alla storia come una persona che a 25 anni partecipava ai cortei pacifisti, con tanto di spinello e barba lunga, mentre a 50 ordinava di sganciare bombe all'uranio impoverito sui bambini jugoslavi."

Non manca l'immancabile solito pezzo di Cedolin, che definisce la reazione israeliana

"[...] ennesima strage di uomini, donne e bambini che Israele ha deciso di regalare al popolo palestinese per celebrare la fine dell’anno..."

Ma la cosa davvero ineguagliabile è che mentre il sito di Mazzucco si spreca in questi proclami anti-israeliani... a sinistra degli articoli fa sfoggio di sé questo bel banner:

che è la pubblicità di una società israeliana (Bezecom), la cui missione è quella di "garantire a Israeliani ed Ebrei in tutto il mondo, e alle loro famiglie, comunicazioni facili e poco costose" e che non si fa scrupolo di dichiarare che "in cima alla nostra agenda mettiamo le comunità israeliane ed ebree"!

E c'è pure tanto di Stella di David!

Insomma, Mazzucco fa un gran parlare contro israeliani e potere degli ebrei... però è il primo a mettere il suo sito a disposizione della pubblicità israeliana (e a giudicare dai toni, potremmo definirla "sionista") per un piatto di lenticchie, gli spiccioli che incassa dalla pubblicità.

A quanto pare, su Luogocomune anche i bambini palestinesi passano in secondo piano se c'è da mettere in tasca qualche dollaro...
Altro che Bush, "Nuovo Ordine Mondiale", sionismo, controllo delle banche... c'è chi si svende per due denari, nemmeno trenta!

E passiamo all'ultima Perla di questa puntata.

Il 28 dicembre del 2008, Mazzucco ha pubblicato un articolo dal titolo "La Morte, tabù culturale", in cui si sforza di fare il filosofo. A voi lo shot:


Per sostenere la sua visione della vita e della morte, Mazzucco cita una riflessione sul senso della vita e dell'Universo dell'austronauta Edgar Mitchell, che inizia con queste parole (grassetti nostri):

"Quando andai sulla Luna, 27 anni fa, la convinzione generale, sia per la scienza che per la teologia, era che noi fossimo il centro biologico dell'universo.
Ma negli ultimi 25 anni quel concetto è profondamente cambiato, è oggi credo che non ci sia più nessuno, fra coloro che abbiano approfondito seriamente la materia, che ancora creda che noi siamo al centro biologico dell'Universo.
Ed è anche di questo che parleremo stamattina: in che genere di Universo ci troviamo?
Questo naturalmente ci porta al fatto che io abbia avuto l'onore di essere scelto fra un gruppo di privilegiati, che per primi hanno esplorato un altro pianeta, la nostra Luna. Ho avuto il privilegio di aver fatto parte di quel gruppo, con gente meravigliosa, e abbiamo fatto quello che abbiamo detto di aver fatto: abbiamo completato la nostra missione, abbiamo ottenuto interessanti dati scientifici, e li abbiamo riportati indietro, per poter osservare da vicino per la prima volta un altro mondo.
Ero però del tutto impreparato per quello che mi è accaduto sulla via del ritorno.
Avevamo completato con successo la missione, e il mio compito, come responsabile del modulo lunare e delle attività sulla superficie lunare, era praticamente terminato. Sulla via del ritorno ero una specie di "ingegnere operativo", in una astronave che funzionava molto bene, e avevo ben poco da fare oltre a tenere d'occhio i vari indicatori... e contemplare l'Universo."

Un momento. Ma "Shon" Mazzucco non è lo stesso che sostiene che l'uomo non è mai stato sulla Luna e che le missioni Apollo sono dei falsi?
E adesso che fa... cita le riflessioni di uno di quegli astronauti di ritorno dal viaggio sulla Luna!?
Al poverello dev'essere sfuggita la profonda contraddizione di questa citazione... un vero e proprio lapsus freudiano che prova inequivocabilmente una grande verità: il primo a non credere alle grosse corbellerie sostenute da Mazzucco, è proprio lo stesso Mazzucco...

Si ringraziano per la segnalazioni: Monica1077, Cristiana da Firenze, Luca S..

mercoledì 14 gennaio 2009

Wikipedia: adesso si fa sul serio

Dopo un bel po' di Wikiperle in cui abbiamo dimostrato, al di là di qualsiasi dubbio, quanto Wikipedia italiana sia permeata di voci mirate a disinformare e a propagandare il complottismo, l'anti-americanismo, l'anti-semitismo e tanti altri "ismo" che non farete fatica a immaginare, è arrivato il momento di fare sul serio.

Sinora abbiamo "marcato a zona", evidenziando i terreni oggetto di scorrerie e quelli presidiati da una cricca di amministratori e wikipediani che ha saputo celarsi più o meno bene (almeno finché non ce ne siamo occupati noi) nelle pieghe di un progetto nobile qual è quello di Wikipedia, trasformandolo in un piccolo orticello personale.

Da ora iniziamo a marcare "a uomo": metteremo a nudo chi sono i wikipediani e gli amministratori che si muovono dietro le quinte delle voci enciclopediche per infarcirle di corbellerie e oscenità di ogni genere.
Così come tra i complottisti distinguiamo principalmente due categorie (gli idioti che credono davvero alle scempiaggini che leggono e sostengono, e i "maestri" che sanno perfettamente di mentire e lo fanno per propagandare determinate posizioni ideologiche) allo stesso modo nel complottismo wikipediano distinguiamo due generi di soggetti: gli idioti complottisti che infarciscono le voci di riferimenti alle proprie teorie e i wikipediani che lasciano che ciò accada (e spesso lo favoriscono) perché quelle teorie ben si sposano con le proprie posizioni ideologiche.

Noi ci occuperemo prevalentemente di questi ultimi. Vi mostreremo chi sono i Chiesa, i Mazzucco e i Blondet di Wikipedia. E vi mostreremo quali sono le posizioni ideologiche che perseguono.
Sia chiaro: non ci proponiamo di cambiare la Wiki italiana. Questa impresa disperata spetta ai wikipediani onesti, se e quando vorranno provarci.
Ci proponiamo, come sempre, di mostrare ai nostri lettori ciò che abbiamo scovato e di commentarlo alla nostra maniera: impietosamente.

La foto con le croci, in apertura, è quella di un cimitero di guerra, a Colleville.
Capirete poi perché l'abbiamo scelta.

Affrontiamo il nuovo percorso partendo da un commento lasciato da un wikipediano, UB.

UB è un wikipediano con una certa esperienza: contribuisce all'enciclopedia dal 2005.
Non lo conosciamo, però sappiamo che il 16 novembre ha abbandonato la Wiki italiana, azzerando anche la propria pagina utente, e ha lasciato un messaggio sulla pagina personale di Cloj, utente di cui abbiamo già avuto modo di parlare (e tanto ancora avremo da dire)...

I grassetti sono nostri:

"Visto che con te ho avuto varie discussioni, a volte accese, ma in quanto persone intelligenti e responsabili abbiamo sempre risolto le cose senza danni, vorrei chiederti un favore in questa occasione del mio abbandono, stavolta definitivo, di it:wiki. Spero che tu ti renda conto che Pietro è un pericolo per l'enciclopedia. Nei miei sessanta e più anni di vita, e nei miei numerosi contributi ad enciclopedie che, vedo ora, sono assai più serie di it:wiki, non ho mai incontrato una persona così pervicacemente incollata alle proprie opinioni, giuste o sbagliate che siano, di Pietro. E, nella tecnica di confutazione, mai ho visto un cammellaggio come quello che Pietro è capace di organizzare. Forse io ho un concetto di correttezza diverso (e spero bene), ma nel mio mondo non si vomitano sentenze speciose e provocatorie. L'antiamericanismo viscerale di Pietro (vedi 9/11 e compagnia) è a me ben noto, ma quando non si vuole il dialogo, è perfettamente inutile discuterne. Ora, Israele e Gerusalemme sono per me cose importanti, e capisco che un antiamericano viscerale per estensione sia anche un antiisraeliano viscerale; su questo abbiamo (ho) discusso, ma non è umanamente ammissibile che in una discussione si faccia una pantomima come quella delle percentuali; l'unica utilità è che definisce una volta e per tutte il personaggio. Non avrei immaginato, tre anni e mezzo fa, che un bel progetto come wiki dovesse naufragare così miseramente nell'egoismo dell'incomunicabilità, e che i siti critici avessero tanta ragione. Sta di fatto che oggi, nessuna delle voci che ho contribuito a creare possa dirsi fatta bene Quindi, questa enciclopedia è inutile : lasciamola in eredità ai Pietro, Chemical Bit, Brownout, che la distruggano definitivamente. A te dico solo : guardati da certi amici. ti possono fare molto più male che bene. --Ub 21:11, 16 nov 2008 (CET)"

Parole pesanti. Per fortuna non le abbiamo dette noi (altrimenti ci accuserebbero di diffamarli), ma un wikipediano che sta su Wiki da prima che Perle Complottiste nascesse e che se n'è andato ben dopo l'inizio della nostra avventura.

Il "Pietro" di cui parla Ub è Piero Montesacro. Manco a farlo apposta appena più sotto c'è un suo commento in cui si premura di informare l'amico Cloj che sta pasticciando con la pagina di Gerusalemme (la cosa non ci meraviglia).
E che i due siano molto "uniti" lo testimonia una semplice constatazione: se guardate i vari commenti nelle pagine utente, noterete che c'è il commento ma quasi mai la risposta (va cercata nella pagina utente di chi ha lasciato il commento). Ma se scrive Montesacro, Cloj risponde lì, subito appresso. Tutti gli altri commenti possono restare senza risposta nella pagina, ma non quello di Montesacro.
Ritorneremo prossimamente sul feeling tra Cloj e Montesacro.

Intanto, notiamo come Ub mette in guardia Cloj da "certi amici".
Chi sono?
E' lo stesso Ub a spiegarlo: Pietro (Piero Montesacro), Chemical Bit e Brownout.
E a dimostrazione che Ub ci ha visto giusto, andatevi a rileggere la Wikiperla sulle blacklist: è stato proprio Brownout a mettere in "lista nera" il link al nostro sito.
E anche Chemical Bit è una nostra vecchia conoscenza (e lo conoscerete meglio anche voi in futuro).

I conti tornano.
Anche perché Brownout ha votato diligentemente per la riconferma di Piero Montesacro ad amministratore di Wiki (e anche su questo ritorneremo), qui, al numero 33.

Sentite la puzza di una cricca?

Per oggi ci fermiamo qui, con questo assaggio.
E con l'invito ai lettori di continuare ad aiutarci (come avete sempre fatto): le vostre segnalazioni saranno utilissime.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

venerdì 9 gennaio 2009

L'energia della Randazzo

Grazie alla segnalazione di un nostro affezionato lettore, oggi vi parliamo delle Perle di Antonella Randazzo.

Chi è costei?

Ce lo dice il suo profilo blogger: è laureata in filosofia, con tanto di master di Psicoanalisi Junghiana di matrice Montefoschiana (vergognatevi, non conoscete la Montefoschi?), ha insegnato Filosofia, Storia, Psicologia, Pedagogia e Burraco (no no... stiamo scherzando, il Burraco non c'entra) ma adesso si occupa di Storia Moderna e Contemporanea, Scienze dell'Educazione e Diritti Umani (niente Burraco...). Ha pubblicato un po' di libri: un paio contro il colonialismo, uno contro l'egemonia USA (mica poteva mancare...), uno intitolato: "Dittature. La storia occulta", giusto per quel tocco di complottismo che arricchisce il tutto. Ha vinto il premio Ibiskos... ma con un po' di fortuna è possibile che vinca anche il Perlone.

Ha gestito un blog omonimo, Antonella Randazzo, nel quale leggiamo:

"Questo Blog è stato creato per permettere a tutti di discutere gli argomenti trattati da Antonella Randazzo nei suoi libri e articoli. I libri di Antonella Randazzo possono essere acquistati su internetbookshop.it o su disinformazione.it. Qui non si vuol convincere nessuno di nulla, ma si vuole riflettere insieme su tematiche fondamentali per il futuro dell'umanità".

Non vuole convincere nessuno, solo parlare dei suoi libri (e articoli). Per poterne parlare però, dovete leggerli. Per leggerli... dovete comprarli.

Più sotto, aggiunge:

"Ovviamente, l’obiettivo non è quello di convincere qualcuno di qualcosa, ma di condividere le nostre riflessioni e conoscenze, partendo dall’assunto che non esiste la verità, ma esistono le verità".

Ovviamente... eccone un'altra che vede le verità alternative...

"La vera cultura si distingue da quella di “massa” perché ha come fine principale la crescita degli esseri umani, e mai il profitto, il narcisismo o l’esigenza di proteggere un sistema".

Avete capito? La vera cultura non è per profitto...
Ehm... scusi, signora Randazzo... ma su c'è scritto che i suoi libri si comprano, però... non sono aggratis! E qua le "verità alternative" sono tre: o i suoi libri non sono vera cultura... o ci sta dicendo un mucchio di castronerie... o ha fumato qualcosa di pesante quando ha scritto la frase...
Vabbè, lasciamo alle spalle questa Perla e andiamo avanti nella lettura.

C'è un post di ottobre 2008 sugli incidenti di piazza Navona. Cosa scrive la Randazzo?

"Un gruppo non ben identificato (potrebbe anche trattarsi di elementi appartenenti alle "forze dell'ordine") ha iniziato gli scontri..."

Capito? Un'altra complottista che pensa che gli scontri sono provocati da elementi infiltrati delle forze dell'ordine... il gruppo, infatti, è "non ben identificato".
Quei furbacchioni non hanno consegnato i documenti prima di entrare in piazza a mazzolare la gente, né hanno scritto nome e cognome sulla fronte, pensate un po'!
A pensarci bene, pure le rapine in banca le fanno con il passamontagna... niente niente sono gli stessi cassieri che si auto-rapinano?

Ancora più sotto parla della crisi finanziaria. E ci regala un altro pensiero illuminato:

"le nostre banconote, come ormai molti sanno, non sono altro che debito verso le banche che le stampano e fanno pagare pezzi di carta come avessero valore nominale più gli interessi".

Cioè... la Randazzo dice che le banconote che avete in tasca sono un debito, non un credito!
Fate la prova: prendete una banconota da 100 euro e provate a darla al lavavetri al semaforo. Sicuramente (garantisce la Randazzo) quello ve la ributta in faccia schifato: "Ma sei scemo? Vorresti dare i tuoi debiti a me?" vi dirà.
Oh... sia chiaro... se fate la prova e vi va male, non è che prendete il randello contro la Randazzo... la colpa è del lavavetri che non capisce niente.

Ehm... a pensarci bene... scusi, signora Randazzo... però per comprare i suoi libri i soldi li vuole... banconote belle fruscianti... sarà mica autolesionista? Si prende i nostri debiti e in cambio ci da' i suoi libri? Come funziona la cosa?

Roba da matti... ma siamo sicuri che ha vinto il premio Ibiskus? Non è che ha sbagliato pianta e anziché un Ibiskus era un papavero da oppio? Mah!

Ma c'è un altro post (ovviamente abbiamo in archivio tutti gli shot) della Randazzo, che è davvero allucinante.
Se la prende con Marco Travaglio:

"In questo articolo non si vuole denigrare nessuno, e tanto meno creare un clima di antagonismo.
Tuttavia, in seguito ad alcune mail ricevute da un attento e preparato lettore, mi sento in dovere di informare i lettori del blog su ciò che il giornalista Marco Travaglio scrive in privato. Essendo Travaglio un personaggio pubblico, che gode della fiducia di molte persone, credo sia un dovere dare maggiori informazioni su questo personaggio. Ciò risulta importante perché egli sembra essere una sorta di Giano Bifronte, ovvero un personaggio profondamente ambiguo: tanto gentile e liberale in pubblico, quanto scortese e intollerante in privato, specie quando l’interlocutore gli fa notare le sue contraddizioni".

Abbiamo capito bene?
Un lettore della Randazzo le scrive mettendola a parte di una corrispondenza privata con Travaglio (e già questa ci pare una carognata grande quanto una casa) e la Randazzo, badate bene, non è che dice al lettore: "Ma come ti permetti di diffondere una corrispondenza privata di Travaglio"... e nemmeno dice: "Vabbè, queste cose le dici tu, come faccio a sapere che Travaglio le ha dette veramente?".
No no... la signora Randazzo pubblica quello che il lettore ha "rivelato", senza nemmeno accertarsi che corrisponda al vero!
Come a dire che uno di voi scrive a Mazzucco e dice: "Lo sai che Bush mi ha confidato che la sera gioca a poker con Bin Laden?" e Mazzucco pubblica il tutto per vero! (Sì sì... abbiamo fatto un esempio infelice... Mazzucco la pubblica davvero...)
Comunque, dalla lettura del post si capisce che c'è del tenero tra la Randazzo e Travaglio: più o meno come tra un palestinese di Hamas e un ebreo ortodosso...

La Randazzo poi annuncia sul blog che ne ha aperto un altro: La Nuova Energia.

Già il nome fa venire in mente una nostra vecchia conoscenza, Buffy/Mercy75, ricordate? Quella che muoveva il pendolino con la mente...
Se poi aggiungiamo le foto che la Randazzo ha pubblicato in giro sul Web...

Ma andiamo a vedere cosa scrive la Randazzo sul suo nuovo blog...
C'è un bel post sul recente conflitto a Gaza, intitolato "La schiavitù della violenza".
Leggiamo qualche passaggio...


"E’ sempre più evidente che quando accadono devastanti interventi bellici da parte dell’esercito israeliano, i mass media ce li raccontano soltanto parzialmente, senza dirci che tali operazioni sono decise non soltanto dalle autorità israeliane, ma anche da quelle statunitensi".

Avete capito? I mass-media non ve lo dicono... sarà mica il caso che non ve lo dicono perché è una corbelleria grossa quanto il Titanic?
No no... non ve lo dicono perché vogliono tenervelo nascosto, quei furbacchioni... ma la Randazzo... lei sì che vi dice come stanno le cose!

Ovviamente la colpa è sempre degli Stati Uniti!
Hamas lancia migliaia di razzi contro Israele? Israele reagisce? La colpa è degli americani, logico no?
La Randazzo però non dice che gli Stati Uniti sono la nazione che fornisce più soldi e aiuti ai palestinesi (profughi compresi) di qualunque altra!
Leggete cosa scrive a proposito Michael Freund sul Jerusalem Post (abbiamo verificato i dati sul sito UNRWA e sono esattamente quelli).

Cambiamo posto.
Passiamo a un articolo della Randazzo pubblicato sul famigerato Disinformazione.it (un altro sito di derelitti... alla fine si ritrovano sempre tutti assieme questi simpatici personaggi): "La distruzione dell'Afghanistan".
E vediamo come la nostra Antonella Ibiskus Randazzo riesce a travolgere la Storia (roba da far impallidire d'invidia Blondet, Chiesa e Mazzucco messi assieme!).

"Da molti anni le autorità anglo-americane si accaniscono in maniera crudele e spietata contro l'Afghanistan".

Cattivoni. I talebani sono gente così cordiale, sempre pronti ad alleggerirvi il mal di testa con un bel taglio netto al collo...

"Già nel 1919, gli inglesi fecero guerra all'Afghanistan per poter continuare ad imporre il proprio dominio. Quell'anno la resistenza afgana, guidata da Amanullah Khan, riuscì a prevalere e a rendere il paese indipendente. Iniziò una fase di riforme e cambiamenti. Furono realizzati sistemi d’irrigazione, costruite nuove strade e scuole, e venne abolito l'obbligo di portare il velo".

Insomma, era diventato un vero Paradiso terrestre. Ma americani e inglesi, quei maledetti, schiumavano di rabbia:

"Per molti anni gli inglesi e gli americani cercarono di imporre un controllo indiretto, finanziando governi conservatori. Negli anni Settanta diventò più difficile controllare l'Afghanistan perché il paese tendeva a laicizzarsi e a realizzare una maggiore libertà e indipendenza. Invano le autorità statunitensi foraggiavano bande di estremisti religiosi, che avevano il compito di opporsi alle riforme".

Niente da fare, quindi. Il paese era felice, un giardino incantato, e inglesi e americani non potevano far nulla contro il governo afghano.

"Una svolta importante si ebbe nel 1978, quando il Partito Democratico del Popolo afghano (PDPA) iniziò la "rivoluzione d'aprile" e fondò la Repubblica Democratica dell'Afghanistan, sotto la guida di Nur Muhammad Taraki".

No, scusi, signora Ibiskus... ops, Randazzo... prima ci ha detto che era un Paradiso, donne senza veli (sapete che pacchia per i maschi...) e adesso ci dice che qualcuno ha fatto la rivoluzione? Ma se stavano così bene, perché hanno fatto la rivoluzione? Ah sì, americani e inglesi... quei dannati...

"Gli Usa cercarono di far credere che il nuovo governo era un governo fantoccio dell'Urss, per poterlo abbattere. Ma ciò non era vero, come spiegarono il New York Times e il Washington Post, che riferirono che il nuovo governo era sostenuto dalla maggioranza degli afgani, e che "la lealtà degli afgani verso il governo è fuor di dubbio"".

No sorry... allora non è una rivoluzione degli americani e inglesi... è una rivoluzione vera e propria... sostenuta dalla maggioranza degli afghani. Ma non erano gli americani quelli che volevano rovesciare il governo? Adesso dice che sono stati gli afghani. Però agli americani non andava bene nemmeno quest'altro governo...

"Il governo di Taraki attuò riforme sociali importanti: iniziò una campagna per l'alfabetizzazione e introdusse l'assistenza medica gratuita per tutti. Inoltre, abolì il potere feudale nelle campagne, introdusse la libertà di religione e l'uguaglianza fra uomini e donne. Parecchie persone beneficiarono di questi cambiamenti".

Ma guarda un po' quanta fortuna sfacciata questi afghani!
Avevano un Paradiso, hanno fatto una rivoluzione e hanno costruito un Paradiso ancora più Paradiso! Chissà le donne... se prima erano senza veli, chissà adesso... roba che nemmeno Cicciolina e Moana Pozzi...

"Tutto è cominciato ad andare storto quando i mujaheddin hanno iniziato a vincere... Uccidevano gli insegnanti e bruciavano le scuole..."

Ah ecco. Fine del divertimento, sono arrivati i mujaheddin (a uccidere insegnanti e bruciare scuole... ma siamo sicuri che la Randazzo conosca la distinzione tra mujaheddin e talebani?).

Di dove sono i mujaheddin? Con un nome del genere, penserete voi, non sono certo di New York o di Chicago. E invece vi sbagliate. Leggete cosa scrive la Randazzo:

"Il governo afgano veniva continuamente minacciato dagli Usa, e per questo chiese all'Urss di essere aiutato militarmente".

Capito? Voi vedete un mujaheddin che vi vuole uccidere e la prima cosa che pensate è: "Ma guarda questo sporco yankee..." e alzate il telefono per chiamare l'URSS...

(Secondo voi per scrivere roba simile basta l'effetto dell'oppio o ci vuole qualcosa di ancora più forte?)

Ora, si dà il caso che la storia sia un tantinello diversa: il regime comunista in Afghanistan chiese l'aiuto di Mosca contro i mujaheddin e Mosca iniziò a inviare propri reparti militari. Fu allora che iniziarono gli aiuti militari occidentali ai mujaheddin, non prima.
La Randazzo (che dice di aver insegnato storia...) finge che la presenza militare sovietica iniziò con l'invasione sovietica, ma non è così.
I primi militari sovietici arrivarono in Afghanistan a metà giugno 1979.
Gli aiuti americani ai mujaheddin (Operazione Cyclone) iniziarono subito dopo, nel luglio 1979.
Poi ci fu l'invasione sovietica (dicembre 1979) e nel 1980 iniziò l'assistenza ufficiale americana ai ribelli.
Questa è Storia, quella vera, e si può verificare con facilità.
Così come si può verificare che l'articolo della Randazzo sembra proprio interamente (e malamente) scopiazzato da una pagina della Wikipedia inglese: Soviet War in Afghanistan (e dubitiamo che sia stata Wikipedia inglese a copiare dalla Randazzo).

Chiudiamo qui la serie di Perle sulla Randazzo. I suoi articoli seguono tutti lo stesso filo conduttore: complotti mondiali, signoraggio, tutta colpa di americani-inglesi-ebrei, terroristi brava gente, forze dell'ordine assassine e terroriste... c'è da rabbrividire al pensiero che una persona simile abbia insegnato...

Ringraziamo per la segnalazione il lettore Francesco Crozza, autore di un blog interamente dedicato alla Randazzo: Le censure di Antonella Randazzo, nel quale troviamo, tra le altre cose, un divertente parallelo tra la "scrittice" e il noto super complottista David Icke.

lunedì 5 gennaio 2009

Chiesa: ancora fischi per fiaschi

Il Premio Perlone è stato vinto da Straker, che l'ha soffiato a Giulietto Chiesa, che molti davano per favorito.

Così ci sembra giusto, come premio di consolazione, iniziare il nuovo anno con una Perla che riguarda proprio lo sconfitto. Magari è anche di buon auspicio per fargli vincere l'edizione di quest'anno!

La segnalazione proviene direttamente dal suo sito personale, giuliettochiesa.it.

La storia è semplice: il nostro eroe baffuto ha letto un articolo sull'Herald Tribune, scritto da Roger Cohen, giornalista "ebreo" (quest'ultima precisazione è dello stesso Chiesa).
Nell'articolo viene simulato un colloquio immaginario tra Olmert (premier israeliano) e Obama (neo-presidente USA) nel quale il primo dice:

"Gli Stati Uniti si sono sbagliati firmando assegni in bianco a Israele, anno dopo anno; si sono sbagliati fingendo di non vedere gl'insediamenti israeliani sulla riva occidentale; si sono sbagliati nel non essere più espliciti sulla necessità di (con)dividere Gerusalemme; si sono sbagliati nel darci armi così sofisticate da convincerci che la sola potenza militare è la risposta a tutti i nostri problemi; si sono sbagliati, infine, nel non averci aiutato a contattare la Siria. Il suo futuro segretario di Stato, Hillary Clinton, ha detto in campagna elettorale che gli Usa stanno con Israele ora e per sempre. Ebbene, non basta. Voi dovete talvolta stare contro di noi, per aiutarci a evitare una linea di eterno militarismo".

La traduzione è di Giulietto Chiesa.
Ovviamente il colloquio è immaginario, rispecchia un pensiero, una speranza dello stesso Cohen.
Ma Chiesa, che ormai vede e legge cose che nessun altro vede e legge, anziché fermarsi alla pur interessante provocazione di Cohen, si spinge molto oltre:


"Ovviamente un tale monologo non c'è mai stato, sebbene sia di non poco interesse vederlo scritto, nero su bianco, sull' Herald Tribune . Ma, come sottolinea l'autore dell'articolo, Olmert queste cose le ha effettivamente dette, anzi scritte: in una intervista al quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth."

Accidenti! Quindi Olmert ha detto veramente quelle cose?
E' davvero stupefacente... anche se vien da chiedersi: se Olmert ha davvero detto ciò, perché mai Cohen avrebbe dovuto inventarsi un colloquio immaginario?
E difatti, Olmert non ha detto nulla del genere, e men che meno Cohen!

Nell'intervista su Ahronoth, Olmert si limita a sottolineare la necessità che Israele raggiunga un'intesa di pace con i Palestinesi e con la Siria, critica la linea militarista di Israele... ma si guarda bene dal dire che gli americani hanno fatto male ad aiutare il suo paese!

Il pensiero di Olmert è invece riferito a una possibile guerra con la Siria, che egli giudica del tutto inutile:

"Why enter a war with the Syrians, full of losses and destruction, in order to achieve what might be achieved without paying such a heavy price?"

"Perché dovremmo combattere una guerra contro la Siria, con il suo carico di morte e distruzione, per ottenere ciò che potremmo ottenere senza pagare un prezzo così alto?".

Anzi, Olmert non solo ribadisce che la Siria deve troncare tutti i suoi legami con il terrorismo (Hezbollah, Hamas, Al-Qaeda, guerriglia irakena), ma conferma che tutti i suoi predecessori hanno fatto i passi giusti nella giusta direzione, mancando poi di approfittare delle congiunture che permettevano di prendere decisioni che portassero alla pace.

E quando il giornalista chiede di chi è la colpa del mancato raggiungimento di una pace, Olmert non ha alcun dubbio: "La colpa resta principalmente degli altri [ossia dei palestinesi]".

Come accidenti ha fatto Chiesa a prendere fischi per fiaschi?

Probabilmente il poveretto ha capito male quello che scriveva Cohen nel suo articolo sull'Herald:

"Olmert has already said something close to this. In a frank September interview with the Israeli daily, Yedioth Ahronoth, reprinted this month by The New York Review of Books, the Israeli leader chose to exit with a mea culpa for his country's policies.

Those policies have been encouraged by the Bush administration, whose war on terror was embraced by the Israeli government as a means to frame Israel's confrontation with the Palestinians as part of the same struggle. No matter that Al Qaeda and the Palestinian national movement are distinct. The facile conflation got Bush in lock step with whatever Israel did.

So, by saying Israel has been wrong, Olmert was also saying the United States has been wrong, even if he never mentioned America."

In pratica, Cohen si limita a esprimere una propria considerazione: se Olmert critica le decisioni di Israele in un certo senso è come se criticasse gli Stati Uniti. Ma questa è una semplice opinione di Cohen che ci tiene a precisare che Olmert nell'intervista non ha mai menzionato l'America.

Insomma, il povero Chiesa ha fatto propria quella che era solo una considerazione del giornalista Cohen e gliel'ha attribuita pari pari a Olmert... che invece non ha detto nulla del genere!

Del resto, i fatti parlano chiaro e la posizione di Olmert in ordine all'azione militare che gli israeliani stanno portando avanti proprio in queste ore nella Striscia di Gaza è altrettanto chiara:

"Today I can look each and every one of you in the eye and say we did everything we could before launching this operation... It was unavoidable."

"Oggi posso guardare negli occhi di ciascuno di voi [familiari dei soldati israeliani] e affermare che abbiamo fatto tutto quello che potevamo prima di lanciare questa operazione. Non si poteva evitare".

Haaretz, edizione del 4 gennaio 2009

Non sembra proprio la posizione di uno convinto di non aver fatto abbastanza per una soluzione pacifica.

Chiesa forse sperava che i suoi lettori non andassero a verificare il contenuto degli articoli citati... e probabilmente aveva ragione.
I suoi lettori sono ben predisposti a trangugiare qualunque corbelleria lui gli propini, e magari sono pronti anche a versargli gli oboli che richiede per i suoi progetti, ma i lettori di Perle Complottiste sono di ben altra pasta!
Hanno controllato ed hanno scoperto l'ennesima Perla di Giuliettone.

Buon 2009, Giulietto!!!!!

Si ringraziano: Giovanna; Pensiero75.